Thesexybride2
«Fai conto di essere una maratoneta. Stai correndo con i tuoi amici e le tue amiche. A un certo punto capisci di avere una buona gamba, un bel passo, di poter andare più veloce, e allora decidi di seguire questa tua forza. Di convertirti al tuo talento. Dopo un po' che corri, ti accorgi di aver staccato il gruppo. Ti giri e ti scopri sola. Loro sono indietro, tutti insieme che ridono, e tu sei sola con te stessa. Siccome non riesci a reggere questa solitudine, rallenti finché il gruppo ti raggiunge e, negando il tuo talento, fingi di essere come loro. Rimani nel gruppo. Ma tu non sei così, non sei come loro. Infatti anche lì in mezzo ti senti comunque sola.»
Scrivo per il piacere di farlo, non mi interessa la gloria ne i saluti tanto per dir qualcosa, non credo all'amicizia decantata con troppa facilita' in questo mondo, se qualcuno è interessato a leggere è libero di farlo spendendo il tempo necessario senza fermarsi alle prime tre righe, non sopporto la superficialita', l'ipocrisia ed il finto buonismo, preferisco di gran lunga un commento critico ma costruttivo o il silenzio, capisco che sia piu' semplice fermarsi all'immagine piuttosto che usare il cervello.
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AMATEMI
Post n°68 pubblicato il 14 Aprile 2008 da blackmamba78
Ci sono uomini che sanno amarti, farti sentire donna, apprezzarti senza essere banali, scontati, ripetitivi, noiosi, bugiardi e non esaltano tutto cio' che non è. LUI mi ha donato la visione di un film che mi rappresenta molto, ma credo che rappresenti molte donne solo che non ne hanno la consapevolezza, AMATEMI, la splendida Isabella Ferrari è una donna ordinata la cui vita trascorre ritmata sempre dalle stesse azioni quotidiane. Una sera come tante altre il marito la lascia all’improvviso dopo un matrimonio perfetto durato tanti anni. Il suo mondo ideale si sfalda in pochi istanti gettandola in una solitudine alla quale é completamente impreparata. Ma è proprio toccando il punto più basso che Nina ritrova al proprio interno la forza per una rinascita, che passa attraverso la riscoperta della propria femminilità e sensualità, e come solo una donna sa fare, prende coscenza di se stessa cosi entra in un negozio, fa acquisti folli e ne esce senza neanche rimettere gli abiti con i quali era entrata, tanto che la commessa le dice "e dei suoi vestiti vecchi che ci faccio?" "Provi a buttarli, per esempio" E' da questo momento che inizia il "gioco" di Nina, segnato dal risveglio dei sensi, che coinvolge anche altri personaggi, marginali rispetto a lei che è la vera protagonista e in fondo, l'unica giocatrice. Gli uomini di Nina, sono come dei burattini, si credono forti e recitano il ruolo del macho, agiscono come predatori ma non lo sono. Presentano delle paure inconsce di castrazione, visto che non riescono ad opporsi alla forza caratteriale di Nina che in un certo senso si fa beffa di loro. Il "gioco" di Nina si conclude in modo non aggressivo, in quanto, se è vero che decide di essere libera, è altrettanto vero che è una scelta ragionata e sperimentata esclusivamente per se stessa e non per compiacere un uomo, non in funzione di un altro amante. La sua sensualita' è qualcosa di straordinario, tutti ne rimangono folgorati e finalmente capisce che non conta quante persone incontri nella vita, ma quanti sono i giorni buoni e quelli da non ricordare, se in quel giorno hai amato nello stesso modo con cui sei stata amata puoi aggiungero tra i giorni belli. LEI ![]() PER TE |
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S'ì fosse foco, arderei 'l mondo;
s'ì fosse vento, lo tempesterei;
s'ì fosse acqua; ì' l'annegherei;
s'ì fosse Dio, mandereil'en profondo
s'ì fosse papa, sarè allor giocondo,
che tutt'i cristiani imbrigherei;
s'ì fosse 'mperator, sa che farei?
a tutti mozzerei lo capo a tondo
s'ì fosse morte, andarei da mio padre;
s'ì fosse vita, fuggirei da lui:
similmente faria da mi'madre
s'ì fosse Cecco, come sono e fui,
torrei le donne giovani e leggiadre :
e vecchie e laide lassarei altrui.
(De Andre' / Quello che sono)
Via del Campo c'è una graziosa
gli occhi grandi color di foglia
tutta notte sta sulla soglia
vende a tutti la stessa rosa.
Via del Campo c'è una bambina
con le labbra color rugiada
gli occhi grigi come la strada
nascon fiori dove cammina.
Via del Campo c'è una puttana
gli occhi grandi color di foglia
se di amarla ti vien la voglia
basta prenderla per la mano
e ti sembra di andar lontano
lei ti guarda con un sorriso
non credevi che il paradiso
fosse solo lì al primo piano.
Via del Campo ci va un illuso
a pregarla di maritare
a vederla salir le scale
fino a quando il balcone ha chiuso.
Ama e ridi se amor risponde
piangi forte se non ti sente
dai diamanti non nasce niente
dal letame nascono i fior
dai diamanti non nasce niente
dal letame nascono i fior.
(De Andre' / Cosa ho sudato)
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