Creato da paolotopphysio il 04/01/2010

Top Physio

Network specializzato in Fisioterapia Riabilitazione e Medicina dello Sport

AMARCORD

Mosca 1980. Los Angeles 1984. Il network Top Physio muove i primi importanti passi agli inizi degli anni '80, in concomitanza con le Olimpiadi, durante le quali presta assistenza fisioterapica agli atleti italiani. Esperienze significative nel mondo dello sport professionistico, spaziando nelle diverse discipline e sviluppando metodiche che ad oggi consentono di assistere professionalmente i campioni dello Sport.

 

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Top Physio: Opportunità di Lavoro

Post n°35 pubblicato il 03 Dicembre 2011 da paolotopphysio
 

Top Physio ricerca personale per le seguenti posizioni lavorative:

CONSULENTE DI GESTIONE

  Requisiti:

  • Diploma e/o Laurea in discipline scientifiche
  • Età compresa tra 25/32 anni
  • Pregressa esperienza (min. 3 anni) maturata nei settori contabile/amministrativo
  • Buona conoscenza lingua inglese e/o spagnola
  • Dimestichezza uso Pc e conoscenza del Pacchetto Office          
  •  Flessibilità, attitudine al problem solving e spiccate capacità organizzative

Coloro interessati alle posizioni di cui sopra, possono inviare il proprio Curriculum Vitae all’attenzione dell’Ing. Susanna Puerio:  puerio@topphysio.it

 
 
 

IL DOLORE ANTERIORE DEL GINOCCHIO

Traumatologia sportiva: la sindrome femoro – rotulea e la tendinopatia rotulea. Cestisti alle prese con problematiche di sovraccarico funzionale: prevenzione e recupero. Il parere del Dott. Alessandro Caprio, Medico Chirurgo Specializzato in Ortopedia e Traumatologia: “Nelle attività sportive il tendine rotuleo è fortemente sollecitato”

(p.b.)

Dott. Caprio, partiamo dalla sindrome femoro – rotulea. Quali sono gli aspetti che la caratterizzano?

“La sintomatologia dolorosa a livello della parte anteriore del ginocchio è sicuramente una caratteristica di rilievo della sindrome femoro – rotulea. La presenza di un’alterazione patologica, a livello della rotula, non può essere contemplata nel quadro della patologia in esame”.

Quali sono le funzioni principali assunte dalla rotula?

“La rotula svolge un’azione importante a livello del braccio di leva del muscolo quadricipite ed al contempo,  incentiva la forza che il muscolo stesso esercita sulla gamba. In più, centralizza la forza dei quattro ventri muscolari di cui si compone il quadricipite, poi trasferite in un secondo momento al tendine rotuleo. Infine, dilata l’area di contatto del tendine quadricipitale sul femore”.

Una rotulea perfettamente in grado di assolvere ai propri compiti. Quale la conditio sine qua non?

“Per poter svolgere le proprie funzioni in maniera ottimale, la rotulea necessita di un corretto allineamento: deve poter scorrere nella troclea femorale e nella gola intercondiloidea nella fase dei movimenti di flesso – estensione dell’articolazione del ginocchio”.

Cause e fattori: in che modo si verifica?

“Innanzitutto, esiste in alcuni individui una maggiore predisposizione a questo genere di patologia.  Fattori come il sovrautilizzo funzionale, tipico delle discipline sportive,la caduta del tono muscolare e l’eccessiva pronazione del piede ne incentivano l’incidenza”.

Suggerimenti in ottica prevenzione. Come contrastarne l’insorgenza?

“In primis bisogna precisare che si tratta di una patologia molto diffusa: non va trascurata ed  occorre tenere sotto controllo il dolore, l’infiammazione ed il versamento articolare. Bisogna rinforzare il quadricipite femorale attraverso uno specifico piano di lavoro, curando la fase di stretching in modo da allungare i muscoli. In casi di iperpronazione, invece, bisogna intervenire correttamente, magari attraverso ortesi plantare”.

Veniamo alla tendinopatia rotulea.  Come mai è così frequente tra gli atleti del basket?

“Nelle attività sportive il tendine rotuleo è fortemente sollecitato. Si tratta di lesioni da sovraccarico funzionale particolarmente frequenti in quelle discipline a carattere esplosivo come il basket, connotato da salti e sprint”.

Come si interviene in presenza di una tendinopatia rotulea?

“È importante ridurre il sovraccarico funzionale proprio dell’allenamento, evitando quelle situazioni che generano dolore. A tutto ciò, si accompagna un intervento efficace volto a correggere eventuali anomalie da cattivo allineamento dell’articolazione del ginocchio. Infine, è buona norma osservare un programma d’allungamento muscolare e se necessario, ricorrere a terapie strumentali come ultrasuoni, laser, onde d’urto ed ionoforesi”.

 

 

 
 
 

BASKET E RIABILITAZIONE: TENDINITE DEL ROTULEO

Foto di paolotopphysio

L’infiammazione del tendine rotuleo viene generata da gesti specifici e salti: anche i cestisti nel novero degli “afflitti”. Sintomi diagnosi e cura.
Il contributo del Dott. Alessandro Caprio, Medico Chirurgo specializzato in Ortopedia e Traumatologia

(p.b)



Dott. Caprio, innanzitutto, che cos’è il tendine rotuleo?
“Il tendine che unisce la tibia alla rotula. Costituisce parte integrante del meccanismo estensore del ginocchio, assieme al muscolo quadricipitale ed al tendine. A livello strutturale, il tendine, lungo circa 8 cm e largo 3,5 - 4cm, possiede una forma piatta ed è piuttosto resistente. Inoltre, è composto da fasci sottili, simili a bande, attraversati a loro volta da fasci vascolari”.

Quali i meccanismi e le cause responsabili della tendinite?
“Si parla di tendinite per indicare l’infiammazione del tendine, sottoposto al continuo stress dinamico indotto dai gesti tecnici specifici, in primis il salto. Non a caso, questa patologia viene definita “ginocchio del saltatore” o “jumper knee”; si tratta di micro-rotture che avvengono nel contesto del tendine, specie in prossimità della sua origine dalla rotula”.

Lei accennava al c.d. “ginocchio del saltatore”: gli afflitti sarebbero dunque giocatori di basket e pallavolisti?
“Non solo. Indubbiamente, questa patologia ha un’incidenza notevole nel basket e nella pallavolo, ma non risparmia neanche il calcio e l’atletica leggera, in cui la percentuale di “afflitti”, pur essendo ridotta, è comunque significativa”.

Veniamo alla sintomatologia. Quali segnali potrebbero indurre a sospettare una possibile tendinite?
“L’infiammazione si manifesta con un dolore tipico, nella zona anteriore del ginocchio, al di sotto della rotula: per individuarla può bastare la semplice palpazione. Nell’atto di estendere o piegare il ginocchio, il soggetto può avvertire un dolore intenso, mitigato nelle ore successive. Un altro sintomo di rilievo è rappresentato dal gonfiore attorno al tendine.”

Vademecum per una corretta diagnosi. Quali gli esami maggiormente indicati?
“Per poter escludere patologie ossee ed articolari, bisogna eseguire delle radiografie accurate. Nei casi in cui si ravvisa l’insorgenza di una tendinite cronica, è buona norma effettuare esami come risonanza magnetica ed ecografia, in modo da individuare con efficacia l’area di eventuale degenerazione del tendine”.

Quali accorgimenti adottare in ottica guarigione?
“La cura passa anche per il riposo funzionale, abbinato a specifica terapia: antinfiammatori, ghiaccio e stretching del quadricipite. In un secondo momento, bisogna sottoporsi ad apposito percorso riabilitativo”.

Nuove metodiche e trattamenti innovativi. Con quali opportunità?
“Di recente, si è introdotta la possibilità di curare la tendinite con infiltrazioni di plasma autologo ricco in piastrine (P.R.P.), con l’obiettivo di accelerare i tempi di guarigione. Ad ogni modo, stiamo parlando di una patologia delicata, in quanto espone al rischio di degenerazione tendinea”.

Vi sono casi in cui, intervenire chirurgicamente diventa l’unica strada percorribile.
“La degenerazione può arrivare ad uno stadio avanzato e grave, tale da richiedere il trattamento chirurgico: il tessuto degenerato viene asportato, mentre il tendine viene sottoposto a scalificazioni, favorendo al contempo i processi di vascolarizzazione e rigenerazione del tessuto stesso. Ovviamente, vista la delicatezza dell’intervento, i tempi di guarigione sono piuttosto dilatati”.

www.topphysio.it

 
 
 

Centro Top Physio Eur

Post n°32 pubblicato il 20 Settembre 2010 da paolotopphysio
 

Inaugurato il nuovo centro Top Physio EurP.zzale Luigi Sturzo, 15 - 00128 RomaTel. 06/5921798 - Fax. 06/36302093

 
 
 

LA TECARTERAPIA® NEL POSTOPERATORIO

Post n°31 pubblicato il 03 Settembre 2010 da paolotopphysio
 

La Terapia Fisica Strumentale (TFS) si può definire come l’impiego dei mezzi fisici a scopo terapeutico.Il ricorso ad alcuni di essi ha origini antichissime e plurisecolari. In generale, i due principali obiettivi terapeutici perseguiti con i diversi mezzi fisici riguardano la riduzione del dolore (analgesia ndr) e l’incremento dell’efficacia dell’esercizio terapeutico in ambito riabilitativo.Chiunque deve sottoporsi ad un intervento chirurgico si augura che l’inevitabile periodo di riabilitazione sia quanto più veloce possibile. Una speranza che accomuna l’atleta professionista al semplice appassionato, la persona anziana alla casalinga. Per tutti, ritrovare la piena attività in tempi ridotti è un’esigenza fondamentale.Per affrontare al meglio il percorso terapeutico conseguente all’ intervento chirurgico ortopedico, come la ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio, si è introdotta la Tecarterapia®.E’ fondamentale intervenire in maniera tempestiva, al fine di drenare l’area interessata e assorbire gli eventuali ematomi o edemi che si sono formati. In questo la Tecarterapia® ci è di grandissimo aiuto, con i trattamenti in atermia, assolutamente efficaci.Da tale approccio, il paziente trae enormi benefici, tenendo presente che, i trattamenti sono decisamente piacevoli.Inoltre, studi scientifici di settore hanno dimostrato come i tempi di recupero, nei casi in cui il post-operatorio viene affrontato con i trattamenti Tecar®, sono notevolmente ridotti. Per chi pratica sport a livello agonistico è sicuramente un vantaggio considerevole. Senza dimenticare che, siffatte apparecchiature possono essere utilizzate senza problemi anche sui portatori di protesi o mezzi di sintesi: metodiche funzionali ai programmi di allenamento intensivi ed al recupero funzionale.

 
 
 
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TUTTI I VANTAGGI DELLA FISIOTERAPIA DOMICILIARE

Il servizio di Fisioterapia Domiciliare di Top Physio rappresenta una soluzione confortevole ed economica, che risolve al paziente problemi legati al traffico ed alla mobilità, eliminando eventualmente anche i costi del parcheggio. Se siete già in possesso di prescrizione medica, potete iniziare la terapia nel giro di 24 ore. In caso contrario, sarà fissata una visita con un nostro medico specialista presso il vostro domicilio.

PER INFO E PRENOTAZIONI: 06/36381938

 

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