"Vassene il tempo e l’uom non se ne avvede" (Dante)
Qualche giorno fa ero in un negozio insieme ad una persona e attendevo il mio turno per essere servita, quando mi accorgo che una signora che avevo accanto mi sorride rivolgendomi la parola. Mi dice una banalità qualsiasi, tipo "Che bella giornata oggi", io rispondo con l’espressione del "Che vuole questa?!" e cortesemente taglio corto, saluto e me ne vado. Una volta uscita la persona che era con me mi fa notare che io conoscevo quella donna e molto bene direi, perché ero un'assidua cliente del suo negozio, e mi chiede come mai sono stata così indifferente nei suoi confronti.
Io cado letteralmente dalle nuvole e rispondo più o meno così:
"Ma chi era?"
" Ma come chi era , era…….."
"Ma va…. Figurati…non può essere lei!"
"Ti dico di si…. L’amica che aveva accanto l’ha pure chiamata per nome"
"Ma… ma… io non l’ho riconosciuta affatto. Vabbe’ che non la vedo da due o tre anni ma…. Si è fatta bruna, poi aveva gli occhiali… ed è ingrassata… ma davvero era lei?!"
Eccomi qui, a trentasei anni ad avere già problemi col tempo! Con il mio tempo personale e col tempo in generale direi.
Non l’ho proprio riconosciuta. Ho delle attenuanti generiche è vero: la tinta dei capelli, gli occhiali , i dieci chili in più… però….
A parte la figura meschina (per non definirla diversamente) nei confronti della signora, con cui peraltro mi davo del tu e con cui penso d’ora in poi non mi darò nemmeno del "salve", sono attualmente in crisi esistenziale perché l’episodio mi ha fatto riflettere sull’effimero trascorrere del tempo ( e pure sulla mia effimera memoria! ).
L’episodio mi ha messo in imbarazzo ma, cosa ancora più grave, mi ha costretto a pormi una domanda : "Ma si può cambiare così tanto in pochi anni?!"
Analizziamo ‘sta faccenda…
Io mi guardo allo specchio ogni mattina e che vedo? Vedo me stessa. Sempre me.
Assolutamente sempre la stessa personcina che scrupolosamente indaga alla ricerca dell’ultimo brufoletto ritardatario, la stessa che si lava i denti constatando che mamma aveva ragione a volermi far portare l’apparecchio, la stessa che inesorabilmente mettendosi il mascara si ficca lo spazzolino nell’occhio (…be’ provateci voi a truccarvi come Diego Dalla Palma alle sei e quarantacinque del mattino!). Insomma la stessa.
Io mi vedo così…ma gli altri come mi vedono?
Insomma, la mia percezione dei cambiamenti che ho fatto nel tempo è stata ed è relativa. Qualche chiletto in più, forse un taglio di capelli diverso… poca roba per me, ma quanto sono davvero cambiata negli ultimi anni dal punto di vista degli altri? C’è qualcuno che vedendomi in un negozio non mi riconoscerebbe?
In effetti era ieri che ho ricevuto per Natale il camper di Barbie ( ..ma il bagno dov’era?!); era ieri che andavo a scuola invidiando il Moncler di alcune compagne ( …e pure le Timberland!); era ieri che ho comprato un album dei Duran Duran ( … e ho comprato pure il romanzo "Sposerò Simon Le Bon" ma non lo ammetterò mai, nemmeno sotto tortura); era ieri che ho rifiutato sdegnosamente un 28 all’università ( …idiota! Avrei finito sei mesi prima…).
Già …era ieri. O forse era l’altro ieri… forse.