Creato da ghentiana il 02/09/2011

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Scusate se...

Post n°103 pubblicato il 13 Aprile 2013 da ufffffffffffffffffo

C'era una volta....così inizia ogni favola che si rispetti.

Vincitori e perdenti, protagonisti e comparse, maschere riluttanti e  incantatori di serpenti vivono questa favola che sembra infinita e che per tutti si intitola vita.

C'era una volta il Re, sostituito dal fante e dal cavallo a suffragio universale; da monarchia a repubblica, costituzione e democrazia, evviva l'Italia esclamò mia zia.

onorevole eccellenza cavaliere senatore nobildonna eminenza monsignore NUNTEREGGAEPIU'.

E c'era una volta portobello il pappagallo che parlava l'italiano corretto ma presto all'esilio fu costretto, porello.

auto blu sangue blu cieli blu amore blu rock and blues NUNTEREGGAEPIU' 

Ci fu una volta la scala mobile che rendeva la vita con meno fatica ed ora le scale si fanno a piedi con un po di rumore meno soldi ma tanto amore.

il bricolage il quindicidiciotto il prosciutto cotto il quarantotto il sessantotto il pitrentotto.

C'era un volta la dama e il sette e mezzo che sollazzava la gente che non aveva niente; oggi slot machine e lotterie da mille milioni che distruggono la gente che non ha da giocarsi nemmeno i coglioni. 

mentre vedo tanta gente che non c'ha l'acqua corrente e non c'ha niente ma chi me sente... 

C'era una volta l'Italia ai mondiali che alzava la coppa in segno di vittoria; ora le truppe fuori i confini nazionali, dentro una bara ne ritorna qualcuno ma dopo un po' non se lo ricorda nessuno.

il nostro è un partito serio disponibile al confronto nella misura in cui alternativo aliena ogni compromesso ahi lo stress Freud e il sess è tutto un cess ci sarà la ress. 

In ricordo di un grande cantante le cui canzoni sono sempre più aderenti ai giorni nostri.

 
 
 
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T'adoro al pari della volta notturna, o vaso di tristezza, o grande taciturna! E tanto più t'amo quanto più mi fuggi, o bella e sembri, ornamento delle mie notti, ironicamente accumulare la distanza che separa le mie braccia dalle tue azzurrità infinite.

Mi porto all'accanto, m'arrampico all'assalto come fa una fila di vermi presso un cadavere e amo, fiera, implacabile, cruda sino la freddezza che ti fa più bella ai miei occhi.

 

 

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