GERRY BAU DOG

IL RISCHIO ROSSONERO

Rossoneri a un passo dai playout07/11/2011E venne anche il primo ko della gestione Stringara, il primo in assoluto dal momento che l´esonerato Bonacina almeno in trasferta era riuscito a fare meglio. Quella di Carpi è stata però una sconfitta con onore, giocata ad armi pari contro una delle formazioni più in forma del campionato, molto fisica e forse al limite del regolamento come ha tenuto a sottolineare Stringara nel dopogara. È stata una partita contrassegnata dagli episodi fortunosi, tutti però a vantaggio dei padroni di casa che hanno saputo sfruttarli al meglio. La rete del 2-1, in particolare, nasce da un rimpallo su Lanzoni, pallone che carambolava su Di Gaudio che incredulo impattava e metteva dentro il suo primo gol in assoluto con la maglia biancorossa.

Il Foggia si faceva male da solo anche sul terzo gol, ma in questo caso c´è il dolo di Molina che perdeva palla sulla trequarti della difesa rossonera, commetteva fallo su Cesca per impedirgli l´incursione verso la porta di Ginestra, ma dal fallo scaturiva il calcio di punizione che l´albanese Memushaj trasformava direttamente in rete. Il Foggia non si è mai rassegnato: Anche sotto di due gol, ha trovato la via della porta con Venitucci (sventola imparabile nell´incrocio da 25 metri) e avrebbe potuto trovarla anche nel finale di partita se prima Agodirin (bruciante colpo di testa deviato con la punta delle dita dal portiere sopra la traversa) e poi Tomi con un bolide dal limite di poco alto fossero stati più precisi o fortunati. Ma fa lo stesso. Sul piano del gioco e delle occasioni , i rossoneri non hanno demeritato contro un Carpi che ha costruito in casa la sua ottima classifica (19 punti in zona playoff). Ma la domenica per i ragazzi di Stringara è stata doppiamente negativa oltre che per il ko anche per i risultati dagli altri campi, che ora vedono scivolare il Foggia a un solo punto dalla quota playout con un derby alle porte contro il lanciatissimo Taranto che si commenta da solo.

Stringara ha rivoluzionato ancora la formazione inserendo Traore in difesa, Cardin e Frigerio sulla linea mediana, Cruz e Venitucci in prima linea (quest´ultimo spostato sul versante destro con licenza di suggerire l´ultimo passaggio e di puntare la porta). Mosse tutto sommato azzeccate, particolarmente indovinata quella di Traore che ha vinto alla grande il duello con Cesca, un armadio ambulante molto difficile da marcare, fermato con astuzia e mestiere. Il Foggia si è mosso bene in mezzo al campo, nel primo tempo sotto di un gol dopo appena 7´ (Cesca tagliava in due la difesa per l´ac - corrente Eusepi che scaricava alle spalle di Ginestra la rete dell´1-0) la formazione di Stringara riusciva a riorganizzare le idee ed a pareggiare con Tiboni. L´attaccante, finalmente a bersaglio dopo averle provate tutte contro l´Avellino sette giorni fa, segnava alla sua maniera: traversone di Frigerio dalla sinistra, l´ex bergamasco sfruttava un´indecisione fra difensori e portiere per colpire di testa tra due marcatori.

È stata questa la migliore fase di partita dei rossoneri che hanno schiacciato gli emiliani nella loro metà campo e sfiorato il gol del raddoppio al 38´ con un colpo di testa di Gigliotti finito a un soffio dal palo (Cruz non è riuscito nella deviazione) e con una punizione di Meduri al 45´ deviata in corner dal portiere. Ma è stata anche la fase in cui il Foggia ha profuso i maggiori sforzi, senza raccogliere nulla. L´ultimo sussulto al 7´ della ripresa quando Tiboni, servito centralmente da Gigliotti, riusciva a girarsi ed a tirare in porta ma la conclusione finiva ancora una volta fuori misura per un niente. Dopo aver speso troppo per raggiungere il pareggio nel primo tempo, il Foggia nella ripresa ha pagato un calo fisico che ha permesso al Carpi di rialzare la testa e di affondare.