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Post n°194 pubblicato il 21 Giugno 2011 da ulisse2008v
 
Foto di ulisse2008v

Una recente indagine ha confermato che fattori come i cambiamenti climatici, il riscaldamento globale, l’effetto serra e tutti gli altri disordini ambientali stanno creando ferite che non potranno più essere rimarginate e nel giro di  una quarantina d’anni o poco meno di alcuni posti della nostra beneamata Terra  non rimarrà più nulla.

Il sito ambientalista americano “Mother Nature Network”  ha stilato una  classifica dei  luoghi da visitare in fretta, prima che scompaiano.

Nel Montana si trova il Glacier National Park; un immenso ecosistema circondato da due catene montuose, che comprende più di 130 laghi, tantissime varietà di piante e centinaia di specie animali. Ad oggi 27 ghiacciai sono rimasti intatti, ma sono destinati a scomparire anche questi se il riscaldamento globale non dovesse rallentare. Stesso discorso per le nostre Alpi.

 
Venezia, "la Regina dell'Adriatico", sta affondando. E l’innalzamento del livello del mare ha reso la situazione ancor più grave. La frequenza delle alluvioni aumenta ogni anno, e probabilmente rischierà di essere nell’arco di qualche decennio seppellita dalle acque.
 
La Grande barriera corallina, così grande da poter essere vista dallo spazio, sta scomparendo a vista d’occhio a causa dell’aumento dell’inquinamento dell’acqua, della temperatura degli oceani, dell’acidificazione e dei cicloni che danneggiano irreparabilmente la barriera.

Nel Nord Africa il Sahara si sta espandendo a macchia d’olio: ogni anno la sua superficie si allarga di 10km. Il deserto più grande del mondo potrebbe distruggere anche l’intera Africa settentrionale, alterandone per sempre la sua conformazione geografica.
 
Le Maldive sono le terre più basse rispetto al livello dell'acqua, e per questo sono minacciate dall’innalzamento del mare. In Patagonia invece il paesaggio potrebbe essere presto modificato: i ghiacciai vanno sempre più ritirandosi per l’aumento delle temperature e la diminuzione delle precipitazioni. Se la temperatura continuasse ad alzarsi secondo i trend di questi ultimi anni, il 50% del Bangladesh potrebbe essere inondato: le calamità naturali qui sono frequentissime.

 
Anche la tundra dell’Alaska rischia di scomparire: il permafrost si sta sciogliendo, alterando drammaticamente l’ecosistema e rilasciando CO2. E la desertificazione sta colpendo anche il sud dell’Australia, a causa della siccità e degli incendi che minacciano le terre, la flora e la fauna.

Nel 2050 tutto potrà cambiare. Eppure i miracoli esistono e  possono originarsi dalle nostre piccole scelte quotidiane.

 

 

 
 
 
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