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Gli ufologi esultano: "Resuscitati" due batteri extraterrestri!
La scoperta è stata fatta da due ricercatori dell'Università di Napoli che, analizzando campioni di rocce e meteoriti d'età compresa tra un milione e due miliardi di anni sono riusciti ad individuare microorganismi presumibilmente non terrestri, di un millesimo di millimetro, incredibilmente resistenti alle condizioni ambientali più ostili, quali temperature estreme e pressioni elevatissime, e in grado di riprodursi.
La notizia che proprio in un meteorite possa essere contenuta una primitiva forma di vita, una specie inedita di batterio, rappresenta una delle più significative svolte per l'esobiologia (la scienza che studia le forme di vita intelligenti non terrestri) che finora si è dovuta accontentare solo di semplici ipotesi.
Come quella sostenuta, già nel 1982, dall'astrofisico britannico Fred Hoyle, secondo la quale la vita non sarebbe nata sulla Terra, ma in un luogo imprecisato dell'Universo e poi disseminata sui vari pianeti da vettori cosmici quali appunto le meteoriti o le comete (teoria del Panspermia). Di fatto l'incredibile resistenza di questi microbi indica che la vita, seppur allo stato quiescente (cioè in temporanea inattività), può esistere ovunque, nel sistema solare, dove è ipotizzabile la presenza di acqua allo stato liquido.
Inviato da: cassetta2
il 13/04/2021 alle 15:37
Inviato da: letizia_arcuri
il 29/09/2015 alle 08:24
Inviato da: ulisse2008v
il 08/06/2015 alle 16:07
Inviato da: ulisse2008v
il 08/06/2015 alle 16:06
Inviato da: pink_panther5
il 06/06/2015 alle 18:37