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La Corsa degli Zingari

Post n°67 pubblicato il 15 Settembre 2008 da Guidobix59

  Lo sapevate che la prima domenica di settembre a Pacentro in Abruzzo, c'è la Corsa degli Zingari? E' una manifestazione Pagano-Religiosa in cui i corridori corrono a piedi nudi ( dal gergo abbruzzese zingaro )!Per saperne di più visitate il sito www.concapeligna.it

 
 
 

Bagno di Luna Piena. Finalmente!....Attenti a quei due, mordono!! 

Post n°66 pubblicato il 20 Agosto 2008 da Guidobix59
 
Foto di Guidobix59

Ebbene, questa volta ci siamo riusciti.

Dopo alcuni tentativi di allenamenti in notturna a lume di Luna, domenica scorsa il sottoscritto ha trascinato nel sentiero della macchia di Monte Artemisio, al confine tra i comuni di Lariano-Velletri e Rocca di Papa, Lucianone Del Ciello, Clara Vaccaro e Luigi suo marito, in un trail con bagno di Luna Piena!

L'allenamento di circa 2 ore è stata una bella esperienza, per Lucianone, ma anche per me e per Clara, più esperti di gare al buio. Si avanza con passo attento e leggero ad evitare le pietre, con la luce frontale solo nei punti più coperti dalle fronde degli alberi, nei punti più scoperti era sufficiente la luna. Un particolare, il bosco a quell'ora (20,30 - 23,00), è frequentato da molti animali e se ne sentono i loro movimenti. Cinghiali, gufi, civette etc.

Per sicurezza, alla partenza dal fontanile del Vivaro, mi doto di un bel tortore nodoso, proprio per difesa da attacchi possibili di cani pastore o randagi! Non si sa mai!! 

Arrivati al fontanile del Vivaro, doccia  o bagno meritati proprio nel fontanile. L'aria è fresca con circa 18 °c di temperatura e l'acqua caldissima. Si finisce a Grottaferrata da Hitler il Porchettaro con un bel panino e una birra sotto una luna splendida!

Massimo Guidobaldi       

Domenica 21 settembre 2008 .  I due nella foto si sono trasformati! Ora escono nelle notti di Luna Piena come dei veri Licantropi (Worewolve's Night Trail), ma stavolta in compagnia di altre 12 persone, anch'esse contagiate! Poco dopo la partenza dal solito posto, ci si presenta una possibile preda, Franco Petrolati, ma al nostro sopraggiungere, terrorizzato corre in casa e ci si barrica!  

Al nostro passaggio, anche i cani, di guardia in alcune ville, ammutoliscono! Il gruppo di Lupi ...... protetto da Lupi Antonio, fa davvero paura!! E' così che: Venditti Ernesto, Vaccaro Clara e Luigi, Pino Ruzzon, Tony Camertoni e Maria Paola, Mommi, Emiliano Adanti, G.B. Torelli, Liviano Battistelli,  come un branco che brancola nel buio, si disunisce e alcuni si smarriscono sulla strada di ritorno...forse affamati pensavano di raggiungere il vicino Ristorante il Noce?? Alla prossima uscita....!!

Massimo Guidobaldi

 
 
 

Quelli della 180......Pralognan la Vanoise 2008

Post n°64 pubblicato il 14 Luglio 2008 da Guidobix59
 

Quelli della 180…….al Tour des Glaciers de La Vanoise – Pralognan La Vanoise - Francia

 

 

 

 

 

Ore 3:00’ del 5 luglio 2008.

Alex: sono sotto!

Max: sono sopra! Sto scendendo!

Alex si trova sotto casa di mia madre e spunta dal buio più profondo.

Alex: Ferdinando non arriva?

Max: gli ho detto di stare qui sotto per le 3:10’…. Eccolo!

Ferdinando: sono il solito! Ho sbagliato uscita dal Raccordo Anulare e sono andato a finire a Ciampino! Non ci fate caso!

Max: Cominciamo bene! Quando staremo sui sentieri de La Vanoise in Alta Savoia?! Che succederà?

Chiamiamo Tony, gli diciamo che tra un po’ siamo da lui.

Max: Sei pronto?

Tony: ….e chi ha dormito! Avevo paura di non svegliarmi in tempo.

Avvisiamo Luigi che stiamo partendo ora da Roma (sono appena le 4:00’ del 5 luglio 2008).

Max: Luigi so che sei sveglio, ti chiamo per dirti che stiamo muovendoci ora da Roma.

Luigi:….. come ora! Ma la gara non è prevista per la prossima settimana?

Max: …ma stai dicendo sul serio?

Luigi:…. ti giuro che ero convinto della prossima settimana, non ho preparato nulla, non posso andar via così, devo avvisare i miei operai e tutti i clienti, che manco per 3 giorni ( è proprietario di una pasticceria)!! Non so neanche cosa devo portare!

Max: ....non ti preoccupare, hai tre ore di tempo per prepararti, per lo zaino poi, se manca qualcosa ci pensiamo noi. Penso che per le 8:00 al massimo, siamo a Piacenza.

 

 

E’ iniziata così, come una zingarata alla “Amici miei” (grande film con Tognazzi e co.) questa nostra partecipazione all’Ultra Trail dei Ghiacciai de La Vanoise.

Siamo in 4 da Roma con un pulmino 9 posti preso a noleggio alla Europcar. Durante il viaggio, riceviamo una telefonata da Raffaello, che insieme a Pino e Luca, partiti da Viterbo, stanno percorrendo la Livorno – Genova. Suggerisco loro di aggregarsi a noi e di vederci a Piacenza da Luigi, per fare il resto del viaggio insieme.

Ecco che il gruppo si riunisce, lo scuola-bus è al completo (pronuncia Tony)….

Sembra di vedere la scena del film “Qualcuno volò sul nido del cuculo”, quando Jack Nickolson fugge dal manicomio con altri malati, portandoli in gita.

C’è chi asserisce, che gli effetti della legge 180 si ripercuote anche su di noi!

Un gruppo di pazzi, tra nuovi e vecchi, che continua a fare pazzie!

Chi stabilisce il grado di pazzia?! E’ senz’altro la somma di tutte le gare che presentano grosse difficoltà, totalizzate in un anno.

Ma il più pazzo tra i pazzi è Gianni che già da qualche giorno orbita in Alta Savoia e ci tempesta di sms; ci informa delle condizioni meteo e ci descrive le bellezze dei luoghi. Ma noi non vogliamo anticipazioni, sarebbe un film già visto ( sarebbe il terzo, visti i due segnalati in precedenza)!!

Gianni ci tiene ad informarci che la strada migliore per raggiungere Pralognan La Vanoise è quella passante per La Thuile con direzione Passo del Piccolo San Bernardo.

Sono meno chilometri e ci risparmiamo i 44 euro del pedaggio del tunnel del Frejus.

Il risultato è stata la produzione, da parte nostra, di una “speciale ricotta” ( chi vuol capire, capisca!)  tra gli interminabili tornanti…. Ebbene ci siamo portati il formaggio da casa, nonostante la Francia ne sia un paese rinomato per tipi e qualità !!  Grazie Gianni!

 

 

  

 

Arriviamo a Pralognan dopo 12 ore di viaggio comprese le soste!!

Qui incontriamo anche Maria Giulia, che si unisce e aderisce al gruppo della legge 180!

E’ giunta alla stazione di Chambery in treno, da Civitavecchia. Gianni ha fatto poi da tassinaro e l’ha accompagnata a Pralognan.

Questa volta c’è anche una donna e che donna….una forza della natura!

Direi una pazza da legare!!

Gianni ottimo organizzatore, ha provveduto alla nostra sistemazione alberghiera.

Ci ritroviamo in camere grandi con letti a castello e con trattamento di mezza pensione (39 euro a persona).

Arrivati in tempo per il ritiro dei pettorali di gara e per il breafing pregara, apprendiamo dagli organizzatori, che il percorso verrà accorciato da 72 km a 48 km, per via delle pessime previsioni meteorologiche.

In vetta c’è molta neve e ghiaccio che, insieme alla imminenza di forti temporali, potrebbero causare seri problemi.

Giusta e saggia decisione!! Non era mai accaduto ciò. Anzi, i francesi spesso estremizzano sulle difficoltà che una manifestazione già presenta.

Si va presto a dormire, dopo la pessima cena nella sala ristorante, distaccata dal nucleo abitativo.

Al mattino, a colazione (momento felice) si fa man bassa di tutto!

La gara prende il via alle 6:00’ del 6 luglio 2008, il percorso ha subito modifiche, ma il dislivello c’è tutto!! La gara non presenta cancelli orari, l’opportunità va sfruttata, per cui si decide di formare un gruppo che tiene la stessa andatura: io, Pino Tenti, Gianni Baldini, Ferdinando Iacovelli, Giulia Giannini, Luigi Groppi, Luca Agostinello, Antonio Camertoni, Alessandro Tarallo e Raffaello Alcini. Al gruppo va ad unirsi anche Marco Galletto, la persona che ci ha consigliato questa gara. Ma lui è di un altro pianeta e non sappiamo come classificarlo….è incurabile!!

Così senza tattiche ne pretattiche, tra le imprecazioni di tutti, ma in particolar modo di Gianni, disperato per il percorso abbreviato, ci si avvia, con le pance piene, con il resto dei concorrenti (numero chiuso a 500).

Primi 30 km abbastanza corribili; per metà in salita, per il resto in discesa, dal rifugio de l’Orgere 2000 m, fino al centro di Pralognan.

Proprio a metà di questo lungo discesone, si verifica quello che era previsto, un forte temporale si abbatte sulle nostre teste….smessi i bastoncini telescopici, per paura che facessero da parafulmini, ci si da letteralmente al “fugone”. Tra caviglie distorte e pioggia battente si raggiunge Pralognan. Un poco più arretrato, Raffaello ha maturato l’idea del ritiro, proprio al 30° km e proprio quando ne mancano ormai 18. Chissà forse ha avuto ragione di ciò!

La seconda parte è un vero martirio; di contro a smesso di piovere, ma subito dopo il controllo, si prosegue uscendo dal paese e ci si inerpica verso gli impianti sciistici di Pralognan.

Il cielo è sempre minaccioso, ma tutti noi imperterriti, affrontiamo il più alto dislivello da 1400m a 2517m di Col de La Vanoise.

Non si corre più ora, si cammina, si arranca tra i sassi scivolosi, radici di Pini e Ginepri, attraversamenti di torrenti, attraversamenti di nevai e persino un lago, tra la fitta nebbia.

Nebbia, che a detta di Gianni è causata dalla forte sudorazione e quindi dall’evaporazione del sudore di Raffaello, che a quest’ora starà ristorandosi.

 

  

 

Non sappiamo se per causa sua, ma durante la discesa dal rifugio Col La Vanoise al centro di Pralognan ci colpisce, oltre alla fitta coltre di nebbia che impedisce l’orientamento, un altro forte acquazzone, con pioggia a vento ghiacciata. Sul volto sono veri e propri schiaffi! Ciò fa preoccupare Luigi per la sua pelle delicata. 

L’arrivo in fine, come sempre commovente, con Gianni che sprinta per mettersi in condizione di fotografare il gruppo trionfante.

 

 

Massimo Guidobaldi

per vedere le foto vai sul link http://picasaweb.google.it/romarunner14/ghiacciaidellavanoise2008

 
 
 

UN MATRIMONIO GIA' CELEBRATO....

Post n°63 pubblicato il 02 Luglio 2008 da Guidobix59
Foto di Guidobix59

 Celebrare un matrimonio “già celebrato”…..Carlos Garcia Prieto & Laura Corti

 

Come mancare alla festa di matrimonio “già celebrato il 18 aprile 2008” di due grandi amici?!

Esattamente un mese dopo il loro matrimonio, Laura e Carlos organizzano una festa per tutti gli amici italiani  in quel di Camogli. La località dove i due sposi novizi hanno il piacere di incontrarci ed ospitarci per la giornata di sabato 17 maggio, è Punta Chiappa nell’hotel Stella Maris.

Io e Mommi approfittiamo per fare un week-end lungo ed iniziamo il nostro pellegrinaggio verso le Cinque Terre ( in realtà ne abbiamo contate molte di più ). Personalmente, avevo gìà percorso questi luoghi e la Via Aurelia in particolare, ma quella volta fu di notte ed in un altro pellegrinaggio: Staffetta Viterbo-Avignone – Gemellaggio tra le Città dei Papi. Circa 1000 km con la banda dei miei amici ultramaratoneti viterbesi. Conclusa quella bellissima esperienza, mi ero ripromesso di tornare in quelle zone.

Quale occasione migliore? Durante il tragitto in macchina da Roma a Camogli, facciamo una breve sosta a Portovenere e successivamente a Portofino. Itinerario magnifico, anche se la pioggia, che cade sin dalla nostra partenza da Roma, ci impedisce di fare qualche foto.

Attraversiamo Rapallo, S.Margherita Ligure ed infine arriviamo a Portofino.

Non possiamo dilungarci molto, il cielo è sempre più plumbeo e l’orario limite che ci consentirà di raggiungere gli sposi a Punta Chiappa, ci costringe ad aumentare la velocità. Impresa assai ardua, vista la caratteristica dell’Aurelia in questo tratto. Laura, ottima organizzatrice, un po’ preoccupata  per il nostro ritardo, ci manda un ultimatum:…che fate?…prendete l’ultimo traghetto alle 20:00 oppure procedete a piedi da S.Rocco?

Noi: …a piedi, è chiaro!!

Laura: ok! Non vi attardate troppo, perché con il buio il sentiero può diventare malagevole e viscido per la pioggia!

Noi: ….ma noi abbiamo le torce frontali e scarpe idonee…tranquilla!!

Che grande idea hanno avuto questi due estrosi amici!!

L’hotel Stella Maris  di Punta Chiappa è raggiungibile con battello via mare o 30’ via terra giù da un ripido sentiero!

Ma gli altri invitati? Come avranno fatto?! Gli avranno maledetti!!

Arrivati a S.Rocco, una piccola località sopra Camogli, si accede nella zona a traffico limitato, il tempo necessario per lo scarico dei bagagli. Vado a trovare un punto di parcheggio libero dove sostare con la Yaris, in quanto la zona è tutta a pagamento.

Da dietro la chiesa inizia il sentiero e la nostra scarpinata verso l’albergo ristorante Stella Maris.

Dopo qualche minuto si raggiunge un piccolo centro abitato Pego,  successivamente, scendendo per scale ampie e comode, la chiesa di S.Nicolò. il sentiero traverso la scogliera, ci conduce a Porto Pidocchio, da dove attraccano i battelli che provengono da Camogli. Da Porto Pidocchio si risale verso Punta Chiappa e quindi allo Stella Maris.

Grande accoglienza da parte di Laura e Carlos! Qui incontriamo alcuni loro amici che abbiamo avuto già l’onore di conoscere in altre occasioni. E’ venerdì sera, continua a piovere ed il week-end si prospetta non bello! Ma guai a demordere!

Carlos e Laura ci hanno destinato in una suite con vista mare, ma nella notte successiva avremo un ospite Pietro( Corsica a Tappe 2004), non perché ci piaccia il triangolo….!

Laura ha già programmato per tutti, le due giornate.

Sabato mattina gita in battello a Portofino. Cosicché il maltempo  e il mare mosso non hanno consentito ciò. Gli invitati allora, si dividono in due gruppi: il più numeroso, tra cui Monica, si dirige  verso Camogli. Solo per questa tratta è possibile prendere il battello in quanto ci si trova in uno specchio d’acqua chiuso. Poi in auto si fa un giro a Portofino e si torna a Camogli per il pranzo.

L’altro gruppetto, composto dal sottoscritto, Carlos, Tomas e Arancia, si avventura in una “Gara” trail (così come la definisce Carlos), tra i sentieri, appunto, del Parco di Portofino.

Al momento non piove, ma i sentieri risultano piuttosto viscidi.

Carlos ci fa strada e ci conduce fino alle “batterie”, vuol constatare se lo stato di difficoltà del percorso, da quel punto in poi ci permette di proseguire, altrimenti si torna indietro.

Ve lo immaginate voi,  due come me e Carlos che si fermano davanti a simili difficoltà, quali roccia fango, radici di alberi e pietrisco!?

Fatto è che ci troviamo  ad affrontare un tratto di percorso ferrato, proprio a picco sul mare.

L’attraversamento su roccia resa scivolosa per via della pioggia risulta abbastanza difficile.

Fortuna ha voluto che questa parte del percorso molto esposta, aerea e quindi molto ventosa, mostra al momento del nostro passaggio, la roccia asciutta, dando la possibilità alle ns scarpe di maggiore aderenza.

Così il semplice allenamento si trasforma in un lungo di 3:20’, per percorrere solo 15 km!!!

Dettaglio.

Per raggiungere S. Fruttuoso da Punta chiappa, bisogna necessariamente risalire il sentiero per S.Rocco fino a Il Poggio 200mslm. Si procede verso Mortola (245 mslm), bellissimo borgo, immerso nella macchia mediterranea. Oltrepassato questi, si continua lungo il sentiero che entra nella pineta, tra radici e rocce sporgenti. Si arriva a Fornelli 250mslm, una località caratterizzata da numerose batterie e fortificazioni risalenti alla seconda guerra mondiale (tratto ferrato di cui sopra).

Il sentiero si fa complesso in direzione di Monte Capanna 292 mslm e presso il Passo Baci 200 mslm, oltre il quale si arriva al Vallone di Cala D’oro. A questo punto il sentiero scende quasi a livello del mare. Da qui in poi inizia nuovamente a salire fin sul valico della Costa del termine 300 mslm, valicato detto punto si scende per un ripido sentiero fino a S.Fruttuoso.Il rientro in albergo risulta un po’ più agevole anche se si deve risalire fino a  Pietre Strette 506 mslm

Tutti  soddisfatti e stremati. Giusto il tempo di rientrare che ricomincia a piovere….tema dominante ormai!!

Non promette nulla di buono neanche per la serata clou di questa vacanza.

Nonostante ciò, dopo un abbondante aperitivo, ha inizio la festa con proiezioni di diapositive e filmati a cura di Pierluigi Benini e dell’amico Adriano Zito, si proprio lui, l’organizzatore di tante gare nei deserti. Dopo l’ottima cena si da apertura alle danze fino alle 2 di notte. Il giorno seguente si fa rientro nelle proprie residenze.

Io e Mommi abbiamo ancora una domenica e un lunedì liberi. Soggiorniamo a S. Margherita Ligure, dopo una nuova escursione a Portofino. Il lunedì, a completamento di questo lungo week end, si va all’Acquario di Genova che dista appena una ventina di km.

 

Massimo Guidobaldi

 
 
 

Dove Correre in Sardegna

Post n°62 pubblicato il 25 Giugno 2008 da Guidobix59
Foto di Guidobix59

Dovendo scegliere di andare in vacanza in Sardegna a giugno, vi consiglio il nord. La Gallura è davvero selvaggia e per chi ama correre in natura, in un sito come questo, dove i microclima si intrecciano, è molto appagante!

Il nostro punto di partenza per i nostri spostamenti o escursioni era l’Agriturismo Lu Colbu al 36 km della Sp 90 Castel Sardo-S.Teresa di Gallura.

Dopo un breve sopralluogo con la nostra auto, ci siamo accorti che le possibilità per potersi allenare sono diverse.

Comunque la mattina, prima di colazione, dal ns agriturismo correvamo verso la spiaggia di Cala Serraina che dista circa 4 km, con belle variazioni altimetriche, soprattutto la ripida salita che dal mare riporta  al nostro alloggio. Volendo allungare il “brodo”, si può proseguire su quella infinità di sentieri costieri, misti a sabbia, a picco sulla alta costiera.

Questo allenamento può interessare a chi serve fare potenziamento.

Alternativa valida è il tracciato costiero che si può percorrere a Vignola, spiaggia che dista esattamente 10 km dal nostro agriturismo, in direzione di S.Teresa di Gallura.

La zona dei campeggi, è caratterizzata da una fitta macchia mediterranea con il sentiero che spesse volte va a lambire le acque limpide di questo mare.

Si può correre liberamente, attraversando alcuni campeggi e senza paura di incontrare vipere (in Sardegna non esistono).

Io e Mommi abbiamo corso per circa 2:15’, ma si poteva procedere fino a Capo Testa!

A Capo Testa c’è un bel percorso per gli amanti del trail running, tutto protetto e con single trek delimitati, sopra rocce e sterrato.    

 

Massimo Guidobaldi

 
 
 

Ultime dal Cro-Magnon 2008

Post n°61 pubblicato il 25 Giugno 2008 da Guidobix59

DA MONTE GENNARO A CORN DE BOUC

CRO-MAGNON 2008

 

Domenico Peruzzini del Cat sport e Orsini Fabio del RRRC di Roma dopo i lunghi allenamenti nel parco dei lucretili che si affaccia davanti la capitale con la cima di Monte Gennaro hanno portato

a termine l’ottava edizione dell’extreme-race  du cro-magnon che ha visto vincitore in 9h  Dawa Sherpa.

L’atleta nepalese gia vincitore della prima edizione dell’UTMB ha tolto  lo scettro della vittoria al mitico Marco Olmo consueto vincitore di questo trail che parte dalle montagne per scendere al mare.

Partenza da Limone Piemonte località turistica delle alpi marittime piemontesi che ha accolto gli atleti nei due giorni precedenti la gara, folta la presenza di atleti italiani tra cui spiccavano P.Trabucchi, F. Massa e un personaggio veramente unico nella tribù dei trailer internazionali: Giorgio Simonetti, tutti insieme hanno superato la presenza francese patria di questa disciplina sportiva ormai esplosa anche in italia.

Al  nuovo tracciato è stata modificata  la parte iniziale dei primi 10km, a causa delle condizioni meteo che  hanno condizionato il trail, con oltre un mese di pioggia continua, freddo intenso, lunghi nevai ghiacciati nel passaggio più alto a  quota 2450m, fondo fangoso, ed una  visibilità ridotta a pochi metri che non ha permesso di vedere gli splendidi scenari nell’attraversare il parco del Mercantour.

Spostato anche l’importante rifornimento di metà gara  dalle strutture di camp d’Argent alla bivio di Authion al 50km dove gli atleti potevano ricevere un pasto caldo, e trovare lo zaino con ricambi portato dall’organizzazione il tutto avvenuto sotto una pioggia battente per la gran parte di essi.

Lasciati i tendoni iniziava  la seconda parte  del trail in  un lungo traverso fangoso ed una visibilità pessima che scendeva  dopo molti km su sentieri ora corribili, ed una visibilità migliore permetteva di vedere il mare ancora lontano.

Nuovo punto di passaggio la città di Sospel , da qui gli atleti  dopo il rifornimento risalivano  il col di Castillon su sentieri chiusi da una vegetazione cresciuta molto causa le abbondanti piogge.

A notte fonda l’arrivo al rifornimento di col de Banquette al km88  posto alle pendici del Baudon  spauracchio di tutti i partecipanti, ultima vera salita, prima di scendere sempre alla luce delle frontali verso un traguardo ancora lontano, posto a plage Marquet accanto lo stadio del principato di Monaco, il passaggio alle prime luci dell’alba alle antenne che sovrastano Montecarlo, l’ultimo ristoro a la Turbie  vedeva  allontanare stanchezza e  sonno accumulati nelle ultime 24h e lo slalom

nelle strette viuzze di Cap d’Ail spalancava la visione del mare  e il taglio del traguardo sulla spiaggia.

 
 
 

Pensiero dall'Isola di Boavista (Arcipelago delle Isole di Capoverde)

Post n°60 pubblicato il 13 Giugno 2008 da Guidobix59

Pensiero da Boavista…

Quando arriva l’estate, noi umani ci sentiamo attratti dal mare.

Moltitudini di persone si riversano sulle spiagge, cercando un contatto con le onde marine, che diano piacere e relax.

Però il piede umano lascia la sua orma fatale sulle spiagge sabbiose.

Milioni di borse di plastica di tutti i tipi vengono “dimenticate” sulle coste ed il vento e le maree si incaricano di trascinarle in mare.

Una borsa di plastica può navigare per molti anni senza decomporsi.

Le tartarughe marine le confondono con le meduse e muoiono soffocate tentando di mangiarle.

Anche migliaia di delfini si confondono  e muoiono.

Non riescono a riconoscere i rifiuti umani, dopo tutto: “ciò che galleggia nel mare si mangia”.

Il tappo di plastica di una bottiglia, più duro di una borsa, può navigare per mari inalberandosi nel tempo!

Il dr.James Ludwing, che si trovava sull’Isola di Midway, nel Pacifico, molto lontano dai centri abitati a studiare gli albatros, ha fatto una scoperta spaventosa.

Quando a cominciato a raccogliere il contenuto dello stomaco di solo otto pulcini di albatros morti, ha trovato: 42 tappi di plastica e 18 accendini, che per la maggior parte erano piccoli pezzetti di plastica. Questi pulcini erano stati nutriti dai loro genitori, che non erano in grado di distinguere i rifiuti nella scelta del cibo!!                          

                                                                MORALE

La prossima estate, quando andrai sulla tua spiaggia  preferita, potrà capitarti di trovare nella sabbia, spazzatura che qualcuno ha “dimenticato”. Non è la tua spazzatura, però è la tua spiaggia, è il tuo mare, è il tuo mondo e devi fare qualcosa.

C’è solo questa terra e questa natura, in una vita in cui noi possiamo evitare di distruggerla….

Non aspettare!!

 
 
 

A chi piacciono i formaggi?!

Post n°59 pubblicato il 12 Giugno 2008 da Guidobix59

Ecco quì un elenco dei grassi contenuti nelle varie tipologie di formaggi:

Mozzarella di Bufala  24%

Stracchino 25%

Taleggio  26%

Gorgonzola  27%

Grana  28,1%

Parmigiano  28,5%

Provolone  28,2%

Caciocavallo  31%

Pecorino 33%

 
 
 

Consigli per gli uomini

Post n°58 pubblicato il 12 Giugno 2008 da Guidobix59

Ho saputo che per prevenire il tumore prostatico bisogna mangiare: minestre, vegetali cotti o crudi, pomodori, tè verde, soia, aglio, cipolla e porri. Inoltre tutti gli alimenti che contengono selenio, zinco, vitamina E, vitamina D3. 

 
 
 

Finalmente! E' Nato "Spirito Trail"

Post n°57 pubblicato il 10 Giugno 2008 da Guidobix59

Il 7 aprile 2008 è nato finalmente il primo webmagazine interamente dedicato al Trail Running. Vi invito a visitarlo. Sarà di riferimento a chiunque intenda avvicinarsi al mondo trail. Nel numero 3 è inserita una mia intervista completa di foto. Buona lettura. www.spiritotrail.it

 
 
 
 
 

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