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PERUGIA: Raffaele Nevi sul rapporto della qualità della vita della nostra Regione e il dimensionamento scolastico

Post n°69 pubblicato il 03 Dicembre 2014 da umbriaonline2014
Foto di umbriaonline2014

pubblichiamo comunicati stmpa inviati dal presidente del grppo Forza Italia Regione Umbria 

La notizia, contenuta nel rapporto qualità della vita pubblicato su “Il Sole 24 ore”, che la Provincia di Terni perde 23 posizioni rispetto all'anno passato collocandosi al 62° posto in Italia è più di un campanello d'allarme che suona come un vero e proprio fallimento della classe dirigente locale e che non può e non deve passare sotto silenzio. A ben guardare le performance peggiori sono quelle relative all'ordine pubblico, dove si tratta di un vero e proprio tonfo con 42 posizioni perse rispetto al 2013, ai “servizi ambiente e salute”, dove Terni ha perso 27 posizioni trasportata in basso dall'indice Ecosistema urbano dove passa dal 28° al 42° posto in classifica. Solo il dato sul tasso migratorio è molto positivo con Terni che scala di 21 posizioni rispetto all'anno precedente ma non è detto che l'analisi della qualità di questo dato porti a conclusioni positive. Ma i dati forse più preoccupanti a mio avviso sono quelli relativi al tenore di vita dove Perugia ha recuperato 20 posizioni mentre Terni ne ha perse ancora 5 rispetto al 2013 collocandosi al 65° posto, tra le peggiori città italiane. Non meglio emerge dall'analisi il dato relativo ad “Affari e lavoro” in cui perde 15 posizioni rispetto al 2013. Da questo quadro emerge che c'è una questione dell'Umbria meridionale che deve essere affrontata mettendo in campo politiche diverse da quelle propugnate da chi Governa. Terni sta morendo e bisogna cambiare. Innanzitutto l'approccio culturale, e creare insieme alle forze vive della Città un nuovo inizio che non può che passare per un grande piano di ristrutturazione della Pubblica Amministrazione e di stimolo alle iniziativa privata. Terni deve diventare un luogo più attrattivo per chi vuole fare impresa e le istituzioni e la politica devono smettere di pensare che il futuro di Terni possa essere rappresentato solamente dal suo glorioso passato nell'industria “pesante”.

Occorre rendere più gradevole e viva la Città come si fece ai tempi di Ciaurro, investire sui talenti, sul merito, sulle competenze e sulle eccellenze che pure ci sono. Il problema principale è che siamo ricaduti nel grigiore e nella depressione culturale che ha caratterizzato Terni negli anni '70. Noi siamo disponibili a lavorare per questo ma siamo anche convinti che la politica non basta. Serve un sussulto anche degli attori economici e sociali. A cominciare da chi ha responsabilità di guidare enti, associazioni, fondazioni.

 

piano dimensionamento scolastico

Leggo con sempre maggior stupore che nonostante le critiche e le perplessità sollevate da insegnanti e genitori e, da ultimo anche da alcuni consiglieri del PD, la delibera di Giunta relativa al piano di dimensionamento scolastico elaborata dall'Assessore Riccardi sta proseguendo il suo iter e arriverà in Regione per il pronunciamento finale. 

 

Annuncio pertanto, a nome del Gruppo Consiliare di Forza Italia, che su questo tema faremo una battaglia durissima per scongiurare una riorganizzazione che sta suscitando malumori e aspre critiche.

 
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