Un Faro Nella Notte
... nel mare in tempesta delle emozioni.
HO SOLO VOLUTO PROVARE...
Non sono una blogger e non ho velleità di scrittrice, né ambizioni in tal senso.
Non ho molto tempo per seguire un blog e non amo particolarmente mettere a nudo la mia anima e lasciar scorrere i miei pensieri più reconditi per farli leggere a persone a me sconosciute o virtualmente amiche.
Amo invece scrivere per e con un interlocutore specifico e ben definito ed amo il contraddittorio. Ma a volte mi capitano tra le mani pensieri simpatici o interessanti e profondi che mi fanno fermare un attimo di più a riflettere, o rappresentativi di miei stati d'animo particolarmente intensi, e vorrei lasciarli fissati...
Non sarà, pertanto, nulla di più di un block notes per i miei appunti emozionali.
Un caro saluto a tutti quelli che passano da qui.
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« Il tempo. | Centochiodi. » |
A Te...A Te, che mi conosci, ma non mi capisci, che mi guardi da lontano, senza più tendermi la mano. A Te, che dalle mie inquietudini sei fuggito spaventato, sconfitto da una razionalità che non ti ha aiutato. A Te, che sei anima viva nei miei pensieri e che ancora accendi di passione i desideri. A Te, voglio dedicare questa filastrocca, semplice, infantile ed anche un po’ sciocca, con qualche nota sicuramente stonata, ma che lo stesso qui voglio lasciar fissata.
E ripenso a quando, un tempo ormai lontano, nei tuoi lunghi viaggi, con gioia, ti accompagnavo. Diventavo piccolina e mi addormentavo nel tuo taschino e tu, guidando felice, sorridevi alla tua Campanellino, che quando poi si risvegliava, di polvere magica ti inondava e abbracciandoti con ali luccicanti, tutto il bene ti dimostrava.
Mesi, anni, secoli sono trascorsi da allora? Non so… Il tempo è capriccioso e molto strano, però. Con te correva furioso come un giovane puledro al galoppo, senza te si dilatava e si fermava come un vecchio cavallo zoppo.
E tornando con la memoria alle nostre lunghe conversazioni, a volte di quotidiane parole, più spesso vivide discussioni, rivedo i nostri volti che si parlano così da vicino, nella penombra delle candele e delle fiamme del camino, tu, con una sigaretta tra le dita, io con un calice di vino, avvolti nell’effimera e complice intimità del nostro destino. Ripenso alle assenze, alle mancanze, ma anche alla felicità a sprazzi. Per questo ti dico: ti aspetterò ancora nella nostra sala degli arazzi. |
Inviato da: argo_felix
il 23/04/2010 alle 16:44
Inviato da: cinqueasterischi
il 13/07/2009 alle 23:42
Inviato da: EMOZIONE_e_PASSIONE
il 02/07/2008 alle 15:10
Inviato da: monnalisa_e_nebbia
il 02/07/2008 alle 14:11
Inviato da: AmanteSegreto.69
il 15/06/2008 alle 23:04