The Factory

Una ridda di problemi affliggono la Fabbrica di dopo, intanto gli scarsi volumi che fanno mal sperare per il futuro, anche se la direzione ha garantito il mantenimento del ciclo continuo per tutto il 2006, poi c'è l'improvviso involgarimento dei rapporti tra preposti e operai, i primi ultimamente hanno preso a comportarsi da caporali, prendendo a male parole i lavoratori, minacciando ed interrompendo quel clima di franca collaborazione che c'era fino a qualche mese fa, infine il casino con la delegha sul tfr, che la serietà di questo governo ha trasformato in una barzelletta.

Purtroppo per l'ultimo problema anche il sindacalista di fabbrica può fare ben poco, pure la federazione regionale ha scarse informazioni ed attende lumi dal governo, l'unica cosa che mi sento di dire è di sottoscrivere il fondo previdenziale di categoria, che perlomeno i soldi del tfr sono al sicuro da eventuali altre boiate che il governo possa fare.

Per gli altri 2 problemi, le soluzioni sono differenti a seconda di chi li pone, e cioè:  non Tesserati e Tesserati, percui i primi vanno tutelati nella loro dignità di lavoratori, per i secondi invece si va anche in mezzo alle gambe del diavolo e si scatena un pandemonio contro preposti, intermedi e dirigenti, così che imparino che con il sindacato e i suoi iscritti non si scherza.

Poi bisogna anche distinguere le persone, oggi c'era in recupero Baffone, il quale credendosi furbo mi ha interpellato sul fatto che ultimamente non si può più andare a fumare finchè non si è finito il compito a cui si è stati assegnati, e soprattutto che è in atto una moratoria contro chi va a fumare a 10min. dalla fine del turno; ora il sindacalista non è scemo e ha fatto notare al lavoratore che era noto a tutti che 1) Baffone non spariva a 10' dalla fine ma di solito mezzora prima lasciando i colleghi in ambasce, 2) Che con la scusa del fumo spesso e volentieri scaricava il suo lavoro sui colleghi, (alcuni) e anche sui turni a seguire, 3) Che più volte spariva dal posto di lavoro per prelevare materiali aziendali che riutilizzava nel suo secondo lavoro in nero e infine che di sta cosa si lamentava solo lui ed altri 5 o 6 cialtroni tra cui un paio di colleghi rsu (ecco da dove traggono i voti),che sono noti per i loro bivacchi notturni in zona fumo alla faccia degli altri lavoratori; a fronte di ciò il personaggio si ritirava in buon ordine senza proferire parola.

Poi per esempio da un po' di tempo a sto andazzo da capò si aggiunto il mio capo, questa sera TommyBoy e Pet, mi raccontavano di una serie di sgradite battute fatte loro dal Topo, il mio collega RedMax confermava che pure lui è caduto vittima di ciò durante i recuperi, cioè quando io sono a casa in riposo, caso strano quando ci sono io non si permette anzi si fa vedere ben poco in laboratorio.

Ora è chiaro che in una azienda con crisi produttive certi atteggiamenti dei capi nei confronti dei lavoratori sono contro producenti perchè quelli poi si rompono i coglioni e quello che si può fare in un'ora lo si fa in due, dando origine ad una spirale di sciatteria e incuria che poi porta le aziende multinazionali a decidere di chiudere i siti; tuttavia neppure i lavoratori onesti sono biasimabili quando si sentono comparati a certi colleghi.

La realtà è una sola, se ci fosse più tesseramento, ci sarebbe anche più cultura del lavoro, maggiore autocoscienza di se stessi e anche maggiore consapevolezza dei propri diritti e doveri, infatti non è un caso che la maggior parte dei lavoratori tesserati (almeno quelli che lo sono con me) sono raramente al centro delle lamentele dei preposti e comunque se devono fare le furbate le fanno a norma di legge così che nessuno possa dire nulla.

Per fortuna domani vado in fiera, a vedre le novità in campo di analisi chimica, così stacco la spina da sta funzione una e trina di collega-delegato sindacale-parafulmine dei guai altrui.

Stay Tune.