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"Credo nel potere del riso e delle lacrime come antidoto all'odio e al terrore" C.Chaplin

Creato da UnitedFilm il 01/03/2009

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Nota del Redattore

Non sono una giornalista cinematografica, non ho mai studiato il settore in modo approfondito e l'esperienza me la son fatta a suon di pellicole dalla più tenera età;

non sono una santona, i miei gusti son del tutto opinabili e quasi sempre sufficienti ...

insomma, per capirci: lo faccio per diletto!

 

 

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Il dubbio

Post n°15 pubblicato il 05 Agosto 2009 da UnitedFilm
 

Titolo Originale: Doubt
Anno: 2008
Genere: Drammatico
Durata: 104 minuti
Regia: John Patrick Shanley
Attori principali: Meryl Streep, Philip Seymour Hoffman, Amy Adams, Viola Davis, Lloyd Clay Brown
Premi: Golden Globes 2008: nomination per migliore sceneggiatura; Premio Oscar 2009 & Golden Globes 2009: nomination per migliore attrice Meryl Streep,miglior attore non protagonista Philip Seymour Hoffman, miglior attrice non protagonista Amy Adams, miglior attrice non protagonista Viola Davis, miglior sceneggiatura non originale.

Plot in breve: In un collegio cattolico americano dove si respirano ancora i postumi dell'attentato a Kennedy, Sorella Aloysius Beauvier sospetta che padre Flyn, parroco progressista, abusi di uno studente nero. Lo scontro sarà tra due forti personalità.

Quando guardi un film con Meryl Streep non puoi essere lo stesso dopo... Ritengo che la sua interpretazione sia qualcosa di assolutamente unico e raro nel panorama attoriale contemporaneo. La sua sorella Aloysius è sintesi di dubbio e certezze in una mescolanza continua: mentre ad una prima lettura ci si può fermare alla constatazione che quel dubbio del titolo sia dovuto alle accuse di pedofilia, con il procedere del film il senso escatologico è palese nella crisi spirituale della religiosa. Un dubbio morale infatti, per la religione, altro non è che una mancanza di fede. Padre Flyn, ambiguamente messo in scena da un altrettanto bravo Philip Seymour Hoffman, è quindi solo strumento di una crisi latente. La struttura del film è molto teatrale, così come la regia stessa delle riprese e delle inquadrature, tradendo così l'origine della sceneggiatura. Il film è forse un po' lento per i convenzionali - e velocissimi - tempi del cinema odierno, ma non poteva essere altrimenti.


Voto: 9
 
 
 
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