Creato da socrateinerba il 31/08/2007

VERO O FALSO?

Condizionamenti sociali e autenticità. Illusioni. Le maschere allo specchio. Correre verso la moralità comune o verso se stessi?

 

 

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Quei maledetti neurotrasmettitori.....

Post n°33 pubblicato il 31 Ottobre 2007 da socrateinerba

L'amore è certamente la più sfuggente delle emozioni ed è impossibile rispondere alla domanda che tutti si pongono "perché lui/lei e perché ora"?

La biologia potrà forse un giorno spiegare le sensazioni associate alle emozioni, così come già oggi spiega perché la paura aumenta il battito cardiaco, ma non può spiegare gli stimoli, le idee, i pensieri che scatenano le nostre emozioni.

Si sente spesso dire però che l'amore è una questione di chimica, e si possono proporre congetture ben informate sul tipo di cambiamenti nella chimica dei neuroni che sono all'origine della tempesta emotiva che scuote il cervello degli innamorati.

Prima di cercare di capire cosa accade nel cervello degli innamorati, vediamo di capire cosa succede nel loro corpo, ricordando che mente e corpo partecipano entrambi all'esperienza di un emozione.

L'aumento del battito cardiaco alla vista della persona amata è uno dei sintomi più classici dell'infatuazione. Questo effetto è sicuramente causato da un attivazione del sistema nervoso simpatico ed è mediato dal neurotrasmettitore noradrenalina. Alle stesse cause può essere ricondotta l'involontaria dilatazione della pupilla che ha luogo quando si guarda una persona attraente, il cambiamento del respiro e molte altre sensazioni fisiche che ben conosciamo. Se i cambiamenti chimici e ormonali che sono alla base delle sensazioni fisiche degli innamorati possono essere facilmente compresi sulla base di conoscenze basilari di fisiologia, molto più arduo è invece affermare con un certo grado di certezza quali cambiamenti nella chimica del cervello siano alla base della sensazione emotiva collegata con l'amore.
Alcuni psichiatri hanno suggerito l'esistenza di due componenti nell'amore che lo accomunano a specifici disturbi psichiatrici: una componente euforica e una componente ossessiva.
L'euforia è quella che ci tiene svegli la notte, che permette di fare cose che si credevano impossibili, e che ci rende felici. È possibile che la dopamina sia in qualche modo coinvolta nell'euforia. Un gruppo di psichiatri pisano ha posto invece l'accento su di una seconda sostanza chimica, la serotonina, e sul suo coinvolgimento nelle ossessioni. Alcune coppie di innamorati hanno accettato di sottoporsi a un prelievo di sangue, ed è stato rilevata una variazione della serotonina simile a quella osservata in pazienti ossessivi. Un anno dopo però, la concentrazione di serotonina nel sangue degli innamorati si è normalizzata."  

estratto da Alessandro Cellerino, Amorose Chimiche

D'altronde, c'era bisogno di complesse misurazioni chimiche per dimostrare che l'amore rende folli?

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Commenti al Post:
BARRY_BRITTEN
BARRY_BRITTEN il 01/11/07 alle 00:15 via WEB
Ciao socrate. Gli studi scentifici portano alla scoperta che l'innamoramento causa una sorta di squilibrio negli esseri umani; ma una cosa è l'innamoramento un'altra l'amore che amio avviso porta ad uno stato di pace e benessere superiori (dunque il contrario di uno stato di squilibrio). Salutissimi, Barry :-)
 
 
socrateinerba
socrateinerba il 01/11/07 alle 14:09 via WEB
Ciao Berry. concordo con te sull'amore. Ma anche l'amore, quello profondo, consolidato, non è composto poi da una misteriosa alchimia di sentimenti, tra cui la passione, il desiderio, l'euforia, l'attrazione, oltre che reciproca comprensione, intima condivisione, etc....? Se l'amore si svuota dei primi, con il tempo i rapporti (tanti per la verità) crollano sull'abitudine e la quotidianità..... Quindi, anche nell'amore c'è tanta chimica, credo....(o almeno ci dovrebbe essere..) Un caro saluto...
 
   
BARRY_BRITTEN
BARRY_BRITTEN il 01/11/07 alle 22:23 via WEB
Ciao socrate, il tuo blog è sempre interessantissimo perchè frutto di un individuo sensibile e dall'intelligenza acuta e vivace. Hai perfettamente raggione in quanto rileggendo il mio precedente commento mi sono accorto di aver parlato dell'amore universale mentre invece l'amore in una coppia si regge propria sulle cose che dici tu e dunque la chimica ci entra molto. Tuttosommato, sia che si parli di amore universale sia che si parli di amore di coppia, credo che non si possa ridurre tutto alla chimica semplicemente perchè (ma questo è semplicemente un mio personale modo di vedere la questione)l'essere umano non è composto esclusivamente di materia ma soprattutto di spirito anzi si dovrebbe dire che egli è un'anima più uno spirito che abita un corpo fisico e tutto ciò che concerne la natura meta-fisica dell'uomo sfugge all'osservazione delle indagini scentifiche mentre noi stessi possiano avventurarci personalmente ad indagare le regioni più profonde della nostra interiorità per scovare il vero segreto che sta alla base dei processi che generano l'amore. Salutissimi ed un abbraccio, Barry :-)
 
     
socrateinerba
socrateinerba il 02/11/07 alle 23:54 via WEB
Già Barry, l'amore è prima di tutto un percorso di profonda conoscenza di se stessi, pechè come ci siamo detti più volte altrimenti si rischia di proiettare verso gli altri le aspettative che si hanno di noi stessi, le nostre proiezioni e di ridurre l'amore al possesso, al volere.... Ma rimane un punto non chiaro: hai mai provato quell'alchimia di sensazioni interiori, di profondo rapimento, di "sconquasso" che ti rapisce e ti porta via lontano? Ecco, là credo intervenga la chimica ed è profondamente pericolosa, se non si hanno gli strumenti adeguati per poter riconoscere i meccanismi interiori che generano tale sensazioni. Il rischio è duplice: pretendere di controllare e di governare tutte le nostre emozioni e, al contrario, vivere una vita rapiti dalle sensazioni e dall'emotività più fugace e illusoria. In ogni caso concordo, la conoscenza profonda di se stessi è quanto meno un buon antitodo... Cari saluti
 
     
BARRY_BRITTEN
BARRY_BRITTEN il 03/11/07 alle 00:18 via WEB
Ciao socrate,conoscersi , a mio avviso, aiuta anche a controllarsi ed a dirigersi meglio. Sei ci hai fatto caso, con gli anni e con l'esperienza si riesce a dominare più efficacemente il mondo delle proprie emozioni e a sostenere, se così si può dire, uno sguardo più lucido sulle cose. Io credo che la chimica c'entri in un sacco di cose ma non credo che noi esseri umani siamo necessariamente in sua balia perchè credo pure che il pensiero e la volontà possano ,se si è riusciti a svilupparli fino ad un certo livello, riuscire a dominare il mondo dei nostri istinti e delle nostre reazioni emotive più incontrollabili. Ciònonostante, quando si prova un profondo rapimento, una profonda esaltazione amorosa che trasfigura noi stessi, le cose ed il soggetto del nostro amore, a mio avviso che sia follia o misticismo o tutte e due le cose,che sia chimica o qualcos'altro cosa importa: l'importante è provare quelle cose. Saluti, Barry :-)
 
     
socrateinerba
socrateinerba il 07/11/07 alle 23:08 via WEB
Già Barry, come al solito hai proprio ragione. Con gli anni arriva l'esperienza, la capacità di poter controllare meglio le proprie emozioni e i propri istinti e la consapevolezza degli strumenti chimici, neurologici (e quindi passionali e istintivi spesso) che agiscono dentro di noi. L'esperienza, come dici tu, porta maturazione che può generare rassegnazione o rinnovare in continuazione vivo ardore. Ma è indubbio che alla fine non si possa che ammettere che, nonostante tutto, "l'importante è provare quelle cose", come dici tu. Saluti socratino
 
TheBlackDalhia
TheBlackDalhia il 02/11/07 alle 14:53 via WEB
... e l'antidoto?
 
 
socrateinerba
socrateinerba il 02/11/07 alle 23:49 via WEB
Cara BlackDalhia, ma secondo te, se io conoscessi l'antidoto, starei qui a scrivere sto blog surreale??!!!! Scherzo (mica tanto...) Da qualche parte nel mondo forse qualcuno lo ha scoperto e quindi io direi di lanciare insieme un appello mondiale tramite il web: chi per caso ne fosse venuto in contatto, anche per sbaglio, ce lo segnali. Da queste parti ce n'è un estremo bisogno. Intanto, direi di continuare con il blog, che è un discreto palliativo.....!!! Abbracci
 
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