Creato da PuRe_PoIs0n il 04/06/2007

Pu®e Poisòn

Me&Me

 

 

Post N° 44

Post n°44 pubblicato il 06 Febbraio 2008 da PuRe_PoIs0n
 

Kiss me baby

Berlino, settembre 2002

Mi scopava come una troia in calore.
Ne voleva sempre di più.
Fino a fare male.

Si strusciava e spingeva.
Dentro e fuori sempre più forte.
Mi voleva, mi divorava.

...

Quella magica tortura era tutto ciò che volevo.
Tutto quello di cui avevo bisogno in quel momento.

                 

                

_Piacere e dolore spesso si confondono diventando bisogno_

                                           

 
 
 

Post N° 43

Post n°43 pubblicato il 03 Gennaio 2008 da PuRe_PoIs0n
 

Fuoco e ghiaccio

Dicono alcuni che finirà nel fuoco
il mondo, altri nel ghiaccio.
Del desiderio ho gustato quel poco
che mi fa scegliere il fuoco.
Ma se dovesse due volte finire,
so pure che cosa è odiare,
e per la distruzione posso dire
che anche il ghiaccio è terribile
e può bastare.

R. Frost

Roma, Novembre 2004

Tornare a casa dopo molto tempo fa sempre un certo effetto. Molti mesi passati a girare per città sconosciute, a dormire in letti d'albergo, a cercare per le piazze i volti e le somiglianze di persone come me.

La cosa che più mi piace appena aperta la porta del mio mondo è accendere la musica e prepararmi un caffè.

Da qualche tempo Chiara viveva a casa mia. Stavamo insieme da cinque mesi più per compagnia nell'attesa di stare bene davvero. Ci leccavamo le ferite ed è meglio farlo in due che da soli.

In quei mesi lontana da lei ho riflettuto parecchio. Non la amavo e lei non amava me ma nonostante tutto ci volevamo bene, almeno io mi ero affezionata.

Quella sera pensavo di farle una sorpresa e così passai in profumeria a comprarle il suo bagnoschiuma preferito e nel pacchetto regalo ci misi anche un bigliettino sperando di farla sorridere.

Leggera e senza fare rumore infilai la chiave nella toppa ed entrai piano.

Sentivo qualcosa di diverso. Un odore non mio. Non suo. Uno strano silenzio e all'improvviso qualche risatina sotto i baffi.

Decisa mi diressi verso la camera da letto e vidi Chiara allegramente possedura da un tizio che non avevo mai visto.

In casa mia.

Nel mio letto.

E mi guardava. Mi guardava con quella vena sulla fronte che le usciva sempre quando la paura pompava sangue fino a bloccarla.

Mi guardava anche lui. Evidentemente imbarazzato prese a vestirsi e in meno di due minuti era fuori sul pianerottolo.

E lei continuava a fissarmi. Come il suo amante dopo qualche minuto scomparve.

Io mi accesi una sigaretta, spalancai tutte le finestre e gettai le lenzuola sporche di loro due nel bidone dei rifiuti.

          

 
 
 

Post N° 42

Post n°42 pubblicato il 11 Novembre 2007 da PuRe_PoIs0n
 

Starei in bilico seduto

Me ne starei seduto in bilico

a contemplare dalle tue labbra

la calda forma pura

che di lì si dischiude

Senza nome ti chiamerei

e vagherei tra le emozioni

perché ogni limite rifuggi

e quant'altre recinzioni

che di tuo essere così t'adombri

che a sfiorarti soltanto, ardi

E rifulgi di un tale splendore

quando culli in un abbraccio

il mio grido di tepore

che così appesi e sospesi

a una spanna dal grigiore

colmiamo ogni flebile

anelito d'amore.

_Francesco Verso_

 

 
 
 

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Post n°41 pubblicato il 04 Novembre 2007 da PuRe_PoIs0n
 

Occhi Pericolosi

Ci sono sorprese e sorprese. Alcune gradite e altre un pò deludenti perchè forse non è quello che si vuole davvero.

Lei invece capisce sempre quando è il momento giusto e quando invece voglio stare sola.

L'altra sera rientrando da una giornata pesante me la sono trovata in cucina che preparava la cena per noi.

Slip, camicia succinta e bustino.

Anche se avessi voluto non sarei stata in grado di avvicinarmi. Ero troppo emozionata e piacevolmente stupita.

Quando si è resa conto che la stavo osservando mi ha fissata con quegli occhi neri profondi più del mare. Occhi pericolosi di una cacciatrice che sta puntando la preda.

''S. vuoi mangiare?''

''Si. Te.''

Ci siamo amate dolcemente ma nello stesso tempo con una passione che da molto non assaporavo.

Lei è delicata.

Mi ama. E questo è già tanto.

Io non so se la amo ma so per certo che mi fa stare bene.

E questo per me è già tanto.

 

 
 
 

Post N° 40

Post n°40 pubblicato il 27 Ottobre 2007 da PuRe_PoIs0n
 

Osservando

 

_Quello che conta non è il piacere ma il desiderio di esso_

 

 
 
 

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Post n°38 pubblicato il 29 Settembre 2007 da PuRe_PoIs0n
 

Differenza_Indifferenza

''..è tardi
e forse non vuoi
anche se ti cerco
non mi sentirai..
''

Ferro e Cartone, Francesco Renga

Parigi 2002

Ci provi ad essermi indifferente, ci provo a sentirti lontana, ci stiamo provando in due ma è come se ci fosse un richiamo speciale che torna a legarci e slegarci in una danza pericolosa.

Ti ho chiamata l'altro giorno e mi hai risposto emozionata ma poi è arrivato lui ed hai attaccato. Non lo ami, non lo vuoi eppure resti in quella storia stretta senza amore e senza emozione.

Ti fai del male, mi fai del male.

Allora io mi chiedo se prima eravate felici. Se prima di me, prima di noi, prima di quella notte al mare voi due stavate davvero così bene come me la racconti.

Sai una cosa? Ora voglio saperlo per farmi ancora più male di quello che già mi stai facendo tu.

Dimmelo. Dimmelo che eravate felici, dimmelo che stavate bene.

Dimmelo in faccia Sabri, non girarti dall'altra parte abbassando gli occhi come al solito quando ti metto con le spalle al muro.

Ami me o ami lui? Scegli.

Non puoi darmi le briciole, non mi bastano e non puoi più continuare a chiamarmi di notte in lacrime dicendomi che mi vuoi perchè alla fine resti sempre lì in quel cazzo di letto con lui.

Hai paura della gente? Dell'etichetta? Ti fa paura una parola Sabri? Le parole assumono l'importanza che noi diamo loro.

Lesbica. Si sei lesbica e allora? E' una parola vuota, vuota come l'aria, come le nuvole, come i fogli bianchi. Vuota.

...

Basta. Ti parlo e non mi ascolti.

Non c'è più tempo per un noi che non lo è mai stato veramente.

Apro la porta e vado via.

Mi dispiace. Anzi no, non mi dispiace perchè evidentemente merito di meglio, merito qualcuno che sceglie me e me soltanto nel buio della notte o alla luce del sole.

Ciao Sabri, tieniti la tua vita vuota, io vado a ricostruirmi la mia.

 

 
 
 

Post N° 37

Post n°37 pubblicato il 18 Settembre 2007 da PuRe_PoIs0n
 

Eyes

Io sono come un foglio bianco
Mi basta capire che
Tu non trovi le parole
("Sei dicembre", Marta sui tubi)

eyes

Quando ti guardo  capisco a cosa stai pensando anche se tu volgi lo sguardo verso il vuoto e in quel momento sento dentro una passione bruciante che non posso esprimere facendomi morire ogni giorno un pò di più.

 

 
 
 

Post N° 36

Post n°36 pubblicato il 09 Settembre 2007 da PuRe_PoIs0n
 

Me&Me

Mi travesto da puttana questa sera..

Vestito di seta, schiena nuda, grandi labbra rosse..

Non è facile reggere pensieri su tacchi così alti e sottili..

Sono una puttana in cerca di un pò d'amore.

Mai vista una così.. vero, Signori?

Una puttana bellissima e triste..

Nessuno di voi può toccare le mie gambe madreperla.

Nessuno leccare il mio miele..

Vedo uomini che vanno e vengono..

Qui mi chiamano tutti Lady

ma nessuno di voi saprà mai il mio nome..

Mi lascio spogliare

ma nessuno di voi mi vedrà mai nuda..

Cammino nelle notti disperate..

E nessuno sa cosa mi sostiene..

Nella mia notte luci non ce ne sono..

Vecchie insegne intermittenti e

fari di auto che spariscono veloci..

Ma se vedete una puttana

con gli occhi lucenti come stelle

che aspetta l'alba con un sorriso disperato

Signori,

quella sono io.

 

Scritto da ladyofwar, Lisa.

 

Avrei voluto conoscere una donna come quella descritta in questa poesia.

Sarebbe diventata la mia musa perchè solo una donna così avrebbe catturato la mia anima.

 

 
 
 

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Post n°35 pubblicato il 03 Settembre 2007 da PuRe_PoIs0n
 

Red&Pearls Love

 

Milano, gennaio 2007

Le calze di Vanessa.

Le ho fatto un vero e proprio servizio fotografico come gioco di seduzione.

Una sera la chiamai per berci qualcosa. Accettò di buon grado e venne da me.

Ho sempre sostenuto che Vanessa è una donna non bella ma molto affascinante. I suoi occhi però esprimono una tirstezza infinita, una tristezza vuota. Forse è questo che piace tanto.

Quando salì la salutai con un bacio e la feci accomodare. Due martini. Le piace il martini e a me piace guardarla mentre lo beve. Sembra una gatta comodamente allungata sul divano in attesa di una coccola. Per questo mi avvicinai e la baciai ancora. Ma quella sera avevo altre intenzioni.

La feci alzare conducendola nella mia camera da letto per mostrarle cosa la mia mente e il mio corpo volevano in quel momento.

- Voglio fotografarti in mille modi Vanessa. Spogliati per me.-

Lei ancheggiando un poco si avvicinò e mi baciò sul collo cominciando a spogliarsi.

Rimase in intimo davanti a me si mise in posa.

Seduta, gambe accavallate, appoggiata al muro, in cucina. Ci divertimmo molto. E ci eccitammo molto.

Iniziammo a toccarci ma lei si fermò decisa ad andare a casa senza una spiegazione.

Seppi solo qualche giorno dopo che stava per sposarsi.

Non mi piace essere presa in giro quindi buttai il suo numero e non la cercai più.

Un mese dopo il matrimonio mi chiamò per vederci e continuare da quel punto in cui ci eravamo fermate ma il mio no secco chiuse la conversazione.

Anche lei non mi cercò più.

 

 
 
 

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Sguardi complici 

Lei è L. Semplicemente L.

Non siamo andate a letto insieme anche se spesso eravamo lì lì per farlo.

Nessuna delle due può negare che ci sia attrazione ma c'è una cosa in più con lei che con le altre non c'è stata mai: affetto.

Siamo amiche e a volte anche altro, certi sguardi non mentono ma la paura di perdere e di perderci è più forte della chimica, del sesso, del piacere di una notte.

Qualcuno ha detto '' MA SE NON PROVI, SE NON TI LANCI E NON TE LA VIVI NON LO SAPRAI MAI '' .

Non sempre l'amicizia diventa amore e forse quel rapporto speciale può trasformarsi in un errore tremendo volendo a tutti i costi andare oltre la linea.

Perchè rischiare? Io non sono una giocatrice quando si tratta di sentimenti.

Ed i suoi verso di me sono troppo importanti per buttarli così.

...

Sta suonando il campanello è arrivata:)

...

Eccomi L. sono qui..

 

 

 
 
 

Post N° 33

Post n°33 pubblicato il 25 Agosto 2007 da PuRe_PoIs0n
 

Sdraiami

‘’Io amo gli uomini. Li amo tutti, indistintamente. Ma quelli che adoro sono gli uomini che sanno quando metterti le mani addosso.’’

BW Glowing

..cercherò su di me la tua pelle che non c'è
ti entravo, in fondo dentro, lo sai
soltanto per capire chi sei
forse sei un congegno che si spegne da se..

(afterhours)

Io credo di aver sempre avuto un debole per le donne. Le ho sempre preferite agli uomini nonostante io sia quasi sempre andata da quella parte. Belle, sensuali, intriganti, dolci, fragili, forti. Loro hanno tutto, ma soprattutto hanno un profumo diverso. Estasiante.

Manila è una lesbica dichiarata e adora identificarsi con quel termine. Lei è una Donna che ama, scopa e sa viversi la vita al massimo cogliendo ogni attimo che le viene offerto.

Generalmente non prendo l’iniziativa, mi piace farmi rincorrere. Con lei però ho scoperto il ruolo del cacciatore.

L’avevo puntata appena entrata nel locale e non la mollai per tutta la sera. Il mio sguardo si fece insistente e voglioso. La volevo e sicuramente lei l’aveva capito. Mi avvicinai al suo tavolo, le sfiorai piano la spalla nuda e mi diressi verso la toilette. Speravo che mi raggiungesse e infatti non si fece aspettare.

La toilette di quel locale era in stile francese molto ben tenuta. Mi appoggiali al lavabo per rifarmi il trucco e lei si mise alle mie spalle iniziando a toccarmi audacemente.

Ci infilammo nella cabina baciandoci con ardore, le dita furtive mi aprirono la camicetta svelando i seni turgidi e la sua bocca di fuoco si chinò a leccarmi i capezzoli deliziandomi. Entrambe desideravamo di più, ora non era solo un semplice appagamento, ora era un vero e proprio bisogno.

Le infilai un dito sotto gli slip di seta e cominciai a solleticarla, giocavo a farla impazzire e questo mi eccitava ancora di più. Lei gemeva mentre le mie carezze si facevano audaci.

A sua volta si intrufolò tra le mie gambe scoprendomi bagnata e le sue dita affusolate mi entrarono dentro senza alcuna esitazione. Quel magico ritmo si fece intenso, sempre più intenso e veloce fino a farci godere entrambe con un urlo liberatorio.

Feci del bellissimo sesso con Manila. Ogni tanto la sento ancora e capita che ci ritroviamo a farci del bene come quella stessa sera al locale.

 


 
 
 

Post N° 32

Post n°32 pubblicato il 24 Agosto 2007 da PuRe_PoIs0n
 

Segnalibro (ovvero, tra una pagina e l'altra...)

_La solitudine è solo l'inizio di un dialogo con se stessi_

 

London, April 2003

Convincerla a posare per me non fu difficile. Portarla nel mio letto ed amarla era la tecnica più convincente che conoscessi.

Lei era affascinante, sensuale, una donna che sapeva cosa voleva e come ottenerla. Donna di successo nel lavoro quanto nella vita privata, uomini pronti a darle il mondo e donne completamente perse di lei. Nonostante tutto però cercava ancora la felicità.

Ci conoscemmo durante una cena di lavoro, la notai subito all’aperitivo di presentazione. Alta, magra, sotto la camicetta seni piccoli e sodi come albicocche non ancora mature. Quella sera parlammo di lavoro, professionali entrambe ma non potevamo nascondere gli sguardi elettrici che ci lanciavamo di sfuggita.

Sembravamo voler rubare gli attimi al tempo per continuare quel gioco molto sensuale. Al momento dei saluti senza troppi giri di parole le lasciai il mio numero e una parola: CHIAMAMI.

Mi diverte giocare così, mi fa sentire viva e sfuggente. 

La mattina seguente mi chiamò per darmi appuntamento al bar ma le dissi che preferivo vederla a casa mia. Non bevemmo mai quel caffè. La baciai appena la vidi sulla porta e la trascinai dentro prese entrambe dall’impeto della passione.

Ci spogliammo freneticamente, le nostre labbra mordevano passando lentamente su tutto il corpo. Dio muoveva quelle mani affusolate come se stesse suonando un pianoforte.

Con la lingua la leccai sul collo, piano piano scesi sui quei seni invitanti e intanto le mie mani facevano presa sui fianchi.

Pregustavo già il suo sapore e lei non si fece pregare, mi prese dolcemente la testa e la spinse sul suo frutto caldo ed avvolgente.

Gemeva  e mi implorava di non smettere fino a che il suo piacere scoppiò intenso facendola godere di cuore. Restammo insieme fino al giorno dopo quando l’accompagnai all’aeroporto.

Lei il numero ce l’ha ancora, come io ho il suo, ma forse questo perdersi di vista è un segno del destino. Forse un giorno.. Chissà. Per ora mi sta bene così, poi quel che sarà, sarà.

 

 
 
 

Post N° 31

Post n°31 pubblicato il 23 Agosto 2007 da PuRe_PoIs0n
 

       

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Post N° 30

Post n°30 pubblicato il 20 Agosto 2007 da PuRe_PoIs0n
 

_Pensieri per me_

roses

''..ho letto il post ed ho ancora provato quella sensazione di delicatezza che riscontro nel tuo modo di descrivere le tue storie...anche se sono frutto della tua fantasia (stimolata magnificamente dalle immagini!), resto dell'idea che è molto difficile scrivere di certi argomenti senza scadere nel patetico e nel retorico, tu invece sai essere sempre leggera.
Un sorriso anche per te!

P****..''

Grazie. Di cuore.

 

 
 
 

Post N° 29

Post n°29 pubblicato il 19 Agosto 2007 da PuRe_PoIs0n
 

Indissolubilmente

 

Difficilmente le persone riescono a tendere la mano e Nadia è una di queste.

La conosco da molti anni e di lei so tutte le storie della sua vita. Una vita fatta di alti e bassi, dispiaceri e forza di volontà. Non l'ho mai vista accettare un consiglio, un aiuto.

Lei preferisce fare tutto da sola sempre.

 E fu così fino a quel tragico giorno in cui il suo migliore amico Roberto morì in un incidente stradale. La corsa in ospedale, la veglia e infine il funerale. Per giorni nessuno vide Nadia, nè i parenti, nè gli amici. Io volevo starle vicino ma non ci riuscivo perchè non me lo permetteva.

 Di solito io dormo con il cellulare staccato ma quella sera lo lasciai acceso sperando che Nadia mi mandasse almeno un sms. Alle 3 di notte una telefonata, in lacrime, disperata, la richiesta di andare subito da lei e così feci. In macchina da casa mia a casa sua saranno una ventina di minuti ma credo di esserci arrivata dopo nemmeno dieci.

Quando la vidi alla porta che mi aspettava esitai. Magra, occhi gonfi. Quella non era Nadia, quella non era la ragazza che conoscevo io.

 Le accarezzai il viso dolcemente e poi l'abbracciai. Niente domande, niente scenate. Passai tutta la notte ad ascoltarla, a confortarla con la mia presenza e le mie braccia cercando di alleviarle tutto il dolore che aveva in corpo.

Sono passati ormai due anni da quella storia, e Nadia finalmente è rinata. Ora fa volontariato, si è iscritta alla facoltà infermieristica e vive una nuova vita.

Sicuramente non ha dimenticato Roberto però è riuscita ad affrontare la vita con la consapevolezza che lui non c'è fisicamente ma il suo spirito, la sua anima, sono sempre con lei.

 

Ringrazio TripInSide per la foto.

 

 
 
 

Post N° 28

Post n°28 pubblicato il 15 Agosto 2007 da PuRe_PoIs0n
 

Frammenti intimi

Frammenti intimi (1). Intimate fragments. Töredékek. 

Oggi niente storie, niente persone. Oggi manca la voglia di raccontare gli altri, c'è troppa pesantezza per sorridere e lasciare andare la fantasia.

Oggi racconto un pò ME.

Mi sento tanto artista di mezzo. Non appartengo al periodo prima ma nemmeno a quello dopo. Non appartengo e basta.

Mia è un nome solo e oggi mi rappresenta a pieno. Vuoto_Pieno. Un ossimoro che sa di realtà, che ha  il sapore del vino rosso nel bicchiere mezzo pieno, un gusto morbido e avvolgente ma che nell'altra parte del bicchiere, quella vuota, assume un sapore secco, quasi acidulo.

Quando impari a stendere la verità all'aria ti accorgi della doppia valenza delle cose. C'è un dritto e un rovescio in ogni situazione, azione, comportamento, apparenza.

Zone di luce e ombra si alternano perchè la vita è anche questo. Un disegno fatto di chiaroscuri che raramente puoi cancellare per sostituirli con il colore.

Mi sento come un segnalibro vecchio, usato, ormai brutto ma tenuto ancora per ricordo. Un ricordo ormai sfuggito anche al tempo che ci si ostina a tenere legato per paura di perdere una parte di se stessi. Forse se non fossimo incastrati a metà ci accorgeremmo che abbiamo già perso molte volte molte cose e che forse è ora di comprare un segnalibro nuovo.

Frammenti intimi è il titolo di questo post, frammenti di qualcosa che vorrei tenere qui a 3 cm dal cuore ma che forse è meglio lasciare andare. Tanto se ne sono già andati, anzi non sono mai esistiti, sono io che mi illudo di averli almeno per un momento afferrati...

P.S buon ferragosto a tutti.

  

 
 
 

Post N° 27

Post n°27 pubblicato il 14 Agosto 2007 da PuRe_PoIs0n
 

          

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Post N° 25

Post n°25 pubblicato il 31 Luglio 2007 da PuRe_PoIs0n
 

Senza Titolo

Miriam apre i libri e li sfoglia con cura annusando pagina per pagina. Adora l'odore di stampa. Non è una bella ragazza, è semplicemente normale.

Gira per le strade di Roma con il suo vestito bianco e rosso a fiori e una borsetta, macchina fotografica in mano e va alla scoperta del mondo.

Miriam ha l'aria costantemente assente, di chi c'è ma ha la mente in viaggio così lontano da essere irrangiungibile.

Quando torna a casa è come se quel luogo fosse solo un punto instabile dove approdare per ripartire di lì a poco.

Si muove con cautela perchè lei è di cristallo e potrebbe rompersi in mille pezzi.

Miriam è già distrutta. Dice sempre di essere un insieme di cocci incollati un pò come capita. Lei è un pò come capita. Nei suoi occhi si legge un malessere radicato profondamente dal quale non ha scampo.

E' lei il suo assassino e la sua verità.

Miriam si perde come si perdono le chiavi della macchina o un orecchino.

E' la metà di niente. E questo lei lo sa.

Miriam profuma di viole e morte.

Il vento ormai la trapassa senza tregua mentre ancora aspetta su quella strada che se stessa la venga a salvare.

 
 
 

MY HOLIDAYS

Post n°22 pubblicato il 08 Luglio 2007 da PuRe_PoIs0n
 

     

Mia vi saluta e augura a tutti buone vacanze.

Chiusura per ferie dal giorno 08/07/07 a DATA DA DESTINARSI.

                  

 
 
 

Post N° 21

Post n°21 pubblicato il 05 Luglio 2007 da PuRe_PoIs0n
 

Girl

11, girl

Roma, estate 2004

Seduta a quel bar eri magnifica. Posavi per me, i tuoi occhi maliziosi, la sigaretta appena accesa e quel top che adoro rendevano l'idea della bellezza sublime.

...

Mi sono innamorata di te solo qualche mese prima. Amica di un'amica, ci avevano presentate ad una cena ma ancora non potevo sapere.. ancora non potevo capire.

Ti ho rivista in centro il giorno dopo.. E' bastato un sorriso, uno sguardo e abbiamo parlato fino a sera tardi incuranti del mondo che girava attorno a noi.

Quei momenti non li dimenticherò mai. Io e te a casa mia, a cucinarci un piatto di pasta e pomodoro e a ridere come due pazze.. Quel sugo non l'abbiamo mai mangiato no..

Una mano sulla mia schiena mentre preparavo l'insalata.. il suo respiro sul mio collo.. Non ci furono più parole. I baci e le carezze avevano il sapore di una passione intensa e ruggente.

Sapeva cosa volevo e sapeva come muovere le sue bellissime mani su di me facendo del mio corpo un tempio di piacere e del mio cuore la sua prigione dorata.

Mi spogliò lentamente, i vestiti e poi l'intimo.. baci ancora e dolci parole.. Disegnava con la lingua un percorso immaginario fino a scendere con la bocca vogliosa sui miei seni e le mani sui fianchi bramosa di avermi.

La volevo, così che iniziai a scorrere un dito sul suo profilo mettendomi sopra e piano la toccai.. il gioco era bello ma lei comandava, lei desiderava, lei doveva essere la padrona.

La lasciai fare contenta che mi eccitasse fino a picchi mai pensati prima. Erotismo allo stato puro i suoi gemiti mentre ci toccavamo sempre più intensamente fino ad esplodere di piacere.

Quella volta fu solo la prima di quella sera.

Penso di averla amata veramente e di avera fatta mia almeno quel tanto da farla sentire unica.

La storia continuò per mesi ma poi io mi innamorai di un uomo e non ci fu scampo.

Ci lasciammo da amiche, ogni tanto la sento ancora ed è felice però so che in cuor suo non ha dimenticato i miei occhi che lasciavano la sua strada per prenderne un'altra.

 
 
 
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