TEMPO & AMORE

Valore del Tempo & dell'Amore visti con i miei occhi, con immagini,poesie e vaneggiamenti presi dal web o creati da me

 

PIOGGIA

 


 

UN Pò DI FORTUNA PER L'ANNO NUOVO CI VUOLE.....


Vi auguro un anno di mille occasioni,
Vi auguro un anno di mille emozioni,
un anno splendente che Vi scaldi il cuore,
riempito di vita, amici e amore,
abbracci sinceri e persone fidate,
gioie, attenzioni fin'ora mai avute,
avaro di ansie e tristi momenti,
paure e problemi non devon esser tanti
insomma un anno che Vi faccia dire: "Mi piace!"
Ve lo auguro di cuore e che Voi siate felici.
 

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DIRITTI D'AUTORE....

Si fa presente che immagini, racconti e poesie pubblicati su questo blog arrivano dal Web e che tutto il resto pubblicato e firmato col nik Ice/icewood e Giancarlo sono di mia creazione/pensiero
 

IMMAGINI &...

 


Esiste qualcosa di più grande e più puro
rispetto a ciò che la bocca pronuncia.
Il silenzio illumina l'anima,
sussurra ai cuori e li unisce.
Il silenzio ci porta lontano da noi stessi,
ci fa veleggiare
nel firmamento dello spirito,
ci avvicina la cielo;
ci fa sentire che il corpo
è nulla più che una prigione,
e questo mondo è un luogo d'esilio.

K. Gibran


 

 

E se ....

Post n°1840 pubblicato il 29 Dicembre 2009 da GABRYEL61
 

Se stai male in amore...
L'antidoto per sentirsi meglio c'è. In amore si aggira un fantasma - ed è la sofferenza - che in qualche modo c'è sempre. Passione, in fondo, significa soffrire. Allora, quando ci capita, dovremmo leggerci i miti greci, caso per caso: lì c'è già scritto tutto. E considerando il nostro problema come qualcosa che è già stato vissuto, anche se in epoche e culture diverse, facciamo un bel salto di qualità. Usciamo dal nostro dramma personale e stiamo subito meglio. Perchè l'amore è prezioso: ci permette di esprimere la nostra parte migliore e ci fa stare anche molto bene. Infatti, noi ci innamoriamo del nostro "profondamente simile", e questo placa la famosa ferita, che ci portiamo dentro tutti: il bisogno di trovare una parte di noi in un'altro, che "riconosciamo".

Così una storia funziona
Cosa ci vuole perchè una coppia sia felice e duri a lungo? Ecco i risultati del quinto rapporto Iard sulla condizione giovanile in Italia.
1- Rispetto dell'altro (77,9%)
2- Comprensione reciproca (58,5%)
3- Fedeltà reciproca (66,1%)
4- Capacità di comunicare (48,1%)
5- Intesa sessuale (34,7%)
6- Valori ideali e aspirazioni comuni (31,7%)
7- Indipendenza economica di ognuno dei due (11%)
8- Stesso livello di istruzione (5,8%)
E gli argomenti su cui si litiga sono nell'ordine: la diversità di interessi culturali, la divisione del lavoro in casa, gli impegni lavorativi, le amicizie individuali, il rapporto con le famiglie.


 
 
 

Sapevate che....

Post n°1839 pubblicato il 29 Dicembre 2009 da GABRYEL61
 

MA COS'E' L'AMORE: MOLECOLE O MAGIA?
Tutt'e due. Già, perchè scienziati e psicanalisti hanno scoperto quasi tutto sull'attrazione. Ma nessuno ha ancora capito perchè a farci innamorare è proprio quella certa persona...

Che cos'è l'innamoramento?
E' un mistero. E tale deve rimanere. Si può definire come un misto di dolcezza e aggressività, uno stato di grazia che spinge a dare e a chiedere tutto, e spesso a prendere decisioni nuove. A mettere in comune la parte spirituale e fisica di se stessi. I due innamorati hanno interessi simili, sono complici. La coppia dovrebbe essere una specie di S.p.a., con il fine di aumentare il capitale sentimentale: cioè la felicità e il benessere di entrambi.

Uomini e donne desiderano le stesse cose?
No. Secondo la psicologia evoluzionista i nostri comportamenti amorosi hanno un obbiettivo principale: perpetuare la specie umana nel modo migliore. I maschi, però, cercano una compagna fertile, anche se inconsciamente. E le donne un uomo che sappia assicurare la sopravvivenza alla futura famiglia. E' stato dimostrato che le misure tipiche da miss Italia, 90-60-90, sono proprio quelle ottimali per la riproduzione. Per le donne il fisico maschile ha meno importanza: ciò che è davvero determinante è capire che lui è un tipo affidabile. Il corteggiamento serve a questo: cene a lume di candela e regali sono simbolo di generosità e ricchezza. E poi contano le parole d'amore: il segno sicuro che un uomo è disponibile a un legame stabile e serio.

Dopo un pò la vista di chi amiamo non ci emoziona più. E' normale?
Certo. Non bisogna preoccuparsi se non si sente la tremarella davanti al partner di sempre, anzi. E' proprio il segno che la coppia sta funzionando. Le emozioni tipiche dell'innamoramento, infatti, sono collegate alla novità. L'amore è il passaggio a una fase di sicurezza: si sa di essere contraccambiati. E il cuore smette di battere all'impazzata tutte le volte che l'altro ci compare davanti. Se i segnali di emozione forte continuassero, vorrebbe dire che la storia è sempre sul filo, che mantiene un grosso margine di incertezza.

Quanto dura il batticuore?
Emozione, felicità incontenibile, desiderio: i sintomi dell'innamoramento durano fra i 18 e i 30 mesi. Lo ha dimostrato una ricerca dell'Università di Cornell, a New York. Dopo questo tempo la produzione di dopamina e di ossitocina, sostanze responsabili del senso di euforia e di eccitazione fisica, diminuisce drasticamente. E addio emozione travolgente. Infatti, il cervello procuce così tante endorfine, gli ormoni del piacere, che oltre un certo limite azzerano la passione.

Perchè maschi e femmine in coppia si comportano in modo tanto diverso?
Perchè siamo condizionati da un passato che in noi è ancora vivo. Tra maschi e femmine esiste una diversità eclatante nel modo di considerare la fedeltà. Per lui è insopportabile un tradimento fisico. Ma non un innamoramento extra della sua compagna, purchè platonico. Questo perchè in un passato molto lontano era gravoso doversi occupare dei figli, figurarsi di figli non propri. Le donne al contrario temono di più l'innamoramento di lui: potrebbe portarlo a trascurare "il nido", e magari a lasciarlo. Se invece in seguito a una scappatela dovesse nascere un figlio, sarebbe "l'altra" a occuparsene.

Esistono le anime gemelle?
In un certo senso sì, se parliamo di quegli incastri nevrotici che compensano carenze e bisogni profondi. per esempio una persona prepotente e controllante può trovarsi perfettamente a suo agio con una eternamente insicura. I due possono credersi innamoratissimi. Purtroppo questa è una dipendenza, non il dono amoroso della propria diversità. I legami così soffocano i due protagonisti. Infatti, quando uno dei due desidera crescere, e cambiare, il grande amore finisce.

ma è davvero solo un fatto di chimica?
Tutto quello che siamo e pensiamo, che sentiamo, è frutto di un fitto dialogare tra le cellule del cervello. I nostri neuroni parlano, ci inducono ad un certo comportamento. Perciò, grazie agli studi della neurobiologia oggi possiamo dire con precisione che cosa succede, quando vediamo la persona che ci fa impazzire. Quello che la chimica non è ancora riuscita a spiegare, è perchè a scatenare la tempesta ormonale è proprio quella persona lì. Sappiamo solo che nel cervello ci sono strade privilegiate, tracciate dall'educazione, che ci indicano cosa è bene scegliere, che cosa è male. E orientiamo le nostre scelte in questo senso.

Cosa succede nel nostro corpo quando perdiamo la testa?
La vista della persona che ci piace scatena nel cervello la produzione di dopamina. Questa sostanza dà sintomi come esaltazione, euforia, desiderio. Fino al delirio, che ci fa vedere quella certa persona bella e desiderabile come nessun'altra. Un individuo innamorato infatti presenta un pò gli stessi sintomi di chi fa uso di cocaina o anfetamina: euforia, instancabilità, scarsa sensazione di fatica o fame. La dopamina attiva a sua volta altri ormoni presenti nel sistema limbico, che si trova nel cervello. Questi ormoni rilasciano ossitocina: cioè quella sostanza che sembra essere responsabile di erezione, eiaculazione e orgasmo.

C'è solo una grande passione nella vita?
No, non è così. Non esiste un'unica relazione in grado di dare appagamento profondo. Ed è anche molto insano credere che una relazione amorosa, una volta finita, ma anche mai cominciata naturalmente, non sia costruibile di nuovo. Più precisamente possiamo dire che esiste un unico amore per ciascuna delle nostre vite. Perchè abbiamo mille occasioni di cambiamento, mille intelligenze dentro di noi: e il grande amore di oggi potrebbe non essere più quello che cercheremo, e ci sembrerà insostituibile domani. Credere il contrario, cioè che esista una sola persona per sempre, vorrebbe dire togliere dignità alla necessità di cambiamento che c'è in noi.

Esiste il mal d'amore? E come uscirne al più presto?
La separazione dalla persona amata assomiglia molto alla crisi di astinenza da farmaci oppioidi, che hanno il compito di farci sprofondare in uno stato di benessere. Quando siamo appagati il nostro corpo è innondato di endorfine. Ma nel momento in cui il cervello viene privato di questi stimoli positivi, ecco la crisi, con la stessa sintomatologia da astinenza: senso di stanchezza, indebolimento immunitario, depressione. Solo col tempo i sintomi si attenuano e spariscono. All'inizio sembra che non ci sia alcun rimedio. E invece non è vero. Noi siamo predisposti all'innamoramento, fa parte della nostra natura. Ma in quel momento siamo solo depressi. Viviamo un disagio che pensiamo non sia affrontabile in nessun modo. Non è vero: il mal d'amore passa sempre.

Come si spiega il colpo di fulmine?
Il sistema limbico del cervello, quello preposto alle emozioni, riconosce molto prima del cervello intelligente i fattori di seduzione profonda che la vista di una certa persona ci evoca. Questi fattori, cioè i dettagli che ci colpiscono all'improvviso, non sono casuali: sono sepolti nella nostra memoria affettiva, registrati inconsciamente durante l'infanzia nel sistema limbico. Il cervello affettivo capta questi segnali (un certo modo di inclinare la testa, un'espressione) che assomigliano a quelli che avevamo amato molto da bambini. E li traduce in emozione travolgente, improvvisa. In un senso strano di "riconoscimento", appunto. Tutti portiamo dentro di noi una sorta di prototipo di uomo o donna ideale: un'immagine, come detto prima, costruita nel tempo, utilizzando ricordi d'infanzia e frammenti di identificazioni con le figure dei genitori. Così a volte ci capita di scorgere tra la folla un viso particolare, che ci colpisce moltissimo: è come se riconoscessimo in quel volto l'immagine del nostro prototipo. L'emozione che si prova è fortissima. Quella persona ci appare unica, indescrivibile. E' chiaro che la realtà può essere molto diversa, ma amore e passione godono proprio della prerogativa di trasfigurare l'altro.

 
 
 

VITA

Post n°1838 pubblicato il 28 Dicembre 2009 da GABRYEL61
 

Niente ti prepara per il momento in cui incontrerai la persona capace di cambiarti la vita. Non parlo di incontrare qualcuno, innamorarsi e decidere di mettere su famiglia con tutto quello che ne deriva. Parlo dell'incontro con una persona in grado di alterare, profondamente, il modo in cui vedi la vita e di indirizzarti su un percorso del tutto inaspettato.

Tratto dal Libro: "Il Budda, Geoff e io. Una storia moderna" di Edward Canfor-Dumas

 
 
 

Buon Natale a chi....

Post n°1837 pubblicato il 21 Dicembre 2009 da GABRYEL61
 

Babbo Natale (800x600 - 82 KB)

A chi ama dormire ma si sveglia sempre di buon umore, a chi saluta ancora con un bacio, a chi lavora molto e si diverte di più, a chi va in fretta in auto ma non suona ai semafori, a chi arriva in ritardo ma non cerca scuse, a chi spegne la tele per fare due chiacchiere, a chi è felice il doppio quando fa la metà, a chi si alza presto per aiutare un amico, a chi ha l'entusiasmo di un bambino e i pensieri di un uomo, a chi vede nero solo quando è buio, a chi non aspetta il Natale per essere migliore...Buon Natale!

Presepe (800x600 - 152 KB)

 
 
 

Donna o Madonna ?

Post n°1836 pubblicato il 11 Dicembre 2009 da GABRYEL61
 

Questa domanda spesso si presenta nei racconti che le donne fanno di sè in quel posto protetto e segreto che è la stanza dell' analisi. L' interrogativo assume varie forme e il bisogno di una risposta è sempre più urgente.

Come mai? Chiediamoci .....Tornando indietro nel tempo vediamo che esistevano in modo più netto e silenziosamente accettato due categorie: le madonne che erano di solito le mogli, le madri dei figli, le custodi della casa e dell' unione familiare; a loro non era chiesto di essere sexi o attraenti più di tanto, anzi, era tranquillizzante per l' uomo e forse anche per loro stesse sapere che il ruolo aveva il compito di garantire la continuità e la sicurezza, non l' appagamento di bisogni e fantasie.

Poi c'erano le donne, le altre, di solito definite poco serie, che andavano incontro e interpretavano i desideri segreti del maschio. Sapevano come fare e facevano bene ciò che l'altro voleva da loro. Secondo me anche le madonne lo sapevano ma stavano attente a non farlo capire perchè avrebbero pagato a caro prezzo la trasgressione dal ruolo designato......Poi c'è stata la rivoluzione sessuale degli anni settanta, il femminismo, l'attenzione verso il piacere femminile e quindi la consapevolezza che era possibile avere un ruolo attivo e partecipe nella sessualità e che si poteva accedere ad ambiti che erano stati per tanto tempo previlegio maschile.

E qui è iniziato il pasticcio. L' uomo, perdendo parte del suo potere, si è sentito via via più confuso, anche sessualmente. Qualcosa in questa donna nuova gli piace, lo eccita, ma nello stesso tempo ha continuato a cercare nella partner le caratteristiche alle quali era culturalmente abituato: dolcezza, sottomissione, adulazione e conquista. Ma le donne sono tante, un esercito, e si alleano, parlano tra loro delle prestazioni dei partner, rivendicando la soddisfazione sessuale e gli uomini si sono spaventati, sono arretrati anzichè raccogliere la sfida per far nascere una nuova coppia. Sembrano aver perso l' iniziativa e anche un po' la voglia di fare l' amore: capita con una certa frequenza che parlino di difficoltà erettive, di un desiderio che fatica a farsi sentire e della percezione che dalle donne bisogna difendersi perchè sono loro, ora , le cacciatrici.

Quindi, poichè i giochi sono svelati, come deve essere la donna per interpretare nel modo migliore la sua femminilità e per poter se-durre, cioè condurre a sè il maschio?

Forse proponendo in modo nuovo le caratteristiche di accoglienza, quindi di immagine materna insieme ad una femminilità consapevole, dove si interpretano i desideri dell' altro filtrandoli attraverso i propri e la propria personalità: cosi' non ci si annulla ma si esaltano consapevolmente quei tratti che sono parte dell' essere donna. Lo scontro e la provocazione forse hanno finito il loro tempo e riconoscere a ciascun genere le sue caratteristiche con un atto di generosità e di valorizzazione reciproco vuole dire ritrovare se stessi e permettere all' altro di venire verso di noi senza paure.

di Luisella Del Bosco

Io penso che in ogni Donna c'è una parte di Madonna e viceversa, che sia solo un fatto di equilibrio interiore femminile o di sicurezza personale ?

Giancarlo

 
 
 

*

Post n°1835 pubblicato il 11 Dicembre 2009 da GABRYEL61

Basta che respiri! - Una recente ricerca ha rivelato che il desiderio maschile è cieco: aumenta con qualsiasi ragazza indipendentemente che sia alta, bassa, bella o poco avvenente. Ma noi donne non lo sapevamo forse già?

L'amore è quando la felicità dell'altra persona è più importante della vostra

(H. Jackson Brown)

 
 
 

Poesia

Post n°1834 pubblicato il 10 Novembre 2009 da GABRYEL61
 

Sarai la mia musa

Perdutamente vago
al lato di un sorriso
mentre osservo la tua innocenza,
come specchio che rifrange bontà
tra audaci pensieri d'aurora.

Su ragnatele d'attesa
poso parole di cera
sciogliendo le mie paure
tra sorgenti di dolcezza.

Ho uno sguardo da amare
che mi osserva
nella solitudine di una stanza vuota,
tra foglie che danzano
su viali d'autunno.

Scriverò per te
viaggiando nella libertà di un sogno
tra muti abbracci di gioia
che vivono tra ali di gabbiani.

Sarai la mia musa
tra i canti senza fine
di un cuore che gioca
nell'atrio del destino.

nuda sul letto

 
 
 

Una canzone che arriva all'anima

Post n°1833 pubblicato il 10 Novembre 2009 da GABRYEL61
 

Questo Amore

Sarah Brightman

This Love

This love
This love is a strange love
A faded kind of day love
This love

This love
I think I'm gonna fall again
And even when you held my hand
It didn't mean a thing
This love

This love
Never has to say love
Doesn't know it is love
This love

This love
Doesn't have to say love
Doesn't need to be love
Doesn't mean a thing

This love
This love

 
 
 

Donna e femmina

Post n°1832 pubblicato il 05 Novembre 2009 da GABRYEL61
 

I tacchi a spillo fanno bene al sesso - Intramontabili tacchi a spillo! Insostituibili strumenti di seduzione femminile, quei centimetri in più che fanno impazzire lui e incantano lei tornano alla ribalta

Essere donna può essere un fatto fisico, sentirsi femmina è un fatto mentale. Come diceva un insegnante di teatro è “il tirar fuori la cocotte che c’è¨ in te”. Cocotte è un termine per indicare un comportamento giocoso, flirtistico, morbido.


L’uomo ama la Donna "Femmina", che sappia emanare seduzione e femminilità.
Essere Femmina è una condizione che bisogna piacersi,sentircisi e adorare vestirsi dei panni della seduzione.
Una donna femmina ama il piacere, sa cosa è, non lo nega, ma anzi lo sublima e lo condivide.
Non esiste un solo aggettivo per definire " femmina ". istintività sensibilità, spirito .... animale.... un vulcano in eruzione, strega....
La Sessualità e sensualità solo una lettera di differenza? No, la sensualità è più consapevole, è intrinseca nel modo di essere, nella vita di tutti i giorni, non solo nel corpo, ma nell’anima.
La sessualità è più animalesca, è istintiva, è l’ardore ormonale che ti fa agire, senza pensare, sono i feromoni che si attraggono come calamite.
Sedurre uno non è una questione di reggiseni/giarrettiere, tette alte o cosce sode. E’ quel gioco leggero in cui fai capire all’altro che lo desideri perchè tu *femmina* desideri lui *maschio*. Sedurre e’ percepire l’altro nella sua realtà istintiva e basica. Si seduce di testa, non di tetta alta o di coscia sottile.
Quanto conta per una femmina il sesso in una relazione duratura? Molto, per tenere viva l’attrazione, il desiderio, ben saldo il rapporto, la complicità, scaricare l’aggressività, corteggiarsi e sedursi, senza dare niente per scontato, per riconquistarsi, per fondersi nell’anima, per conoscersi meglio, per imparare, per litigare.

 
 
 

Differenza tra Voler Ben & Amar

Post n°1831 pubblicato il 09 Ottobre 2009 da GABRYEL61
 

DIFFERENZE TRA IL "VOLER BENE" E L'AMARE  ( parte 2 )

L’Amare è esente da distinzioni. È Amare tutto e tutti indiscriminatamente, anche perché la mente sperimenta il tutti come unico tutto. L’Amare si costituisce quando è globalmente indirizzata verso se stessa, senza immaginare la frammentazione della propria totalità. Si tratta della mente che è consapevole di tutta sé con tutta sé, ma anche dei suoi singoli processi. Non si tratta, come nel caso della contaminazione da identità immaginata e quindi del “voler bene”, di un punto della mente che indirizza i processi (sensazioni, emozioni, pensieri…) verso un altro, ma è la totalità della mente che integralmente consapevole della propria interezza e dei singoli processi, esprime l’Amore di tutta sé verso tutta se stessa. Ama tutto e tutti indiscriminatamente, pienamente consapevole che ogni ognuno sperimentato è un suo segmento, ma è anche profondamente consapevole delle esigenze effettive[5] altrui e del loro sognare necessità immaginarie. L’Amare può essere temporaneamente focalizzato maggiormente verso un segmento della mente, per esempio verso quello definito madre, ma questo non varia la qualità dello stato emotivo globale (Amore) e a focalizzarlo è sempre la mente nella sua globalità e non un suo segmento particolare ([sub]identità immaginata). Diversa è solo la “quantità di Amore” indirizzata verso il singolo segmento, perché c’è maggior attenzione verso esso.

Il “voler bene”:

- impedisce la piena consapevolezza riguardo all’Amore Originale (Coscienza) e alla Beatitudine (intesa come “stato” della Reale Identità). Essendo Amore invece, la mente è consapevole (non sperimenta) dell’Amore Originale e della Beatitudine e di essere una loro manifestazione.

- è caratterizzato dal giudizio. Le constatazioni dell’Amare sono esenti dal giudicare.

- è contratto da meccanismi comportamentali, emotivi e intellettivi limitanti. L'Amare ne è libero ed è spontaneità armonicamente dirompente.

- è sintomo di consapevolezza ristretta e la restringe, impedendo la consapevolizzazione della Totalità (Vera Identità, Uno Totale). L'Amare è armonico effondersi “infinito” dall’ “infinità” della mente Quieta.

- è caratterizzato dallo sforzo, anche se la mente assuefatta allo stesso lo nota soltanto in minima parte. L’Amare è caratterizzato dall’assenza di sforzo: la mente può sforzarsi di tendere ad Amare[6], ma Questi sorge con la cessazione dello sforzo.

- il “voler bene” è imbrattato dall’attaccamento ai frutti delle azioni. L’Amare è lindo da ogni azione e da ogni frutto, essendo agire e frutto massimo[7] di per sé.

- significa anche dipendenza, mentre Amare vuole dire anche vera indipendenza (libertà dal mondo oggettuale – concettuale).

- è oberato dalle paure. Amore significa anche assenza di paure, che sono causate principalmente dall’identificazione con il corpo fisico (io sono il corpo) e dalla sensazione di separazione da altri.

- è caratterizzato dall’attaccamento all’oggetto del “voler bene” e al rapporto. L’Amore compare con la scomparsa di ogni attaccamento.

- è caratterizzato dall’identificazione con il corpo, le sensazioni, le emozioni, i pensieri. L’Amore ne è libero.

L’Amare esclude il risentimento. Quando c’è Amare non c'è chi (identità immaginata) può risentirsi. Essendo condizionato dall’identità immaginata, il “voler bene” è invece complice del risentirsi, anche perché combattendo per mantenere i propri abbagli, essa può facilmente offendersi se le sue idee riguardo a sé, alla giustizia, al bene, al male, al mondo, a Dio…, non sono accettate o sono “addirittura” contrastate. Sino a che c’è “voler bene” non ci può essere completo perdono. L’Amore è perdono di per sé. La mente che Ama si è perdonata accettandosi in tutto e per tutto, e quindi non può soggiacere al proiettare il proprio risentimento su altri. La mente sufficientemente matura è consapevole che le ragioni del risentimento consistono sostanzialmente nel conflitto tra suoi segmenti, vale a dire che il soggetto effettivo con cui è in conflitto non è esterno, ma fa parte di lei. Il risentimento può essere stimolato dall’influsso di altre menti, ma le sue ragioni sostanziali e quelle della risoluzione dei rancori risiedono nella mente risentita o che ha perdonato. Perdonare compiutamente altri significa la piena consapevolezza che in Verità e in Realtà non ci sono - l’Uno è Uno.

Le amarezze della vita: la vita della mente che “vuole bene” è amara, l’esistenza di quella che Ama è Amore.

A differenza della mente che è Amore, quella che “vuole bene” di norma subisce il condizionamento limitante dei propri e altrui concetti.

Il “voler bene” è viziato dall’immaginaria tripartizione del tempo in passato, presente e futuro e questo forma fenomeni come: nostalgia, attaccamento al passato, aspettative, “vagare della mente tra passato e futuro”… Quando è Amore la mente non immagina la tripartizione del tempo ed è esente dai fenomeni appena elencati. L’Amore è libero dal condizionamento (“psicologico”) del tempo. È piena consapevolezza dell’attimo presente. Affinché il grigiore del “voler bene” si dissolva nella Luce dell’Amore, la mente deve abbandonare l’attaccamento al passato e al futuro per essere integralmente l’ora – qui.

Il “voler bene” fa percepire le cose come sembrano (molteplicità), invece di come sono effettivamente (unità). L’Amare rivela pienamente che soltanto Uno È (Totalità, Uno Totale), e solamente Uno Sussiste (Reale Identità, Uno Reale).

La mente che Ama è libera dai concetti sulla perfezione e sperimenta quella effettiva di ciò che percepisce. Amore è anche sinonimo di perfezione relativa, che non questione di forma, ma di come è percepita. I concetti Assoluto, Dio, Realtà, Sé, Reale Identità sono invece sinonimi di Perfezione Assoluta. A sua volta, il “voler bene” è spesso caratterizzato dalla concettualizzazione della perfezione: questo è perfetto, questo è imperfetto, la perfezione è questo e quello, la quale è primariamente una conseguenza della mancata sperimentazione della perfezione relativa, cioè dell’Amore. La Perfezione Assoluta è una inconcepibile e non sperimentabile. Quella relativa è una ed è sperimentata individualmente da ogni mente che Ama. Le perfezioni concettualizzate sono invece diverse da mente a mente. Sono tante quante le menti che le elaborano: ogni mente che non è Amore immagina una perfezione diversa e ignora che la perfezione (relativa) non è una questione di concettualizzazione, ma di consapevolezza che l’Amore è la sostanza “informe” di ogni (apparente) forma.

La mente che Ama permane imperturbata. Quella che “vuole bene” è turbata, anche se non nota di esserlo, perché assuefatta a questo stato.

Quando È Amore, la mente si sente realizzata e non sente mancanze. I suoi processi sono pienamente integrati tra loro. Si Ama e si Conosce integralmente, totalmente in Pace con la propria interezza. Quando soltanto “vuole bene” si sente sostanzialmente non realizzata, anche perché non è sufficientemente consapevole che tutto ciò di cui può fare esperienza sono suoi processi. Perciò cerca in un ipotetico fuori ciò che è in lei. In questo modo non può trovare la vera realizzazione, anche perché (l’immaginare di) cercare in un immaginario fuori non può portare che immaginaria realizzazione. La mente che cerca “fuori” tenta di trovare in un luogo che non c’è. Per farsi e fare del bene, invece di cercare nel presunto “fuori”, la mente farebbe bene a consapevolizzare l’ “oltre” (la Coscienza e la Reale Identità).

La mente che non conosce Amore può soltanto immaginare l’effettivo significato di Ama il prossimo tuo come te stesso. L’individuo (la mente) che è Amore Ama il prossimo come se stesso, perché lo conosce come parte di sé (perché è un’apparizione nella sua mente) e di Sé (perché è un segmento della Vera Identità, Totalità) e come espressione di Sé (perché è un aspetto dell'espressione della Reale Identità, Assoluto). La mente che tende ad Amare è una potenziale vera cristiana, che da cristiana retorica si trasforma in conoscente dell’insegnamento essenziale di Gesù. La mente che rende possibile l’Alternanza dell’Amare (Consapevolezza integrale) con il trascendimento dell’Amore (Estinzione), ha invece realizzato la sostanza dell’insegnamento di Gesù, anche se non è stata battezzata e non ha letto i Vangeli, conoscere i quali è poca cosa all’essere Amore, cioè Conoscenza di per sé.

In minor o maggior misura, in modo conscio o inconscio, il “voler bene” è sempre volto ad ottenere qualcosa: affetto, sicurezze, opportunità, soddisfazione... I secondi fini del “voler bene” sono spesso così sottili che la mente non li nota nemmeno, anche perché è profondamente assuefatta ad essi o perché li definisce come aspetti dell’ “amare”. L’Amare non è invece volto ad ottenere niente, ha già tutto o meglio è consapevolezza che in Verità si è Tutto (come Uno Totale, non come individuo).

Il “voler bene” è anche un continuo spettacolo di equilibrismo. Per trovare un po’ di “pace” e di “equilibrio”, la mente che non Ama deve far quadrare i rapporti tra i suoi segmenti, scambiando, tra l’altro il rapporto ideale per ottimale. La mente che “vuole bene” sogna spesso il compagno o la compagna ideale, mentre quella che Ama è pienamente consapevole di essere la propria compagna ottimale. L’equilibrio della mente che “vuole bene” è sostanzialmente un equilibrio concettuale, basato molto su idee sulla vita equilibrata, sul rapporto equilibrato, sulla personalità equilibrata, sull’equilibrio interiore ed esteriore… Quando i processi sono sperimentati e interpretati come corrispondenti ai propri parametri di equilibrio, la mente definisce questo stato equilibrio e si sente in pace (pensa di essere in pace, ma si tratta soltanto di una diminuzione del suo turbamento). Questo è comunque un equilibrio fallace, anche perché con il cambio di significato che la mente attribuisce ad un concetto (per esempio a io), l’ “equilibrio” può facilmente diventare squilibrio, mostrarsi cioè per quello che era effettivamente: squilibrio mascherato da equilibrio. Per quanto sopraffini possono essere i suoi concetti sull’equilibrio, la mente che non Ama è sempre squilibrata: la presenza dell’identità immaginata esclude il vero equilibrio e implica equilibrismo. La mente che Ama è invece equilibrio di per sé. Consapevole della propria unità e di quella onnicomprensiva (Uno Totale), non ha bisogno di cercare di relazionare i propri segmenti che, tra l’altro, sono già in equilibrio reciproco perché le loro vibrazioni sono armonizzate con quella dell’Amore. La mente dominata dai propri segmenti cerca di coordinarli tra loro accondiscendendo ai loro desideri non abbastanza consapevolizzati e alle loro tendenze deleterie. La mente decisa a maturare la Consapevolezza integrale, stimola i propri segmenti ad Essere Amore. La mente che “vuole bene” è egocentrica, mentre la mente che ama non ha segmenti abusanti ed è pienamente il centro di se stessa, perché ha trovato la Centratura in Dio. La ricerca dell’equilibrio che non matura la consapevolezza modifica le modalità dello squilibrio, mentre quella qualitativa porta alla scomparsa dei punti da equilibrare.

La mente che Ama stimola automaticamente e senza sforzo altre menti ad Amare. Quella che “vuole bene” stimola altre a “voler bene”. Solamente Amando la mente può Conoscere che cosa sono l’effettivo Bene (stimolazione del Divenire veritiero) e l’effettivo Voler Bene. Il “voler bene” è sicuramente meglio del voler male, anche se spesso “voler bene” a qualcuno implica il “voler male” ad altri, ma la soluzione sostanziale e Naturale è l’Amare che lascia spazio al proprio Trascendimento.

 
 
 

Differenze tra Voler Ben e Amar

Post n°1830 pubblicato il 09 Ottobre 2009 da GABRYEL61
 

DIFFERENZE TRA IL "VOLER BENE" E L'AMARE  ( parte 1 )

La mente può maturare la capacità di essere Amore anche riflettendo in modo consapevolizzante sulle differenze tra il “voler bene” e l’Amare. I concetti che seguono vanno utilizzati in questo senso.

L’Amore è l’emozione primaria che scaturisce dalla pura percezione di esistere della mente. Le emozioni diverse dall’Amore sono “distorsioni dell’Amore” (“Amore espresso in modo deviato”). Le loro vibrazioni non sono in armonia con quella dell’Amore, che è la vibrazione emotiva basilare. Il “voler bene” è una disfunzione emotiva, una contraffazione della Naturalezza dell’Amare.

Quando lo stato emotivo è caratterizzato completamente dall’Amore, la mente Ama (È Amore). La presenza di emozioni diverse dall’Amore significa che c’è “voler bene”.

Il “voler bene” è viziato dalla tripartizione immaginaria in: amante – “amare” – amato, che cessa con l’emergere dell’Amore. Quando c’è Amore, la mente è totale amante di tutta sé e l’amante, l’amare e l’amato coincidono.

La gelosia, la tristezza, l’ansia, la nostalgia, la rabbia, la tristezza, le paure e le altre emozioni nocive sono elementi del “voler bene” – voler male e impossibilitano l’Amore. Alcune, per esempio la gelosia, sono spesso definite come espressioni di vero amore. Il significato sostanziale di senza gelosia non c’è amore corrisponde profondamente a quello di senza maltrattamento non c’è benessere. La mente dipendente da emozioni pesanti può trovare molte ragioni per spiegare perché, secondo lei, alcune emozioni nocive fanno parte dell’amare. La mente che Ama sa con totale certezza che impediscono l’Amare, anche perché a differenza della mente che non conosce l’Amore, conosce ambedue le parti della medaglia: l’Amore e le emozioni nocive che ha prodotto quando non Amava.  

Il “voler bene” è “amore” viziato dall’ “io” (identità immaginata). L’Amore è libero dall’io. Questa è la vera libertà – la libertà dall’io, ben diversa dalla mera libertà dell’io. Più la mente è libera dall’identità immaginata, più è vicina ad essere Amore e meglio può consapevolizzare (non sperimentare o comprendere) la libertà Assoluta della Reale Identità (Dio, Assoluto, Realtà, Sé).    

La sofferenza è spesso associata all’Amore, per esempio con concetti ebbrizzanti come soffrire per Amore e l’Amore è sofferenza, ma l’afflizione[1] impossibilita l’Amare ed è una caratteristica del “voler bene”. L’Amore è uno stato del BenEssere (l’altro è l’Estinzione). 

Il “voler bene” impossibilità la Consapevolezza integrale. Il concetto Amare è un modo di definirla dalla prospettiva dell’attività emotiva. L’Amare è l’Amore della Consapevolezza integrale per sé.

L’Amore è Lucidità e Razionalità. Il “voler bene” è ebbrezza emotiva e concettuale, irRazionalità.

Il “voler bene” è macchiato dall’attaccamento a sé e ai fenomeni in generale. L’Amore ne è affrancato.

L’Amare è uno stato unico: non ci sono diverse forme d’Amare. La Sua qualità è invariabilmente una: l’Amare è di per sé Qualità e Virtù. Quella del “voler bene” invece cambia e dipende in sostanza dalle caratteristiche della mente, specificatamente dalla qualità: del soggetto che “vuole bene” (che è un segmento della mente), dell’oggetto del “voler bene” (che è un altro segmento) e delle condizioni in cui si svolge il “voler bene” (anch’esse segmenti della mente). 

Il “voler bene” è spesso dominato dall’emozionalità concettuale (processi emotivi condizionati dai concetti sulle emozioni) e alimenta la concettualizzazione delle emozioni, che è anche un modo della mente di sostituire ingannevolmente la mancanza d’Amore. L’Amare è libero dall’emozionalità concettuale e libera dalla concettualizzazione delle emozioni, anche perché l’Amare è eguale alla Conoscenza.

Quando “vuole bene” la mente immagina la separazione tra soggetto e oggetto. Quando Ama sperimenta l’effettiva unità dei cosiddetti soggetto e oggetto ed è consapevole che si tratta di due suoi aspetti, inscindibili tra loro e dal resto della mente. L’Amare è anche percezione unitaria. La mente che Ama sperimenta la (propria) “dualità” in modo unitario, mentre quella che “vuole bene” sperimenta la (propria) sostanziale unità come se fosse dualità.

Quando “vuole bene” la mente immagina la separazione del mondo esteriore da quello interiore, quando Ama no. Tutto ciò che è sperimentato fa parte della mente: sono suoi segmenti che percepiscono se stessi e altri suoi segmenti. La mente che Ama è pienamente consapevole che il tempo, lo spazio e l’universo avvengono in lei[2]. Maturando la capacità di Amare, lei accresce la consapevolezza che sia il “mondo interiore” sia quello “esteriore” sono suoi aspetti. La convinzione errata che il secondo si trova fuori è primariamente una conseguenza dell’identificazione con il corpo fisico[3]: io sono il corpo e ciò che è esterno al corpo è fuori di me.

Il “voler bene” è inerente a qualcuno/qualcosa di particolare e quindi c’è “voler più bene” a qualcuno (qualcosa) che a qualcun altro (qualcosa d’altro). Il “voler bene” è una particolare forma di attenzione indirizzata da alcuni segmenti dell’identità immaginata verso:

Ø       altri suoi segmenti, cioè verso le subidentità immaginate (“subpersonalità”), o

Ø       altri processi della mente in generale, tra i quali ci sono i segmenti che lei percepisce e definisce[4] come amico, moglie, figlio, collega…

Questo significa anche che il convincimento che gran parte dei genitori ama i figli è una leggenda metropolitana. Quelli che Amano (i figli) sono rarissimi. Se gran parte dei genitori amasse veramente: quasi non ci sarebbero problemi nei rapporti; moltissimi figli sarebbero molto consapevoli e molti sarebbero Divenuti del tutto; il mondo fiorirebbe di abbondanza; i sistemi scolastici e educativi avrebbero un’importanza minima e sarebbero profondamente diversi da quelli attuali, visto che invece di dover acquisire sapere, molte menti esprimerebbero spontaneamente conoscenze molto qualitative. È indubbio che molti genitori dedicano veramente la vita ai figli e vogliono loro molto bene, ma la dedizione e il “voler bene” non sono da confondere con l’Amare. Fare le cose con dedizione non implica farle con Amore. Soltanto la mente che Ama può farle con Amore, anche perché tutto ciò che sperimenta e interpreta come: fare, oggetto del fare, soggetto del fare, risultato del fare… sono suoi elementi. L’Operare con Amore esige l’assenza dell’agente immaginario (identità immaginata) e la presenza della totalità della mente (la mente agisce con tutta se stessa).

 
 
 

Georges Courteline

Post n°1829 pubblicato il 09 Ottobre 2009 da GABRYEL61
 

È duro, senza dubbio, non essere più amati quando si ama; ma niente in confronto a essere ancora amati quando non si ama più.

 
 
 

Amare e Voler Bene

Post n°1828 pubblicato il 09 Ottobre 2009 da GABRYEL61
 

AMARE E "VOLER BENE"

Il concetto Amore è utilizzato per definire diversi stati emotivi e questo può far smarrire il suo significato sostanziale, confondendo l’Amore con ciò che non lo è. I concetti che riguardano l’Amore sono punti di riferimento molto importanti, perché è lo stato Naturale dell’attività emotiva, e se sono di bassa qualità possono facilmente fuorviare e nuocere alla qualità del Divenire, dei rapporti e della vita in generale. L’incomprensione di cos’è veramente l’Amore è uno dei motivi principali dei conflitti, della sofferenza e di molte scelte che incidono negativamente sui processi vitali.

La ragione primaria delle definizioni poco qualitative dell’Amore è che rare menti Amano o hanno Amato. Questo porta spesso all’equiparazione del "voler bene" con l’Amare, la quale equivale circa a quella dei colori con la trasparenza. Spiegato in questo contesto, l'Amare è trasparenza, mentre lo spettro del "voler bene" va progressivamente dal nero (voler male) al bianco. Durante l’Amare, la percezione, l’attività emotiva e quella intellettiva sono trasparenti, mentre quando c’è “voler bene” sono colorate. L’affermazione l'amore è rosa può addirsi all'innamoramento, ma non all'Amore. Espresso con un'altra metafora: quando c’è Amore il cielo è terso, mentre quando c’è "voler bene" è coperto, secondo la qualità del "voler bene", da un minor o un maggior numero di nubi, più o meno scure. Nonostante ciò, alla mente non abbastanza consapevole può sembrare che il cielo sia proprio pulito.

A molte menti che ignorano l’Amore i concetti "voler bene" e Amare sembrano sinonimi. In verità indicano invece a due stati diversi. Il "voler bene" esclude l'Amare ed esprime soltanto parte del potenziale emotivo. L'Amare è l’espressione primaria, massima e Naturale dell'attività emotiva.

La mente che Ama è pienamente consapevole della diversità tra questi due stati, mentre quella che non ha Amato può soltanto immaginare questa differenza, che si assottiglia con l'aumento della qualità del "voler bene", cioè con l’avvicinarsi dello stato emotivo all’Amare.

La mente può utilizzare i concetti amore e amare come meglio ritiene, ma se con loro vuole designare la massima qualità dello stato emotivo, è bene che se ne serva come proposto in questo articolo, anche perché così:

- determina un punto di riferimento chiaro e preciso a cui tendere per realizzarsi emotivamente - Divenendo del tutto, e

- si aiuta a non fantasticare di star Amando quando sta soltanto “volendo bene”.

L’espressione "voler bene" è virgolettata perché non sempre ciò che è definito voler bene è veramente voler bene. L'affetto, la simpatia, l’ "essere vicini a qualcuno", provare empatia… possono indicare ad un “voler bene” di qualità, ma possono essere anche espressioni di attaccamento o di empatia per similitudini negative (forme emozione e pensiero di bassa qualità) che sono ostacoli per l’Amare.

 
 
 

Differenza....

Post n°1827 pubblicato il 09 Ottobre 2009 da GABRYEL61
 

"La differenza tra voler bene ed amare è che se vuoi bene a qualcuno, puoi farne a meno, ma se ami qualcuno, non puoi vivere senza."

 
 
 

Fernando de Rojas

Post n°1826 pubblicato il 08 Ottobre 2009 da GABRYEL61
 

L'amore è un fuoco nascosto, una piaga gradevole, un veleno saporito, una amarezza dolce, un dolore dilettevole, un tormento allegro, una ferita dolce e fiera, una morte blanda.

 
 
 

Vorrei guardarti e ascoltare.....

Post n°1825 pubblicato il 02 Ottobre 2009 da GABRYEL61
 

Starei a guardarti per ore e in silenzio ascoltare il Tuo Amore

 
 
 

.............L'Amore che

Post n°1824 pubblicato il 28 Settembre 2009 da GABRYEL61
 

L'amore fa girare il mondo, l'amore giustifica e provoca, l'amore "muove le montagne" . Brucia e scioglie, addolcisce,  infuria. La ricerca dell'anima gemella o la relazione col nostro LUI o LEI  impegnano buona parte della nostra testa, del nostro cuore, della nostra vita.

 

Sesso, 7 minuti possono bastare - In generale però si può affermare che la durata non é importante, visto che fare l'amore non è una gara, ma un momento di fusione tra due corpi

 
 
 

Desiderio in una coppia consolidata, e...

Post n°1823 pubblicato il 28 Settembre 2009 da GABRYEL61
 

Non spegnere il desiderio

La fine della fase romantica e passionale di una relazione trasforma la vita sotto le lenzuola. La vittima sacrificale numero uno è l'eros. Ma la scintilla del desiderio per rimanere in vita va curata e alimentata sempre. Ecco come

Coltiva la passione - La scintilla della passione invece non deve conoscere fretta, e va curata e alimentata sempre. Ecco qualche dritta

Che siate sposati o conviventi poco importa: la fatidica crisi di coppia al giorno d'oggi arriva ben prima che nel settimo anno. Per alcuni comincia già al rientro dal viaggio di nozze. Il campanello d’allarme? Il sesso: se ne fa sempre meno. Quelli più a rischio sono i lui e le lei che arrivano alle nozze, o alla convivenza, dopo anni e anni di fidanzamento. La passione che nasce dall’attrazione fisica, quella che sconvolge letteralmente all’inizio di una relazione, non è destinata a essere un bene durevole, e speso accade che quando s’iniziano a fare progetti finisca per affievolirsi, se non addirittura sparire. La routine, lo stress, fanno il resto.

Coltiva la passione - Dieci piccoli suggerimenti per non uccidere l'eros

La fine della fase romantica passionale  trasforma una relazione. Le scintille sotto le lenzuola lasciano spazio ad altri sentimenti: la voglia di condividere un progetto di vita insieme, sostenersi reciprocamente. Sentimenti giusti, non fosse che così l’eros va a farsi benedire. Il tempo dedicato al sesso spesso si riduce la mattina, perché la sera si è troppo stanchi. Ma diventa un sesso mordi e fuggi fatto in fretta e furia prima di andare al lavoro. La scintilla della passione invece non deve conoscere fretta, e va curata e alimentata sempre. Ecco qualche dritta:

1 - Ricominciate a comportarvi come quando eravate fidanzati. E cioè non trascurate il vostro aspetto ma abbiate la massima cura di voi prima di ogni incontro. Indossa
biancheria intima sexy e presentati al massimo della forma, ben vestita e con trucco e parrucco a postissimo. Non trascurate igiene e depilazione, a meno che lui non sia un amante del pelo selvaggio.
Coltiva la passione - 2 - Cambiare aria. non esiste solo il lettone matrimoniale, che magari ultimamente condividete con i pupi. Trovate luoghi diversi per fare sesso. In cucina, in bagno....

2 - Cambiare aria. non esiste solo il lettone matrimoniale, che magari ultimamente condividete con i pupi. Trovate luoghi diversi per fare sesso. In cucina, in bagno, sul divano, sul pavimento, nel garage…

Coltiva la passione - 3 - Una notte speciale. Concedetevi una pausa dalla quotidianità, salite in auto e andate a fare sesso in un motel

3 - Una notte speciale. Concedetevi una pausa dalla quotidianità, salite in auto e andate a fare sesso in un motel. Sceglietene uno carino, con vasca idromassaggio e specchi ampi, sul soffitto o le pareti. Giocare agli amanti clandestini fa bene ed è divertente.
4 - Lo shopping che piace anche a lui. Andate in un
sexy shop, fate un primo giro insieme, poi dividetevi: ciascuno seleziona dagli scaffali quel che gli piacerebbe portare a casa, poi ritrovatevi e selezionate. Via i doppioni, via le cose a cui proprio volete dire di no. Su tutto il resto, dimostratevi aperti il più possibile.
5 - Il solito? No grazie. spesso le coppie cascano in un rituale. Qualche bacio, un paio di carezze e via con la penetrazione. Sembra un copione da seguire: che noia! Quindi evitate di ripetere ogni volta le stesse identiche mosse, provate a variare lo schema, a
cercare nuovi preliminari a testare nuove carezze, ad accarezzarvi in parti del corpo che di solito trascurate. Non sai mai dove si può nascondere una zona erogena
6 - Chi non cambia mai posizione è uno stolto: vale anche a letto. Non riducetevi alle solite due o tre in cui vi sentite a vostro agio e che ormai sono, diciamo, consolidate. Variate, proponete con dolcezza qualche variazione. Non è necessario fare acrobazie, trasformarsi in contorsionisti o sfogliare il
kamasutra per lanciarsi in grovigli impossibili. Basta usare un po' di fantasia, e improvvisare.

Coltiva la passione - 8 - Concedetevi del tempo come coppia. Se avete figli qualche volta affidateli a nonni o zie, e concedetevi un week-end o una vacanza “da sposini”

7 - Non solo quello. Non esistono solo gli organi genitali. Portare il/la partner al raggiungimento del piacere usando anche altro. Le mani, la bocca, qualche sex toy che avete appena acquistato. Concludete la serata con un massaggio sensuale e rilassante in modo che il piacere dell'incontro sia prolungato.
8 - Concedetevi del tempo come coppia. Se avete
figli qualche volta affidateli a nonni o zie, e concedetevi un week-end o una vacanza “da sposini”. Senza sensi di colpa, perché non vi trasformerete certo in cattivi genitori per qualche giorno di assenza. Riscoprite il piacere di stare da soli.

Coltiva la passione - 9 – Coccolatevi sempre: le seduzione inizia ben prima di varcare la soglia della camera da letto: una bella cena a lume di candela

9 – Coccolatevi sempre: le seduzione inizia ben prima di varcare la soglia della camera da letto: una bella cena a lume di candela, non necessariamente al ristorante, va bene anche in casa. Basta avere qualche accortezza: apparecchiare con gusto, accendere le candele… Sembrano banalità, ma non lo sono! E per il menù non sono necessarie ostriche e champagne: lo sapevate che anche vino e spaghetti sono afrodisiaci?
10 – Raccontatevi le vostre
fantasie. Il partner non ci arriva? Diglielo tu. Ti vergogni o vuoi rendere il giochino delle confidenze più intriganti? Scrivetevi. Bigliettini, sms, e-mail...

Coltiva la passione - La fatidica crisi di coppia al giorno d'oggi arriva ben prima che nel settimo anno. Il campanello d’allarme? Il sesso: se ne fa sempre meno
 
 

 

Libero News
 
 
 

Desiderio

Post n°1822 pubblicato il 28 Settembre 2009 da GABRYEL61
 

"Oh, sospirami qualche parola di fuoco!
E sorridimi come se dovessero bruciarmi!
Stringiti a me come si stringe un'amante ...
Baciami, e nel tuo cuore seppelliscimi!
Oh, amami davvero!"
JOHN KEATS

 
 
 

Angeli di Dio

Post n°1821 pubblicato il 21 Settembre 2009 da GABRYEL61
 

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Angeli di Dio
di Giammarco

Fanno parte di noi,
sono in noi,
ci accompagnano
in ogni momento.
Sono il nostro sostegno,
la nostra corazza,
che ci protegge l’anima.

Gli angeli…
sono nell’aria che respiriamo,
la luce che ci illumina
quando camminiamo nel buio.
Sono il sale della nostra vita
quando insegniamo
a vivere gli altri.

Gli angeli sono la voce
del nostro cuore,
quando abbiamo pietà
e
ci accorgiamo
di chi ha bisogno di noi.
Tutti abbiamo un angelo
che ci accompagna
fin dalla nascita.
Quando moriremo
ci porteranno in braccio
volando verso il cielo,
per fermarsi li
dove ci sono le stelle.

Allora...
ci lasceranno le loro ali
e da soli continueremo
il viaggio
verso il mondo migliore.
Loro brilleranno per sempre
nel firmamento
e si chiameranno
come ognuno di noi.
Perchè questo è il volere
del Signore!

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: GABRYEL61
Data di creazione: 16/05/2006
 

NON...

 

IO DICO...

NO !

Alla violenza sulle donne

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"Solo il 4% delle donne vittime della violenza denuncia il proprio carnefice.

Le altre pagano anche per lui".

 

NON FERMARTI CERCA IL CONTENUTO

 
Vorrei tornare a sentire
i miei sogni vivi dentro di me,
avere nuovi stimoli
che rapiscano la mia mente
e la mia anima
e vorrei che questo
non fosse un sogno
ma la mia vita.
 

elouai's doll maker 3

 

NOTHING ELSE MATTERS - LUCIE SILVAS

 
http://www.laspiaggiadeisogni.it/postcards/bimbi2.jpg

Vivi

Non ci sono sogni irrealizzabili,
ma solo sogni non realizzati
Non ci sono obbiettivi non raggiungibili,
ma solo obbiettivi non raggiunti
Non esistono amori impossibili,
ma solo amori non conquistati.
Non esistono gli avvenimenti che accadono.
Ma siamo noi a crearli.
Corri dietro ai tuoi sogni, raggiungi i tuoi obbiettivi.
Conquista i tuoi amori
Non subire la vita... vivi.

Autore: Silvana Stremiz
 

U2

 

PREGHIERA....

L'immagine “http://www.aurorablu.it/preghiere/serenita.jpg” non può essere visualizzata poiché contiene degli errori.

Preghiera di serenità

Che Dio mi conceda la serenità
di accettare le cose che non posso cambiare,
il coraggio di cambiare quelle che posso cambiare,
e la saggezza di distinguere tra le due.


Vivere giorno per giorno,
godersi un momento per volta,
accettare le avversità come una via verso la pace,

prendere, come Lui fece,
questo mondo corrotto per quello che è,
non per quello che vorrei,
confidare che Lui sistemerà tutto
se mi abbandonerò alla Sua volontà.

Che io possa essere
ragionevolmente felice in questa vita
e sommamente felice accanto a Lui
nella prossima, per sempre.


Reinhold Niebuhr

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PROIBITO SOGNARTI COSì ?

La mia donna dei sogni

Prima che qualcuna se la prenda e' meglio precisare che e' un gioco...

La mia donna dei sogni e':

  • single o divorziata senza figli

  • non troppo lontana da Novara (max. 2o km)

  • 30-38 anni

  • in grado di gestire il suo tempo

Fisicamente e':

  • normale (1.65-1.75, snella)

  • capelli medio lunghi, lunghi, mora, castana

  • occhi profondi

  • seno medio 3/4a

  • lato "B" sodo

  • belle gambe

  • caviglie sottili

  • vita stretta

  • piercing ombelico ....

  • tattoo sul seno oh...

  • pube non troppo depilato

Caratterialmente:

  • intelligente

  • ironica

  • curiosa

  • colta

  • sincera

  • complice

  • coraggiosa

  • sensuale

  • ..... (ci penso e aggiungero')

Come ho detto e' soltanto un gioco... e se qualcuna dovesse riconoscersi sicuramente io non sarei il suo ideale di uomo... e se, per puro caso, invece lo fossi ......? :)


P.s. Preso e parzialmente copiato dal blog di sogni.proibiti

 
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