Mente e cuore

Post N° 129

Spigolature…

Che respirare sia necessario per sopravvivere è un fatto talmente ovvio e scontato che nessuno si  chiede il perché. Perché c’è bisogno di questi continui scambi gassosi? Non potremmo vivere anche senza?

In effetti è tutto un problema di caminetto. Nel caminetto bruciamo la legna, fatta di cellulosa (un polimero del glucosio) per produrre energia sottoforma di calore. Ma affinché la legna bruci c’è bisogno di ossigeno e i fumi, contenenti anidride carbonica,  vengono emessi all’esterno attraverso il camino.

Alla stessa maniera  i nostri caminetti cellulari, i mitocondri,  bruciano il glucosio per produrre energia, ma per farlo necessitano di ossigeno, quello che noi  assumiamo con la respirazione. In questo caso solo una minima parte dell’energia prodotta è dissipata sottoforma di calore, tutto il resto è trasformata in energia chimica, cioè in ATP che è la moneta energetica della cellula. Il prodotto di scarto della combustione resta comunque l’anidride carbonica, che viene convogliata al nostro camino condominiale ( cioè ai polmoni) per poi essere emessa all’esterno. Ecco perché respiriamo: ci serve l’ossigeno come comburente per le reazioni energetiche delle cellule e la sua  assenza comporterebbe  un black-out energetico dell'organismo.

Anche l’energia che dissipiamo sottoforma di calore non viene sprecata, ma sfruttata per mantenere costante la temperatura corporea in un fine meccanismo di regolazione termostatica.  Sempre che il termostato funzioni perfettamente e non ci siano squilibri febbrili.
Vi starete chiedendo come mai oggi il mio cervello, in folle,   vada a ruota libera indugiando su simili spigolature. Probabilmente perché avendo 38 di febbre,  il mio termostato interno  è totalmente sregolato, e  sentendomi tutta un brivido e un campo di battaglia, vorrei tanto  poter essere davanti al fuoco scoppiettante di un caminetto.