Mente e cuore

ma dai.. povera... su su... fila sotto le coperte... e assorbi tutto il calore riflesso.. due respironi lunghissimni e fondi e pensa solo alle cose più belle che ti ricordi... il sonno farà il resto.... (odddio... magari amche una aspirina non farebbe male nhè)

Dormito un sonno profondissimo come un ghiro e oggi sono quasi come nuova ehehe :o)

Cara Weather, copriti il pancino e scolati un due scodelle di latte caldo con grappa.

hic! Caro elio... ho seguito il tuo consiglio, ma credo di aver ecceduto con la grappa, perchè mi sento vagamente confusa, hic!

alla fine la vita non é che questo, energia che si produce e si trasforma...

( riguardati, e abbi cura di te...:) )

Infatti la vita non è altro che un flusso di energia e i sistemi viventi rispondono esattamente alle leggi della termodinamica: "Nulla si crea, nulla si distrugge e tutto si trasforma, ma l'energia totale dell'universo rimane costante". C'è solo una continua trasformazione da una forma di energia all'altra: l'energia solare è trasformata in energia chimica attraverso la fotosintesi clorofilliana e questa, una volta entrata nei sistemi viventi attraverso i vegetali, attraversa tutta la catena alimentare fino a noi.
(Oggi va già meglio) :o)

No Vega, non è così! Tu non hai la febbre ma sei solo diventata rossa per la timidezza. Ho capito, non ti chiamerò più bella gnoccolona.

In effetti lo ammetto, la febbre mi è venuta per l'emozione di essermi sentita chiamare "bella gnoccolona". Ma ti prego, continua pure, ehehe sai com'è, la timidezza si supera eheh ;-))

Ciao Giovanni. Evvai, ma come faccio ad essere così perspicace da capire tutto al volo?

giovanni? E chi è giovanni? :-o

Ma allora se non sei Giovanni chi sei?

Bellissime queste similitudini. Ho imparato alcune cose che non conoscevo da questo post e scusami ma se ne scriverai altri così... non è che potresti avere la febbre per qualche altro giorno? :-)))

Lusingata del tuo commento. Beh, potrei benissimo scriverne altri così, anche senza avere la febbre ehehe. :o)

Mi trovo a passare sempre quando sei in uno stato psico-fisico alterato hihihihiih.... Spero non sia per privarmi di lasciar commenti..Non sono stoicista, ma so far di necessità virtù...

Ma no, figurati. E' solo che lo squilibrio psico-fisico è ormai una costante per me da qualche mese a questa parte. Ti prego, lascia pure tutti i commenti che vuoi, l'importante è che siano solo complimentosi ed elogiativi!! ehehe :-D

Mi par di capire che il tuo camino condominiale(ma chi è quell'amministratore, che gliene diciamo quattro!)vada meglio. Sono contento, anche se un po' di pigronaggio a letto...

ciao vega, risorgi in fretta. a scoppiettare e scribacchiare, perché nel frattempo qua cadono governi e si parla di elezioni. un bacio, gf

Approfitto delle tue conoscenze, lo dico prima, visto che sei già guarita ed al lavoro di certo, ormai. Mi interesserebbe sapere se c'è un nesso tra i meccanismi biologici che tu così ben conosci e la capacità di alcune persone di resistere meglio al freddo o al caldo. Che tu sappia c'è una varietà genetica, tra gli uomini, che produce una minore/maggiore dispersione di calore all'esterno per combattere meglio il freddo/caldo? Grazie. Firmato: il solito rompiballe che ti fa fare gli straordinari pure qui.

Ciao Shout. Rispondo alla tua domanda nel modo più sintetico che riesco. Certo che esiste una variabilità interindividuale ed è dovuta al contributo di una serie di fattori tra cui il metabolismo basale e l'attività della tiroide, cioè di quella ghianola posta alla base del collo che ha come scopo quello di accelerare in senso lato tutte le attività metaboliche dell'organismo. Anche senza travalicare nel patologico, i livelli degli ormoni tiroidei variano all'interno di un intervallo di normalità e la tendenza ad avere livelli più alti o più bassi, a parità di sollecitazione "esterna", dipende probabilmente da un certa predisposizione genetica. Come dicevo a lilith, gli organismi viventi rispondono alle leggi della termodinamica e, come sai meglio di me, non esiste la macchina perfetta, cioè quella in grado di convertire tutta l'energia in lavoro, ma una certa quantità è sempre dissipata sottoforma di calore. Vale anche per gli organismi viventi, pertanto un metabolismo più accelerato (per alti livelli di ormoni tiroidei) o un maggior lavoro fisico e muscolare, si traducono inevitabilmente in una maggiore quota di energia dissipata sottoforma di calore, in un maggior riscaldamento dell'organismo e quindi in una minore "freddolosità". C'è cioè una predisposizione genetica, ma anche una componente legata allo stile di vita e al tipo di attività, e inoltre anche una differenza di genere. E' esperienza comune che le donne siano più freddolose degli uomini, non solo perchè hanno in media una massa muscolare minore e quindi bruciano meno energia e dissipano meno calore, ma anche per tutto il resto del loro quadro ormonale, legato asoprattutto gli estrogeni. Ovviamente qui ho generalizzato, ma come vedi i fattori in gioco sono molteplici per cui praticamente non esiste una persona uguale all'altra in termini di "freddolosità".
P.S. Nessun rompipalle, è un piacere quando riesco a rispondere alle curiosità di qualcuno. :o)

Pur nella sinteticità imposta dal mezzo di comunicazione, sei stata chiarissima. Grazie.

Svuotare la messaggeria? No eh? :-)))))))

:o)