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Il problema dei 35 cammelli
“Vicino ad una vecchia locanda scorgemmo tre uomini che litigavano animatamente.
L’abile Beremiz chiese loro perché stessero litigando.
- Siamo fratelli – spiegò il più vecchio – e abbiamo ricevuto in eredità questi trentacinque cammelli. Secondo l’espresso desiderio di nostro padre, la metà di essi mi appartiene, un terzo spetta a mio fratello Hamed e la nona parte ad Harim, il più giovane. Però non sappiamo come fare la divisione perché la metà di 35 è 17 e 1/2 e né 1/3 né 1/9 di 35 sono numeri interi.
- Ma è semplicissimo – disse Beremiz, l’Uomo che Contava, - mi impegno a fare una giusta divisione ma prima permettetemi di aggiungere ai vostri 35 cammelli questo splendido animale che ci ha portato qui nel momento più opportuno.
A questo punto intervenni; - Come potremo continuare il nostro viaggio se regali il nostro cammello a questi signori?
- Lascia fare a me e poi vedrai – mi sussurrò Beremiz.
- Amici miei – disse rivolto ai tre fratelli – ora farò una giusta ed esatta divisione di questi animali che ora sono 36.
La metà di 36 è 18
1/3 di 36 è 12
1/9 di 36 è 4
Restano 2 cammelli
Un cammello ce lo riprendiamo perché è nostro e l’altro ce lo offrite per avervi aiutato nella divisione.
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I campi, i monti,
tutto scompare sotto il manto
candido della neve.
Petali di una rosa bianca
che si sfoglia lentamente
è la neve.
Le auto sotto
la neve sono pecore
addormentate.
L’inverno:
un vecchio freddoloso con la pipa spenta
e gli occhi vuoti
Come il lupo,
silenzioso arriva l’inverno.
E morde.
Due palle bianche,
carota, cappello e bastone:
pupazzo di neve.
Gli alberi spogli
gridano alle nuvole
la loro tristezza.
Bianco su bianco
Il bucaneve si impegna a ricamare
la neve.
Il pallido sole
non vince la tristezza
di questi giorni grigi.
La noia:
lunghe linee
grigio latte su uno sfondo
grigio ferro.
Sul bianco manto
si riflette il silenzio
del freddo inverno.
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L'uomo felice è quello che decide di esserlo.
Ogni momentoè adatto per fare questa scelta:
non aspettare ancora.
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Molto tempo fa c'era un uomo che aveva tre figli ai quali voleva molto bene.
Non era nato ricco, ma durante la sua vita era riuscito a risparmiare un bel po' di soldi e a farsi delle proprietà.
Un giorno, quando era ormai vecchio e malato, decise di fare una prova per capire quale dei suoi figli fosse più intelligente e lasciare a lui tutte le sue ricchezze.
Chiamò i tre figli intorno al suo capezzale, diede a ciscuno cinque soldi e chiese loro di comprare qualcosa che riempisse tutta la sua stanza.
Ciascuno dei figli prese i soldi e uscì per esaudire il desiderio del padre.
Il figlio più grande pensò che fosse un lavoro facile. Andò al mersato e comprò un fascio di paglia, cioè la prima cosa che gli capitò sotto gli occhi.
Il secondo figlio, invece, riflettè per qualche minuto . Dopo aver girato tutto il mercato e aver cercato in tutti i negozi, comprò delle bellissime piume.
Il figlio più piccolo considerò per un lungo tempo il problema."Che cosa c'è che costa solo cinque soldi e può riempire una stanza?", si chideva.
Solo dopo molte ore passate a pensare e a ripensare, trovò qualcosa che faceva al caso suo e il suo volto si illumunò.
Andò in piccolo negozio nascosto in un stradina laterele e comprò, con i suoi cinque soldi, una candela e un fiammifero.
Tornando a casa era felice e si domandava cosa avessero comptrato i suoi featelli.
Il giorno seguente, i tre figli si riunirono nella stanza del padre.
Ognuno portò il suo regalo, l'oggetto che doveva riempire la stanza. per primo il figlio grande sparse la sua paglia sul pavimento, ma purtroppo questa riempì solo un piccolo angolo.
Il secondo figlio mostrò le sue piume: erano molto graziose, ma riempirono appena due angoli.
Il padre era molto deluso degli sforzi dei suoi figli maggiori: Allora il figlio più piccolo si mise al centro della stanza: tutti gli altri lo guardavano incuriositi chiedendosi:"Cosa può aver comprato?"
Il ragazzo accese la candela con il fiammifero e la luce di quell'unica fiamma si diffuse per la stanza e la riempì.Tutti sorrisero.
Il vecchio padre fu felice del regalo del figlio più piccolo. Gli diede tutta la sua terra e i suoi soldi, perchè aveva capito che quel ragazzo era abbastanza intelligente da farne buon uso e si sarebbe preso saggiamente cura dei suoi fratelli.
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Miei cari,
come sapete
tutti, si avvicina la data del mio compleanno.
Mi piace
ritenere che, almeno una volta all’anno, alcuni pensino a me. Devo tuttavia
riconoscere che, all’inizio, le persone sembravano comprendere e si mostravano
riconoscenti per quello che avevo fatto per loro, ma più il tempo passa, meno
sembrano ricordarsi la ragione di questa celebrazione.
Le famiglie
e gli amici si riuniscono per divertirsi, ma non hanno sempre ben presente il
significato della festa. Mi ricordo che l’anno scorso c’era un grande banchetto
in mio onore. Ma lo sapete? Non mi avevano neppure invitato… In teoria sarei
stato l’invitato d’onore, ma poi nessuno si è ricordato di me e quindi non mi
hanno spedito neppure l’invito. Così ho deciso di partecipare alla festa, ma
senza far rumore e senza farmi notare.
Mi sono
messo in un angolo ed ho osservato. Tutti bevevano, scherzavano e
ridevano di qualsiasi cosa. Insomma, stavano insieme allegramente. Per
completare il tutto è arrivato un grosso uomo dalla barba bianca che rideva
continuamente, “Ho, ho, ho”, come se si trattasse di una festa in suo onore.
A mezzanotte
tutti hanno cominciato ad abbracciarsi. Io ho allargato le mie braccia ed ho
atteso che arrivasse qualcuno e invece…lo sapete…non è venuto proprio nessuno.
Subito si sono scambiati dei doni e li hanno aperti ad uno ad uno con grande
eccitazione.
Quando tutti
i pacchetti erano stati aperti ho guardato per vedere se per caso fosse rimasto
un regalo per me. Che avreste detto voi se il giorno del vostro compleanno
tutti si scambiassero dei doni e nessuno si ricordasse di voi?
Alla fine ho
capito che non ero poi desiderato a quella festa e me ne sono andato
silenziosamente. E poiché erano molti quelli che l’anno scorso non mi hanno
invitato alla loro festa, quest’anno ne organizzo una io stesso e spero che voi
veniate numerosi. Per mostrare la vostra adesione a questo invito, spedite
questo messaggio al maggior numero di persone che conoscete. Ve ne sarò
eternamente riconoscente.
Vi amo
tanto.
Gesù
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Sono appena tornata da Riccione dove, il 26 e il 27 aprile, Sonia Rossi di Rossivideo ha lanciato il suo MylifeTV http://www.mylifetv.it/ .
E' stato stupendo.
Riporto qui le parole di Luigi Di Salvo, uno dei magnifici relatori intervenuti all'evento:
My
Life Tv… complimenti a tutti
Sono appena
rientrato da Riccione, dove ho tenuto un breve seminario motivazionale nel
corso dell’evento organizzato da Rossi Video per il lancio di My Life TV.
Che dire… è stata un’esperienza fantastica! E’ stato fantastico dare energia a
centinaia di persone accorse da tutta Italia, è stato fantastico scorgere nei
loro occhi accendersi la luce della motivazione, vederli partecipare
attivamente ai numerosi esercizi, percepire i cambiamenti nella loro fisiologia
e soprattutto vedere i loro sorrisi diventare sempre più grandi e autentici
durante gli esercizi di induzione. Gli ho fatto gettare un’ancora, li ho
ancorati ad uno stato di picco, di massima euforia. Abbiamo accennato alla
paura e al coraggio, all’importanza di decidere e di guardare in faccia alla
realtà, ma soprattutto alla capacità di affrontare problemi e trovare
soluzioni. L’organizzazione è stata fantastica, così come tutti i volontari dello
staff, i partecipanti e gli altri speaker. Un’altra emozione bellissima è stata
quella di poter incontrare dal vivo delle persone che finora sono state solo
dei nickname incontrati in internet... dal vivo eravamo tutti più giovani e belli
eheheeh!!! Presto saranno on line i video dell’evento!!!
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Sapete quando dimenticate qualcosa di importante o lo avete sulla punta della lingua?
Vi è capitato di invidiare quelli che ricordano sempre tutto?
Ora, l'uomo con più memoria al mondo, il simpaticissimo Gianni Golfera, sarà a Bari la prima settimana di settembre per insegnarci le tecniche che utilizza per ricordare tutto.
Il suo metodo di apprendimento è utile a tutti, in particolar modo agli studenti delle scuole superiori e dell'università che devono affrontare esami impegnativi.
Non vedo l'ora di incontrarlo.
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Hai mai
guardato i bambini in un girotondo ?
O ascoltato il rumore della pioggia
quando cade a terra?
O seguito mai lo svolazzare
irregolare di una farfalla ?
O osservato il sole allo
svanire della notte?
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce.
Il tempo è breve.
La musica non durerà.
Percorri ogni giorno in volo ?
Quando dici "Come stai?"
ascolti la risposta?
Quando la giornata è finita
ti stendi sul tuo letto
con centinaia di questioni successive
che ti passano per la testa ?
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce
Il tempo è breve.
La musica non durerà.
Hai mai detto a tuo figlio,
"lo faremo domani?"
senza notare nella fretta,
il suo dispiacere ?
Hai perso il contatto,
con una buona amicizia
che poi è finita perché
tu non avevi mai avuto tempo
di chiamare e dire "Ciao" ?
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce
Il tempo è breve.
La musica non durerà.
Quando corri cosi veloce
per giungere da qualche parte
ti perdi la metà del piacere di andarci.
Quando ti preoccupi e corri tutto
il giorno, come un regalo mai aperto . . .
gettato via.
La vita non è una corsa.
Prendila piano.
Ascolta la musica.
Poetessa anonima
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Il
Natale è un momento particolare,
è la rinascita della luce.
Auguro
a tutti noi - pastori e re nello stesso tempo -
un cammino luminoso.
Auguro
ad ognuno la sua cometa
che illumini
la strada,
mostrando prima gli ostacoli
in modo da poterli
superare con facilità.
Auguro ad ognuno la felicità del viaggio
e la
gioia del riposo che ci consenta di ripartire. Auguro a me stessa e a tutti
voi
che il viaggio non abbia mai fine.
Anonimo
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Ci sono cose da fare ogni giorno:
lavarsi, studiare, giocare,
preparare la tavola,
a mezzogiorno.
Ci sono cose da fare di notte:
chiudere gli occhi, dormire,
avere sogni da sognare
orecchie per non sentire.
Ci sono cose da non fare mai,
né di giorno né di notte,
né per mare né per terra:
per esempio, la guerra.
GIANNI RODARI
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Lo potete trovare sul sito
http://www.avvento.net/ :-)
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"Non esiste piacere
migliore nella vita
di quello di superare le difficoltà,
passare da un gradino del successo a quello superiore,
formulare nuovi desideri e vederli realizzati.
Colui che si accinge a qualche grande o lodevole impresa
vede le sue fatiche prima sostenute dalla speranza,
poi ricompensate dalla gioia."
Samuel Johnson
John Wooden
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Inviato da: diogene51
il 28/11/2012 alle 22:53
Inviato da: Natale01
il 08/02/2012 alle 14:46
Inviato da: iLorenz
il 08/04/2011 alle 01:09
Inviato da: c.bruss
il 28/01/2009 alle 00:26
Inviato da: c.bruss
il 12/01/2009 alle 20:26