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David Livingstone 
David Livingstone
 

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     Henry Morton Stanley
l'incontro di Stanley e Livingstone(The Illustrated London News, 1872) 
            l'incontro di
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Ritratto di Francisco Pizarro 
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"Distruzione del Leviatano"

 

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«Quando un uomo siede un'ora in compagnia
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La croce dei templari, simbolo dell'ordine

 

 

 

 
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IRAN

Post n°122 pubblicato il 15 Ottobre 2008 da orcofalk

Decine di migliaia di donne sono state arrestate per motivi politici, duramente torturate e giustiziate, molte sono morte sotto tortura, le donne incinte non sono state risparmiate e centinaia di loro sono state uccise con i loro bambini non nati. Donne di tutte le età, dai 13 anni come Fatemeh Mesbah, Mojgan Jarnshjdi 14, Ezzat Mesbah 15 e Maryam Ghodsi Mo’ab 16, fino a donne anziane di 74 anni come Ettamossadat Karbasi, Arasteh Qolivand 56, Soghra Davadi 54 e Massumeh Shadmani 50, sono state giustiziate. I nomi e i dati anagrafici di migliaia di donne giustiziate sono documentati nella lista di 14.000 vittime di esecuzioni politiche. In accordo con un precetto “religioso” le prigioniere vergini devono essere stuprate prima di essere giustiziate. La notte precedente all’esecuzione, una guardia porta a termine la violenza. Il giorno dopo, il giudice religioso della prigione redige un certificato di matrimonio e lo manda alla famiglia della vittima insieme ad una scatola di dolci. La nota(1) dell’articolo 102 del codice penale sulle ta’azirat, condizione di (penitenza) recita: “Le donne che appaiono in strada o in pubblico senza il (prescritto) hejab islamico, saranno condannate alla pena di 74 colpi di frusta”. Le impiegate governative che violano il codice di abbigliamento sono anche passibili di una temporanea sospensione dal lavoro per due anni, di espulsione, o di indefinita privazione di ogni impiego nei pubblici servizi. In alcuni casi, l’azione punitiva porta alla morte delle donne. Il 2 settembre del 1996, a Tehran, Bahateh Vojdani, una ragazza di 20 anni, venne fermata da una pattuglia della polizia perché mal velata. Quando ella protestò, le guardie spararono e la uccisero davanti ad una folla di persone. Nel giugno del 1994, l’agenzia France Presse, scrisse un pezzo basandosi sulla stampa iraniana: ufficiali addetti alla sicurezza del regime mettevano in guardia le donne contro le “risa improprie” nelle strade. Le istruivano anche ad osservare interamente il codice di abbigliamento prima di “guardare fuori dalle finestre” delle loro case.

La nota(1) dell’articolo 1210 del codice civile stabilisce: “L’età della pubertà per un ragazzo é di 15 anni lunari compiuti e per una ragazza é di 9 anni lunari compiuti”. L’articolo 48 del codice penale dei 1991 prevede che i bambini sono liberi da responsabilità penali. La nota (1) dello stesso articolo definisce un bambino come una persona che non ha raggiunto l’età della pubertà legale. Ciò significa che una bambina di 9 anni può essere punita come un adulto con la fustigazione, giustiziata e perfino lapidata.

 
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Commenti al Post:
perlarosadifiume
perlarosadifiume il 28/10/08 alle 01:16 via WEB
sono convinta che il tuo blog sia letto da moltissime persone...persone intelligenti piu' o meno interessate che potrebbero anche lasciarti una piccola traccia di pensiero, magari anche solo di disapprovazione .....forse "prendere posizione" sull'argomento è chiedere troppo..speriamo almeno in una riflessione..la buonanotte di lori
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 30/10/08 alle 15:33 via WEB
... una parola ancora per la due piccole vittime Somale che due giorni fa sono state uccise: lei per lapidazione in quanto condannata per adulterio, lui un bimbetto che per "sbaglio" si è trovato sulla traittoia di un aguzzino che voleva impedire ad un parente della vittima, la lapidaziome.
(Rispondi)
 
orcofalk
orcofalk il 30/10/08 alle 21:25 via WEB
credo che combattere i mali sia un dovere come debellere la peste ed il colera......il tifo e la lebbra
(Rispondi)
 
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