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Post n°151 pubblicato il 29 Aprile 2014 da cpeinfo
Consigli per campagna elettorale LA PERDITA DEL LAVORO E LE SUE CONSEGUENZE SUL TESSUTO SOCIALE. INDIVIDUI, FAMIGLIE, GIOVANI.. La ricerca dell’Osservatorio sulla salute nelle Regioni italiane del 2012, ha evidenziato che la crisi, almeno in Italia, avanza verso il primo posto tra le motivazioni che spingono al suicidio, tanto che i motivi economici alla base del gesto estremo avrebbero riguardato negli ultimi quattro anni il 20-30% di casi in più rispetto al passato. La stessa ricerca ha mostrato un impennata dell’uso di psicofarmaci , sopratutto antidepressivi. PERCHE’ L‘attuale ‘società liquida’ attribuisce al lavoro una valenza diversa rispetto al passato: non più un mero strumento di sostentamento economico o riscatto sociale in un mondo ben strutturato e capace di sostenere l’uomo in tutti i passaggi della vita, quanto uno dei pochi punti di tenuta in un legame sociale che è andato allentandosi nel corso di poche generazioni. Il posto di lavoro diventa dunque un ambiente nel quale ricreare quelle relazioni che la modernità ha progressivamente eliminato, venendo meno i momenti di convivialità comune, sempre più relegati nel privato, quando non a mondi virtuali e privi di contatto fisico. La perdita dell’occupazione significa a volte il venire meno di tutto questo. La crisi passa come una lama indistinta e toglie quel lavoro – identità che sigilla il vaso di pandora del disagio personale, facendo così deflagrare strutture deboli. La perdita del lavoro si presenta dunque come l’emergenza primaria per ogni città, discendendo da essa una serie di conseguenze che interessano al sfera individuale, familiare e, in ultima analisi, il legame sociale CHE FARE Un Comune deve sapersi dunque atrezzare con dei punti di ascolto, e non di cura, che posano accogliere uomini e donne che si trovano nella condizione di aver perso l’elemento principale che permetteva loro di mantenere un posto in società. A questo si aggiunga la non trascurabile presenza di usurai e prestatori di denaro appartenenti alla malavita. Presenze sempre più in agguato, capaci di prendere possesso delle attività e dei negozi in difficoltà le quali, non avendo accesso al credito, sempre più sono spinti a chiedere denaro a personaggi esponenti di quella malavita che , in tal modo, puà introdursi come un cancro nel tessuto sociale. Questo porta ad un alleggerimento del carico patito umanamente da questi nuclei familiari nonchè un alleviamento dei compiti del SSN. |
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