Creato da cpeinfo il 09/06/2009

Vignola vota

Pensieri villici

 

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Patrizia il 08/02/14 alle 09:21 via WEB
mancano senz'altro le categorie non microcefali o non gregarie, ma quelle riportate sono veramente ben osservate e altrettanto bene descritte e analizzate. Spero che i cittadini non citati nell'articolo, siano la maggioranza, seppure il senso del reale mi faccia intuire l'opposto
 
marittiella
marittiella il 05/08/13 alle 13:40 via WEB
parole perfette, dopo Bosco Albergati, ieri sera...
 
p.sollazzo
p.sollazzo il 07/05/13 alle 12:19 via WEB
L'articolo a cui si fa riferimento è il seguente: "Ungheria, Europa, 2013" http://temi.repubblica.it/micromega-online/ungheria-europa-2013/
 
cpeinfo
cpeinfo il 21/12/12 alle 22:43 via WEB
Il sito fb per Modena è http://www.facebook.com/pages/Cambiare-si-Può-Modena/298370680279604
 
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M.Luisa il 23/07/12 alle 15:02 via WEB
Ogni tanto penso se il terribile e troneggiante padre di Kafka si sia mai reso conto di ciò che ha determinato nel figlio, di quanto sia stato ingombrante... ho letto Lettera al padre e le mie sono impressioni "a sentimento", non vogliono essere critica letteraria o psicanalitica... sono anche impressioni interessate, nel senso che, come genitore, a volte mi chiedo come si ripercuotano sui figli le nostre imposizioi, dritte, anche errori. E mai vorrei leggere parole del genere a me indirizzate! Per l'epoca e l'ambiente in cui crebbe Kafka, sono certa che il padre abbia ritenuto, per carattere ed educazione, che quello fosse il modo giusto e indiscutibile di tirare su un figlio, il figlio maschio per giunta. E certo il lavoro, il matrimonio e i figli erano i gradini obbligati della vita ordinata e socialmente accettabile. Accettabile dal padre. Ho sempre pensato che la tristezza, la solitudine di Kafka si legassero, più che al non sapere cosa volesse da lui l'autorità, al rendersi conto di volere Altro, un qualcosa d'altro che non era codificato e accettato. Non so se riesco a spiegarmi; Franz voleva ciò che vogliamo tutti: amore, credo anche una vita di coppia, certamente ne aveva una visione precisa che si è realizzata nei brevissimi e felici ultimi mesi di vita; voleva scrivere, ma tutto ciò in modi e tempi che non avevano nulla a che fare con ciò che per il genitore era "giusto". Scrivere, certo, non rientrava nelle attività maschili e decorose per guadagnarsi da vivere... Ha provato a seguire il solco paterno, ma qualcosa lo ha sempre trattenuto - mi viene da pensare che ci voglia una grande onestà e anche del coraggio per fare sfumare due matrimoni, dopo fidanzamenti ufficiali, in un'epoca in cui questo cerimoniale era comunque pesante e vincolante agli occhi altrui;voglio dire che può essere stato un modo per mantenersi fedeli a se stessi e non sottomettersi ad una volontà paterna sentita come estranea... Un modo per tracciare la propria via, la propria regola, se vuole...
 
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Gea il 21/04/12 alle 23:09 via WEB
... il centro storico - e i suoi residenti - è tutto quello che lei scrive e forse ancora di più. Paradossalmente, dopo anni di "valorizzazione", il centro storico è più sporco, ambiguo e, in certi orari, desolato, rispetto agli anni "di mia gioventù" quando la piazza del castello era un parcheggio e le auto transitavano liberamente. Via Barozzi, via Bonesi e via Soli erano un pullulare di negozietti vari - scarpe, abiti, gioielli, giornali, detersivi, verdura... Non è più proponibile: il volume di auto che circolano a Vignola è aumentato a dismisura; il centro storico è un patrimonio artistico da salvaguardare; le abitudini "commerciali" nostre sono cambiate. Ma non sono sicura che sia tutta colpa della mancanza di parcheggi e dello strapotere dei centri commerciali- come paventano i negozianti - visto che nel nostro "centro commerciale" Coop quasi tutto il primo piano ha negozi vuoti... Chissà, forse la verità è che siamo una città di campagnoli, che vogliono sì il parcheggio, ma non vogliono sganciare l'euro necessario, mentre i veri cittadini, che vengono da MOdena a fare shopping, dicono meraviglie sul parcheggio interrato che utilizzano moltovolentieri e senza problemi. Il discorso parcheggio è un altro punto spinoso; dunque "Vignola. La sua piazza. Il suo parcheggio"... questo slogan è ben visibile da tutti. E qui per esempio si giocherebbe una delle possibilità di mettere d'accordo chi abita e chi viene a fare spesa o ha attività... Uso il parcheggio sotterraneo, pagando la tariffa piena. E mentre scendo le scale leggo che la tal pizzeria ha il posto gratuito - suppongo pagato di tasca propria - per i clienti. Lo sa dei firmatari della petizione e dei cosiddetti residenti in centro storico quanti hanno "acquistato" un posto auto? Diciamo almeno tra i miei vicini diretti conoscenti:2. Nessuna tariffa agevolata; nessuno sconto come avviene in altre città, per i residenti. Senza contare che la piazza non esiste più e il parcheggio è interamente gestito da un'azienda altra rispetto la fantomatica Amministrazione, che dovrebbe mettere di tasca propria i soldi (ne' mi pare il momento storico per avanzare certe proposte)... Sono logorroica e casinista: quello che cerco di dire è che, credo, soluzioni che accontentino tutti difficilmente si possono trovare. Stare in centro storico ha dei pro e dei contro, che si deve essere disposti a sopportare... Soluzioni a costo zero, credo si altrettanto utopistico aspettarsene... Laggente, come la chiama lei, entra in centro, deve entrare, se posso solo dire la mia, qualche volta l'ostilità verso l'Amministrazione (e ci metto dentro anche il corpo di polizia municipale, ad esempio) è giustificata dal fatto che abbiamo ricevuto risposte - solo verbali, quindi volanti si sa - che hanno davvero urtato sia la sensibilità sia l'intelligenza nostra... per esempio non esiste un regolamento scritto con deroghe chiare e scritte (residenti, proprietari di auto... le deroghe a discrezione del Comandante dei Vigili). Un altra nota dolente è la pulizia: meritoria certo la campagna contro le deiezioni canine - non solo in centro ma anche davanti alle scuole materne, medie ed elementari mi verrebbe da dire per esperienza diretta - ma un resoconto "numerico" e oggettivo della raccolta rifiuti porta a porta, che partì temporibus illis indifferenziato e differenziato? Abbiamo capito che non era stata positiva la raccolta dell'indifferenziato perchè un bel giorno sono ricomparsi i cassonetti; ma il differenziato? Perchè se vado in discarica ho diritto ad entrare in una graduatoria che mi assicura eventualmente sconti sull'imposta e se faccio raccolta differenziata utilizzando il sistema porta a porta (che io adoro!) non vengo premiato come virtuoso? Grazie - ancora - della pazienza...M.L.
 
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Vecchi il 17/04/12 alle 10:40 via WEB
Se posso dire la mia: io abito ai margini del centro. La discussione andava ampliata anche a chi non fa parte di quelle categorie. Alla fine i temi ( buche in strada, 'extracomunitari') valgono per tutta l'estensione del c. storico. Grazie
 
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marco il 25/11/11 alle 21:55 via WEB
In realtà chi ha seguito le vicende sin dall'inizio, non c'è nulla di nuovo. Certo, solo lo stupore di vedere la fatica nel poter essere ascoltati. D'altronde in Italia la verità, si sa, è un opinione Marco
 
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Gea il 25/11/11 alle 16:40 via WEB
A caldo, e prima di finire di leggere... Incredibile come in quest'epoca di parole: parole scritte, "bloggate", twitterate, urlate in televisione, ripetute fino alla nausea da esperti, tuttologi, giornalisti, (chiunque pare possa esprimersi liberamente, quando e come meglio crede)... si riesca a condannare all'ostracismo enormità di questo tipo... e forse incredibile non è la parola giusta.. un saluto, torno a leggere...
 
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robe il 17/11/11 alle 18:14 via WEB
In verità mi pare che un azione di dissuasione fatta in quel modo, non possa fare a meno della vigilanza. La questione dell'handicap era molto sentita a inzio campagna elettorale, ora pare un pò caduta. So di alcuni paesi nei quali è lo stesso disabile che può elevare ammenda, se trova occupato abusivamente il parcheggio riservato. Un altra questione, non meno importante, e qua so bene che si rischia l'impopolarità, riguarda alcune auto dotate di contrassegno regolare, che però restano parcheggiate 24 h su 24. Insomma, il problema non è semplice, e non servono soluzioni semplicistiche Rob.
 
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