2 passi tra le righe

Frasi rubate qua e là... di VILMA REMONDETTO

Creato da Vilma66 il 16/09/2012

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"Il profumo" di Patrick Suskind

Post n°25 pubblicato il 02 Dicembre 2013 da Vilma66
 

Esitò un attimo, si guardò intorno per vedere se nessuno lo osservava, sollevò il canestro e affondò dentro il grosso naso. Si chinò sulla testa del lattante ... annusò... Ma non sentì niente ... Probabilmente un lattante non ha odore, pensò ... Per un attimo si concesse la fantasia di essere il padre del bambino ... Provava un senso di benessere a questo pensiero ... In quel momento il bambino si svegliò. Si svegliò dapprima con il naso. Il piccolo naso si mosse, si tese verso l'alto e fiutò. Poi il naso si arricciò e il bambino aprì gli occhi. Mentre gli occhi scialbi del bambino sbirciavano nel vago, il naso sembrava puntare verso una meta precisa ... Per Terrier era come se il bambino lo vedese con le narici ... Quel bambino senza odore lo stava annusando spudoratamente ... Lo fiutava! E d'un tratto Terrier si sentì puzzare, di sudore e di aceto, di crauti e di vestiti non lavati. Si sentì nudo e brutto ...

Fin dall'inizio fu un mostro. Si decise a favore della vita per puro dispetto e per pura malvagità. Naturalmente non decise come decide un adulto, che per scegliere fra varie opzioni usa la sua più o meno grande ragionevolezza ed esperienza. Ma decise al modo di un vegetale, così come un fagiolo gettato via decide se deve germogliare o se è meglio lasciar perdere. Oppure come quella zecca sull'albero, cui la vita non ha altro da offrire se non sopravvivere.  La zecca piccola e brutta che diventa piccolissima e insignificante, perchè nesssuno la veda e la calpesti. La zecca solitaria ... cieca, muta e sorda, e si limita a fiutare , a fiutare per anni ... E aspetta ... Una simile zecca era il bambino Grenouille ... Al mondo non dava nulla se non i suoi escrementi; non un sorriso, non un grido, non un guizzo degli occhi, neppure un proprio odore.

Naturalmnte pensò di non aver mai sentito un odore così buono. Ma poichè conosceva gli odori umani a migliaia, odori di uomini, di donne, di bambini, non riusciva a comprendere come un essere umano potesse emanare un odore tanto squisito ... Per Grenouille era chiaro  che senza il possesso di quel profumo la sua vita non aveva più alcun senso ... Quando l'ebbe uccisa ... Affondò il viso nella sua pelle ... Quando l'ebbe annusata fino allo sfinimento, restò accovacciato accanto a lei ancora un momento, perchè era stracolmo di lei.

... gli sembrava di sapere finalmente chi era in realtà, e cioè un genio; e che la sua vita avesse senso, e scopo e fine e un destino più alto vale a dire niente di meno che rivoluzionare il mondo degli odori; e che lui solo al mondo avesse i mezzi per farlo, e cioè il suo raffinatissimo naso, la sua prodigiosa memoria e cosa più importante di tutte, l'odore-modello di questa fanciulla ... Adesso gli era chiaro il motivo per cui era attaccato così tenacemente alla vita: doveva essere un creatore di profumi. E non uno qualsiasi, bensì il più grande profumiere di tutti i tempi.

Non gli diede la mano, la sua simpatia non si era spinta fino a tal punto. Non gli avrebbe mai dato la mano. In genere aveva sempre evitato di toccarlo, per una sorta di sacro disgusto come se, toccandolo, potesse correre il rischio di contagiarsi, di contaminarsi. Si limitò a dirgli un breve addio. E Grenouille rispose con un cenno e si curvò e si allontanò.

L'olfatto di Grenouille avvertì subito che nessun essere vivente era mai penetrato in quella caverna. Fu quasi sopraffatto da un sentimento di timor sacro, quando ne prese possesso. Spiegò a terra con cura la sua coperta da cavallo come se coprisse un altare e vi si stese sopra. Si sentiva divinamente bene. Si trovava nella montagna più solitaria della Francia, a decine di metri di profondità sotto terra, come nella propria tomba. Non si era mai sentito così al sicuro in vita sua ... nel ventre di sua madre no di certo. Che il mondo esterno andasse in fiamme, qui non si sarebbe  accorto di nulla.  Cominciò a piangere in silenzio. Non sapeva chi ringraziare per tanta felicità.

Si diresse verso lo specchio e vi guardò dentro. Fino ad allora non aveva mai guardato in uno specchio. Davanti a sè vide un signore in elegante abito blu, con camicia bianca e calze di seta, e si inchinò in modo del tutto istintivo, come sempre si era inchinato di frone a simili signori eleganti ... Quello che sconcertò più di tutto Grenouille fu il fatto di avere un aspetto così incredibilmente normale ... non bello ma neanche particolarmente brutto ... piccolo ... un pò goffo ...viso poco espressivo: in breve era come mille altri uomini. Se ora fosse sceso per trada, nessuno si sarebbe voltato a guardarlo. E neppure lui sarebbe stato colpito da qualcuno simile all'attuale lui, se l'avesse incontrato.

Quando uscì per strada , fu colto da improvvisa paura, perchè sapeva di emanare un odore umano per la prima volta in vita sua. A lui però sembrava di puzzare, di puzzare in modo assolutamenta ripugnante. E non riusciva a figurarsi  che altri non trovassero ugualmente ripugnante il suo odore ...  

Non era in uno stato d'animo euforico, quando aveva concepito il progetto di dominare gli uomini. Non vi era alcun guizzo di follia  nei suoi occhi, e non una smorfia insensata deformava il suo viso. Non era fuori di sè. Era così limpido e sereno di spirito che si chiese perchè poi voleva farlo. E si disse che lo voleva perchè era malvagio fino alle midolla. E questo lo fece sorridere, ed era molto contento. Aveva un'aria del tutto innocente, come una persona qualsiasi che è felice.

"Che cosa avverrà", pensò, "se questo profumo, che sarà mio ... che cosa avverrà, quando finirà? Non è come nella memoria, dove tutti i profumi sono immortali. Quello reale si consuma nel mondo. E' fugace, e quando si sarà esaurito, la fonte da cui l'ho preso non esisterà più. E io sarò nudo come prima, e dovrò arrangiarmi con i miei surrogati. No sarà peggio di prima! Poichè nel frattempo l'avrò conosciuto e posseduto, il mio splendido profumo personale, e non riuscirò a dimenticarlo, perchè non dimentico mai un profumo ..."

... In vita sua non si era mai sentito così bene, così tranquillo, così equilibrato, così tutt'uno con se stesso - neppure quand'era stato sulla sua montagna - come in queste ore di pausa dal lavoro, quando a notte fonda sedeva accanto alle sue vittime e aspettava vegliando. Erano gli unici momenti in cui il suo cervello malinconico formulava penieri quasi lieti. 

Chi da principio alla sua vista aveva provato soltanto pietà e commozione adesso era traboccante di nuda concupiscenza, chi dapprima aveva provato soltanto ammirazione e desiderio ora si sentiva in preda all'estasi. Tutti pensavano che l'uomo in giacca blu fosse l'essere più bello, più attraente e perfetto che si potesse immaginare: alle monache appariva come il Salvatore in persona, ai seguaci di Satana come il Signore splendente delle tenebre, agli uomini colti come l'Essere Sublime, alle fanciulle come il principe da fiaba, agli uomini come il ritratto ideale di loro stessi ... Grenouille stava a guardare e sorrideva ... Ma in verità sulle sue labbra non c'era un sorriso, bensì un sogghigno orrendo, cinico, che rifletteva tutto il suo trionfo e tutto il suo disprezzo.

Ma quel piccolo uomo con la sua giacca blu si era semplicemente trovato lì come se fosse spuntato dal terreno, con una boccetta in mano, che aveva stappato. Questa fu la prima cosa che riuscirono a ricordare: che un tale era lì e stappava una boccetta. E poi si era spruzzato tutto il contenuto di questa boccetta e tutt'a un tratto era apparso circonfuso  di bellezza, come di una fiamma raggiante ... E poi d'un tratto crollò in loro l'ultima inibizione ... Si precipitarono su quell'angelo, si avventarono su di lui, lo gettarono a terra. ognuno voleva toccarlo, ognuno voleva una parte di lui ... Gli strapparono dal corpo i vestiti, i capelli, la pelle, lo fecero a brandelli, affondarono le unghie e i denti nella carne, gli si buttarono addosso come iene.

Mai e poi mai avrebbero pensato di poter compiere un gesto tanto orribile. E tuttavia si meravigliavano di come fosse stato facile per loro, e di non avvertire neppure un'ombra di rimorso pur con tutto l'imbarazzo. Al contrario! Nonostante lo stomaco fossse pesante, il cuore era straordinariamente leggero.  Nelle loro anime tenebrose si agitava d'un tratto un'ombra di gaiezza. E sui loro volti aleggiava un tenero timido barlume di felicità ...Erano straordinariamente fieri. Per la prima volta avevano compiuto un gesto d'amore.

 

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Commenti al Post:
mario_woody_grella
mario_woody_grella il 02/12/13 alle 22:42 via WEB
A questo punto avrebbe dovuto trascriverlo integralmente.
 
 
Vilma66
Vilma66 il 08/12/13 alle 15:11 via WEB
Mi sembra chiaro che il mio blog rispecchi perfettamente i titolo ....
 
MG_The_blogger
MG_The_blogger il 08/12/13 alle 09:07 via WEB
A quando un nuovo post? Oppure vado direttamente ad acquistareil libroin libreria?
 
 
Vilma66
Vilma66 il 08/12/13 alle 15:14 via WEB
Sono soltanto due passi tra le righe ... anche per incuriosire il lettore e scegliere un libro piuttosto che un altro... non mi va di fare un riassunto... non e' questo lo scopo del mio blog ... ciao
 
   
MG_The_blogger
MG_The_blogger il 09/12/13 alle 22:36 via WEB
Riassunto? Il blog non si presta né al riaasunto, né alla ricopiatura...
 
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