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« La Nuova FonteDaini, Teatro e Cinema »

Terrore

Post n°19 pubblicato il 02 Ottobre 2006 da painkeeper
 
Tag: Sogni
Foto di painkeeper

Era da un po' di tempo che non facevo un incubo (o sogno orrorifico, ancora non m'è chiara la differenza). Questo è stato particolarmente tenace: ho dovuto lavorare molto per liberarmene.


Non ricordo esattamente come inizia il sogno. Ad un certo punto mi ritrovo in un prato con qualche albero, in una giornata di sole. C'è uno strano essere: una specie di entità della consistenza della pasta da modellare, di colore violaceo ma con un patchwork giallo e arancione. L'essere salta addosso ad una persona e la ingloba, dopodiché assume la forma di quella persona (anche se non il colore). Salta un po' qua e là e poi si mangia anche una giraffa, assumendone poi la forma. A me viene in mente la parola mimic e la creatura del film Relic, anche se so che quest'associazione è sbagliata.
Cambio scena. Mi ritrovo in una stanza da bagno con almeno un'altra persona, forse due. La stanza è molto simile a quella del sogno
La Nuova Fonte. Ci siamo nascosti lì per sfuggire al mostro che c'è fuori, anche se ci siamo resi conto che il mimic non ha coscienza di far del male: per lui è solo un gioco.
A questo punto vengo preso da uno stato di angoscia. Non sono del tutto addormentato. Dalla tazza del water vedo uscire la testa di Sadako (dal film
The Ring) e, dopo un po', anche il resto del corpo. Comincio a sudare. In quel momento credo d'essere stato sveglio quasi del tutto. La mia visione notturna comincia ad alternarsi: continuo a immaginare il sogno di prima, ma ogni tanto lo intervallo con la vista di una specie di nebbia, o fumo, che riempie uno spazio vuoto davanti a me. Sembra un'infinita trama di fili lattiginosi in un campo scuro, forse viola. Mi trasmette un'angoscia incredibile, anche perché sembra avvicinarsi a me.
Le immagini del fumo e la scena del bagno si alternano man mano che Sadako si avvicina con il suo tipico movimento a scatti. Comincio a chiedermi come mai mi faccia tanta paura. L'angoscia aumenta e comincio a sudare davvero tantissimo; sono tentato di aprire gli occhi e accendere la luce, ma decido di combattere questa sensazione al buio.
Adotto la tipica soluzione di quando faccio sogni orrorifici e sono abbastanza cosciente da guidare la visione: immagino che siano i mostri ad aver paura di me. Questa volta non riesco a pormi nel giusto stato di idee: sono sopraffatto dalla paura. Allora cerco alleati negli altri mostri: penso a me, il mimic, Alien (di Ridley Scott), e Ygramul (dal libro
La Storia Infinita) contro Sadako. Ma nemmeno così riesco a distogliere la visione di lei che si avvicina o del fumo cosmico che inizia a circondarmi.
Alla fine Sadako mi guarda da sotto i capelli, e indossa i tipici occhi alieni (quasi da cavallo) che ha nel film. Mi fa meno impressione di quanto mi sarei aspettato. Continua e si infila nella doccia, che ha delle ante opache. Chiudo di corsa le ante e tiro loro un calcio frontale, spaccandole. La doccia e vuota. Vedo di nuovo Sadako che esce dal water.
L'angoscia che si era allentata per un attimo riprende. Mi convinco che Sadako sia l'impersonificazione della mia paura verso la malvagità insensata. Decido che devo combatterla dentro la mia mente.
Cambio ancora tattica: stavolta la immagino come mia alleata, assieme agli altri mostri e ad un esercito di personaggi fantasy. Tutti assieme in una battaglia campale contro una sola persona. Nemmeno questo è stato sufficiente: non riesco a concentrarmi sulla visione globale ma penso continuamente a lei e al fatto che vuole fare del male. Ordino a un drago di soffiarle addosso del fuoco. Lei svanisce. Riappare poco dopo in un'altra visione.
Cambio ancora strategia: penso a tutt'altro. Comincio a seguire un rosario di pensieri che va dal film visto ieri (
Pirati dei Caraibi - La Maledizione del Forziere Fantasma), all'uscita con amici di sabato sera, ai giochi di ruolo, alla programmazione al computer.

Pian piano l'angoscia si dilegua. Le visioni della nebbia si fanno meno frequenti e meno inquietanti. Provo un senso d'orgoglio per essere riuscito a sconfiggere questo terrore insensato, e Sadako mi riappare solo come una vecchia confidente.



Di lì a poco mi riaddormento.

Oggi ho pensato che c'è una tattica che non avevo tentato: quella di trasformarmi in un mostro a mia volta. Di fatto è un raffinamento del mio primo tentativo, che in altre occasioni ha funzionato egregiamente. Ora sarei curioso di sapere se avrebbe funzionato meglio dei voli pindarici utilizzati come ultima risorsa.

 
 
 
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