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Post n°640 pubblicato il 12 Marzo 2012 da VoceProletaria
Cub- Cobas: una pratica unitaria Cobas e Cub intendono dar vita ad un percorso comune per andare in controtendenza rispetto ai tentativi di frantumazione della classe in atto e, nello stesso tempo, essere un modo nuovo di sperimentare la pratica unitaria non come accordo fra apparati segnato da una logica politicista ma come effettiva iniziativa che si sviluppa nelle aziende, sul territorio e che sa rivolgersi ad un'opposizione sociale ampia. Nel contempo intendiamo costruire ambiti comuni di discussione sulle ragioni della crisi, che è sempre più evidente essere la crisi dello stesso sistema capitalistico, e sui mezzi per affrontarla. A fronte di un attacco di straordinaria violenza contro la classe, il terreno che proponiamo di praticare è quello della più ampia e radicale rivolta popolare, in grado di attivare la lotta con continuità e intelligenza, sostenuta da una vasta alleanza sociale, politica, sindacale, che modifichi radicalmente i rapporti di forza e renda realistica l’unica parola d’ordine unitaria, finora, a livello nazionale ed europeo: “noi la crisi non la paghiamo” e, conseguentemente, “la crisi va pagata da chi l’ha provocata”. Con tali convinzioni, ci diamo per l’immediato futuro i seguenti obiettivi: Siamo consapevoli della difficoltà dell'iniziativa su questo terreno a fronte di un blocco di potere nazionale ed internazionale che vede schierati dalla stessa parte governi e maggioranze di diverso colore, capitale finanziario ed industriale, apparati del sindacalismo concertativo ma, a maggior ragione, affermiamo che l’urgenza dell'azione rimanda alla necessità di una reale democrazia sindacale negata e requisita dai sindacati monopolisti, un’azione permanente, anche alla luce delle “lamentele” Fiom per la sottrazione di tali diritti (a noi sempre negati) alla loro organizzazione che ne ha sempre goduto in regime di monopolio spesso esercitato nei nostri confronti a partire dalla quota riservata di 1/3 in più di delegati nella elezione di RSU-RLS. Il massacro delle pensioni non ha chiuso il conflitto sul tema. A partire dal Convegno di Roma del 21 gennaio abbiamo costituito un gruppo di lavoro comune, con la partecipazione di esperti del settore, che diffonderà convegni, assemblee e iniziative di propaganda per costruire un ampio movimento per la difesa, il recupero e la conquista di pensioni adeguate per tutti/e, con particolare riferimento alle nuove generazioni di lavoratori a cui si intende negare la pensione. Lavorare insieme per una mobilitazione ampia con i movimenti per la difesa dei beni comuni e contro le Grandi opere: in particolare con quello più diffuso e consolidato dell’ “acqua bene comune”, visto l’impegno nella campagna referendaria ed oggi in quello per il rispetto della plebiscitaria vittoria attraverso: E’ assai concreta la possibilità che le trattative tra governo, sindacati concertativi e Confindustria producano ulteriori peggioramenti delle condizioni di vita e di lavoro nel pubblico e nel privato. Dobbiamo utilizzare in maniera molto mirata e accorta lo strumento dello sciopero. Milano febbraio 2012 COBAS (Confederazione dei Comitati di Base |
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