Un ateneo da tenere d'occhio, indubbiamente. Potrebbe essere già qui una prima risposta allo sfascio dell'Università programmato dalla Gelmini e da tanti, troppi, "altri" rettori.
Università di Pisa: si ridiscute di assunzioni e prepensionamenti
Domani il Senato Accademico ritorna su questi temi, sulla base di una richiesta sottoscritta da 15 senatori.
di Pisa Notizie, 11.10.2010
E' prevista per domattina una seduta del Senato Accademico dell'Università di Pisa particolarmente importante e delicata, alla luce di una raccolta di firme da parte di numerosi senatori affinchè vengano inserite alcune questioni che stanno segnando il dibattito all'interno del nostro ateneo ormai da settimane, per non dire da alcuni mesi.
Infatti ben 15 membri del Senato accademico hanno chiesto al Rettore l'inserimento nell'ordine del giorno della seduta di domani un "punto relativo alle proposte emerse a larga maggioranza (con due sole astensioni) nell'ultima riunione della Commissione Sviluppo e relative al: 1) Completamento della manovra per bandire n. 85 posti di ricercatore e conseguente utilizzo dei punti budget: avvio delle procedure per definire criteri e tempi di programmazione; 2) riesame della procedura di prepensionamento dei ricercatori".
Viene inoltre richiesta una discussione sul "problema della didattica, con riferimento alla difficoltà di approvare la programmazione, garantirne l'applicazione e avviare i corsi in importanti Facoltà dell'Ateneo".
E a vedere l'elenco dei firmatari della richiesta si capisce che dalla discussione si potrebbe anche passare a decisioni importanti, riguardo temi, in particolare quello del riesame della procedura del prepensionamenti forzoso dei ricercatori, che hanno caratterizzato la campagna elettorale per l'elezione del nuovo Rettore, con l'idea avanzata dal prof. Augello, eletto nella scorsa settimana Rettore per il prossimo quadriennio, di ritirare il provvedimento.
Infatti tra i firmatari troviamo ben 10 Presidi di Facoltà su 11: la Preside di Agraria, prof. Manuela Giovannetti; il Preside di Medicina veterinaria, prof. Alessandro Poli; il Preside della Facoltà di Ingegneria, Pierangelo Terreni; il Preside di Lingue e letterature straniere, il prof. Bruno Mazzoni; il Preside di Economia il prof. Mario Massimo Augello; il Preside di Lettere e filosofia, prof. Alfonso Maurizio Iacono; il Preside di Farmacia, prof. Aldo Balsamo; il Preside di Scienze politiche, il prof. Claudio Palazzolo; il Preside di Scienze, prof. Umberto Mura; il Preside di Giurisprudenza, il prof. Eugenio Ripepe. A questi si aggiungono altri cinque senatori: il prof. Roberto Barbuti; il prof. Paolo Deri; i due rappresentanti del personale tecnico-amministrativo Francesco Giorgelli e Bruno Sereni; e il rappresentante degli studenti della lista Sinistra Per, Rocco Albanese.
E' evidente che con questi punto all'ordine del giorno e con queste firme il Senato di domani si preannuncia molto denso e interessante. Tutto ciò mentre prosegue la mobilitazione all'interno delle Facoltà contro il DDL Gelmini. Dopo la tre giorni di mobilitazione dal 4 al 6 ottobre, conclusasi con la prima notte bianca a sostegno dell'Università pubblica in Sapienza, questa settimana la giornata decisiva su cui si concentra l'attenzione di ricercatori, precari e studenti è quella di mercoledì 13 ottobre quando si svolgerà al Polo Carmignani l'assemblea di ateneo, un appuntamento che si è deciso di organizzare dopo l'elezione del nuovo Rettore. Si tratta di un appuntamento importante per capire come proseguire la mobilitazione, considerato che sabato 16 il movimento universitario aderirà e sarà presente anche da Pisa alla manifestazione nazionale indetta dalla Fiom a Roma e il 17, sempre a Roma è prevista un'assemblea nazionale.