Finanza in pillole.
Se hai un debito di 1.000 euro con la banca hai un piccolo problema;
se hai un debito di 100.000 euro con la banca hai un serio problema;
se hai un debito di 1.000.000 di euro con la banca... la banca ha un problema;
se la banca ha un debito di 1.000.000.000 di euro lo Stato ha un problema.
Care colleghe, cari colleghi,
nonostante il teatrino mediatico buono solo ad una campagna elettorale altrimenti scontata fin da subito per il suo esito, Monti e Bersani sono già sicuri di essere i futuri reggitori delle italiche sorti.
E, giusto perché non ci manchi proprio niente, si può anche prevedere qualche comodo posto per il loro "avversario" Berlusconi nei salotti economici e finanziari che contano.
La vicenda del Monte dei Paschi di Siena, ovvero l'ennesima rapina dalle tasche degli italiani per pagare e ripagare gli interessi fallimentari delle banche, dice questo ed anche altro...
Bersani, nel suo programma elettorale, afferma che è sua intenzione riprendere i soldi dalle banche per darli alle famiglie ed ai cittadini italiani.
Sarà... di certo, per il momento è avvenuto l'esatto contrario.
Dai cittadini italiani che hanno appena pagato l'ultima rata di IMU (4 miliardi), ben 3,9 miliardi sono andati alla sua banca, l'MPS, per salvarla dal crack.
I soldi per la Scuola, la Sanità, la Previdenza, quando queste istituzioni si intendono PUBBLICHE, non ci sono mai. Non ci sono più nemmeno per pagare la Cassa Integrazione, così ci dicono.
Però ci sono per pagare aerei militari (peraltro di dubbia consisetnza, visto che si "guastano" con poche gocce di pioggia. Sic!!!), sommergibili e spese di guerra varie che costano cifre astronomiche e, come sempre, ci sono e ci saranno per riempire i forzieri delle banche. Anche quando queste sono fallimentari...!
Difficile immaginare un rivoluzionamento del sistema da parte di chi gode ed approfitta di tanta munificenza. Nemmeno Berlusconi, che pure ha la sua banca in Medionalum, ha interesse a guastare certi giochini, in quanto, per sua stessa ammissione, ha condotto grossi affari proprio con lo stesso Monte dei Paschi di Siena.
Cane non morde cane.
Governo Mario Monti dei Paschi di Siena.
Sarà probabilmente questo il titolo più appropriato del prossimo esecutivo.
Un governo retto dai poteri finanziari che si trovano a loro agio indifferentemente con i rappresentanti del centrodestra o centrosinistra o centrocentro. Poteri forti che, ovviamente, se ne fregano se i loro servi politici indossano una maglietta di un colore piuttosto che un altro. A loro importa che questi "rappresentanti eletti" a loro servizio siano pronti ad ubbidire.
La par condicio della Camusso. PD sine qua non.
Fuori dal teatrino, ed in opposizione ad esso, si colloca l'unica lista di sinistra "incompatibile", quella Rivoluzione Civile che sta innervosendo sempre più Bersani e soprattutto Vendola.
I sondaggi in crescita di Ingroia con Rivoluzione Civile stanno infatti rivelando l'inconsistenza della furberia politica di colui che si accredita come "sinistra" del centrosinistra, tanto che Vendola non riesce più a garantire il fianco sinistro del PD ed, anzi, è costretto ad essere rassicurato dallo stesso Bersani che non sarà scaricato dopo le elezioni in cambio dell'alleanza con Monti, Casini e Fini.
La grancassa dei giornali e dei media amici del PD non riescono neanche loro a risollevare il poeta con la zeppola, ed anche Bersani, seppure resta in testa alle preferenze elettorali, non sembra poi così sicuro di mantenere inalterato il suo appeal fino al momento del voto. Entrambi necessitano ancora di una forte visibilità e di una più efficace propaganda tra il popolo dei lavoratori, ovvero il serbatoio di voti ancora oggi più consistente.
E chi si chiama in questi casi? Ma il sindacato, chi se no...?. Quello, chiaramente, asservito e "cinghia di trasimissione" senza se e senza ma. La Camusso e la sua segreteria, in poche parole, anche perché Bonanni è al momento indisponibile. Lui milita già attivamente nella compagine di Monti..
Il miglior spot elettorale per il PD lo fornisce dunque la CGIL di Susanna Camusso, con la sua conferenza di programma in cui sono stati invitati Bersani, Vendola, Amato (aspirante Presidente della Repubblica...) e Tabacci. Ma non Ingroia o altri candidati di "sinistra concorrente".
Un atteggiamento squallido e servile che, tuttavia, non ha mancato di sollevare numerose e giuste critiche e che qui, per brevità, sintetizziamo riportando di seguito l'articolo del fatto in questione e l'intervento scritto che Ingroia avrebbe letto, se invitato.
La voce operaia in Parlamento.
L'altra CGIL, quella che realmente è di sinistra, si candida direttamente con Rivoluzione Civile ed è incarnata dall'operaio FIOM di Pomigliano d'Arco, Antonio Di Luca, che ha combattuto e combatte seriamente contro l'arroganza di Marchionne & co.
E' questo il sindacato che ci piace, il sindacato che lotta, non quello che predispone le passerelle ai politici dei banchieri...
E con questo esempio chiudiamo questa comunicazione e rimandiamo alla lettura dei vari report sul blog http://blog.libero.it/VoceProletaria
Un saluto. ProletariaVox
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