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Devastante de-industrializzazione in Serbia

Post n°638 pubblicato il 12 Marzo 2012 da VoceProletaria


Devastante de-industrializzazione in Serbia

da Gilberto Vlaic, della onlus Non Bombe Ma Solo Caramelle, riceviamo e diffondiamo:

Al telefono con Rajko il 22 febbraio 2012

Ho parlato a lungo con Rajko ieri per discutere problemi connessi alla campagna affidi e nuovi progetti in una scuola primaria.
Mi ha fornito informazioni importanti sulla situazione economica generale e dalla Zastava in particolare, pregandomi di inviarle a tutti. Eccovi un riassunto.

Ci si aspetta un grosso calo (dell’ordine di 40-50 mila addetti) dell’occupazione industriale e dell’indotto in Serbia durante il 2012.
I punti di crisi più grandi sono dati da:

1. fabbrica metalmeccanica Krusik (produce armi) di Valjevo; ha circa 3500 dipendenti diretti e versa in profonda crisi; il suo ruolo nell’economia della città  di Valjevo, che ha circa 60.000 abitanti, è paragonabile a quello della Zastava a Kragujevac.
Ricordo che a Valjevo è stata delocalizzata la produzione di calze della Golden Lady che ha chiuso i propri stabilimenti in Emilia.
A questo riguardo Riccardo Iacona ha appena prodotto una puntata del suo programma Presa Diretta che è andato in onda su Rai 3 domenica scorsa 19 febbraio 2012; se non la avete vista potete usare questo indirizzo:
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-681d9560-8816-4fda-bd7f-553fcdbe4a5d.html#p=0
Ve ne consiglio vivamente la visione dal minuto 57 e 40 per circa mezz’ora; molto interessanti le interviste al Ministro dell’economia Nebojsa Ciric e a un giornalista serbo dal minuto 1:21:40 fino al minuto 1:25:50.

2. acciaieria di Smederevo, della quale avevo parlato nella relazione sulla situazione economica della Serbia che avevo spedito a tutti il 29 gennaio scorso. La US Steel che aveva comprato lo stabilimento nel 2003 ha appena abbandonato la Serbia; i lavoratori diretti che perderanno il posto sono circa 5.500, mentre le ripercussioni sull’indotto interesseranno almeno 10.000 lavoratori.

Per quanto riguarda Kragujevac, c’è un grave problema nel gruppo Zastava, dove per più di 2000 lavoratori (circa 6000 persone con i loro familiari) non vengono più pagati i contributi sanitari, per cui non hanno più alcun diritto (già ce ne erano pochi...) sul fronte della salute; è il sindacato che cerca di sostenere le spese per i medicinali dei lavoratori.
I lavoratori di Zastava Armi hanno occupato il 21 gli uffici del servizio di assicurazione sanitaria e ci resteranno fino a che il problema non sarà risolto.
Il Sindacato ha mandato al Presidente della Repubblica e al Presidente del Consiglio dei Ministri il comunicato che vi allego, sia in serbo che tradotto in Italiano [si veda al punto seguente].

Un cordiale saluto a tutte/i
Gilberto Vlaic
Trieste, 23 febbraio 2012

 

Lavoratori di Kragujevac deprivati dell'assicurazione sanitaria

Ci rivolgiamo a voi a nome delle nostre aziende e dei nostri 2165 lavoratori, di cui 250 invalidi, e 4500 membri delle loro famiglie a causa dell’irrisolto problema dell’assicurazione sanitaria di quest’anno.
Le nostre fabbriche sono in ristrutturazione già  da molto tempo e il lavoro si svolge in condizioni eccezionalmente difficili (per esempio senza riscaldamento e adeguate protezioni individuali); noi abbiamo sempre rispettato gli impegni lavorativi e tutti gli accordi presi con  i ministeri competenti e abbiamo così contribuito alla stabilità  sia delle nostre fabbriche che più in generale del Paese.
Nonostante i frequenti contatti con i rappresentanti della Repubblica e con i ministeri di competenza la soluzione del problema dell’assicurazione sanitaria è solo all’inizio.
Chiediamo che sia risolto al più tardi entro il 27 di febbraio prossimo.
In caso contrario saremo costretti a radicalizzare la lotta sindacale che comprende il blocco degli istituti della città e dei punti nevralgici del traffico e infine la marcia degli operai a Belgrado.
Aspettiamo che entro la fine di questa settimana ci convochiate per risolvere in maniera collegiale questo problema scottante.
Kragujevac, 22 febbraio 2012.

---

A seguito delle mobilitazioni, a inizio marzo i lavoratori della Zastava hanno ottenuto il pagamento dell'assicurazione sanitaria fino a giugno prossimo: si legga l'articolo

RADNICIMA "ZASTAVE" OVERENE ZDRAVSTVENE KNJIŽICE DO JUNA
http://www.cnj.it/documentazione/EconomiaLavoro/docu0005.JPG

Si vedano anche le fotografie delle mobilitazioni:
http://www.cnj.it/documentazione/EconomiaLavoro/Photo0195.jpg
http://www.cnj.it/documentazione/EconomiaLavoro/Photo0197.jpg
http://www.cnj.it/documentazione/EconomiaLavoro/Photo0199.jpg
http://www.cnj.it/documentazione/EconomiaLavoro/Photo0202.jpg

Nel frattempo, un messaggio unitario di solidarietà  era stato inviato dalle associazioni italiane che da anni operano a Kragujevac:

Comunicato

1. Al Presidente della Repubblica di Serbia Tadic, al presidente del Consiglio dei Ministri Cvetkovic e al Ministro dell’Economia Ciric
2. Ai Sindacati dei lavoratori del gruppo Zastava di Kragujevac

Le nostre associazioni agiscono da più di dieci anni in Serbia, cercando di portare solidarietà materiale ai lavoratori e agli ex lavoratori del gruppo Zastava di Kragujevac e alle loro famiglie attraverso la forma degli affidi a distanza dei loro figli e più generalmente sviluppando progetti che vadano incontro a reali bisogni sociali della popolazione nel campo della scuola, della salute e del disagio fisico e mentale, in modo da sostenere gli ultimi, quelli che non hanno voce.

Esprimiamo la nostra più convinta solidarietà ai lavoratori del gruppo Zastava che sono in lotta per chiedere che a loro e alle loro famiglie venga garantito il diritto primario alla salute, attraverso il pagamento dei contributi sanitari.

Non riusciamo a capire come un Governo, così generoso nel sostenere gli investimenti esteri nel proprio Paese, attraverso la creazione di zone franche, l’esenzione dalle tasse, altissimi contributi economici per la creazione di posti di lavoro che non si sa quanto dureranno, non sia in grado (o non voglia) garantire ai propri cittadini i diritti fondamentali, tra cui quello alla salute.

Da diverse città d’Italia, 1 marzo 2012

A,B,C Solidarietà e Pace, ONLUS di Roma
ALJ Aiutiamo la Jugoslavia ONLUS di Bologna
Associazione Adottanti di Torino
Associazione Mir Sada - Progetto per la Pace di Lecco
Associazione Most za Beograd - Un ponte per Belgrado in terra di Bari
Associazione SOS Yugoslavia di Torino
Associazione Zastava Brescia per la Solidarietà Internazionale ONLUS
Non bombe ma solo caramelle ONLUS di Trieste
Un ponte per... ONLUS di Roma

 

 
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