Post n°6 pubblicato il 27 Gennaio 2007 da don_vongola
All'inizio di questo rocambolesco blog ho dimenticato di specificare un particolare... lo faccio ora. |
Post n°5 pubblicato il 26 Gennaio 2007 da don_vongola
Sono abile nello scegliere ristoranti per i quali occorre fare un po' di strada. Forse se non decidessi alle 8.15 di sera di muovermi da Milano alla volta della provincia pavese le cose sarebbero più semplici. Enrico ci fa accomodare dove preferiamo. Scegliamo la veranda, con noi solo altri 3 ospiti in sala. Ma veniamo a noi. Dopo un appetizer composto da un cappuccino di cotechino, lenticchie e spuma di patate (davvero buono), un assaggio di Pulaster scapà glassato all'aceto (gradevole) e una fetta di "semplice" chorizo (sì... ma di Joselito) accompognato da un Pinot nero vinificato in bianco 2002 della loro azienda (che io però non ho trovato esaltante), dal nostro menù degustazione abbiamo avuto: - Manzo crudo al coltello con salsa d'uovo al curry e sorbetto di mandorle (ottima materia prima, buono l'abbinamento con la delicata salsa, a mio avviso un filo troppo invadente il gusto del sorbetto), voto 7,5 - Lingua Salmistrata con Toma e Polenta abbrustolita, salsa di mela e rafano (un quadratino dove i tre ingredienti sono sovrapposti uno sull'altro, io ho una predilezione per il rafano, in questo caso la salsa è alleggerita), voto 7 - Tortelli di Zucca con crema all'olio di Caprino a Latte crudo (pur essendo i tortelli di zucca un piatto che non amo, decido di non modificare la sequenza del mio degustazione come invece avrà fatto la mia commensale precedentemente accordatasi con il gentile Enrico, so che a questi livelli di cucina il piatto "classico" si eleva a qualcosa di superiore rispetto alla tradizione - almeno quando la cosa è fatta a regola d'arte... - Infatti non vengo smentito. Nonostante non sia il mio gusto i tortelli sono eccellenti, la pasta ha la giusta consistenza e il ripieno in contrasto con la crema al caprino è soffusamente dolce), voto 8 - Riso e Latte con Schienali alle spezie (il risotto viene cotto interamente nel latte, senza brodo... chicchi consistenti e sapore molto morbido ma rinvigorito dal gusto degli schienali) voto 7,5 - Coscia d'Oca croccante con Fegato Grasso e patate ai grani di senape (Il piatto della serata... In questi casi ciò che bisogna fare è prendere una piccola porzione di desinare, portarlo alla bocca e poi lentamente, a occhi chiusi, ascoltare le emozioni che arrivano, copiose e differenziate come i colori che si rifrangono in uno specchio d'acqua), voto 8,5 In abbinamento con i primi due piatti abbiamo bevuto un Sylvaner 2005 di Kofererhof, davvero gradevole. Poi un Dolcetto "Bricco della Serra" 2005 di Bera, sicuramente un Dolcetto anomalo, discreto, ma per quel che m riguarda, senza entusiasmi. Pre-dessert: Come dolce una sequenza di 6 bicchierini, tra questi: - gelato al fior di latte con mela al vino e peperoncino candito Tutti i dolci sono davvero golosissimi, media voti 7,5. In abbinamento un sorprendente birra belga aromatizzata alla ciliegia, Timmermans Kriek Per concludere un caffè, buono, poi dei mikado fatti in casa e un fantastico Rhum Barbados 1995. In abbinamento Enrico ci propone dei sigari. Conto in due (due menù degustazione a 65 euro, due degustazioni vini a 80 euro, un rhum a 15 euro, due caffè a 5 euro): 230 euro. Le Robinie di Ca' D'Agosto |
Post n°4 pubblicato il 14 Gennaio 2007 da don_vongola
Sono stato a cena sabato in questa trattoria che conosco da diverso tempo. L'ambiente è davvero semplice, niente eleganza, tavoli molto ravvicinati. Vi verrà poi offerto del buon pecorino sardo, non troppo stagionato e poi noi abbiamo chiuso con Un caffè, onesto. Il vino è proposto da loro ("Bianco o Rosso? Fermo o Frizzante?"), ci sono 3/4 etichette "base" offerte abitualmente, se proprio siete degli irriducibili e pensate ancora di essere da Cracco Peck esiste una carta dei vini (ma io non so darvi informazioni in proposito perchè non l'ho mai consultata: non credo sia il posto per bere certe cose, e soprattutto la loro proposta è più che dignitosa). In due (tre antipasti, un primo, un secondo -catalana astice e aragosta -, due sorbetti, un caffè, una bottiglia di vino, una bottiglia di acqua, grappa) fanno 83 euro. Uscirete dal locale con il sorriso, contenti che a Milano ci sia ancora un posto così. Trattoria del Pescatore
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Post n°3 pubblicato il 05 Gennaio 2007 da don_vongola
Sono stato di recente a Roma. Nella lista dei ristoranti da visitare c'erano, in prima fila, "L'altro Mastai" di Fabio Baldassarre e "il Pagliaccio" di Anthony Genovese. Il ristorante è all'interno dell'Aldrovandi Palace Hotel. Appena entrati si viene accompagnati all'ascensore e vi mandano al primo piano sotto terra, ma tranquilli: qui una ragazza davvero carina, vi accoglierà, prenderà i vostri soprabiti e sorridente vi affiderà nelle mani di un gentile cameriere. La location è splendida: moderna, elegante, tavoli spaziosi e ben distanziati. La vista su un delizioso giardino illuminato. Ma veniamo al sodo. - spuma di mozzarella, uovo in camicia e tartufo bianco (buono l'accostamento fra il gusto dolce della mozzarella e i profumi decisi del tartufo. La piacevolezza iniziale però a lungo andare si è trasformata in stucchevolezza, ho fatto fatica a finire il piatto. La base era composta da fagiolini verdi, ingrediente che ho trovato poco in sintonia con gli altri sapori), voto 6,5 - spaghetti ostriche, tartufo e salsa di thè verde (un piatto che mi lasciava un po' perplesso leggendo la Carta e che, ovviamente, ho deciso di ordinare per testare le mie curiosità. Perplessità confermate: la doppia forza d'urto di ostriche e tartufo rendeva il piatto davvero troppo esplosivo e la fragile salsa di tè verde non ce la faceva a rimettere tutto al proprio posto... Conseguenza, piatto sbilanciato e con una sapidità davvero esagerata), voto 5 - babà con zabaione al marsala, frutta fresca e composta di albicocche (un esecuzione corretta - ci mancherebbe... - ma priva della sorpresa che mi aspetto da un grande chef su un piatto classico. A mio parere, totalmente inesistente un filo conduttore ai quattro ingredienti del piatto), voto 6 Nota - di - Servizio: dopo l'antipasto ci viene subito portata la carta dei dessert (avevamo ancora in attesa il primo piatto). La cosa viene motivata adducendo tempi lunghi per alcuni dei dolci... peccato che questa urgenza del Servizio infranga tutto il piacere che una cena (soprattutto a questi livelli... e prezzi) dovrebbe garantirti. Domanda... Ma qualcuno aveva fretta? Spesa totale:120 euro.
Baby |
Post n°1 pubblicato il 02 Gennaio 2007 da don_vongola
La mia intenzione è, le poche volte che lo farò, di postare ricette semplici, non fatte per sorprendere, ma che abbiano una caratteristica fondamentale: essere buone. Le ricette che scriverò le ho cucinate personalmente un numero infinito di volte (non metterò mai una ricetta che ho visto da qualche parte solo perchè mi ispira o qualcosa che sia poco meno che iper collaudato). Sono le cose che preparo per le persone che amo, sono ricette preziose... per questo ne darò poche, e poche alla volta.
(per 4) Vi servono... - 400 g. di spaghettini Ok, ma ora che diavolo ci faccio? Fate spurgare le vongole per almeno due ore in un recipiente con acqua fredda e salata tenendole in frigo. Far aprire le vongole in una padella di alluminio. Appena le valve si schiudono togliere dal fuoco. Togliete i molluschi dai gusci e tenete da parte l'acqua di cottura. Mettete sul fuoco una pentola piena d'acqua, salate e cuoceteci gli spaghetti molto al dente (almeno 3 minuti in meno del tempo abituale di cottura per il tipo di marca che avete scelto. Ok la De Cecco o la Garofalo, se usate la Cav. Cocco meglio ancora), scolate la pasta e tenete un bel po' di acqua di cottura. Mettete la pasta nella padella con il sugo (avrete già riacceso la fiamma precedentemente) e finite di cuocere aggiungendo acqua di cottura quanto necessario. Dopo un minuto da quando avete iniziato a saltare la pasta aggiungete le vongole sgusciate (non vorrete farle seccare, vero?). E' un piatto davvero semplice. Ma le cose semplici sono difficili, sono i piatti che tutti conosciamo: nonne, zie, mamme, ristoranti, pizzerie... provate a contare quante volte l'avete mangiato nella vostra vita, quante pietre di paragone avete per dire è buono, non buono. Penso abbiate mangiato più spaghetti alle vongole che non una... "Coda di scampo e noce di cappasanta in succo di sedano infuso all'assenzio con purea di cipollotti e zenzero e insalatina di sedano" o "Pernice rossa profumata allo sherry e cardamomo, purea di zucca alla liquirizia"... e allora siamo così sicuri che fare un ottimo (non ho detto qualunque), un ottimo spaghetto alle vongole sia così facile? Attenzione davvero a ciò da cui partite, se siete tentati di usare il vino che avete in cartone in frigo per sfumare, o se volete usare la pasta Barilla che avete nella credenza, non fatelo. Non sarebbe la stessa cosa. Fate voi. |
Inviato da: discoverysergio
il 23/02/2010 alle 12:31
Inviato da: perdiamocidiv
il 14/02/2007 alle 18:53
Inviato da: Miss_Molly
il 15/01/2007 alle 19:24
Inviato da: don_vongola
il 15/01/2007 alle 03:39
Inviato da: mastodos
il 14/01/2007 alle 22:37