Post n°13 pubblicato il 21 Marzo 2008 da the_tsunami_san
Secondo la famiglia Ch’en, oggi alla 19ª generazione, il T’ai Chi Ch’üan fu creato dal loro membro della 9ª generazione Ch’en Wang T’ing (1587-1680). Già il fondatore della stirpe, Ch’en Pu, era un esperto combattente, tanto che una volta trasferitosi a Shang Yang, villaggio del Wen Hsien (Honan) che più tardi si chiamerà Ch’en Chia Kou, vi aprì una scuola di kung fu. Il suo antenato Ch'en Hsin ha affermato che il creatore del T’ai Chi fu lo stesso Ch’en Pu, ma T’ang Hao per primo ne dimostrò l’erroneità. Ch’en Wang T’ing, dopo aver terminato la sua carriera di ufficiale, si sarebbe ritirato a Ch’en Chia Kou, codificando il T’ai Chi Ch’üan a partire dalle arti marziali e dai metodi salutistici conosciuti dalla sua famiglia, compreso il Tao Yin.
Si dice anche che si ispirò al libro Ch’üan Ching San Shi Erh Shih (“Classico del pugilato in 32 posizioni”), scritto dal noto generale Ch’i Chi Kuang (1528-1587), che inventò 16 sequenze usate per l’addestramento dei soldati. Wang T’ing ne utilizzò 29 per le sette forme del suo metodo, che poi divennero quattro e infine, con il rappresentante della 14ª generazione Ch’en Chang Hsing, due.
T’ang Hao medesimo appoggia la tesi Ch’en Wang T’ing, ma ancora una volta il professor Hsu Chen ha dichiarato che lo stile di kung fu insegnato dal maestro non era ancora T’ai Chi Ch’üan. Egli riporta invece l’ipotesi che Wang Chung Yueh, dello Shansi, passando per Ch’en Chia Kou durante il regno di Ch’ien Lung (1735-1795), vi si fermò per breve tempo modificando con le sue conoscenze di T’ai Chi lo stile di derivazione Shaolin Pao Ch’üan praticato nel villaggio. Addirittura si favoleggia che l’abilità del maestro Wang derivasse dalle arti marziali dei monti Wutang, ricollegandosi dunque alla linea di Chang San Feng.
Una proposta sottolineata da allievi di Yang Lu Ch'an, i quali però confusero Wang Chung Yueh con Wang Chung, discepolo di Chang San Feng che ne avrebbe diffuso l'arte marziale nella provincia di Shensi. Suo allievo sarebbe stato tale Ch'en Chou T'ung, del Chekiang, mentre il praticante più famoso, nel regno di Chia Ch'ing (1522-1566), fu Chang Sung Ch'i, allievo di Sun Shih San Lao, il cui sistema si chiamava Shih San Shih, (13 Operazioni), perché costituito da otto direzioni (pa men) e cinque passi (wu pu). Collegata a questa, l’altra celebre idea che il T’ai Chi Ch’üan sia stato insegnato a Ch'en Ch'ang Hsing (nonché a Yang Lu Ch’an) da Chiang Fa, allievo proprio di Wang Chung Yueh.
In seguito Wu Yü Hsiang fonderà una sua branca di T’ai Chi Ch’üan e diverrà insegnante di suo nipote Li I Yü (1832-1892; a sua volta maestro di Hao Wei Chen), oltre che, per breve tempo, di Yang Pan Hou, secondo figlio di Yang Lu Ch’an. Secondo le teorie più accreditate, Ch'en Ch'ing P'ing sposò una ragazza del villaggio di Chao Pao, sempre nell'Honan, e vi fondò un nuovo metodo di T’ai Chi. I vecchi maestri di Chao Pao pensano invece che lo stile locale, soprannominato Shao Chia (piccola struttura), derivi dal succitato maestro Chiang Fa, e che Ch'en Ch'ing P'ing l’avrebbe appreso dall’allievo di costui Chang Yen.
Dal T’ai Chi Ch’üan di Wu si diramò più tardi la branca fondata da Sun Lu T’ang, allievo di Hao Wei Chen (1849-1920) quando già era esperto di Hsing I e Pa Kua. Il Sun T’ai Chi Ch’üan è simile al Wu, con posizioni alte e confortevoli, dagli spostamenti veloci, che hanno fatto guadagnare allo stile il soprannome Hou Pu Chia, "struttura con passi agili".
Grazie all’interessamento di Wu Ju Ch'ing, fratello maggiore di Wu Yü Hsiang, Yang Lu Ch'an potè recarsi nella capitale Pechino a insegnare T'ai Chi, dove ebbe il soprannome "Wu Ti" ("Senza Rivali”), perché, malgrado la costituzione minuta, non fu mai sconfitto.
Tempo dopo Yang Lu Ch'an fece ritorno a Yung Nien Hsien, dove lavorò in un’erboristeria e insegnò T'ai Chi. Il proprietario del negozio, Wu Yü Hsiang (1813-1880), divenne suo allievo, dopo di che si recò egli stesso nell’Honan, prendendo lezioni soprattutto da Ch'en Ch'ing P'ing (1795-1868), fautore di un metodo un po’ più moderno di quello di Ch'en Ch'ang Hsing.
Di certo il T’ai Chi dei Ch’en ha costituito più o meno direttamente la base per i sottostili nati in seguito. Per molti anni il sistema rimase nascosto nel villaggio Ch’en, ma un giorno un membro della famiglia aprì un negozio a Yung Nien Hsien, nell’Hopei, e vi invitò il suo parente Ch'en Ch'ang Hsing (1771-1853) perché insegnasse il T’ai Chi ai suoi figli. Quest’uomo aveva assunto come servitori due giovani di Kuang P’ing: Yang Lu Ch'an (1799-1872) e Li Po K'uei. Soprattutto il primo era molto interessato al kung fu, ma poiché, non essendo un membro della famiglia, gli era precluso l’insegnamento di Ch’ang Hsing, prese a osservarne le lezioni di nascosto. Ebbene, quando il maestro Ch’en lo sorprese da solo ad allenarsi rimase così sorpreso dalla sua abilità che lo accettò con onore come discepolo e lo portò con sé a Ch’en Chia Kou.
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