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« "Ditelo con i fiori" - C...Miracoli o follie!!!! »

"Ditelo con i fiori" - Terzo ed ultimo capitolo.

Post n°25 pubblicato il 15 Aprile 2008 da Welch
Foto di Welch

Chi non ha mai sfogliato una margherita pronunciando il rituale “m’ama, non m’ama”? A questo fiore sono riconosciute in effetti facoltà premonitrici Nel medioevo, tuttavia, nell’ornarsi la fronte con delle margherite, una donna indicava la propria insicurezza sull’affetto dell’amato.

La margherita simboleggia la semplicità e, come il giglio, la purezza!

 

La mimosa è il simbolo indiscusso della festa della donna. Il suo aspetto delicato non deve trarre in inganno. Questo fiore è forte e vitale. Non a caso dunque nel linguaggio dei fiori simboleggia la forza e la femminilità.

 

Ricorriamo alla mitologia per parlare del “narciso”.

“Eco” era una giovane e loquace ninfa condannata da Giunone a ripetere solo l’ultima sillaba dell’ultima parola di colui che l’avesse interpellata. Quando si innamorò del bellissimo “Narciso”, il suo dramma si amplificò. Narciso, infatti, infastidito dal suo strano modo di esprimersi incominciò a trattarla male. Il cuore della giovane ninfa si spezzò ed incominciò a consumarsi lentamente. Gli Dei, allora, impietositi la trasformarono in rupe. Ancora oggi urlando davanti ad una rupe si può, infatti, udirla rispondere ripetendo le nostre ultime sillabe.

L’indifferenza di “Narciso” nei confronti della giovane Eco indignò Nemesi, la dea della vendetta, che sotto le sembianze di un cacciatore propose a Narciso di seguirla in un luogo ricco di selvaggina. Lì, Nemesi, invitò il giovane a specchiarsi in una fonte d’acqua chiara e immobile. Chino sulla fonte Narciso s’innamorò della sua immagine riflessa senza più riuscire a staccarsi da quella visione.

Il “narciso” cresce lungo i piccoli corsi d’acqua e sembra piegare il suo stelo quasi a volersi specchiare. Nel linguaggio dei fiori indica “vanità ed incapacità d’amare”.

 

Molto meglio aggiungere al nostro omaggio i “non ti scordar di me”. Anche dietro al significato di questo fiore si nasconde una leggenda. Si narra che due innamorati, passeggiando lungo il Danubio scambiandosi tenerezze, scorsero, trasportati dalla corrente, dei fiori di colore blu. Il giovane tentò di raccoglierne alcuni per farne dono alla sua amata ma, malauguratamente, cadde nelle acque. Scomparendo tra le correnti riuscì tuttavia a  gridare “non dimenticarmi mai”. Questo fiore simboleggia la “fedeltà e l’amore eterno”.

 

Anche se attirano molti insetti le “orchidee” sono fiori che hanno nella particolarità delle forme, nel profumo delicato e nel significato dei punti di forza impareggiabili. Simboli di raffinatezza e lusso nel linguaggio dei fiori comunicano “sensualità”. Impossibile non colpire una donna con un tale omaggio. Non entrerete certo nelle sue grazie solo per questo però, tenetelo a mente!

 

Le “rose” sono le regine dei fiori per antonomasia. In genere si pensa che a prescindere dal colore sia un bel gesto regalarle. Non corriamo però rischi inutili. Rossa è simbolo d’amore e passione, gialla però simboleggia la gelosia e l’infedeltà! Simbolo di purezza è quella bianca; di dolcezza e fascino quella rosa. Se regalate rose color corallo indicate desiderio. Volete far sapere che il vostro è un colpo di fulmine? Beh, allora chiedetele senza spine!

 

Il “tulipano” ha origini turche. Nella tradizione orientale è molto nobile il suo significato, cioè quello di amore perfetto, ma purtroppo non tutti conoscono la sua genesi e da sempre per noi occidentali è un simbolo olandese. In Olanda in verità ci arrivò solo nella seconda metà del cinquecento, diventando subito ricercatissimi. Il suo prezzo salì così vertiginosamente che nel 1637 il governo olandese dovette calmierarne il prezzo. Sarà forse per questo che nel mondo occidentale il suo significato è ben diverso. Attenzione dunque a regalarli, indicano “incostanza”. 

 

Parliamo, infine, della “viola”  e della “viola del pensiero”!

La prima indica modestia e pudore. Probabilmente il suo significato è dovuto al fatto che la sua corolla si china davanti al sole per evitare la troppa luce.

La seconda sembra sia, seconda la mitologia greca, una creazione di Giove. Innamoratosi della ninfa Io, il padre degli Dei fu costretto a trasformarla in mucca per proteggerla dalle ire di Giunone. Per lei e per il suo sostentamento Giove creò questi splendidi boccioli . Nel linguaggio dei fiori, ovviamente, simboleggia la “ricordanza”!

 

Siamo così giunti alla fine di questa breve carrellata floreale. Passando davanti ad un fiorista, magari, vi soffermerete d’ora in poi.

Il mio consiglio, però, vuole arrivare anche alle donne. Per concetto si pensa che gli uomini non apprezzino i fiori. Non ne riceviamo quasi mai in verità! Vi dirò di più, quindi. Di chi ci regala un fiore serbiamo sempre memoria. 

 
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E' stato niente, l'orlo d'una stella, soltanto.
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Tu non ne avevi.

Io ne avevo una:

Io amavo.

Bertold Brecht

 

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