Creato da: blobbino2005 il 29/12/2005
Il fischiettista è molto utile per la comunità. Mi chiamo Giovanni Maria TAMPONI, sono un collaudato whistleblower e sottolineo l'importanza di creare un ambiente che non impedisca ai fischiettisti di fare il loro dovere (morale) cioè quello di denunciare strani comportamenti sbagliati all'interno della propria Azienda (ci saremmo risparmiati una figuraccia internazionale con i casi di Parmalat, Cirio, Banca d'Italia etc.:) e soprattutto come nel caso del sottoscritto, licenziato illegittimamente per ben due volte dagli amministratori di una Pubblica Amministrazione (CAMERA DI COMMERCIO DI ROMA) solo per aver denunciato una truffa a danno degli utenti dell' Ufficio BREVETTI & MARCHI. Grazie al cielo ne sono uscito recentemente vittorioso (dopo dieci lunghi anni) è sono stato gratificato dai dirigenti camerali corrotti con un congruo risarcimento dei danni morali, retribuzioni arretrate comprese. Loro sono stati semplicemente puniti con una censura verbale seguita da un trasferimento d'Ufficio presso altra Area. Non ho potuto fare altro che denunciarli alla Magistratura contabile. Il BLOG è dedicato al mio amico Gian Paolo POGGI, ex Direttore di un' Azienda della CCIAA di Roma. Questo coraggioso "Whistleblower", recentemente scomparso, aveva denunciato delle gravi irregolarità e quindi licenziato illegittimamente durante un periodo di malattia (tumore al pancreas). L'impunità in Italia è uno STATUS SYMBOL.

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Post n°3555 pubblicato il 11 Maggio 2009 da blobbino2005

GRAN FURBINO
"La sfida del Lingotto: più Stato, meno Agnelli nella Fiat dei due mondi. Il verbale dell'incontro tra Marchionne e gli analisti finanziari: "Noi siamo poveri e il mercato dei capitali è scomparso".
Massimo Mucchetti scrive quello che tutti i colleghi sanno ma non è elegante dire: la Fiat di Marpionne sta facendo incetta di sovvenzioni statali in giro per il mondo e gli Agnelli riescono finalmente a liberarsi dell'auto senza troppo clamore. Pezzo confinato a pagina 2 di Corriere Economia. Beato chi ci arriva, gli altri ciccia.

AVVISI AI NAVIGATI
Raiset avanti tutta, nel silenzio generale. Biscione e Cavallo di Viale Mazzini uniti contro lo Squalo Murdoch. La Stampa però attacca: "La Rai snobba i 474 milioni offerti da Murdoch. I vertici del servizio pubblico più favorevoli a investire con Mediaset nel digitale" (p.8). Giovedì, al cda Rai, si vedrà quanto è dritta la schiena del compagno Garimberti. O se ha lasciato la spina dorsale nell'armadietto del Circolo che divide con Gianni Letta.

Zitti zitti, dopo aver colorato di rosa i loro bilanci 2008 per salvarsi la poltrona, i banchieri italiani stanno per annunciare trimestrali da brivido. Pezzo microscopico ma significativo sulla Stampa: "Bpm, Intesa, Unicredit e il crollo degli utili" (p.23).
Però, sia chiaro, la crisi non c'è più. Il Giornale del fratello di Papi Silvio è già oltre: "Ecco come guadagnare con l'inflazione che verrà" (p.1). L'immaginazione è il potere.

LA BELLA POLITICA
"Compensi record, Scapagnini nei guai. La Corte dei Conti contesta all'ex sindaco di Catania un danno erariale di un milione" (Repubblica, p.11). Nulla, confronto alla voragine che lo Stregone di re Silvio ha lasciato nei conti di Catania (il governo ha dovuto ripianare 140 milioni)

Ok, la nostra politica sarà anche un po' povera d'idee, ma almeno è ricca di pillole, pomatine magiche e ormoni impazziti. E solo oggi si può apprezzare la grandezza profetica di Sciampagnino Scapagnini. Prendiamo l'ex Grande Fratello Teresa Stinziani, candidata con il Pd, che oggi si fa intervistare dal Giornale di Paolino Berluschino (p.9). Alla domanda "che ne pensa dei medici-spia?" risponde così: "Preferirei non parlare di argomenti tecnici". Stupenda. Questa farà carriera.

Sempre sul Giornale (p.9), ecco un bel ritrattino di Beatrice Borromeo, "La contessina che parla di precari e poi fila a Montecarlo". Ha avuto il torto di denunciare la censura Rai e ora la Gazzetta di Raiset la pesta a dovere.

MA FACCE RIDE!
Il signore degli eserciti Ignazio La Russa si concede al Giornale e afferma serio serio: "Matteo Salvini? E' un bravo ragazzo ma sa benissimo che riservare posti ai milanesi nei mezzi pubblici è impossibile e dannoso" (p.7). Capito la finezza? Né ingiusto né sbagliato. "Impossibile e dannoso", che significa: ragazzo, non si può fare e poi ci facciamo anche brutta figura. Sarebbe stato meglio rispondere: "Preferirei non parlare di argomenti tecnici".

DISECONOMY
"Così Mister Esselunga riuscì a licenziare suo figlio. In un libro i retroscena dell'impero Caprotti". Repubblica sceglie il padrone che le sta più antipatico nel mazzo di quelli raccontati da Filippo Astone e, naturalmente, "anticipa alcuni brani del libro" (p.23). E' talmente un'anticipazione che anche il Giornale ha un paginone con richiamo in prima. Poi, naturalmente, l'anticipazione di Repubblica ce l'ha anche il Corriere Economia (p.7), che giustamente la taglia sulla famiglia Berlusconi. Bravo Astone che hai fregato tutti!

In questa ridda di scoop, bruciato senza colpe anche il povero Peppino Turani, che giusto oggi aveva apparecchiato un paginone di Affari&Finanza sul "Capitalismo familiare che resiste solo in Italia" (p.2). Parlava di Berlusconi, Agnelli e De Benedetti. Anzi, no. Di De Benedetti, no. Non ha avuto a tempo. Doveva andare in macelleria a Inzago.

"FREE MARCHETT
Sì, perché almeno tra le ghiottonerie Turani regna ancora incontrastato. Ecco che ci racconta oggi nella sua imperdibile rubrica "Ottovolante": "Tutti parlano del grande macellaio Sergio Motta di Inzago, quarantenne, terza generazione, faccia da bocconiano, pluripremiato. Alleva, coccola, macella, frolla e via discorrendo. Le sue carni piemontesi sono squisite, i suoi salumi, i suoi prosciutti, prelibatezze. Il suo negozio con macello contiguo, uno spettacolo".

UN PAESE ALLO SBANDO
Poi c'è un'altra Italia, capace di sacrifici veri. A Castelfranco Veneto, "sciopero della fame del parroco: la chiesa si riempie di fedeli" (Messaggero, p.13). Si chiama don Eros e rischia di diventare l'erede in tonaca di Marco Pannella. A tutti e due, un giro dal macellaio di Inzago non farebbe male. Parola d'ordine: "Mi manda Peppino".

CARO, PRENDITI UNA VACANZA
"Il sesso da solo si presenta come gioco erotico libero, leggero e che svanisce con niente. Ma non appena si unisce all'amore diventa esclusivo, esigente e intollerante. Ti afferra nella tua essenza di individuo, si radica nella tua mente e se ti ha dato l'estasi, ora può lacerarti il cuore". Francesco Alberoni (Corriere, p.1), dopo anni di brillanti intuizioni, ci ha veramente lacerato tutto quello che poteva lacerare. Anzi, ci ha frollato come il macellaio di Inzago.

BERTOLASO-CHUCK NORRIS
"Quando Chuck Norris stampa in formato A4, dalla stampante esce fuori un'Audi fiammante" (da "Chuck Norris ha aperto quella porta", a cura di Mist e Dietnam, edizioni Tea).

 
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