![](http://www.ludotecagaia.it/natale_notte.jpg)
Si avvicina il Natale,non è una ricorrenza che amo
particolarmente,nel corso degli anni viene
sempre meno lo spirito natalizio.
Sarà che il mondo in cui viviamo ci fa perdere
di vista la vera essenza del Natale.
Ormai l’unico pensiero imperante è
“cosa regalerò..cosa mi regaleranno“..
le decorazioni devono essere per forza le
più belle mai viste,
poco importa se si è speso quasi una
fortuna l’anno prima.
Ormai non sono più di moda e vanno cambiate.
Io faccio lo stesso albero tutti gli anni,con una
sola variazione,compro un solo oggetto sul
quale ci scrivo l’anno in corso e
non deve essere per forza qualcosa inerente
al Natale,
quello a cui sono più affezionata è un fiore
intagliato nel legno scovato al mercatino
delle pulci molti anni fa.
Da piccola invece,a casa mia si faceva il presepe,
mio padre preparava il tutto e poi faceva posizionare
pastori e re magi a noi figli.I pezzi erano sempre
gli stessi da non so
quanti anni e tuttora mia madre li conserva.
La mia è una famiglia di contadini del sud
della Puglia,e anche numerosa..
7 figli non son pochi..quindi di regali
a Natale non ce ne si aspettava..
Diverso invece era per la befana..facevamo
a gara per nascondere
la calza più lunga,convinti che ci sarebbe
toccato di più..pura illusione,
mia madre le riempiva con lo stesso numero
di caramelle e
cioccolatini che i parenti emigrati in
Svizzera ci portavano e che lei
nascondeva per quel giorno,ma la cosa più
deliziosa era un mandarino..
uno solo a testa.In giardino c’era un
albero ed era vietato raccogliere
i mandarini prima di Natale,
noi guardavamo quel giallo intenso
illuminare il giardino,e ammetto che qualcuno
di nascosto l’ho mangiato..
poi stavo ore a lavare le mani per far sparire
l’odore..ma quello restava nell’aria..
e sono convinta che i miei facevano finta di non
sentirlo.
Quella calza ce la portavamo dietro per giorni,
una caramella alla volta..
un cioccolatino l’indomani.per avere la sensazione
che durasse più a lungo.
Erano bei tempi,bastava davvero cosi poco..
anche perché in fondo
avevamo tutto,c’era il rispetto,l’amore
e la serenità oltre alle litigate
tra fratelli.ma questo penso sia naturale…
tanto poi si finiva sempre col riderci su.
Però..il Natale che più di tutti porto nel cuore,
è l’ultimo passato con mio padre 4 anni fa..
è sempre stato un uomo forte,
ed era convinto di riuscire a combattere
la sua malattia,
gli avevano dato un anno di vita..
lui ha dimostrato che per
altri sei non ha ceduto! E quell’anno finalmente
è arrivato ciò che sperava..
la pensione e i vari arretrati,un sollievo per chi ha
lavorato tutta la vita e per le circostanze
in cui si trovava..
a Natale ci ha fatto trovare una busta per
ognuno di noi con dentro
dei soldi..aveva diviso in parti uguali
ciò che poteva e ce
li donava quasi scusandosi che fosse poco.
Ma la cosa che noi tutti guardavamo non
erano i soldi..non ci abbiamo mai tenuto
né li abbiamo chiesti ma quel biglietto
che li accompagnava un semplice
“tanti auguri e buon natale..papà”
scritto di suo pugno,lui che era analfabeta
e che a malapena sapeva
mettere la sua firma perché noi figli a
turno gliel’avevamo insegnato.
Li aveva scritti facendosi aiutare dai nipotini
e questo penso sia il più
bel regalo che potessi mai ricevere..
Conservo gelosamente quel biglietto,
e quest’anno sarà l’oggetto che metterò
sul mio albero,
e sarà ancora qui con me.