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Fiore

Riflessioni in consapevolezza

 

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Secondo stadio: niyama

Post n°271 pubblicato il 20 Agosto 2012 da fiordilotodgl13

 

 

Questo secondo stadio è la conseguenza del primo e riguarda le applicazioni pratiche dei principi etici che ci siamo scelti. Niyama crea le condizioni di calma e purezza che serviranno come base per avanzare con sicurezza sul restante cammino dello yoga. Le cinque osservanze sono: la purificazione interna ed esterna, l’appagamento, l’ascesi, la conoscenza di sé, l’offerta all’Assoluto del proprio essere. Se so di avere un desiderio represso e, alla luce di yama mi accorgo che non è giusto, allora sublimo l’impulso, trasformo la carica energetica, non l’annullo, la trasformo in positivo anziché in negativo. Facciamo un esempio: mi invaghisco di una persona che però è sposata. Esamino l’impulso, lo trovo inaccettabile perché farebbe soffrire un’altra persona. Allora cosa faccio? Prendo la carica energetica che mi spinge verso questa persona e la sfrutto come canale, come veicolo per inviare a questa persona, benessere, forza vitale. Questa è la sublimazione yogica. Una delle cinque osservanze riguarda la purezza, è la pulizia sia fisica che mentale. Anche gli organi interni vanno tenuti puliti con una dieta appropriata. Analogamente occorre seguire una dieta mentale in modo da pulire e rafforzare la mente. E’ opportuno coltivare la compagnia di persone che hanno una mente spirituale, senza fare tuttavia eccessive discriminazioni perché ogni incontro umano, ogni cosa che leggiamo o ci viene detta, ha qualcosa da insegnarci, ma va mantenuta, specie all’inizio della pratica, una costante vigilanza. Yama e Niyama, i primi due stadi, sono discipline morali senza le quali non è possibile realizzare con successo lo yoga. Un praticante yoga quindi, non deve mai far male a nessuno, né col pensiero, né con le parole, né con le azioni. La sua compassione deve comprendere il mondo intero, non soltanto gli esseri umani.

 

Se siete costantemente vigli, lentamente comincerete ad accorgervi del fardello di pensieri negativi e non necessari che portate con voi. La vigilanza ci aiuta ad abbandonare ogni fardello e divenire liberi.

 

Amma

 

 
 
 
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Il “grazie” è un mantram che dovremmo usare sempre, riconoscendo che la vita ci da quello di cui abbiamo bisogno per fare il nostro passo evolutivo e non quello che noi desidereremmo avere.

 

 

 

 

Gesù diceva: Siate passanti.

Sapere che questa tremenda “sofferenza” passerà, la rende sopportabile. Sapere che questo piacere affascinante “passerà”, ci rende più liberi nei suoi confronti e meno tristi quando si allontana.

 

Il Vangelo di Tommaso

 

 

Non dimorare nel passato, che non è mai esistito, né nel futuro che non ti apparterrà, ma alberga nel presente unico luogo dell'essere dove il tempo è assente, dove la luce è più piena e più intensa.

 

 

 

Quando si è collegati all’energia dell’amore, si riesce a percepire l’armonia che pervade tutto il creato.  Come dice Anaïs Nin , “ l’unica trasformazione e alchimia che trasforma qualunque cosa in oro è l’amore”.

 

 

 

 

 

 

 

La consapevolezza non può fare nulla di male. Questa è la vera bellezza della consapevolezza: qualunque cosa da lei prodotta è bella e giusta. In maniera naturale, senza richiedere sforzi e disciplina.

 

 

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