In ogni angolo

A volte un pochino si... è ora di dare una svolta... :)ma come? Ma si, un pezzo di uno spettacolo del solito Grillo... "Se io mi inserisco in una banca dati di una banca prendo tre anni di galera. Se la banca vende, quindi si inserisce in casa mia, non succede niente. Guadagna dei soldi, questa è la "par condicio". Vi faccio vedere cosa fa la banca. La banca fa così: sul computer seleziona il nome di chi ha la carta di credito e dice vediamo questo qui cos'ha comperato; e da quello che hai comperato si determina un profilo anche psicologico. Per es. Bagnati Mario compra alla Feltrinelli, quindi è di sinistra, sporcaccione; poi è sporcaccione sul serio perchè va al sexy shop e si compra delle robe tipiche degli estremisti di sinistra, va bé. Poi la passera lui non la vuole solo prendere, ma vuole anche disintegrarla e va all'Angolo del Fucile e si compra un Browning automatico da 800 sacchi. Poi ha fame, va in trattoria, alla sera va al Discobar Tokyo, incontra una mignotta (tanto non lo sa nessuno) se la porta alla pensione Miranda; poi si eccita, perché è morboso, con le edizioni Paoline e alla fine, il giorno dopo ha una leggera malattia venerea e va alla DermoCenter di Firenze. Il tutto, pensa il poverino, non lo verrà mai a sapere mia moglie. Il giorno dopo gli arriva a casa il postino con un vibratore a canne mozze." Un saluto..... Jo

ricordo bene quando hai incontrato arturo. il viaggio nella nebbia, l'hotel con il caffè peggiore del mondo, l'eccitazione, la gioia di sentire le sue note calde e avvolgenti. tristezza io non ne vedo, vedo che ti reinnamori della tua musica, delle tue note perfette.e so che a volte balli scalza e sostituisci le p alle f.

La nostalgia è un sentimento a volte bistrattato, ma che ha invece una forza pazzesca... Solo chi lo ha provato davvero può capire il suo significato. E' dolce e struggente nello stesso tempo, splendidamente malinconico ma nello stesso tempo apre la porta al futuro. Se non ci fosse il passato, non saremmo quello che siamo, anche io porto con me la valigia, blu nel mio caso, con tutto quanto mi appartiene, e la coccolo con amore e l'accarezzo con gioia, perchè mi serve per affrontare quello che sarò. Un bacio grandissimo, bella ricciolona!

Vorrei aver costruito Arturo Fracassi, ci sono cose che valgono di più di un ottimo lavoro di liuteria…. So lavorare il legno eppure non riuscirei a costruire uno strumento musicale, non sarei mai soddisfatto, cercherei la perfezione ad ogni costo, distruggerei tutte le mie prove, i miei tentativi di imparare. Forse, dopo una vita, riuscirei a costruirne solo uno… forse nemmeno… Eppure non è così, sono pieno di goffi tentativi, di sgangherate soluzioni, di convinzioni errate che non si distruggono. La nota perfetta è in te, la tua medicina sei te stessa… potresti suonare un tamburo di latta, dei bicchieri colmi d’acqua, dei chiodi arrugginiti e sarebbe lo stesso. Sei fortunata si……rosso fuoco con venature affascinanti…. Jo

Hai ragione mia Cara, partire è sicuramente un po' morire, si parte da qualcosa o da qualcuno...è vero...lasciare una stazione o la terra ferma, vuol dire allontanarsi da qualcuno o da qualcosa, ma il viaggio è movimento, quello fuori e quello dentro di noi, viaggi difficili, viaggi dolorosi, a volte laceranti...è così...ma partire è anche arrivare...approdare a nuove terre da scoprire, da attraversare, da amare...Queste partenze ci fanno soffrire, ma ci fortificano anche, ci abituano e ci insegnano a non temere mai il nuovo, l'ulteriore prova, l'eventuale riadattamento...Mia Cara Ricciolina, sono certa che alle tue spalle ti capita di lasciare qualcuno che con la mano di saluta diventando sempre più sfocato nei contorni, ma sono altrettanto certa, che altre mani ti salutano e altre braccia ti stringono, lì dove tu approderai...Un abbraccio, il mio, fortissimo...B.

l'ho vista la farfalla. ha volato verso le terre dell'ovest. con me un estate. ha volato dove c'era la banda. ha volato sulle terre di francia, ha volato sopra il tavoliere. il suo tocco leggero ha sfiorato il mio mondo, ha dipinto di colori tutto quello su cui si è posata. tutto tranne un bruco distrurrore. è bello il bruco, è più bella la farfalla, o forse ancora una cicogna con le sue ali grandi, e la sua casa in alto per vedre lontano. e poi mi piacciono le tue maddalene.

Cara Amica, TU SEI FARFALLA, sei solo troppo modesta e ti vedi bruco, con tutta la simpatia per i bruchi, animali adorabili...:-) B.

Ognuno di noi conosce le sue scarpe. Credo, e parlo per me, che non ci sia più molto tempo per restare bruchi, non voglio che il mio lavoro diventi un supertecnologico coat per arrampicatori pirla. Preferirei concludere la metamorfosi, non dico diventare proprio una farfalla, ma con moderato ottimismo quasi da centrista dell’UDC, almeno un insetto, anche bruttino, magari tipo quei zanzaroni che si vedono nei laghi che uno li vede e dice…. A che cazzo serve un animale così brutto? Serve serve, se c’è serve, forse non a noi, ma serve. Anche a me i bruchi sono sempre piaciuti, se li osservi bene sono fantastici.. usano il linguaggio dei colori e degli odori, cosa che a noi sfugge sempre di più. Pensieri in libertà… un saluto alla dolce creatura che gestisce questo blog straordinario… Jo

Canticchio tra me e te la canzone de "la Banda" e ti guardo sorridere, mentre entrambi inciampiamo per caso, in un'isola lontana, nei ritmi stonacchiati eppur sempre veraci degli ottoni luccicanti...

quanto c'è di te in queste parole. quanto c'è di quello che forse non ho saputo vedere. c'è tutta la tua dolcezza. c'è tutta la tua gioia e tutta la tristezza del mondo insieme. c'è un po della tua musica. Mi sembra di vederti, ballare. mi sembra di vederti parlare con lei piano mentre accarezzi silvia con gli occhi. e ovviamente sento la banda che passa o che dovrà passare.