SO CHE E' FINITAOh madre, sento la terra che mi cade sulla testa E mentre mi arrampico su un letto vuoto Oh va bene.. ho detto abbastanza Io so che è finita, eppure non desisto Non so cos'altro fare Oh madre, sento la terra che mi cade sulla testa Guarda, il mare vuole impadronirsi di me Il coltello penetrarmi Pensi di potermi aiutare? Triste sposa velata, sii felice Bel consorte, dalle il suo spazio Amante chiassoso e villano, trattala con gentilezza Sebbene lei abbia bisogno di te più di quanto ti ami Ed io so che è finita, eppure non desisto Non so cos'altro fare So che è finita Ed in realtà non è neppure mai cominciata Ma dentro di me era tutto così reale E tu addirittura ti sei rivolto a me dicendo: "Se sei un tipo così divertente Allora perché te ne stai da solo stasera? E se sei un tipo così sveglio Allora perché te ne stai da solo stasera? Se sei tanto simpatico Allora perché te ne stai da solo stasera? Se sei tanto affascinante Perché dormi solo stanotte? Lo so perché.. Perché questa è una sera come tutte le altre Ecco perché te ne stai da solo stasera Con i tuoi trionfi ed il tuo fascino Mentre loro sono l'una nelle braccia dell'altro.." é così facile ridere é così facile odiare Ci vuole del coraggio per essere buoni e gentili é così facile ridere é così facile odiare Ci vuole del fegato per essere buoni e gentili L'amore è Naturale e Vero Ma non per te, amor mio Non stasera, amor mio L'amore è Naturale e Vero Ma non per quelli come noi, amor mio Oh madre, sento la terra che mi cade sulla testa Ultimi commentiANIMA BLUESUno dei miei film preferiti Area personale- Login
MenuCerca in questo BlogChi può scrivere sul blog
Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
Contatta l'autore
Tag |
QUANDO LE... MISURE SERVONO!
Post n°48 pubblicato il 04 Novembre 2008 da wolands
Un libretto di appunti per il lavoro con nome del cliente, altezza, peso, struttura del collo, "drop". E un nastro con la scala espressa in pollici e piedi: le misure imperiali delle quali gli inglesi vanno ancora tanto orgogliosi. Sembra l’armamantario di un bravo sarto quello che è uscito da una cassetta appartenuta a Henry Pierrepoint da Nottingham. Mr Pierrepoint non faceva il sarto, ma il boia, tra il 1901 e il 1910 ha impiccato 105 criminali nelle carceri di Sua Maestà. Quei dati "vitali" scritti accuratamente sul taccuino, in realtà rappresentavano il modo in cui l'uomo prendeva le misure alla morte. Peso e altezza del condannato gli servivano per valutare bene la lunghezza della corda: perchè se l’avesse scelta troppo lunga avrebbe decapitato il condannato e se fosse stata troppo corta lo avrebbe lasciato penzolare strangolandolo lentamente. Sarebbe stato poco professionale e visivamente sgradevole, come una giacca troppo sciallata. Il significato di "drop" in quegli appunti era tutto qui. Il boia poi si segnava le caratteristiche del collo: "lungo, debole, sottile, ordinario". Lo scopo era sempre lo stesso: l’impiccagione perfetta. E a quanto si ricorda, Pierrepoint era bravo: in carriera ha accorciato la vita di 105 condannati. Ed era professionale: nel diario non aggiungeva mai un commento, un’emozione, solo numeri e valutazioni da sarto. Era così soddisfatto del suo lavoro che mise sulla stessa strada il fratello Thomas e ispirò anche il figlio Pierre a imparare il mestiere. In totale la dinastia Pierrepoint mise a morte più di 900 persone. Ma improvvisamente al fondatore della ditta, Henry, successe qualcosa: numeri e dettagli sul libretto si fanno incerti, la mano che li ha tracciati sembra tremare. Il boia aveva cominciato a bere. La sua carriera finì nel 1910, quado aveva solo 32 anni, perché si presentò ubriaco sul posto di lavoro. Del caso si occupò anche il ministro dell’Interno dell’epoca, Winston Churchill, che scrisse di suo pugno alle autorità carcerarie: «Questo tizio non sia mai più impiegto». Ora diario e nastro da sarto del boia vanno all’asta e i venditori spiegano che «si tratta di uno sguardo eccezionale sulla storia criminale del Regno». Il figlio di Henry, il famoso Albert Pierrepoint, attivo fino agli anni Cinquanta, ha impiccato 433 uomini e 17 donne tra Regno Unito e Germania (200 criminali nazisti nel suo record). Questi almeno sono i dati ufficiali, perché Pierrepoint junior ha sempre cercato di proteggere la sua privacy e il segreto professionale: qualcuno sostiene che abbia giustiziato in tutto 608 persone. Dopo le impiccagioni dei gerarchi nazisti comunque divenne celebre, si fantasticava anche sulla sua rapidità: pare che la media fosse sui 12 secondi dopo i processi di Norimberga qando lavorava per l’esercito. Era così popolare che uno dei suoi clienti, John Amery, condannato per alto tradimento, vedendolo sul patibolo gli disse: «Mr Pierrepoint, avevo sempre desiderato di conoscerla, anche se non proprio in queste circostanze». Pierrepoint strinse il cappio anche per Lord Haw Haw e Ruth Ellis, l’ultima donna impiccata in Inghilterra, nel 1955. Quando si ritirò, dopo un litigio per il compenso (i boia di Sua Maestà erano freelance e lui si indignò per non aver ricevuto neanche uno scellino per un’esecuzione rinviata all’ultimo momento) disse che le sentenze capitali sono solo vendetta, non hanno mai prevenuto un delitto.
|
Inviato da: yama_san
il 28/10/2009 alle 12:46
Inviato da: nichivrocchiblu
il 21/10/2009 alle 20:16
Inviato da: jonica1
il 15/10/2008 alle 11:24
Inviato da: silvietta_36
il 16/07/2008 alle 15:45
Inviato da: silvietta_36
il 16/07/2008 alle 15:41