SO CHE E' FINITAOh madre, sento la terra che mi cade sulla testa E mentre mi arrampico su un letto vuoto Oh va bene.. ho detto abbastanza Io so che è finita, eppure non desisto Non so cos'altro fare Oh madre, sento la terra che mi cade sulla testa Guarda, il mare vuole impadronirsi di me Il coltello penetrarmi Pensi di potermi aiutare? Triste sposa velata, sii felice Bel consorte, dalle il suo spazio Amante chiassoso e villano, trattala con gentilezza Sebbene lei abbia bisogno di te più di quanto ti ami Ed io so che è finita, eppure non desisto Non so cos'altro fare So che è finita Ed in realtà non è neppure mai cominciata Ma dentro di me era tutto così reale E tu addirittura ti sei rivolto a me dicendo: "Se sei un tipo così divertente Allora perché te ne stai da solo stasera? E se sei un tipo così sveglio Allora perché te ne stai da solo stasera? Se sei tanto simpatico Allora perché te ne stai da solo stasera? Se sei tanto affascinante Perché dormi solo stanotte? Lo so perché.. Perché questa è una sera come tutte le altre Ecco perché te ne stai da solo stasera Con i tuoi trionfi ed il tuo fascino Mentre loro sono l'una nelle braccia dell'altro.." é così facile ridere é così facile odiare Ci vuole del coraggio per essere buoni e gentili é così facile ridere é così facile odiare Ci vuole del fegato per essere buoni e gentili L'amore è Naturale e Vero Ma non per te, amor mio Non stasera, amor mio L'amore è Naturale e Vero Ma non per quelli come noi, amor mio Oh madre, sento la terra che mi cade sulla testa Ultimi commentiANIMA BLUESUno dei miei film preferiti Area personale- Login
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Post n°73 pubblicato il 06 Giugno 2012 da wolands
Accursio, chi è Il venditore di attimi? Il venditore di attimi è un'idea. E’ il tempo che intercorre fra il dire e il fare, quell'istante nella vita di ognuno di noi in cui, per dirla con Aristotele, quello che era solo un pensiero diventa un atto compiuto. Siamo ormai abituati a considerare solo il “prima” e il “dopo” e difficilmente ci soffermiamo sull'importanza dell'attimo in cui abbiamo preso una decisione. Solitamente passa inosservato, eppure, in molti casi, sono i momenti più importanti nella vita di una persona, perché ci portano verso una direzione ben precisa, e ci fanno fare una scelta dalla quale non possiamo più tornare indietro. Perché quell'attimo è passato. Al limite, dopo, possiamo modificare la scelta, ma non rivivere il momento in cui l'abbiamo compiuta. Quanti di noi si sono chiesti “se avessi agito in questo modo, bastava un attimo e...”. Il venditore di attimi è l'idea stessa di rivivere quel momento e capirne l'importanza. Per questo non ho voluto dare un nome al personaggio, e anche alla fine, malgrado scriva il suo nome, l’attento lettore capirà che il venditore di attimi rimane sempre uno sconosciuto. Ne Il venditore di attimi lei evoca una gran quantità di personaggi e di storie molto differenti, ciascuna delle quali potrebbe costituire un romanzo. A cosa si e’ ispirato? All’idea del romanzo stesso. Ai suoi personaggi che, come in “La rosa purpurea del Cairo” di Woody Allen prendono vita e interagiscono con i loro autori. Non più relegati a personaggi di un romanzo. Da giovane conducevo un programma radiofonico e all’inizio dicevo sempre “Accursio Soldano, oggi in compagnia del mio amico Behemoth che sceglie i dischi” Alla fine tutti facevano i complimenti a Behemoth per la scelta della scaletta musicale, non sapendo che quel mio amico non esisteva, era il personaggio de “Il maestro e Margherita” di Bulgakov. Ecco, mi sono chiesto: cosa succederebbe se Behemoth, o Giannozzo uscissero dalle pagine del libro e si mettessero a conversare con i loro autori? Se vuoi, possiamo definirlo una sorta di giallo letterario dove le storie, seppur all’apparenza distanti fra di loro, in realtà hanno tutti qualcosa in comune e sono come indizi verso una soluzione finale. Dove non c’è nessun colpevole da scoprire, ma solo riscoprire il piacere della lettura. E’ d’accordo sull’affermazione che il suo, nel complesso, è un libro ottimista? Si, decisamente. Sebbene la maggior parte delle storie raccontate non abbiano un lieto fine c'è sempre, in chi li racconta, nel personaggio dello sconosciuto, il piacere di ricordarle. Perché in fondo, la vita è fatta di tentativi, qualcuno va bene, qualche altro va male, ma alla fine, tutti i passaggi li chiamiamo con un solo nome: Essere. E poi io sono un ottimista per natura, convinto che non è mai tardi per cambiare la propria vita e che nei momenti di gioia come in quelli tristi, l'importante è Esserci.
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