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Post n°893 pubblicato il 16 Luglio 2012 da acer.250
Le decisioni di investimento passano sempre più spesso dall’online banking, la ricerca di informazioni per le scelte da fare viaggiano anche attraverso l’uso dei telefoni cellulari. I contanti sono ancora la modalità preferita di pagamento per lo shopping, ma aumenta il ricorso alla carta di credito, anche in Italia, che si pone sopra la media europea e globale. Un’indagine internazionale di Nielsen analizza strategie di investimento e abitudini finanziarie dei consumatori. Ed evidenzia che più della metà dei consumatori globali usa la carta di credito come metodo di pagamento abituale (52%), mentre il 43% usa carte di debito. Fra coloro che investono, quasi tre quarti usa l’online banking per le operazioni di investimento. Nelle decisioni di investimento e nelle scelte di finanziamento, la metà dei consumatori online si fida solo di se stesso. L’indagine Nielsen Global Survey of Investment Attitudes è stata condotta intervistando oltre 28.000 utenti Internet in 56 Paesi. Nei metodi di pagamento, i consumatori – a tutti i livelli: globale, europeo e italiano preferiscono usare i contanti per lo shopping, i viaggi o le attività di intrattenimento, (l’80% a livello globale, il 77% a livello europeo e il 76% a livello italiano). La seconda modalità di pagamento preferita è la carta di credito: più della metà (52%) dei consumatori online dichiara di usarla come metodo di pagamento per ristoranti, negozi e attività di intrattenimento, percentuale che si attesta al 47% in Europa al 54% in Italia. Sono ancora poco utilizzate le carte di debito in Italia (17% rispetto alla media europea del 37% e a quella globale del 43%) mentre diminuisce l’utilizzo di assegni (9% in Italia, 7% in Europa e 10% a livello globale). “I contanti prevalgono ancora, ma le carte di credito li stanno sempre più sostituendo come strumento di pagamento – spiega Oliver Rust, managing Director Nielsen Hong Kong – Pagare con denaro contante è molto comune in numerose culture del mondo in cui il pagamento di beni e servizi è immediato. Dato che la ricchezza per i consumatori dei mercati emergenti e la disponibilità di terminali di pagamento stanno aumentando, assisteremo a una maggiore accettazione dei metodi di pagamento elettronico rispetto ai contanti. Nei mercati maturi, la maggior parte dei consumatori dichiara di utilizzare le carte di credito come strumento di pagamento per comodità e di rimborsare i debiti pienamente ogni mese”. L’analisi identifica inoltre le strategie di investimento attuate e i canali privilegiati, evidenziando differenze a livello territoriale. Un terzo dei consumatori globali investe il proprio denaro ma i prodotti sono differenziati: a livello globale il 67% preferisce i titoli azionari (il 49% in Europa e il 47% in Italia), il 52% (44% in Europa e 49% in Italia) i fondi comuni, il 33% (20% in Europa e 6% in Italia) l’oro, l’argento e altri metalli preziosi, mentre il 32% (18% Europa e 12% Italia ) investe in obbligazioni, il 31% (22% in Europa e 29% in Italia) in prodotti a investimento strutturato, il 22% (15% in Europa e 2% in Italia) in valuta estera e il 21% (7% in Europa e 5% in Italia) in derivati. Gli intervistati hanno inoltre dimostrato che, a livello mondiale, gli uomini sono investitori più attivi rispetto alle donne (+36%). Quasi tre quarti (il 73%) dei consumatori online che investono il proprio denaro utilizza l’online banking per le operazioni di investimento: una percentuale che scende al 59% fra gli investitori europei e al 46% fra quelli italiani. Il dato sulle transazioni finanziarie eseguite in banca è omogeneo un po’ ovunque, mentre differenze forti ci sono nell’uso dei telefoni cellulari per le operazioni di investimento: l’Europa in questo caso segna una percentuale pari a quasi la metà di quella globale (16% in Europa rispetto al 31% della media globale), percentuale che in Italia è appena del 4%. Affidarsi alle agenzie di intermediazione online o a un fornitore di servizi di investimento non è nelle corde degli europei (12% rispetto alla media globale del 26%) né tanto meno in quelle degli italiani (2%). La scelta dei canali di investimento è inoltre differenziata per età: online banking e uso di cellulari sono naturalmente più diffusi fra i giovani. “L’online banking compete con le filiali fisiche in tutto il mondo, soprattutto in Asia-Pacifico e Nord America – ha affermato Rust – E nonostante le preoccupazioni sulla sicurezza,gl i investitori ricercano informazioni per le loro decisioni di investimento attraverso i telefoni cellulari. L’adozione di questa piattaforma è maggiore tra i gruppi più giovani d’età e, con l’accelerazione del livello di penetrazione degli smartphone, è destinato a crescere di conseguenza anche l’utilizzo della telefonia mobile per le decisioni di investimento, diventando uno strumento essenziale per rendere rapide le transazioni e cogliere le opportunità di investimento in mobilità.” Sul fronte della consulenza finanziaria, la ricerca evidenzia che la metà degli investirori (49%) si fida solo di se stesso quando effettua un finanziamento personale o decide un investimento. Altri canali cui si ricorre per chiedere informazioni e consigli sono decisamente meno gettonati: il 20% degli intervistati chiede il parere di un consulente finanziario, il 18% si affida ad amici, parenti e colleghi per un consiglio, il 9% conta sui consigli di investimento di esperti televisivi, radiofonici e di Internet. Il passaparola personale ha un profilo più femminile: sulla base delle risposte raccolte dall’indagine Nielsen, le donne sono il 25% più propense degli uomini a fare affidamento su amici e parenti per la consulenza in materia di finanza personale. |
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