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Post n°1247 pubblicato il 04 Novembre 2023 da acer.250
A tutti sarà capitato almeno una volta nella vita di svegliarsi nel cuore della notte. Più precisamente alle 3. Si tratta di un evento che si verifica in modo così ricorrente da aver incuriosito e intrigato molte persone nel corso dei secoli. Diversi approcci, da quelli scientifici a quelli spirituali, hanno cercato di dare una spiegazione a questo fenomeno, che prende il nome di “Ora del Diavolo”. In diverse culture, le 3 di notte sono spesso associate a eventi sovrannaturali. Alcuni sostengono che questo sia il momento in cui il velo tra il mondo materiale e quello spirituale si assottiglia. Nella tradizione cristiana occidentale questa era considerata l’ora del Diavolo: una inversione beffarda del momento in cui si suppone sia morto Cristo, ovvero le 15. Questi risvegli sono stati recentemente spiegati in modo più scientifico. Innanzitutto, è importante ricordare che i risvegli notturni sono una parte comune del sonno umano. Esso è suddiviso in cicli di circa 90 minuti, durante i quali si passa attraverso diverse fasi, comprese la REM (movimento rapido degli occhi, quella in cui si sogna). Ogni ciclo termina con una breve fase di veglia, di cui però non abbiamo quasi mai memoria. Altre volte, invece, si finisce per aprire gli occhi e restare così per ore e ore. Uno dei motivi più comuni di questo tipo di risveglio è uno sconvolgimento del ciclo circadiano. Il nostro corpo segue un ritmo naturale di sonno-veglia che è influenzato dalla luce solare e da altri fattori ambientali. Quando questo ritmo viene disturbato, ad esempio a causa di cene troppo abbondanti o di situazioni stressanti, potremmo svegliarci a orari insoliti, come le 3 di notte. Un altro motivo che rende il momento tra le 3 e le 4 di notte la perfetta Ora del Diavolo è che quel momento si trova proprio nel mezzo della notte. Siamo quindi già un po’ riposati e il nostro corpo inizia a invertire rotta, preparandoci al momento del risveglio. La produzione di melatonina, che ci ha fatto addormentare, inizia a diminuire, e inizia ad aumentare quella di altri ormoni. Uno degli ormoni responsabili del ciclo sonno veglia è il cortisolo. Chiamato anche “ormone dello stress” è quello che risponde agli stimoli esterni e alle situazioni di pericolo mettendo in azione il nostro corpo. La sua secrezione ha un picco minimo nelle prime ore di riposo notturno (tra le 22 e le 24) e uno massimo (acrofase) che si registra intorno appunto tra le 3 e 4 di notte. Chiunque abbia mai vissuto un risveglio in piena notte, specialmente intorno alle 3 del mattino, sa quanto possa essere un’esperienza strana e sconcertante. Per questo motivo la Società di medicina del sonno suggerisce alcune strategie per affrontarli: Gestisci lo stress: pratiche di rilassamento come la meditazione o la respirazione profonda possono aiutare a ridurre l’ansia e a migliorare il sonno. Mantieni una routine del sonno: cerca di andare a letto e svegliarti alla stessa ora ogni giorno, anche nei fine settimana, per stabilizzare il tuo ritmo circadiano. Evita cibi difficile da digerire a cena: limita il consumo di cibi piccanti, grassi e di bevande caffeinate o alcoliche nelle ore precedenti il sonno. Crea un ambiente di sonno confortevole: assicurati che la tua camera da letto sia buia, silenziosa e a una temperatura fresca (tra i 17-19 gradi). Rivolgiti a un professionista: se i risvegli notturni persistono e influenzano la tua vita quotidiana, potresti dover consultare un centro di medicina del sonno per escludere cause sottostanti o ricevere un trattamento specifico. buon sabato a tutti |
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