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I veri amici vedono i tuoi errori e ti avvertono. I falsi amici invece pur vedendo allo stesso modo i tuoi errori... ti lusingheranno sempre
Messaggi del 03/06/2012
http://fucinolands.com/index.php?option=com_wrapper&view=wrapper&Itemid=648
Una nuova forte scossa di terremoto è stata avvertita intorno alle 21.20 in tutto il Nord. Secondo l'Usgs statunitense, la scossa è stata di magnitudo 4.8. Le coordinate esatte dell'epicentro sono le seguenti: 44.939°N, 11.023°E. Una nuova forte scossa di terremoto è stata avvertita intorno alle 21.20 in tutto il Nord. Secondo l’Usgs statunitense, la scossa è stata di magnitudo 4.8. Le coordinate esatte dell’epicentro sono le seguenti: 44.939°N, 11.023°E. Secondo l’Ingv la magnitudo è pari a 5.1 Si è trattato di una scossa piuttosto superficiale, ad appena 6 km di profondità. L’epicentro dista 55 km da Bologna e 57 km da Verona. L’epicentro è stato localizzato tra Concordia sulla Secchia e Mirandola. Ci sono nuove notizie di crolli. |
Per i contribuenti italiani residenti all’estero ci sono alcune novità sul pagamento dell’IMU, nel caso in cui non sia possibile utilizzare il modello F24 per effettuare i versamenti. Il Ministero dell’Economia spiega come fare: per la quota spettante al Comune, i contribuenti devono contattare direttamente il Comune beneficiario per ottenere le relative istruzioni e il codice IBAN del conto sul quale accreditare l’importo; per la quota riservata allo Stato, i contribuenti devono effettuare un bonifico direttamente in favore della Banca d’Italia (codice BIC BITAITRRENT), utilizzando il codice IBAN IT02G0100003245348006108000. La copia di entrambe le operazioni deve essere inoltrata al Comune per i successivi controlli. Come causale dei versamenti devono essere indicati: il codice fiscale o la partita IVA del contribuente o, in mancanza, il codice di identificazione fiscale rilasciato dallo Stato estero di residenza, se posseduto; la sigla “IMU”, il nome del Comune ove sono ubicati gli immobili e i relativi codici tributo indicati nella risoluzione dell’Agenzia delle entrate n. 35/E del 12 aprile 2012; l’annualità di riferimento; l’indicazione “Acconto” o “Saldo” nel caso di pagamento in due rate. Se il contribuente, per l’abitazione principale, sceglie di pagare l’IMU in 3 rate deve indicare se si tratta di “Prima rata”, “Seconda rata” o “Saldo”. |
Post n°820 pubblicato il 03 Giugno 2012 da acer.250
Qualche giorno dopo aver preso possesso della sontuosa villa, Ernst Kazirra, rincasando, avvistò da lontano un uomo che con una cassa sulle spalle usciva da una porticina secondaria del muro di cinta, e caricava la cassa sul camion. Non fece in tempo a raggiungerlo prima che fosse partito. Allora lo inseguì in auto. E il camion fece una lunga strada, fino all'estrema periferia della città fermandosi sul ciglio di un vallone.Kazirra scese dall'auto ed andò a vedere. Lo sconosciuto scaricò la cassa dal camion e , fatti pochi passi, la scaraventò nel vallone, che era ingombro di migliaia e migliaia di altre casse uguali. Si avvicinò all'uomo e gli chiese: "Ti ho visto portar fuori quella cassa dal mio parco. Cosa c'era dentro? E cosa sono tutte queste casse?"Quello lo guardò e sorrise: "Ne ho ancora sul camion da buttare. Sono i giorni." "Che giorni?" "I tuoi giorni." "I miei giorni?" "I tuoi giorni perduti. I giorni che hai perso. Li aspettavi, vero? Sono venuti. Che ne hai fatto? Guardali, intatti, ancora gonfi. E adesso?" Kazirra guardò. Formavano un mucchio immenso. Scese giù per la scarpata e ne aprì uno. C'era dentro una strada d'autunno , e in fondo Graziella, la sua fidanzata, che se ne andava per sempre. E lui neppure la chiamava. Ne aprì un secondo. C'era una camera d'ospedale, e sul letto suo fratello Giosuè che stava male e lo aspettava. Ma lui era in giro per affari. Ne aprì un terzo. Al cancelletto della vecchia misera casa stava Duk, il fedele mastino, che lo attendeva da due anni, ridotto pelle e ossa. E lui non si sognava di tornare. Si sentì prendere da una certa cosa quì alla bocca dello stomaco. Lo scaricatore stava dritto sul ciglio del vallone, immobile come un giustiziere. "Signore!" gridò Kazirra, mi ascolti. Lasci che mi porti via almeno questi tre giorni. La supplico. Almeno questi tre. Io sono ricco. Le darò tutto quello che vuole. Lo scaricatore fece un gesto con la destra, come per indicare un punto irraggiungibile, come per dire che era troppo tardi e che nessun rimedio era più possibile. Poi svanì nell'aria, e all'istante scomparve anche il gigantesco cumulo di casse misteriose. E l'ombra della notte scendeva.
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Post n°819 pubblicato il 03 Giugno 2012 da acer.250
I contratti non richiesti sono al primo posto fra le criticità dei cittadini , nel mercato dell’energia elettrica e del gas, ha evidenziato un primo bilancio del progetto “Energia: diritti a viva voce”. Con essi i passaggi, non autorizzati, dal mercato di maggior tutela a quello libero. Un nuovo caso, seguito dalla dichiarazione della nullità del contratto da parte del Giudice di Pace, riguarda la fornitura di energia elettrica e il passaggio “forzoso” dal mercato di maggior tutela a quello libero per una coppia di Bitonto. Il Giudice di Pace di Bitonto, ha dato ragione a una coppia di consumatori che, senza aver mai espresso né per iscritto né verbalmente la volontà di cambiare fornitore, si erano ritrovati ad essere clienti non più di Enel Servizio Elettrico – Maggior tutela, ma di Enel Energia – Mercato Libero. Il giudice ha dichiarato integralmente nullo il nuovo contratto di fornitura a cui Enel aveva dato arbitrariamente esecuzione, contro la volontà dei due clienti e ha condannato inoltre la condotta arbitraria e illegittima della Società che aveva tempestato i clienti con solleciti di pagamento, contenenti la continua minaccia di adozione di provvedimenti sanzionatori,nonostante il tentativo da parte della coppia di esercitare il diritto di ripensamento. Spiega l’avv. Alessandra Taccogna di Confconsumatori Bari, che ha difeso in giudizio i consumatori: “Il contratto originario era stato intestato alla moglie mentre il nuovo contratto con Enel Energia – Mercato Libero era stato intestato al marito, senza richiedere il recesso formale da parte della moglie e senza produrre alcuna prova della volontà da parte dei clienti di cambiare fornitore. Alla luce di tutte queste irregolarità il Giudice, oltre a dichiarare nullo il nuovo contratto e ad ordinare l’immediata cessazione dei solleciti, ha anche condannato la Società all’integrale pagamento delle spese legali, nel rispetto del principio di soccombenza”.
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