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un graditissimo regalo di Martina

-by

 

Premio 10 e lode

ringrazio con tanto affetto per il premio

con la seguente motivazione assegnatomi da

 donne e.... 

Al blog "TANTO PER ESSERCI"  di una persona speciale.

http://blog.libero.it/ashla/

 

PREMIO Award Brillante

donatomi dalla cara amica Silvana

del blog : SGATTAIOLANDO

 
Citazioni nei Blog Amici: 31
 

 
 

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I veri amici vedono i tuoi errori e ti avvertono. I falsi amici invece  pur vedendo allo stesso modo i tuoi errori...  ti lusingheranno sempre

 
 

Messaggi del 06/06/2012

Dimmi che auto hai e ti dirò chi sei

Post n°829 pubblicato il 06 Giugno 2012 da acer.250
 

è il risultato di un indagine che sottolinea come la scelta dell’automobile  oltre alla disponibilità economica di base  spesso riveli molto della personalità di chi la guida, ponendosi come una sorta di alter ego del proprietario. E così accade che il manager in carriera si muova alla guida di una Mercedes, il medico preferisca la Bmw, la casalinga opti per la Yaris e il neopatentato per la Renault Clio.

L’ analisi è stata condotta sulla base un campione di 260 mila utenti, che hanno inoltrato una richiesta di preventivo tra il 1° giugno 2011 e il 1° giugno 2012. Sono stati disegnati dieci diversi profili, così riassunti: il manager rampante, il medico, l’uomo di legge, la casalinga, il prete, il neopatentato, il disoccupato, la donna in carriera, il pensionato e il carabiniere. Ognuno ha la sua auto preferita, che ben si adatta allo stile del proprietario. A ogni guidatore la sua auto, a ogni auto la sua polizza.

Emerge così che i “macchinoni” piacciono soprattutto a manager, medici e uomini di legge, che sono anche coloro che se li possono permettere. Il manager rampante, 40enne in carriera, molto spesso si trova alla guida di una Mercedes Class C: uno status symbol, insomma, che costa tra i 33 e i 52 mila euro. Per assicurarla servono, in media, 628 euro all’anno. Il medico invece preferisce la BMW Serie 3, per la cui assicurazione si spendono, in media, 681 euro.

La donna in carriera sembra avere un debole per l’Audi A3 (costo medio di assicurazione 659 euro annui) mentre la casalinga sceglie un’auto più pratica: oltre un terzo delle auto preferite è rappresentato in questo caso dalla Toyota Yaris. Per assicurarla si spendono in media 475 euro all’anno.

Le utilitarie vanno decisamente per la maggiore tra i guidatori del Bel Paese. Anche in questo  caso, però, le preferenze su marche e modelli cambiano in base al profilo del guidatore. Tra i pensionati over 65 va forte le Ford Fiesta; i carabinieri optano per la Focus; circa la metà delle auto più scelte da chi è senza lavoro è rappresentata dalla Fiat Punto; la Fiat Panda è l’auto più guidata dagli uomini di chiesa. I neopatentati spericolati, invece, guidano soprattutto una Renault Clio: in questo caso la stangata arriva con l’assicurazione auto, perché il costo medio di una polizza, per loro è di circa 2.300 euro all’anno.

per preventivi potete contattare:  ottoffice.servizi@gmail.com

 
 
 

Sei pronto per il futuro di Internet?

Post n°828 pubblicato il 06 Giugno 2012 da acer.250
 

Dopo un anno dal primo test di prova, oggi è il giorno del lancio del nuovo protocollo IPV6 che permetterà alla rete internet di crescere ancora, quando Internet venne lanciato operativamente nel 1983, i suoi creatori non potevano immaginare che dopo 30 anni ci sarebbero stati miliardi di dispositivi e utenti online, ora, quasi tre decenni più tardi, quella stessa rete Internet viene utilizzata da circa 2,5 miliardi di persone e 11 miliardi di dispositivi in ​​tutto il mondo.

 

Pochi infatti forse sanno che Internet fu creato inizialmente come un test, con un'infrastruttura dove ogni terminale connesso entrava in rete tramite un indirizzo IP.
La modalità di assegnare questi identificativi ai computer su internet fu un protocollo di rete chiamato IPv4 che assegna indirizzi ip del tipo 102.130.241.270, come dei numeri di telefono.


Come si può facilmente intuire, questa combinazione è piuttosto limitata e permette di registrare appena 4 miliardi di indirizzi possibili (che ora sono davvero pochissimi), la salvezza per la rete internet mondiale viene dall'aggiornamento al nuovo protocollo, l'IPv6 (Internet Protocol versione 6), un'altra rete internet con nuovi indirizzi a 128 bit, molto più lunghi, che sono del tipo 2002:0:5ef5:79fd:f9:3fff:c13b:c77b, IPv6 è essenziale per la salute e la crescita di Internet perchè consentirà a tutti i dispositivi di rete di comunicare tra loro direttamente, senza trucchi come avviene ora.

Facciamo ora un breve passo indietro  per capire cosa significano gli indirizzi IP.
Ogni computer che va in rete internet, viene identificato con un indirizzo IP univoco.
Cosi era in origine soltanto ma ci si rese subito conto che le 4 miliardi di combinazioni disponibili con IPv4 (lanciato nel 1980) sarebbero finite in pochissimo tempo.
Il problema infatti sono i cellulari e gli smartphone che sempre più numerosi si connettono a internet.

Come soluzione temporanea è stato inventato il network address translation o NAT creando sottoreti locali (LAN)...

... cosi, gruppi di computer che sfruttano lo stesso router escono su internet con lo stesso indirizzo IP pubblico, anche se questo trucco funziona a meraviglia, impedisce la comunicazione diretta tra computer perchè un IP non identifica un singolo pc, con IPv6, teoricamente, ogni pc su internet potrebbe avere il suo indirizzo pubblico ed essere raggiungibile da tutto il mondo in linea diretta (ma una cosa certo il servizio sarà solo a pagamento), attualmente si stima che  gli indirizzi IPv4 non finiranno per almeno altri 4 anni, ma Google e le altre compagnie che gestiscono la rete hanno lanciato oggi l'introduzione ufficiale di IPV6,  comunque   il per navigatore su internet, non c'è bisogno di fare qualcosa per migrare all'IPv6 ,infatti questa è una transizione che deve essere fatta dagli operatori di rete e dai fornitori di siti web.

Oggi Google, è stato abilitato l'ipv6 quindi il sito www.google.com, sarà disponibile, per una fase transitoria, sia sulla rete IPv6 che su quella Ipv4, chi naviga usando una rete che non supporta il nuovo protocollo, non avrà comunque problemi, si stima però che lo 0,1% degli utenti del mondo potrebbe soffrire di questo passaggio a causa di problemi tecnici causati principalmente da:
- Router vecchi.
- Sistemi operativi non aggiornati.
- Browser web non aggiornati.
Ad esempio, per essere pronti su Windows XP, bisogna installare manualmente il protocollo IPv6 aprendo un prompt dos (Start -> esegui -> cmd) e scrivendo il comando ipv6 install.

Ci sono delle pagine di test per verificare la rete internet che si utilizza per connettersi e navigare il web proprio pc, sia pronta a Ipv6, i test si possono fare dalla pagina ipv6test.google.com oppure dalla pagina test-ipv6.com, in quest'ultima pagina, più dettagliata, ci sarà sicuramente scritto: ... No problems detected. ... quindi nessun problema.
Alla riga sotto si troverà scritto anche che: You don’t have IPv6, but you shouldn’t have problems on websites that add IPv6 support.
Questo significa che il proprio provider di rete non è aggiornato ma che comunque i siti web in IPv6 sono raggiungibili,  quindi non c'è nulla che gli utenti devono fare, ma chi vuole saperne di più può entrare in Google/IPV6 per leggere maggiori dettagli su cosa sta cambiando.

 
 
 
 
 

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