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un graditissimo regalo di Martina

-by

 

Premio 10 e lode

ringrazio con tanto affetto per il premio

con la seguente motivazione assegnatomi da

 donne e.... 

Al blog "TANTO PER ESSERCI"  di una persona speciale.

http://blog.libero.it/ashla/

 

PREMIO Award Brillante

donatomi dalla cara amica Silvana

del blog : SGATTAIOLANDO

 
Citazioni nei Blog Amici: 31
 

 
 

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I veri amici vedono i tuoi errori e ti avvertono. I falsi amici invece  pur vedendo allo stesso modo i tuoi errori...  ti lusingheranno sempre

 
 

Messaggi del 15/06/2012

Flavio Briatore se ne va ....

Post n°845 pubblicato il 15 Giugno 2012 da acer.250

 

Flavio Briatore dice che se ne va perché paga troppe tasse,  Non lo rimpiangeremo, come non abbiamo nessuna nostalgia per quel Circo Barnum che ruotava intorno al suo locale e al mondo berlusconiano. Corona, Lele Mora, Gianpy Tarantini, per citarne qualcuno. Un bel giro di personaggi che hanno fatto (e fanno) a gara con la giustizia per vedere chi arriva a conquistare il maggior numero di anni di carcere e il maggior numero di condanne. Senza dimenticare Emilio Fede, Simona Ventura, Daniela Santanché  e altri, ai quali è stato offerta una ingiustificabile vetrina nella ribalta dell’informazione. E poi il giro  di cafonerie, di volgarità, di tronisti, di arrampicatrici, di soldi facili, di trash: insomma la quintessenza del berlusconismo, che aveva trovato nel Billionaire il simbolo dell’Italia peggiore. E della quale, speriamo di  liberaci  per sempre.

 
 
 

ATTENZIONE !!! POLIZIA POSTALE

Post n°844 pubblicato il 15 Giugno 2012 da acer.250
 

     Le truffe online non finiscono mai: la rete è ormai il luogo dove abili truffatori si ingegnano per trovare nuovi e sempre più sofisticati modi per entrare nei pc dei cittadini, trafugarne dati personali e spillare loro quanti più soldi possibili. L’ultimo caso è quello di un virus che blocca il computer attraverso una finestra in cui avvisa l’utente, sotto le mentite spoglie della Polizia Postale, che ha commesso una serie di atti illeciti e, se vuole sbloccare il suo pc deve pagare 100 euro. 

Al di là dei casi più complicati , negli ultimi tempi stiamo assistendo a truffe online che colpiscono un numero sempre maggiore di utenti. 

Un ultimo, caso di truffa che sta girando tra gli utenti della rete è quello di un virus, con molta probabilità un Trojan che si diffonde aprendo email infette, lanciate da un server di origine russa, che blocca completamente il computer attraverso una schermata alquanto allarmante: un avviso della Polizia Postale relativa a presunte attività illegali commesse dal proprietario del computer. Nell’avviso si fa riferimento alle varie sanzioni che si rischiano (fino a 250.000 euro) e al procedimento penale che sta per essere aperto sul proprio conto. Sembra quasi un arresto imminente, ma poi, in basso a destra appare una scritta “salvifica” che recita più o meno così: “per il ripristino del proprio sistema operativo entro le 72 ore si può procedere al pagamento di una multa di 100 euro, da espletare per via elettronica ” e c’è un link su cui cliccare.

A questo punto un attento utente della rete dovrebbe accorgersi che si tratta di una truffa poiché la richiesta di un pagamento di 100 euro, in questi termini, non ha alcun fondamento giuridico né informatico. Ma se l’utente non è attento o si fa prendere dal panico? In questi casi non bisogna agire di impulso.

Basta, infatti, una semplice ricerca online per scoprire che la cosa ha interessato già parecchie persone e che l’avviso, sotto le mentite spoglie della Polizia Postale, è assolutamente falso poiché si tratta di un virus. E c’è addirittura chi ha già la soluzione: sarebbe disponibile in rete un kit chiamato combofix che bisogna installare sul proprio pc Eseguendo una successiva scansione si dovrebbe eliminare il “simpatico” amico.

 
 
 

l caffè allunga la vita.

Post n°843 pubblicato il 15 Giugno 2012 da acer.250
 

 

     La pubblicazione dello studio Association of Coffee Drinking with Total and Cause-Specific Mortality, di Neal D. Freeman e colleghi (Division Cancer of Epidemiology and Genetics, National Institutes of Health, Department of Health and Human Services, USA) sull’autorevole New England Journal of Medicine, Volume 366 presenta risultati confortanti: bere molto caffè non aumenta il rischio di decesso in generale e per cause specifiche.

“Questo importante studio – sostiene il Prof. Amleto D’Amicis, Vicepresidente della Società Italiana di Nutrizione Umana (Sinu) e membro del Comitato Scientifico per gli Studi sul caffè (Fosan) – è il primo a riportare una netta associazione inversa statisticamente significativa tra consumo di caffè e mortalità per tutte le cause, l’associazione inversa è dose dipendente, più caffè si consuma minore il rischio di morte. Altri precedenti studi non avevano evidenziato alcuna associazione tra caffè e mortalità, altri ancora avevano mostrato una debole associazione inversa, raramente statisticamente significativa. Lo studio in questione, oltre al netto risultato, rappresenta anche una ricca fonte di informazioni tra caffè, stile di vita e mortalità che sicuramente stimoleranno approfondimenti di ricerca”.

Essendo il caffè la seconda bevanda più consumata al mondo dopo il tè gli autori, si sono chiesti: il consumo di caffè può aumentare il rischio di decesso per qualunque causa?
Per darsi una risposta hanno intervistato oltre 200mila uomini e oltre 170mila donne afferenti al 
National Institutes of Health-AARP Diet and Health Study. Gli intervistati, soggetti sani, senza precedenti tumori o patologia cardiovascolare e cerebrovascolare, di età compresa tra i 50 e i 71 anni, sono stati seguiti per un periodo di tempo che variava da 1 a 14 anni registrando le cause di morte dei 52.515 soggetti deceduti tra il 1995 e il 2008. Per misurare la forza dell’associazione si è tenuto conto anche di tutti gli altri fattori che potessero influire sullo stato di salute, come per esempio l’abitudine al fumo, il consumo di alcol, il peso corporeo, l’attività fisica e altri stili di vita, in molti casi associate anche al consumo di caffè.

È così risultato che, nei soggetti sani, all’aumentare del consumo di caffè diminuiva la mortalità totale. In particolare negli uomini la mortalità diminuiva dell’1% in chi beveva meno di 1 tazza di caffè al giorno, del 6% in chi ne beveva 1 e del 10% in chi beveva 2 o più tazze al giorno.

Nelle donne non vi era protezione per un consumo di meno di 1 tazza, una protezione del 5% per una tazza e del 14-15% per 2 o più tazze di caffè al giorno. Per consumi più elevati la protezione non aumentava. Cosa interessante e poco nota finora è anche che risultati assolutamente sovrapponibili sono stati ottenuti con il caffè decaffeinato.

Lo studio ha permesso di rilevare anche le associazioni minori. I bevitori di caffè oltre ad essere meno soggetti a rischio di mortalità per cause generali, erano anche meno a rischio di decessi per cause più specifiche: malattie cardiache, respiratorie, ictus, lesioni, incidenti,
diabete, infezioni. Quanto alle morti per cancro, il consumo di caffè non ha riscontrato alcun effetto.
Commenta Alessandra Tavani, Capo del Laboratorio di Epidemiologia delle Malattie croniche presso l’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” di Milano: “Lo studio è metodologicamente corretto e basato su un grosso numero di partecipanti, il che ha permesso di trovare statisticamente significativa la protezione del caffè che studi precedenti avevano solo suggerito. La cosa interessante è anche che il caffè non aumenta il rischio di nessuna delle grandi classi di patologie prese in considerazione dagli autori, nemmeno quelle, cardiovascolari, che in passato sembravano aumentare con il consumo di caffè”.

Gli autori dello studio affermano: "I nostri risultati mostrano associazioni inverse tra consumo di caffè e le principali cause di morte. Dai nostri dati non si può stabilire se questo risultato abbia un’origine causale o se esiste una associazione; tuttavia, rassicura rispetto alla preoccupazione che il consumo di caffè possa influire negativamente sulla salute."

In conclusione, è da ribadire che una persona sana non deve aumentare a dismisura il consumo di caffè per continuare a stare bene in salute, ma certamente un consumo moderato di 3-4 tazze di caffè al giorno rientra in un corretto stile di vita

 
 
 
 
 

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