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UN PAREGGIO STRETTO STRETTO...
I viola dominano il Villarreal trascinati da un grande Mutu, vanno in vantaggio con Vieri, ma poi si vedono annullare un gol regolarissimo del romeno. Nel finale gli spagnoli agguantano l'1-1 con Capdevilla
Altro che coppetta. La Fiorentina dimostra di tenere eccome alla coppa Uefa, mettendo sulla ribalta una grande organizzazione di gioco, un Vieri ritrovato e soprattutto un sontuoso Mutu. A imporre il pareggio non è tanto il Villarreal quanto un gol regolarissimo annullato al romeno e una disattenzione difensiva che vale il pari agli spagnoli. La squadra di Prandelli resta comunque con tutte le carte in mano per proseguire nella competizione.
PAGELLE:
FREY – Provvidenziale sul colpo di testa di Tomasson dopo la bella azione di Cani. Rimane inoperoso per più di un’ora e si arrende di fronte al pareggio spagnolo sul quale poteva fare ben poco. 6,5.
UJFALUSI – Non una sbavatura per tutto l’arco del primo tempo. Mette in campo grande esperienza e non si risparmia mai, né in chiusura né in proiezione offensiva. Moto perpetuo, 7.
KROLDRUP – In marcatura sul connazionale Tomasson tiene bene l’ordine della retroguardia gigliata. Va in affanno quando il Villareal accelera, ma se la difesa tiene è anche merito suo. Peccato per il cross sul quale la squadra di Pellegrini trova il pari. 7DAINELLI – Vigila con attenzione su Giuseppe Rossi e il giovane talento ex Parma non trova spazi. Dirige la difesa con straordinaria autorità e il fortino gigliato regge fino a quando Capdevila trafigge Frey. Responsabilità da dividere in parti uguali con Kroldrup. 7
BALZARETTI – Canì è un brutto cliente e inevitabilmente soffre la velocità degli avversari. Si danna l’anima per coprire la corsia di competenza e trova anche qualche chiusura preziosa. 6
LIVERANI – Piazza dal limite costringendo il portiere del Villareal Lopez agli straordinari per deviare in angolo. Smista una grande quantità di palloni con buona lucidità per tutto il primo tempo. Complici i ritmi bassi riesce a imporre la sua visione di gioco e la squadra gira. Metronomo, 7.
KUZMANOVIC – Impiega una buona ventina di minuti prima di entrare in partita. Ma il suo break in avvio di ripresa vale oro perché sugli sviluppi dell’azione i viola trovano il vantaggio. Cresce alla distanza dimostrando comunque buona personalità. Tempista, 6,5.
Dal 28’st DONADEL – Ha l’unica colpa di ritrovarsi a marcare Capdevila sul colpo di testa vincente, ma francamente non era compito suo. S.v.
PAZIENZA – Ci mette poco ad ambientarsi e guadagna un giallo in nemmeno mezz’ora di gioco. Al di là dell’ammonizione la sua è una gara generosa con pochissime sbavature. Mastino, 6,5.
JORGENSEN – Verticalizzazione preziosa per Mutu in avvio. Sulla destra riesce a trovare spesso e volentieri grande profondità mettendo in difficoltà il dirimpettaio Capdevila. Alla lunga accusa l’inevitabile stanchezza per il rientro dal primo minuto, ma la sua è una gara più che pregevole. Scongelato, 6,5.
Dal 14’st VANDEN BORRE – Impreciso quando butta giù la testa e tenta la sgroppata solitaria. Da rivedere, ma comunque sufficiente. 6
MUTU - Bravissimo Lopez a negargli la gioia del gol dopo pochi minuti dal fischio d’inizio quando tenta il cucchiaio. Imprendibile sia sul fronte sinistro che alle spalle di Vieri è l’anima della squadra. E il gol del vantaggio di Vieri è soprattutto merito suo. Si carica la Fiorentina sulle spalle e la trascina vittoriosa fuori dal “Madrigal”. King Adrian, 7,5.
VIERI – E’ carico a pallettoni e si vede. Ci prova dalla lunghissima distanza ma non trova la porta. Era il giocatore più atteso da parte degli sportivi spagnoli per il passato tra le fila dell’Atletico Madrid e lui non si fa trovare impreparato. Vero, Mutu gli offre un pallone soltanto da spingere in rete, ma lui segna e tanto basta. 65mo centro in competizioni europee giusto per festeggiare la 400ma gara in carriera. Pichichi, 7.
Dal 20’st OSVALDO – Ottimo spunto in area di rigore sul quale i viola trovano il raddoppio ingiustamente annullato dall’arbitro. La sensazione è che possa essere sempre pericoloso. 6,5.
PRANDELLI – Ampio turnover ma la Fiorentina gioca un avvio di gara da favola. Trova il vantaggio nella ripresa e fino a pochi minuti dalla fine sogna una grande vittoria. Un piccolo calo nel finale lo si può concedere, soprattutto a una squadra che continua a crescere esponenzialmente partita dopo partita. E lui ne è il principale artefice. 7,5Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |