acrilmilanese

Acr ROMA, pag 1 e 2!

ciao e buona settimana, grazie per l'ottimo lavoro. Ora se puoi, per cortesia, pubblicami -corpo 14- sulle tre pag. 1, 2 e 3 di acr roma giugno-luglio e agosto 2015 il seguente articolo e le foto inerenti a Sremo (H24 al Super di C.so Garibaldi) e Bordighera che trovi in facebook di delifino-sk@libero.it (Acr Torino e Roma  CLICCA QUI': www.acraccademia.it/Acr%20Torino%20pag%206.html

FORSE.. ETERNA.. RESA DEI CONTI DI RENZI CON LA MINORANZA PD: “BASTA CON D’ALEMA E BINDI” lasciale al loro destino (F. B.. a cura di sdm e acr)

  Liguria...  L’ex sottosegr. Del...Rio ora Ministro con il Premier Matteo RENZI: “Non si può regalare di più..”. Il premier: ..e allora quali altri regali occorrono ancora.. per M., Z., B... e TOTI?!”. Due partiti che ormai convivono sotto lo stesso tetto dem. A ogni pretesto.. tutto è buono per darsele di santa ragione. Dopo “l’incidente” .. ampiamente previsto della Liguria e la Legge Elettorale.. distinguo alla Camera, quando la minoranza dem ha votato con le opposizioni in commissione affari costituzionali, quasi mandando a gambe all’aria il governo Renzi, ora i toni sono saliti alle soglie della rottura e dopo Cofferati.. lasceranno anche Cuperlo e Rosy? Persino un moderato come il Ministro Graziano Delrio, incrociando un cronista dell’ Acr, si è lasciato andare a uno sfogo pesante: «Se la minoranza del Pd vuole andare a votare lo dica. Gli incidenti parlamentari possono anche capitare, ma quello che è successo in Liguria non esiste. Basta segnali di vecchia politica». Un colpo al quale ha subito risposto per le rime il Massimo Nazionale: «È stupefacente che una persona ragionevole come .. Delrio non trovi di meglio che minacciare i .. parlamentari». E così via, Boccia contro Renzi, D’A... contro Delrio, Chiti contro Giachetti, in un crescendo di minacce e ripicche. Quanti ai «segnali politici» che la minoranza ha inteso dare sulle riforme costituzionali, da Ankara il premier aveva risposto sibillino: «Ne parliamo domenica all’assemblea del Pd. Per me comunque la legislatura finisce a febbraio 2018». Un rinvio a lunedì per la resa dei conti interna, in quello che si preannuncia come un vero mini-congresso democratico. Un appuntamento che il segretario concepisce come una sorta di tribunale interno per isolare e colpire definitivamente l’opposizione interna... ma sarà l'ultima?

L’umore che dalla Turchia corre sul filo delle telefonate fatte da Renzi ai suoi è nero. «Sono stufo di queste critiche sprezzanti dei vari Bindi e D’Alema», ripete in privato il capo del governo. «Rieccoli, la premiata ditta Bindi-D’Alema di nuovo in azione», chiosa Debora Serracchiani. La minaccia del segretario sa di arma finale. «Volevano mandare un segnale? Lo manderò anch’io. Per esempio mettendo online i bilanci del Pd durante le segreterie di Epifani e Bersani». L’assemblea, il suo esito, sarà dunque «vincolante » per tutti. Renzi presenterà un documento (..vergato di suo pugno..) sulle riforme e, come accaduto in Direzione, lo metterà ai voti. A quel punto nessuno potrà far finta di non aver capito. I renziani sono anche più neri del capo. Il tam-tam tra i fedelissimi suona come una campana a morto per la segreteria unitaria, dove siedono Micaela Campana (bersaniana) e Andrea De Maria (cuperliano). «Le loro poltrone traballano», riferiscono dal giglio magico. Le possibili ritorsioni, i «segnali» come li chiama il premier, non si contano. Al punto che, «per il bene del partito» s’intende, il segretario poteva sospendere le primarie in Toscana. E colpire così il governatore Enrico Rossi, facendo magari balenare l’ipotesi di un cambio di cavallo. «La verità – spiegava Michele Anzaldi in un corridoio della Camera – è che con “loro” Renzi è stato fin troppo generoso. Hanno le presidenze di commissione, hanno posti in segreteria, fanno quello che volevano, mentre il presidente del Consiglio aveva solo due ministri “renziani”, la Boschi e Gentiloni (ora si è aggiunto G. Del Rio)».

Ricordiamo che.. A bruciare più di tutto è quel voto che ha cancellato i senatori a vita. Non tanto per il merito, ovviamente, quanto per il colpo inferto all’immagine del premier. «Il governo ha fatto una forzatura – ricostruisce Alfredo D’Attorre – non c’era nessun accordo e la Boschi è voluta andare al voto comunque. Renzi è irritato? Noi più che lavorare di notte nei weekend che possiamo fare?». Roberta Agostini, un’altra della minoranza, insisteva che «non era interesse di nessuno sabotare le riforme, ma quello che si poteva migliorare andava migliorato». Una lettura minimale che non è condivisa da chi regge oggi le sorti del Pd. A partire dal presidente Orfini: «Hanno mandato sotto il governo. A che gioco giocavano?». Tanto che si riparla di una sostituzione dei “ribelli” in prima commissione, un atto che sarebbe una vera dichiarazione di guerra.

Se a Montecitorio si gioca duramente, a palazzo Madama le cose non vanno meglio. Il cammino dell’Italicum infatti è andato bene per il rotto della cuffia, sommerso com’era da una valanga di 12 mila emendamenti e migliaia di sub-emendamenti, in gran parte escogitati da Roberto Calderoli. Oltre millecinquecento arrivano anche dai frondisti e fittiani di Forza Italia e Gal. «L’intento è ostruzionistico », ammette Augusto Minzolini. Anche la minoranza dem non restava con le mani in mano con una ventina di emendamenti. Miguel Gotor, in particolare, insisteva affinché i capilista non fossero bloccati «perché deve essere restituito ai cittadini il diritto di scegliere i parlamentari soprattutto in vista del fatto che avremo solo una Camera politica». Insomma, l’obiettivo di Renzi di non votare a questo punto sembra sfumato, a meno che si chiarisca tutto in Direzione. Ma cosa c'entra Calderoli?.. è disposto a farlo solo in cambio di «una legge elettorale rivisitata».

N. S. e R.M., di fronte al campo di battaglia in cui si è trasformato il Pd, riscoprono un antico proverbio di Sezze: «Quando due ciechi si prendono a sassate si fanno male tutti». Un invito ad abbassare i toni, altrimenti a rimetterci sarà tutto il partito, specialmente dopo il REGALO della Liguria alla DESTRA. Acr-Crv con Aics (.. riproduzione riservata)

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