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Genova. - «Venerdi 11-12-2015... stiamo anticipando il futuro di una riorganizzazione dei territori che non tiene più conto delle province ma di aree omogenee. Il nostro compito è creare una dimensione istituzionale che vada oltre gli attuali confini delle Regioni avendo come obiettivo quello di dare risposte ai cittadini senza egemonie di nessuno. È una visione che guarda al futuro».

Così il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, .. a Genova per la firma di un protocollo con Liguria e Piemonte per lo sviluppo delle infrastrutture e l’avvio di una serie di collaborazioni in materia di economia, turismo, trasporti. Dopo l’intesa siglata a metà settembre a Expo Milano e dopo gli incontri tecnici avvenuti nelle scorse settimane si è insediata oggi la cabina di regia comune per promuovere il sistema logistico del nord ovest.

«Vogliamo togliere i confini e sviluppare azioni comuni e coordinate - ha aggiunto Maroni - tenendo conto delle specificità dei singoli territori, senza uniformarli. Le Regioni rafforzano il proprio ruolo e lo confermano andando oltre le nuove riforme istituzionali. Da qui tracciamo il futuro, fatto di cose concrete».

Anche tra gli esempi di aree omogenee, Maroni ha citato le zone piemontesi e lombarde in cui si coltiva in riso: «perché - ha domandato il governatore lombardo - devono avere soluzioni, normative e trattamenti diversi?». Con la Liguria, poi, «c’è una iniziativa sull’istituzione del 112 europeo, già operativo in Lombardia dove siamo passati da 48 a 3 sale operative, riducendo di oltre il 40 per cento le segnalazioni e aumentando l’efficienza e la tempestività degli interventi. Questo modello lo mettiamo a disposizione della Liguria».

Dice... il presidente del Piemonte «la macro regione può essere il risultato finale di una serie di collaborazioni sui temi della logistica, della promozione turistica, della sanità nell’ottica della riforma istituzionale: pensando alle aree vaste, che devono essere aree ottimali in cui gestire i servizi - ha aggiunto Chiamparino - ci sono tante aree a cavallo delle nostre tre regioni, che potrebbero essere oggetto di una programmazione comune. Pensiamo ad esempio a bacini di utenza comuni per l’affidamento di un unico servizio di trasporto pubblico locale tra l’est Piemonte e Milano».

Per la materia di infrastrutture, poi, il presidente della Regione Liguria Toti ha aggiunto che «il raddoppio del Canale di Suez, il gigantismo navale, i fenomeni mondiali degli ultimi anni hanno dato nuova centralità al Mediterraneo ma ci pongono di fronte a sfide che ogni singola regione non è in grado di affrontare da sola. La Liguria è il terminale a mare delle altre due regioni, la Lombardia è il principale destinatario delle nostre merci e il Piemonte è un punto nevralgico per la logistica e i collegamenti con la Francia. Per questo, tutto ciò che riguarda interporti e logistica sarà monitorato da questa cabina di regia».

«La giornata di oggi - ha proseguito Toti - è un segnale importante di apertura verso una serie di politiche di collaborazione e integrazione con Lombardia e Piemonte al di là del colore politico. Nel passato - ha concluso Toti - questa politica è stata poco praticata in Liguria in virtù di un senso di indipendenza che credo poco e male si sposi con la funzione tipica di programmazione delle regioni»... a cura di acr il milanese