Creato da acrilmilanese il 05/08/2010
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acr e crv

Post n°478 pubblicato il 11 Dicembre 2016 da acrilmilanese
 

http://clubturati.blogspot.it/


’avanza Gentiloni Ministro degliEsteri uscente  acura di scr-crv

Pubblicatodall’Avanti diretto da Mauro DelBue, il 09-12-2016




http://www.avantionline.it/2016/12/savanza-gentiloni/

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Il presidente della Repubblica continua lesue consultazioni. Tra le altre oggi ha sentito anche quella socialista che gliha confermato il suo pieno appoggio al tentativo di formare un governo. Diciamola verità. Il cosiddetto governo di responsabilità nazionale ha zeropossibilità di vedere la luce. Impossibile pretendere che la responsabilitàvenga suddivisa in questo scorcio di legislatura. Dunque le ipotesi sono solodue: o un governo con questa stessa maggioranza, che esiste come confermato dalvoto di fiducia del Senato, o il rinvio alle Camere del governo Renzi, col Pdche per andare alle elezioni dovrebbe sfiduciarlo, stile Fanfani del 1987. La primaipotesi prevede un governo con l’appoggio del Pd più alleati con un altropresidente del Consiglio. E’ l’ipotesi che Mattarella preferisce, anche perchégarantirebbe la continuazione della Legislatura almeno fino all’estate se nonoltre. Mattarella, da quel che si sa, preferirebbe si andasse al voto dopo leelezioni francesi, che si terranno in primavera e magari anche dopo quelletedesche che si terranno a settembre. Ritiene giustamente che occorra risolvereprima non solo il nodo della legge elettorale, ma anche la delicata crisi dellebanche, in primo luogo quella della Mps per la quale si rivela ormaiinderogabile un massiccio esborso statale. Primo candidato alla successione diRenzi sarebbe un renziano doc, non Delrio sospettato di rapporti amichevoli conl’area Franceschini, non Padoan, troppo autonomo e in sintonia con l’Europa, maPaolo Gentiloni, attuale ministro degli Esteri. Gentiloni formerebbe unesecutivo strettamente legato al segretario del Pd e composto ancora in buonaparte dai suoi uomini (e donne). Naturalmente poi da presidente del Consiglioanche Gentiloni non si ritirerà a un sol cenno del suo capo, il quale nelfrattempo dovrà misurare il suo indice di gradimento all’interno del Pdattraverso un congresso fissato per marzo. Il governo Gentiloni dovrebbe peròottenere la fiducia anche di Alfano e di Verdini per passare al Senato, forseanche in cambio di qualche presenza nel governo del secondo. La scelta di unrinvio del governo Renzi alle Camere pare per adesso solo l’extrema ratio.Quella, peraltro, meno gradita anche nei gruppi parlamentari del Pd. Meglionaturalmente prendere tempo, fanno sapere. Non tanto per quella storia deivitalizi per chi è al primo mandato. Una storia senza fondamento giacché ivitalizi sono stati aboliti, per tutti, tranne che per i giornalistitelevisivi, e questa questione riguarderebbe semmai solo i parlamentari elettiprima del 2013. Ma per una evidente difficoltà ad essere riconfermati visto chemolti sono stati eletti grazie a un premio di maggioranza definito dalla Corte“abnorme” per la Camera. Tutto lascia pensare che a una soluzione si arriverà eche il Pd sarà costretto, prima o poi, a fare uscire dal cassetto quellaproposta di riforma dell’Italicum che abbiamo definito per primi il Cuperlum. GrazieMauro da : Sergio Merzario Direttore di Acr-Crv Onlus di fatto e il MILANESE –Baggese

’avanza Gentiloni Ministro degliEsteri uscente  acura di scr-crv

Pubblicatodall’Avanti diretto da Mauro DelBue, il 09-12-2016




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Il presidente della Repubblica continua lesue consultazioni. Tra le altre oggi ha sentito anche quella socialista che gliha confermato il suo pieno appoggio al tentativo di formare un governo. Diciamola verità. Il cosiddetto governo di responsabilità nazionale ha zeropossibilità di vedere la luce. Impossibile pretendere che la responsabilitàvenga suddivisa in questo scorcio di legislatura. Dunque le ipotesi sono solodue: o un governo con questa stessa maggioranza, che esiste come confermato dalvoto di fiducia del Senato, o il rinvio alle Camere del governo Renzi, col Pdche per andare alle elezioni dovrebbe sfiduciarlo, stile Fanfani del 1987. La primaipotesi prevede un governo con l’appoggio del Pd più alleati con un altropresidente del Consiglio. E’ l’ipotesi che Mattarella preferisce, anche perchégarantirebbe la continuazione della Legislatura almeno fino all’estate se nonoltre. Mattarella, da quel che si sa, preferirebbe si andasse al voto dopo leelezioni francesi, che si terranno in primavera e magari anche dopo quelletedesche che si terranno a settembre. Ritiene giustamente che occorra risolvereprima non solo il nodo della legge elettorale, ma anche la delicata crisi dellebanche, in primo luogo quella della Mps per la quale si rivela ormaiinderogabile un massiccio esborso statale. Primo candidato alla successione diRenzi sarebbe un renziano doc, non Delrio sospettato di rapporti amichevoli conl’area Franceschini, non Padoan, troppo autonomo e in sintonia con l’Europa, maPaolo Gentiloni, attuale ministro degli Esteri. Gentiloni formerebbe unesecutivo strettamente legato al segretario del Pd e composto ancora in buonaparte dai suoi uomini (e donne). Naturalmente poi da presidente del Consiglioanche Gentiloni non si ritirerà a un sol cenno del suo capo, il quale nelfrattempo dovrà misurare il suo indice di gradimento all’interno del Pdattraverso un congresso fissato per marzo. Il governo Gentiloni dovrebbe peròottenere la fiducia anche di Alfano e di Verdini per passare al Senato, forseanche in cambio di qualche presenza nel governo del secondo. La scelta di unrinvio del governo Renzi alle Camere pare per adesso solo l’extrema ratio.Quella, peraltro, meno gradita anche nei gruppi parlamentari del Pd. Meglionaturalmente prendere tempo, fanno sapere. Non tanto per quella storia deivitalizi per chi è al primo mandato. Una storia senza fondamento giacché ivitalizi sono stati aboliti, per tutti, tranne che per i giornalistitelevisivi, e questa questione riguarderebbe semmai solo i parlamentari elettiprima del 2013. Ma per una evidente difficoltà ad essere riconfermati visto chemolti sono stati eletti grazie a un premio di maggioranza definito dalla Corte“abnorme” per la Camera. Tutto lascia pensare che a una soluzione si arriverà eche il Pd sarà costretto, prima o poi, a fare uscire dal cassetto quellaproposta di riforma dell’Italicum che abbiamo definito per primi il Cuperlum. GrazieMauro da : Sergio Merzario Direttore di Acr-Crv Onlus di fatto e il MILANESE –Baggese

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