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Messaggi del 15/03/2014

... pag. 6 e 7 de il Civennese marzo e aprile 2014

Post n°274 pubblicato il 15 Marzo 2014 da acrilmilanese

Annullato il convegno a Monza(Mi)
a Forza Nuova che non rinuncia..



La conferenza è  stata confermata, assicurano su Facebook. ma  non più a Monza,  in un altro posto che non è stato ancora svelato. Sabato 15 marzo Forza Nuova  arriva veramente a Monza per dire no all’euro e riconquistare l’autonomia monetaria.. (tornare alla Lira?!). ospite d’eccezione: il segretario nazionale R. Fiore. Ma il convegno non si è svolto a Monza.. e se si farà.. sarà in un luogo  segreto... Dopo il polverone sollevato alla fine dell’estate scorsa con l’annuncio di un grande evento di estrema destra che si si diceva si sarebbe svolto a Monza.. e poi forse.. dirottato a Cantù! .. il convegno pubblico del 15, dove si sarebbe tenuta la conferenza pubblica dal titolo “Contro l’Eurodittatura: lavoro, futuro, nazione” promossa in collaborazione con Brianza Memmt (Mosler Economics Modern Money Theory) presieduta da Fabio Longoni. Relatore dell’incontro Antonio Maria Rinaldi, autore del libro “Europa Kaputt” e firmatario del manifesto di solidarietà europea per il ritorno concordato alle valute nazionali e che durante l’incontro avrebbe illustrato il suo progetto. Il luogo dove si terra la conferenza?.. purtroppo non è  ancora .. stato svelato. 
Acr e KM



Da:
delfino-sk@libero.it e sergio.merzario4658@libero.it a acr-onlusdifatto@libero.it
 
 
 Tendenza Mercati
 
Il cuore della riforma del Jobs Act del governo Renzi si chiama Naspi: un sussidio di disoccupazione universale per tutti coloro che perdono il lavoro, compresi i circa 400mila collaboratori a progetto che oggi non hanno alcun sostegno. Il sussidio.. per chi è senza lavoro, deve essere istituito.. per ridare dignità ai giovani.. che non riescono a trovare un lavoro.. dignitoso e non in nero!
KM e Acr

  
 

 

 La Presidente di acr il sanremese K. C. Bosco ci invia e volentieri pubblichiamo.. Regione .. SICILIA!


Molti lettori si chiedono quali opportunità di finanziamenti offrono le regioni, la Regione Sicilia, l’Italia o l’Europa per i giovani di età compresa fra i 18, i 34 e 38 anni!? Quali aiuti possono venire concretamente da queste istituzioni? Si è cercato di dare alcune risposta a questi interrogativi durante l’ incontro che si è svolto giorni fa (*) nei locali del centro diurno San Giuseppe di piazza Marconi. Carmelo Carrara, magistrato e marito dell’assessore regionale alla famiglia e al lavoro, Ester Bonafede, ha tenuto una conferenza con dibattito con i giovani chiaramontani. Si vocifera sia un candidato Udc alle prossime elezioni Europee. L’assessore Salvatore Vargetto, idealista dell’incontro, spiega il motivo di questa conferenza: “L’idea è quella di coinvolgere i giovani di Chiaramonte in modo da far conoscere loro che possibilità hanno di lavorare”. Carmelo Carrara, invece, inizia il suo intervento parlando dei motivi che starebbero alla base della disoccupazione giovanile nella nostra terra: “Oggi parlare di disoccupazione giovanile e non giovanile è importante. Molti, infatti, si chiedono quali siano le cause. La risposta principale? Tutti dicono che è colpa della crisi, oppure che i giovani non vogliano lavorare. Invece, la causa principale, è che i sistemi scolastici sono carenti. In Sicilia non ci sono scuole che formano i giovani alle nuove professioni, come la green economy o l’alta tecnologia. L’Europa, invece, ci dice che bisogna attuare una crescita intelligente, sostenibile e che sia inclusiva, nel senso che bisogna tenere conto anche delle classi sociali più svantaggiate economicamente”. Ma, in concreto, cosa sta facendo Regione Sicilia per aiutare i giovani? E l’Europa? Carrara, durante il suo intervento, ha illustrato alcuni progetti e alcuni bandi a cui, in futuro, i giovani potranno accedere. Innanzitutto, parla del cosiddetto “Youth guarantee”, ovvero la risposta europea al problema della disoccupazione giovanile. Per l’Italia sono previsti circa un miliardo di euro di finanziamenti. Lo “Youth guarantee” (garanzia per i giovani), prevede che ogni Stato Membro assicuri ad ogni persona al di sotto dei 25 anni un’offerta qualitativamente valida di lavoro, proseguimento degli studi, apprendistato o tirocinio entro un periodo di quattro mesi dall’inizio della disoccupazione o dall’uscita dal sistema d’istruzione formale. Secondo le previsioni, “Youth guarantee” potrebbe partire entro marzo. Altro progetto a cui i giovani possono guardare è il cosiddetto “Piano giovani”, voluto dall’assessorato regionale istruzione e formazione. Si tratta di una serie di bandi che riguardano l’istruzione tecnica, i tirocini formativi, l’autoimpiego e l’auto imprenditorialità. Proprio sull’auto impiego e l’imprenditorialità, Carrara dichiara: “In Sicilia dobbiamo avere il coraggio di dire la verità: per i prossimi 20 anni, bisogna dimenticare di poter lavorare negli enti pubblici. Per questo bisogna guardare all’auto impresa e, nello stesso tempo, bisogna proteggere e rafforzare le imprese che già esistono”. Ma a quale tipo di lavoro si dovrebbe puntare di più? Carrara, spiega: “Bisognerebbe accendere i riflettori sul terziario: servizi, trasporti, ristorazione, turismo, imprese agricole. Non basta rilanciare il “made in sicily”, piuttosto parliamo di “born in sicily”. Altro bando da tenere sott’occhio è “APQ giovani”, sempre sui giovani e l’imprenditoria. Carrara, infine, parla delle misure che sono state rifinanziate, come lo “Sviluppo Italia – Sicilia” sui finanziamenti a fondo perduto alle piccole imprese. Alcuni giovani presenti (a dire il vero in questo convegno il pubblico non era molto numeroso), hanno poste delle domande. Molti giovani, sostengono che accedere a questi bandi spesso è complicato e lamentano la mancanza di un supporto tecnico. A questo proposito, Carrara suggerisce che il territorio, tramite il Comune, potrebbe aprire uno sportello che serva ad informare i giovani e ad aiutarli nella compilazione dei bandi di gara e a dare loro un supporto tecnico. Queste iniziative, potrebbero sensibilizzare tanti giovani ad accedere più facilmente ai finanziamenti. A questo proposito, l’assessore Vargetto spiega: “Stiamo aprendo negli ex locali dei Vigili Urbani uno sportello d’ascolto per i giovani, proprio per aiutarli a districarsi in questa materia”. E’ importante, comunque, tenere sempre sott’occhio il sito della Regione Sicilia in modo da essere sempre informati sugli eventuali bandi di gara. Carrara, infine, precisa: “La logica che deve prevalere è quella della cooperazione. E’ vero che l’Europa guarda alla globalità, ma è anche vero che i territori dovrebbero essere omogenei...  

KM *tutto questo si è avvenuto il  giorno 1-3-2014  
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Emergenza Giovani.. No al bullismo e fatica di crescere

Il bullismo è un fenomeno complesso che si situa nel gruppo dell’emergenza GIOVANI.. e che si manifesta con atti di prepotenza e sopraffazione (BANDE e degrado), oltre che di tacita accettazione degli stessi, (in alcune scuole).. e della fatica di crescere. Il bullo individua la vittima con il chiaro obiettivo di danneggiarla facendogli.. e facendosi.. del male… spesso viene attuato nelle scuole.. di ogni ordine e grado e tende a svilupparsi.. sempre di più.. nelle città.. e nella tenera età.. elementari e medie.. e viene esteso a classi sempre più giovani di età… di ragazze… Il Bullismo nuoce alla società in modo devastante, sfavorisce lo sviluppo economico, alimenta l'aggressività e la criminalità. Un paese moderno non può e non deve tollerare tutto questo. Alcuni consigli a chi viene coinvolto da bulli… Difficile per il bullo prendersela con te se racconterai ad un amico ciò che ti sta succedendo. Quando il bullo vuole provocarti, fai finta di niente e allontanati. Se vuole costringerti a fare ciò che non vuoi, rispondi "NO" con voce decisa. Se gli altri pensano che hai paura del bullo e stai scappando da lui, non preoccuparti. Ricorda che il bullo non può prendersela con te se non vuoi ascoltarlo. Il bullo si diverte quando reagisci, se ti arrabbi o piangi. Se ti provoca, cerca di mantenere la calma, non farti vedere spaventata/o, reattivo/a o triste. Senza la tua reazione il bullo si annoierà e ti lascerà stare. Quando il bullo ti provoca o ti fa del male, non reagire facendo a botte con lui. Se fai a pugni, potresti peggiorare la situazione, farti male o prenderti la colpa di aver cominciato per primo. Se il bullo vuole le tue cose, non vale la pena bisticciare. Al momento lasciagli pure prendere ciò che vuole però poi raccontalo subito ad un adulto. Fai capire al bullo che non hai paura di lui e che sei più intelligente e spiritoso. Così lo metterai in imbarazzo e ti lascerà stare. Molte volte il bullo ti provoca quando sei da solo. Se stai vicino agli adulti e ai compagni che possono aiutarti, sarà difficile per lui avvicinarsi. Per non incontrare il bullo puoi cambiare la strada che fai per andare a scuola; durante la ricreazione stai vicino agli altri compagni o agli adulti; utilizza i bagni quando ci sono altre persone. Ogni volta che il bullo ti fa del male scrivilo sul tuo diario. Il diario ti aiuterà a ricordare meglio come sono andate le cose. Subire il bullismo fa stare male. Parlane con un adulto di cui ti fidi, con i tuoi genitori, con gli insegnanti, con il tuo medico. Non puoi sempre affrontare le cose da solo! Se sai che qualcuno subisce prepotenze, dillo subito ad un adulto. Questo non è fare la spia ma aiutare gli altri. Potresti essere tu al suo posto e saresti felice se qualcuno ti aiutasse! Se incontri il poliziotto di quartiere, puoi chiedere aiuto anche a lui. In genere il bullismo è caratterizzato dal fatto che colui che agisce trova piacere nel cercare di dominare la vittima senza mostrare alcuna compassione per la sofferenza del perseguitato. La prepotenza sul perseguitato è spesso legata alla superiorità dovuta all'età e alla forza fisica. Esso si manifesta soprattutto tra adolescenti e giovani. Una recente indagine in Italia sul bullismo nelle scuole superiori ha evidenziato che un ragazzo su due subisce episodi di violenza verbale, psicologica e fisica e il 33% è una vittima ricorrente di abusi. Dai risultati delle indagini emerge che le prepotenze di natura verbale e psicologica prevalgono rispetto a quelle di tipo fisico: il 42% dei ragazzi afferma di essere stato preso in giro; il 30% ha subito delle offese e il 23,4% ha segnalato di aver subito calunnie; il 3,4% denuncia l'isolamento di cui è stato oggetto, mentre l'11% dichiara di essere stato minacciato. Di tutto questo ne è l'esempio un'altra indagine condotta a Trinitapoli in una scuola media  Alcuni ragazzi che sono più grandi e robusti abusano dei più piccoli e ingenui. Però i genitori di questi ultimi protestano, vanno in presidenza, raccontano l'accaduto e il Capo di Istituto li espelle. Il triste fenomeno del bullismo è proprio un malessere sociale sia per coloro che commettono il danno che per coloro che lo subiscono. Le conseguenze di questa piaga sono notevoli, a volte purtroppo irreparabili: il danno per l'autostima della vittima perdura nel tempo e induce la persona a perdere fiducia nelle istituzioni sociali come la scuola, ma anche nella famiglia, oppure alcune vittime diventano a loro volta aggressori. La scuola da sola non è autosufficiente a convincere e a  combattere il bullismo. I padri, gli insegnanti devono riapparire sulla scena dell’educazione, con i ragazzi, dopo una assenza troppo prolungata, ma con il sostegno morale ed operativo dei genitori ai ragazzi, può farcela, quando.. devono risolvere.. abusi o prepotenze.. come insegnano molte esperienze positive. I politici sono chiamati a risolvere il problema di come proteggere i nostri adolescenti dalla pedagogia nera .. e dell’orrore dell’abuso e della prevaricazione.. via Internet, playstation e tramite la Tv-spazzatura.                                          

km ( www.acraccademia.it/Il%20Civennese%20pag%201.html)www.acraccademia.it/Il%20Milanese%20pag%208.html

 
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