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Messaggi del 03/06/2015
ciao e buona settimana, grazie per l'ottimo lavoro. .. -corpo 14- sulle tre pag. 5, 6 e 7 de il sanremese giugno 2015 il seguente articolo e le foto inerenti la premiazione dell'Oscar che trovi in facebook di delifino-sk@libero.it .. quelle inerenti alla premiazione di Sara Ferretti e al coro in spiaggia e all'Ass. che premia le scuole e il presidente del coro "TULIPANO".. Grazie e b.lav !
Lettere al Direttore e alla Politica amministrativa per modernizzare lo Stato decentrato (Regioni, Città Metropolitane e Comuni), alla luce della necessità di creare nuovi posti di lavoro per i GIOVANI!
PRIVATIZZARE LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE .. REALTA’ O UTOPIA?!
La privatizzazione... Forse non tutti lo ricordano ma intorno alla fine degli anni 90 e inizio del 2000, si parlava di privatizzazione della Pubblica Amministrazione. L’argomento aveva fatto scalpore, molti pensavano si trattasse della notizia scoop del periodo, ma in effetti chi sa veramente perché era stata formulata questa proposta, cosa è stato fatto realmente e qual’è stato l’esito finale. L’Italia fine anni 90, inizi anni 2000, comincia questo percorso di modernizzazione. Privatizzazione non significava passaggio di proprietà da soggetto pubblico a soggetto privato, significava portare all’interno degli uffici di Pubblica Amministrazione una gestione di tipo privata, manageriale. Molte Pubbliche Amministrazioni, sono state portate in certificazione di qualità. In quel periodo andava di moda essere certificati ai sensi della norma UNI EN ISO 9001. Questo per un semplice motivo, la norma ISO, Organizzazione Internazionale per la Standardizzazione, permetteva di uniformare il sistema di gestione a livello europeo, spesso ha accompagnato e permesso il processo di innovazione e cambiamento che ha investito gli uffici della Pubblica Amministrazione. La norma doveva permettere ai vertici delle Pubbliche Amministrazioni, di acquisire un sistema di gestione manageriale riconosciuto valido a livello internazionale. Doveva introdurre negli uffici locali che erano abituati ad essere gestiti a livello centrale, i principi dei processi gestionali di pianificazione, programmazione, monitoraggio, analisi e valutazione delle attività operative, al fine di rendere la Pubblica Amministrazione più efficace ed efficiente. Questo era l’obiettivo che era stato fissato dal governo di quel periodo. L'obiettivo, però è rimasto solo un’idea o è stato fatto qualcosa in merito? E’ stato emesso il Decreto Legislativo 165 del 2001, noto a molti come legge Stanca, il decreto che ingloba quali sono i doveri di un dirigente di Pubblica Amministrazione, e descrive in modo dettagliato come dirigere le attività operative, e come gestire i lavoratori dipendenti, compresa la formazione e la loro crescita professionale. Allora ci chiediamo se esiste una norma di legge che spiega in modo dettagliato un’attività di gestione di tipo manageriale, pari alla gestione di una delle migliori aziende private a livello internazionale, come mai i risultati ottenuti non sono dei migliori? Quali sono le difficoltà incontrate? Come mai non si è trovato il modo di porre rimedio ai vari eventi che hanno travolto l’Italia negli ultimi quindici anni? Questi principi gestionali innovativi sono stati introdotti negli enti di Pubblica Amministrazione, con varie modalità ed in tempi diversi. In alcuni enti sono state eseguite delle riforme che hanno cambiato completamente la struttura degli Uffici, è stata eseguita una mobilità interna del personale che è stato assegnato a nuove attività lavorative. Sono stati pianificati ed erogati dei corsi di formazione di aggiornamento, in aula, on line, per affiancamento. Il cambiamento e l’innovazione è sono stati alcune volte imposti, spesso accettati favorevolmente dal personale e dalla collettività come un evento positivo, non lo è stato per molti dirigenti, costretti dopo lunghi anni di servizio ad adottare una nuova modalità operativa. Molti hanno considerato il nuovo sistema gestionale come un peso, non hanno capito l’effettiva importanza che aveva questa manovra tesa a migliorare l’efficacia ed efficienza “dell’azienda” Pubblica Amministrazione, è stata considerata una minaccia per la posizione da loro occupata, non si sono sentiti all’altezza di fare questo salto di “qualità”, hanno affidato il compito operativo ad altri funzionari considerando futile l’operazione innovativa ormai in atto. Il cambiamento ha investito il settore sanitario, l’istruzione, l’ambito fiscale, gli enti locali comuni e regioni. L’esito non è stato dei migliori, perchè i manager non si improvvisano, i compiti manageriali sono molto più complessi ed implicano una formazione ad alto livello. La logica che accompagna questo nuovo modo di operare della Pubblica Amministrazione, difficilmente ha trovato sbocco nell’ambito dirigenziale. Questa è una delle tante cause che ha generato e continua a generare il malfunzionamento della Pubblica Amministrazione. Oggi l’impegno richiesto per il buon andamento del paese, necessita di alte professionalità, di gruppi preparati con le caratteristiche di grandi manager a livello internazionale. La formazione e l’istruzione, sono fondamentali per avere giovani adulti in grado di condurre il nostro paese verso nuovi orizzonti.
Cinzia Alessi per Acr (.. riproduzione riservata)
.. la ns. collaboratrice, con questo articolo concreto ed esaustivo, ha colto nel segno le necessità di modernizzazione della macchina burocratica della Pubblica Amministrazione, che darà la possibilità alla POLITICA AMMINISTRATIVA (Regioni, Città Metropolitane e Comuni) di creare e ampliare la possibilità di occupazione giovanile (.. come, a nostro avviso si tenta di fare con la soluzione del precariato, nella Scuola e nelle Amministrazioni pubbliche locali.. tramite la necessità di rendere trasparente l'assunzione di Giovani e di Tecnici che servono alla creazione della modernizzazione per il superamento.. della BUOROCRAZIA.. )! .. chiediamo ai lettori e ai giovani di intervenire in merito. Con le mail: acr-onlus@libero.it e delfino-sk@libero.it ).
Però occorre riflettere sul termine "PRIVATIZZAZIONE" in quanto deve essere chiaro al lettore che "privatizzare" non significa : dare al Privato la possibilità di agire con i "DENARI PUBBLICI.. senza rendere conto del proprio operato e "VIGILARE" sull'attuazione delle proposte operative con uno Staff adeguato e responsabile!
------------------ col. six foto prem Sara Santa Ferretti (a casa sua).. col. dx il seg. art.
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Inviato da: acrilmilanese
il 21/08/2018 alle 12:28
Inviato da: acrilmilanese
il 23/02/2018 alle 09:39
Inviato da: acrilmilanese
il 25/12/2017 alle 16:55
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il 25/12/2017 alle 14:38
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il 25/09/2017 alle 10:10