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Messaggi di Novembre 2016

x Teo segue x pag. 5 e 8 di Acr Torino

Post n°475 pubblicato il 18 Novembre 2016 da acrilmilanese
 
Foto di acrilmilanese

Ciao Teo segue da pag 2 di Acr Europa o da pag 5 Acr Torino..

Referendum costituzionale 2016, csa cambia se vince il No?

Il 4 dicembre 2016 ci sarà un importante appuntamento elettorale nel quale si deciderà il futuro della Costituzione, ma non solo: il referendum costituzionale 2016.

Quello del referendum costituzionale è un tema molto caldo e in questi giorni diversi italiani stanno riflettendo su cosa votare il 4 dicembre 2016.

Sia i partiti politici a favore del Sì, sia quelli contrari alla riforma costituzionale, stanno conducendo un’importante campagna elettorale per il referendum. Tuttavia, non tutti gli elettori hanno ben capito per cosa si vota e per questo nei giorni scorsi vi abbiamo spiegato quali sono i punti più importanti del testo della riforma costituzionale voluta dal premier Renzi.

Il risultato del referendum costituzionale, però, potrebbe essere molto importante non solo per le modifiche che apporterà al Parlamento, ma anche per gli effetti che avrà sulla politica italiana. Infatti,

Matteo Renzi ha dichiarato che nel caso in cui vincesse il No sarebbe pronto a dimettersi.

Cosa succede quindi se vince il No? Si tornerà a votare per eleggere un nuovo Parlamento oppure ci sarà un nuovo Governo non eletto? Gli italiani vogliono una risposta, poiché molti di loro sceglieranno se votare SI o No al referendum costituzionale anche in base a questo aspetto.

Ecco quali sono gli scenari possibili qualora al Referendum Costituzionale 2016 vincesse il No.

Referendum costituzionale 2016: se vince il No la riforma non verrà approvata

Prima di analizzare gli effetti politici del No, vediamo cosa cambierebbe per il sistema istituzionale italiano.

Se la maggioranza degli italiani voterà No la riforma della Costituzione non verrebbe approvata e di conseguenza nessuna delle modifiche previste dalla Legge Boschi entrerebbe in vigore:

  • nessuna cancellazione del CNEL;
  • nessuna riduzione del numero dei senatori;
  • il Parlamento sarà ancora caratterizzato da un bicameralismo paritario;
  • il testo del Titolo V sarà quello approvato con la riforma del 2001;
  • senatori eletti e non nominati;
  • le Province non saranno eliminate.
Referendum Costituzionale 2016, Matteo Renzi: “se vince il No mi dimetto”

Il premier Matteo Renzi è stato il principale promotore della riforma costituzionale e per questo motivo punta molto sulla vittoria al referendum. La campagna referendaria è già partita e non perché, come dichiarato da lui stesso, intende “trasformare il referendum in plebiscito”, ma “perché intende assumersi precise responsabilità”.

Ed è per questo motivo che Renzi ha legato il suo futuro politico all’esito del Referendum Costituzionale di ottobre, dichiarando: “se perdo il referendum, smetto di far politica”.

Successivamente Renzi ha smentito l’ipotesi per cui dopo il referendum, anche nel caso in cui vincesse il Si, si tornerà a votare. Infatti, il premier ha dichiarato che l’intenzione del Governo è quella di arrivare a fine legislatura, così da rispettare le scadenze naturali. Renzi comunque ha specificato che la decisione finale spetterà al Presidente della Repubblica e che il Partito Democratico non ha paura delle elezioni. “Per me nel 2017 si fa il congresso del partito. E poi nel 2018 si vota", ha concluso il Presidente del Consiglio.

Referendum Costituzionale 2016: la Boschi appoggia il premier

Naturalmente anche il Ministro Boschi ha cominciato la campagna referendaria a favore del Sì. In una delle sue ultime interviste ha confermato che anche lei, nel caso vincesse il No, lascerebbe il Governo. Insomma, se la maggioranza degli italiani voterà No, ci sono delle possibilità che il Governo Renzi si dimetta e ci sarà bisogno di eleggerne uno nuovo. A chi spetterà questa decisione? Le elezioni del 2018 verranno anticipate o ancora una volta sarà il Presidente della Repubblica a scegliere il nuovo Presidente del Consiglio? Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia e promotore del Sì, ha indicato qual è lo scenario più probabile.

Referendum Costituzionale 2016: cosa succede se vince il No e Renzi si dimette? Nei mesi scorsi Silvio Berlusconi si espresso in merito al Referendum Costituzionale 2016, dichiarando che nel caso in cui vincesse il No, Forza Italia sarebbe pronta a dar vita ad un “Governo di unità nazionale per una emergenza” insieme al Partito Democratico, con cui si darà vita ad una nuova elegge elettorale. Quindi, Berlusconi non è favorevole ad anticipare le elezioni del 2018, e qualora la sua proposta venisse accettata gli italiani si troverebbero ancora una volta ad essere governati da un Governo che non hanno eletto, almeno direttamente. Possiamo rispondere alla nostra domanda dicendo che se vincerà il No almeno sul piano politico rischia di non cambiare nulla. Infatti, gli italiani potrebbero trovarsi ancora una volta di fronte a quella che Berlusconi stesso, facendo riferimento al Governo Renzi, ha definito come “una non democrazia, una democrazia sospesa dove c’è un governo abusivo”. (segue)
 
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x Teo acr Europa 2 e Torino 5 e 8

Foto di acrilmilanese

Ciao Teo, grazie x lo stupendo lavoro, se puoi oggi mi pubblichi x cortesia i seg articoli acr Europa pag 2 -  acr Torino pag 5 e 8 nov e dic 2016  - le foto te le ho mandate su facebok di Rio Merzario...

Magari capissimo! Con il referendum costituzionale del 4 dicembre gli italiani sono chiamati a respingere o approvare la riforma Boschi-Renzi. Motivo per cui è nato il Governo Renzi. Perché votare Sì e perché votare No? Ecco le ragioni dei favorevoli e dei contrari. CONDIVIDI.. Referendum costituzionale 2016: i pro e i contro - La classe politica italiana non è divisa soltanto sul e sul No alla riforma costituzionale ma era anche divisa sull’opportunità o meno di rinviare il referendum a causa dell’ultimo devastante terremoto che ha sconvolto il Centro Italia. Poi ci ha pensato chi di dovere e ha detto "siamo in ballo? .. Balliamo!'L’idea, fu suggerita dall’ex parlamentare dem Pierluigi Castagnetti, è stata rilanciata dal ministro dell’Interno Angelino Alfano, trovando la piena condivisione di diversi esponenti di Ncd e dello stesso Partito democratico. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha però subito stoppato la proposta e anche fonti di Palazzo Chigi si sono affrettate a smentire ogni ipotesi di slittamento. Sul destino del referendum costituzionale incombeva anche l’ex presidente della Corte Costituzionale Valerio Onida, il quale si era rivolto al Tribunale civile di Milano per chiedere di sollevare l’eccezione di legittimità costituzionale sul quesito del referendum. Secondo Onida, il fatto che in un unico quesito venissero sottoposti agli elettori diversi argomenti eterogenei minava la libertà di voto. Il quesito del referendum costituzionale 2016 recita infatti: “Approvate il testo della legge costituzionale concernente ’disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del Titolo V della parte II della Costituzione’, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016?”. Qualora il Tribunale decideva.. ma sappiamo tutti cosa ha deciso e quindi si vota!Il referendum costituzionale: Sì o No? Vediamo ora, il destino di Renzi .. Votare Sì o votare No? Questo è il dilemma. Almeno per gli italiani che non hanno ancora preso posizione in vista del prossimo referendum costituzionale confermativo. Il premier Matteo Renzi, nel corso della conferenza stampa di fine anno 2015, aveva annunciato che in caso di vittoria del No, non solo si sarebbe dimesso da premier ma avrebbe concluso la sua carriera politica. Negli ultimi tempi, però, il presidente del Consiglio e leader del Pd ha rivisto alcune sue posizioni, optando per una minore personalizzazione della consultazione referendaria (su consiglio di chi l'ha voluto a quell'incarico) . “Si vota nel 2018 comunque vada il referendum costituzionale”, ha annunciato Renzi e lo ribadisce ancora oggi, dicendo che è lì per governare non galleggiare. Il capo del governo ha smesso di parlare di sue eventuali dimissioni, esortando media e opinione pubblica a focalizzare la propria attenzione sul contenuto del testo che gli italiani sono chiamati ad approvare o respingere. Un ottimo motivo, dunque, per analizzare le ragioni del Sì e quelle del No.  le ragioni del Sì e quelle del No, del referendum costituzionale del 4 dicembre 2016 che chiderà gli italiani, come vuole la Costituzione vigente da 70 anni: Sì o No alla riforma della Costituzione proposta dal ministro Maria Elena Boschi e appoggiata dal governo Renzi. Come votare? Ma quali sono i contenuti della riforma costituzionale e su cosa sono chiamati a esprimersi gli elettori? Ecco di seguito  i motivi per cui votare Sì o No alla riforma Boschi-Renzi: un confronto schematico tra le argomentazioni avanzate da chi è a favore e da chi è contrario alla legge che  modifica alcuni punti obsoleti della nostra Carta costituzionale "votare Sì o No"!? Lo scontro tra il Sì e il No è trasversale e coinvolge tutti gli schieramenti politici e ideologici. Naturalmente il leader naturale del partito del Sì è Matteo Renzi, ma a predicare le ragioni della riforma costituzionale c’è anche l’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il quale ha spiegato che “le due debolezze fatali della storia repubblicana sono stati la minorità dell’esecutivo e il bicameralismo perfetto”. Contemporaneamente si sono delineati anche i comitati del No, presieduti da costituzionalisti ed esponenti delle opposizioni, i quali hanno definito la riforma costituzionale votata dalla maggioranza “l’anticamera di uno stravolgimento totale dei principi della nostra Costituzione e di una sorta di nuovo autoritarismo”. Molti dubbi sono stati sollevati anche in merito al nuovo rapporto tra Stato centrale e regioni disegnato dalla nuova legge, che, secondo i costituzionalisti del No, non risolverebbe le criticità scaturite dalla riforma del 2001. Il testo della riforma Boschi introduce alcune novità, tra cui l’abolizione del bicameralismo paritario e del Cnel, la riduzione del numero dei parlamentari, la modifica del quorum per l’elezione del presidente della Repubblica e l’aumento del numero delle firme necessarie per proporre una legge di iniziativa popolare. Per questo tipo di referendum, chiamato anche confermativo o sospensivo, non è necessario il raggiungimento del quorum. Diversamente dal referendum abrogativo - come quello di aprile sulle trivellazioni, per intenderci - vincerà l’opzione (Sì o No) che ha ottenuto la maggioranza dei consensi a prescindere dal numero di votanti. Per i sostenitori del Sì, tra cui troviamo non solo esponenti Pd ma anche docenti di Diritto e studiosi della Costituzione, la riforma Boschi rappresenta un salto di qualità per il sistema politico italiano e per il suo farraginoso processo legislativo, garantendo maggiore stabilità a un Paese che ha visto 63 governi susseguirsi negli ultimi 70 anni. Le più note ragioni per votare Sì al referendum costituzionale di dicembre sono: -addio bicameralismo: si supera il famoso ping-pong tra Camera e Senato, con notevoli benefici in termini di tempo; -il fatto che solo la Camera sia chiamata a votare la fiducia al governo implica l’instaurazione di un rapporto di fiducia esclusivo con quest’ala del Parlamento; -la diminuzione del numero dei parlamentari e l’abolizione del Cnel produrrà notevoli risparmi; -grazie all’introduzione del referendum propositivo e alle modifiche sul quorum referendario migliora la qualità delle democrazia; -il Senato farà da “camera di compensazione” tra governo centrale e poteri locali, quindi diminuiranno i casi di contenzioso tra Stato e Regioni davanti la Corte costituzionale. Perché votare No. Tutte le ragioni anti-riforma sono dichiarate  vedi posizione ufficiale del comitato del No. I motivi per cui, secondo gli esponenti del fronte del No, gli italiani dovrebbero opporsi all’approvazione del ddl Boschi-Renzi si possono riassumere nei seguenti punti: -si tratta di una riforma non legittima perché prodotta da un Parlamento eletto con una legge elettorale (Porcellum) dichiarata incostituzionale. Inoltre, anche gli amministratori locali chiamati a comporre il nuovo Senato godrebbero dell’immunità parlamentare; -anziché superare il bicameralismo paritario, la riforma lo rende più confuso, creando conflitti di competenza tra Stato e Regioni e tra Camera e nuovo Senato; -la riforma non semplifica il processo di produzione delle leggi, ma lo complica: le norme che regolano il nuovo Senato, infatti, produrrebbero almeno 7 procedimenti legislativi differenti; -i costi della politica non vengono dimezzati: con la riforma si andrà a risparmiare solo il 20%; -l’ampliamento della partecipazione diretta dei cittadini comporterà l’obbligo di raggiungimento di 150mila firme (attualmente ne servono 50mila) per i disegni di legge di iniziativa popolare; .. segue.. come potete vedere ci sono i pro e i contro.. ecco perchè il costituente del 46-47 (la Costituzione attuale entrò in vigore il 1° gennaio del 1948) prevedette questo referendum.. sapeva già cosa sarebbe successo? .. ci sa di Sì. Cmq. Pensiamoci e votiamo secondo coscienza e .. convenienza! Ricerca a cura di Crv-Acr!
 
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segue x Teo pag 6 de il milanese nov. dic.

Foto di acrilmilanese

.. per piacere Teo se puoi mi cambi anche la pag 6 de il milanese? Grazie e b.lav. ACR IL MILANESE - .. leggiamo che ..."Sul tema delle pensioni interverremo nella legge di stabilità del 2017". Lo ha detto Matteo Renzi, parlando da 'Matteo risponde', l'appuntamento social del premier. Il governo si appresta a mettere di nuovo mano al tema delle pensioni. Ma non interverrà sull'intero sistema come chiesto dal presidente dell'Inps, Tito Boeri, sarà solo un arrangiamento delle norme esistenti. All'ultima proposta del governo sta lavorando il sottosegretario di Palazzo Chigi, Tommaso Nannicini. E si tratta non di una revisione globale, ma di un piano per garantire a chi è vicino alla pensione di uscire prima dal mondo del lavoro. ape?! "Rispetto al passato quando si andava in pensione a 39 anni, con 15 anni, sei mesi e un giorno l'età pensionabile oggi mi pare troppo lunga. Ma rispetto all'aspettativa di vita no. Noi stiamo lavorando a un meccanismo che si chiamerà 'Ape' attraverso il quale chi vorrà potrà anticipare, con una decurtazione economica, l'ingresso in pensione soltanto per un certo periodo di tempo". "Ci ha lavorato Nannicini, ha sentito l'Inps, il progetto è pronto, c'è anche il logo "Ape". Parlerà anchea quelli nati in quegli anni lì: '51, '52, 53, (.. e gli ALTRI? -54-59..) che si sono visti passare a 66 anni l'età pensionabile tutto insieme". Sentiremo i sindacati dei pensionati e l'Unione europea. Entrerà in vigore con la legge di stabilità del 2017", aggiunge Renzi. Segue su ricerca "CRV e Acr il milanese-baggese-Europa "   www.repubblica.it/economia/2016/05/04/news/pensioni_renzi_interverremo_con_la_stabilita_del_2017-139089333/?ref=HREA-1 

 
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x Teo pag 2 de il valassinese

Foto di acrilmilanese

Ciao Teo, grazie x lo stupendo lavoro, se puoi oggi mi pubblichi x cortesia i seg articoli il valassinese nov e dic 2016 a pag. 2 le foto te le ho mandate su facebok di Rio Merzario...

'SE?!...OCCORRE INTERVENIRE ...EQUITA?!" il Presidente Renzi torna all'attacco sulle tasse e prospetta una riduzione dell'Irpef che potrebbe addirittura arrivare fin dal prossimo anno. In una diretta Twitter e Facebook il presidente del Consiglio Matteo RENZI, ha rilanciato il progetto tenuto a battesimo all'Expo la scorsa estate e ha concentrato il tiro su imposte sui redditi e aliquote, un intervento che fino ad oggi è stato collocato nel 2018 ma che si dovrebbe anticipare, come occorre un intervento concreto per ristabilire l'equità, anche tra alta velocità e pendolari, nelle FFSS, soprattutto in Piemonte e in sicilia dove i pendolari vedono i "loro TRENI" fare ritardi di circa tre ore.. è accaduto martedi 14 novembre u.s. sulla linea milano-torino-vercelli. Accade in Sicilia o nel meridione altro che ponte... "Abbiamo iniziato con gli 80 euro", ha scritto il premier  ricordando l'operazione bonus per i redditi fino a 26 mila euro in vigore da ormai due anni. "L'ideale sarebbe ridurre le fasce Irpef, che sono cinque ad oggi", ha detto Renzi che ha fatto cenno alla riduzione di tasse contenuta nel programma del centrosinistra del 2013/18. Fiducia anche sulle compatibilità finanziarie: "Alla fine dovremo trovare il modo di avere quattrini su questo. Spero che riusciremo a farlo", si è limitato a dire. Anche se il premier ha evocato l'Irpef sui social, in Parlamento ha aggiunto anche altri dettagli e rispondendo ad un question time di Maurizio Lupi, ha assicurato: "Siamo disponibili ad implementare ulteriori misure per le famiglie", soprattutto per far fronte alla crisi demografica. Parole che potrebbero far pensare ad un intervento sugli assegni familiari o sulle detrazioni per i figli a carico.
Per l'Irpef 3 miliardi
Il tema centrale resta tuttavia l'Irpef. L'operazione aleggia da tempo sul tavolo del governo: Renzi potrebbe essere tentato di anticiparla al 2017, con una riduzione del numero degli scaglioni (come propone Scelta civica con la flat tax del viceministro dell'Economia Zanetti che ne ipotizza tre al costo di 9 miliardi) oppure optare per un tradizionale taglio delle aliquote. Comunque la parola d'ordine sarebbe quella di alleggerire il peso per il ceto medio, cioè per le fasce centrali di reddito. Un eventuale intervento sulle aliquote potrebbe riguardare lo scaglione tra i 15 e 28 mila euro (dove si paga il 27 per cento) e quello tra 28 e 55 mila euro (dove si paga il 38 per cento). Il costo del taglio di un punto delle due aliquote sarebbe di circa 3 miliardi (1,9 per il 27 per cento e 1 per il 38 per cento). Il problema sarebbe quello delle coperture e ci sono già tre ipotesi allo studio, come confermano ambienti della maggioranza. La prima prevederebbe di rinviare il taglio dell'Ires, già finanziato e inserito nella scorsa legge di Stabilità che costa esattamente 3 miliardi, esattamente quanto la limatura dei due scaglioni centrali; ma non tutti nel governo sono della stessa opinione. La seconda prenderebbe in considerazione l'idea di far scattare una parte degli aumenti Iva previsti dalla clausola di salvaguardia e recuperare così risorse. La terza è quella di far correre il rapporto deficit-Pil, oggi all'1,9 per il 2017 (secondo le stime della Commissione) al 2,1 per cento, Bruxelles permettendo.
Bollo auto e benzina
Terzo e ultimo punto all'ordine del giorno, la tassa che pesa sugli automobilisti. "Abolire il bollo auto aumentando un po' le accise non è una cattiva idea perché in questo modo pagherebbe chi consuma e inquina", ha osservato Renzi. Il meccanismo era già stato proposto nei mesi scorsi ma la vicenda aveva segnato il passo: a pesare il gettito di circa 6,5 miliardi e dunque la necessità di un aumento congruo delle accise pari a 15 centesimi. Obiezioni vennero inoltre sollevate sul piano sociale: mentre il bollo è legato al tipo di macchina, di lusso o utilitaria, l'aumento della benzina ricadrebbe su tutti indistintamente. Reazioni prudenti anche in casa Pd dove Giacomo Portas, presidente della Commissione sull'anagrafe tributaria, ha avvertito che "bisogna prima sentire le Regioni", alle quali va appunto il gettito del bollo. Si lavora - il dossier è nelle mani del viceministro all'Economia Luigi Casero - comunque anche alla eliminazione di due microtasse, non costose, ma fastidiose: la tassa sul passaporto (73,50 euro) e quella sul diploma di laurea (16 euro).
Ora, occorre stare dalla parte del cittadino, e questo il compagno Renzi, segretario del P.D. pare che finalmente l'abbia capito e stia operando per non "galleggiare".. dopo la vittoria del Sì.. basta un Sì .. ma anche ristabilire l'equità sociale... per i cittadini e non solo con le tasse! ..vedi anche http://www.repubblica.it/economia/2016/05/04/news/pensioni_renzi_interverremo_con_la_stabilita_del_2017-139089333/?ref=HREA-1 (che ringraziamo e dalla quale abbiamo preso lo spunto.. x questa ricerca a cura di Crv-Acr-Aics).

 
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x Teo...il Civennese-Bellagino. pag 5 (segue da sotto)

Post n°471 pubblicato il 12 Novembre 2016 da acrilmilanese
 

SI ASTERRANNO. Resisteranno!? .. però ci sono cose più utili e concrete.. vedi la necessità di creare lavoro per i giovani, ma questo interessa solo a pochi. Noi di Acr e Crv siamo tra questi. "Due mesi senza fare LAVORO o cose poco serie, solo perchè in America ha vinto e in modo prevedibile.. Donald T., incredibile. Ma gli Usa sono una federazione di stati. Pensiamo all'Italia, che deve creare in Europa la stessa FEDERAZIONE e superare una C..osa che non va bene. Perchè non va più bene? Semplice è solo un'unione monetaria. Bene fa Matteo Renzi ns. Presidente del Consiglio a reagire cosi ... deve insistere! "Basta un Sì"! Vediamo cosa succede il 4 dicembre pv. al Referendum "CONFERMATIVO", poi riprendiamo il discorso. Ora, dopo la promessa di SDM e G. Cruciani, fatta nel corso dei loro programmi giornalistici, e che viene riconfermata. Chissa che paura per il Tycon.. l’imprenditore repubblicano D.T., ha ottenuto la presidenza degli Stati Uniti con un sacco di balle e grazie alla poca credibilità (come donna) della Ilary Clinton (ma non poteva presentarsi candidata con il suo vero nome da nubile?) i conduttori mantengono la parola. L’astinenza ( ..insomma fino all’9 gennaio.. DOPO la festa della BEFANA!) è stata annunciata in una delle tante ’interviste, pare abbiano detto .. "..per noi è un problema serio, molto serio". Certo, due mesi senza "Lavoro e sembrano.. CAZZATE" può fare bene, a noi in particolare. Mi sembrava talmente impossibile che ho preso l’impegno a mettermi questa scelta .. per forza! Il fioretto include anche l’autoerotismo e il tapparsi la bocca? Pare che non sia stato precisato, potrebbe essere utilizzato come scappatoia. Ma astinenza verbale significa tutto, sarebbe scorretto buttarsi sulla masturbazione o sullo sproloquio. Hanno nominato un notaio, un garante? «No…Dovrete fidarvi della loro parola. Due mesi senza (.. godere o parlare).. ma guarda se è possibile.... fino all’9gennaio.  Vabbè, contenti Loro.. dicono anche che vorrebbero provare a barattare la vittoria di Trump con un anno di bocciatura di una collaboratrice... che è secchiona e pignona... avrebbero dovuto spiegare – come molti collaboratori pensosi e riflessivi – che non ci sarà, per ora, la prima donna alla Casa Bianca e cosa vuol dire un presidente che le donne ”le prende per le bugie e il sesso”? Bell'esempio di giornalismo... Ma va! Trump non sa manco chi siamo, assurdo! Questa cosa del Direttore che rimbocca le coperte e fa sognare le collaboratrici o le loro figlie con l’esempio della Clinton, la troviamo superficiale e ridicola. Ci cascano in parecchi, persino uno che è sveglio come Zucconi? Ma chi ci crede. Potrebbe essere.. tutto! Sarà un nuovo capitolo del libro di Rio "SONO ROSE". a cura di Rio

 
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x Teo Il Civ-Bel-nel T.L. pag.2, 3 e 5

Post n°470 pubblicato il 12 Novembre 2016 da acrilmilanese
 
Foto di acrilmilanese

Ciao Teo, grazie x lo stupendo lavoro, se puoi oggi mi pubblichi x cortesia i seg articoli ( e.. se non basta, sopra ti aggiungo un'altro x pag 3, 4 e 7..)Civ-Bellag Triang. L. nov e dic 2016 a pag. 2,3 e 5 le foto te le ho mandate su facebok di Rio Merzario... Gr. b. lav Papa Francesco intervistato da Repubblica rimarca come i cattolici si debbano impegnare per abbattere i muri e ridurre le disuguaglianze, non per il potere

Papa Francesco ha concesso una lunga intervista a Eugenio Scalfari che apre l’edizione de La Repubblica di venerdì 11 novembre 2016. Nel corso del colloquio il pontefice esprime le valutazioni sulle sue priorità, l’aiuto agli ultimi, ai migranti, e la lotta contro le diseguaglianze, esprimendo anche la sua valutazione sul nuovo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, come dovrebbero fare tutti i cattolici.

PAPA FRANCESCO NON GIUDICA DONALD TRUMP

Papa Francesco non giudica Donald Trump, come non giudica gli altri politici, ne' i Matteo (Renzi e Salvini) nè Berlusconi o Grillo.

"Io non do giudizi sulle persone e sugli uomini politici, voglio solo capire quali sono le sofferenze che il loro modo di procedere causa ai poveri e agli esclusi.. agli emarginati.. causate dalle guerre, con le armi ed economiche!

Le parole, eloquenti, del pontefice sono espresse al fondatore de La Repubblica, Scalfari, con cui ha dialogato il giorno prima le elezioni americane. La valutazione di Francesco non può esser politica, ma la contrapposizione ideale tra il suo messaggio e quello di Trump come candidato sembra evidente. Per il papa il compito principale dei cattolici è impegnarsi in politica per abbattere i muri che dividono gli uomini, ed eliminare le disuguaglianze. Ecco il pensiero di chi è Cristiano veramente e cerca il dialogo per combattere il.. DIAVOLO!

pag. 3: a cura di Crv e Club F. Turati di Civenna e del T.L.

La senatrice sponsorizza il «sì» al Referendum e la sezione di Montebelluna le straccia la tessera. Lei chiede l'iscrizione a Crespano. Il portavoce provinciale Lorenzoni: «La caccio»... «Non esiste. Appena mi arriverà sotto gli occhi la richiesta della Puppato la straccerò. E le ridarò i soldi dell’iscrizione. Un conto è avere idee personali sul referendum, ci mancherebbe; un altro è essere un nostro associato e, soprattutto essendo un politico noto, fare comizi a favore della modifica della Costituzione, che noi, invece, difendiamo coi denti». Le parole del presidente Anpi di Treviso Umberto Lorenzoni sono nette. Nulla da fare la senatrice Pd Laura Puppato non può esser membro dell’Anpi.

Tutto inizia quando la Puppato chiede il rinnovo alla sezione di Montebelluna. Richiesta negata. «A luglio – spiega la senatrice alla Tribuna di Treviso – la sezione di Montebelluna dell’Anpi, Sergio Brunello, su mia precisa richiesta, ha rifiutato di rinnovarmi la tessera. Un atteggiamento assurdo, che non capisco. Ma non mi sono persa d’animo: l’ho rinnovata a Crespano, dove il responsabile, Lorenzo Capovilla, mi ha accolta a braccia aperte ringraziandomi». Ma ora anche il rinnovo nel comune vicino rischia di saltare. A dichiarare guerra alla democratica è Lorenzoni, portavoce provinciale dei partigiani trevigiani nonché uomo in prima linea per i Comitati per il No. Riporta la Tribuna di Treviso in un pezzo a firma di Alessandro Zago: Il motivo: la presa di posizione pubblica della Puppato a favore del “sì” al referendum per cambiare la Costituzione. Una presa di posizione opposta alla linea dell’Anpi, che all’unanimità ha deciso di votare “no”. E così a farne le spese è la simpatizzante Anpi Puppato: mesi fa – ma il fatto emerge solo oggi – si è vista rifiutare il rinnovo della tessera alla sezione di Montebelluna, dove come residente l’aveva presa. E allora la Puppato ha cercato di aggirare l’ostacolo, riuscendo di recente a iscriversi alla sezione Anpi di Crespano del Grappa. Ma sembra proprio un tentativo vano, poiché Umberto Lorenzoni, partigiano vero e presidente dell’Anpi di Treviso, annuncia: «Non appena dalla sezione di Crespano mi arriverà la richiesta di rinnovo della Puppato, gliela straccerò e le ridarò indietro i soldi dell’iscrizione: chi fa propaganda per il “sì” al referendum, di fatto, fa propaganda contro l’Anpi. E quelli di Crespano mi sentiranno, poiché sembrano non essere al corrente della direttiva nazionale dell’associazione che dice chiaramente che si vota “no”. E a Treviso è passata all’unanimità». Lo scorso maggio infatti su più di 1.200 iscritti all’Anpi in provincia di Treviso, solo uno si espresse per il “sì” al referendum: Marco Bavosi, sostenitore del riformismo renziano, bocciando il documento nazionale al congresso provinciale, un documento che all’assise nazionale raccolse solo tre astensioni fra i suoi 347 delegati. Anpi trevigiana schieratissima contro Renzi, quindi, tanto da aver dato vita anche al “Comitato per il no”, guidato dallo stesso Lorenzoni. E già a maggio venne ventilata, alla Puppato, la possibile espulsione. Ne seguì una feroce polemica per alcune frasi che la senatrice avrebbe scritto su facebook (ma la Puppato smentì), nelle quali avrebbe detto che quelli dell’Anpi si erano venduti a Casa Pound…(in Foto la Sen. Puppato mentre si avviava a votare per le primarie, il 25 novembre 2012, al seggio di Montebelluna, in provincia di Treviso. ANSA/ANDREA MEROLA) Fonti: Crv, Ampi e Sen Puppato

 
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x Teo... segue da sotto x eventuali integrazioni .. T.L.

Foto di acrilmilanese

Ciao Tramite il ns Presidente Merzario abbiamo aderito ad altro consumo... se hai: problemi con la banca o la compagnia assicuratrice? Ti è arrivata una bolletta sbagliata? Hai acquistato un prodotto difettoso e il negoziante si rifiuta di far valere la garanzia? Hai bisogno di assistenza legale? Acr è qui per aiutarti, tramite Altro Consumo... scrivi o telefona e fai presente che è un servizio di acr-crv con aics.. sperando di fare cosa gradita.. ti garantiamo che il servizio e ottimo! sdm
Consulenza giuridica tel. 02.69.61.550 lun-ven 9.00-13.00 | 14.00-18.00  scrivi
Consulenza fiscale tel. 02.69.61.570 lun-ven 14.00-18.00  scrivi
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x Teo...T.L. pag 7 (segue da sotto)

Post n°468 pubblicato il 10 Novembre 2016 da acrilmilanese
 

Bandi dedicati al Cittadino

 Bandi Aperti Consulta i bandi rivolti al Cittadino, verifica di avere i requisiti per partecipare, e invia la tua domanda di adesione tramite il servizio online SiAge Sistema Agevolazioni, la piattaforma di gestione dei bandi di Regione Lombardia.

Bandi in corso di Aggiudicazione Sei un cittadino che ha partecipato ad un bando di Regione Lombardia?

In questa sezione sono raccolti i bandi la cui fase di Istruttoria è in corso o conclusa.

 Bando Accumulo

Il Bando assegna contributi per l’acquisto con relativa installazione di sistemi di accumulo dell’energia elettrica prodotta dagli impianti fotovoltaici. E’ una misura prevista dal Programma Energetico Ambientale Regionale (PEAR) per promuovere l’autoconsumo di energia rinnovabile al fine di contenere i consumi energetici dai combustibili fossili.

Dote Sport – Bando per l’assegnazione della Dote Sport alle famiglie

Regione Lombardia lancia la Dote Sport quale strumento di sostegno alle famiglie lombarde, in condizioni economiche meno favorevoli, che intendono iscrivere i propri figli di minore età ad attività sportive, dedicando una particolare attenzione ai minori con disabilità.

Reddito di autonomia: Bonus Bebè

La misura corrisponde a un contributo economico una tantum per sostenere la famiglia nel percorso di crescita del bambino e riguarda i nati dall'8/10/2015 al 31/12/2015. CHI HA PRESENTATO DSU SARÀ CONTATTATO DAI REFERENTI TERRITORIALI CHE DIRANNO LORO COME ED ENTRO QUANDO PROCEDERE CON LA SOSTITUZIONE/TRASMISSIONE DELL'ISEE 2016 DEFINITIVO.

(segue sul sito http://www.agevolazioni.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=Page&childpagename=Regione%2FMILayout&cid=1213779595048&p=1213779595048&pagename=RGNWrapper e www.acraccademia.it... grazie alla Regione Lombardia da info@acraccademia.it  ).

 
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x Teo...T.L. pag 4 e 7 (segue da sotto)

Post n°467 pubblicato il 10 Novembre 2016 da acrilmilanese
 

Leva Civica volontaria regionale 2016-2017

Il bando vuole promuove la realizzazione, all’interno degli Enti locali lombardi e degli Enti del mondo sportivo, di iniziative idonee per favorire la partecipazione attiva di giovani dai 18 ai 28 anni alla vita delle comunità locali, attraverso percorsi ed esperienze che contribuiscano alla loro crescita personale e professionale.

Bando per il consolidamento dei 9 Cluster Tecnologici Lombardi (CTL)

Sostiene azioni di sviluppo dei 9 Cluster Tecnologici Lombardi per consolidare le relative governance affinché possano diventare “ecosistemi abilitanti” ed inclusivi, favorevoli alla valorizzazione dell’innovazione, della competitività e attrattività del territorio e degli attori del sistema della ricerca lombardi anche in ambito internazionale

Offerta formativa IFTS 2016/2017

Avviso pubblico per la selezione di nuovi progetti di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS) da realizzare nell’ A.F. 2016/2017.

Interreg V-A Italia Svizzera: Manifestazione di Interesse per primo bando

Dal 1 luglio al 15 settembre è aperta la manifestazione di interesse per il primo bando del Programma Interreg V-A Italia Svizzera 2014-2020. Possono presentare progetti di cooperazione transfrontaliera soggetti pubblici e privati con sede legale e operativa localizzata nell’area di cooperazione.

Offerta formativa ITS 2016/2017

Il presente avviso è finalizzato all’approvazione dei percorsi di Istruzione Tecnica Superiore (ITS) con avvio nell’anno scolastico 2016/2017.

Fondo di Rotazione per soggetti che operano in campo culturale - anno 2016

Agevolazione finanziaria per la valorizzazione dei beni culturali immobili, la sostenibilità gestionale dei beni culturali immobili attraverso lo sviluppo di specifici programmi operativi e business-plan, l’incremento della loro fruizione pubblica, la conoscenza diffusa del patrimonio storico/artistico della Lombardia.

Accordi per la Ricerca e l’Innovazione

La linea è volta a stimolare accordi negoziali pubblico-privato tra Regione Lombardia e altri enti, intende favorire lo sviluppo di progetti di Ricerca, Sviluppo e Innovazione di particolare rilevanza in termini di partenariato e investimenti attivati e con ricadute sulla competitività del territorio lombardo.

Ristrutturazione energetica degli edifici di proprietà degli Enti Locali

Il bando - a graduatoria - finanzia la ristrutturazione energetica degli edifici ad uso pubblico, mediante un agevolazione composta da una quota a fondo perduto (30% delle spese) ed una quota a restituzione (40% delle spese). La taglia minima per richiesta è di 1 ML di €, raggiungibile mediante un solo intervento o più interventi.

Scuole per l'infanzia annualità 2015/2016

Contributi Regionali a sostegno delle scuole dell'infanzia autonome non statali e non comunali per il periodo di programmazione scolastica 2013/2018 - Anno 2015/2016.

Bando Smart Fashion and Design

Regione Lombardia stanzia 15 milioni di euro per progetti di sviluppo sperimentale nella filiera della moda e/o del design, realizzati da partenariati di imprese e organismi di ricerca pubblici e/o privati.

Contributi a iniziative e manifestazioni di rilievo regionale l.r. 50/86

Il bando è aperto a iniziative e manifestazioni che non perseguano scopo di lucro e abbiano obiettivi coerenti con l'attività istituzionale della Giunta Regionale.

(segue sul sito http://www.agevolazioni.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=Page&childpagename=Regione%2FMILayout&cid=1213779605975&p=1213779605975&pagename=RGNWrapper e www.acraccademia.it di acr-onlusdifatto@libero.it)

 
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x Teo...T.L. pag 2,3 (segue sopra)

Post n°466 pubblicato il 10 Novembre 2016 da acrilmilanese
 

Foto di acrilsanremese

Ciao Teo, grazie x l'ottimo lavoro, se puoi oggi mi pubblichi x cortesia i seg articoli ( e.. se non basta, sopra ti aggiungo un'altro x pag 3, 4 e 7..)Triangolo L. nov e dic 2016 a pag. 2,3,4 e 7 le foto te le ho mandate su facebok di Rio Merzario... Gr. b. lav

 

Il Lago Salvato" - Fons Sacer (grazie al Consorzio Lag del Segrino http://www.parcolagosegrino.it/) .. a cura di Crv-Acr

Come una bella favola... C'era una volta uno specchio d'acqua molto trascurato. Negli anni '70 il lago del Segrino, come buona parte della Brianza, versava in una situazione di degrado ed inquinamento. Agli inizi degli anni '80 le Amministrazioni locali hanno avviato un programma comune per il recupero e la salvaguardia del lago e del territorio circostante. L'obiettivo di partenza fu senza dubbio il risanamento delle acque ma, nel contempo, anche la volontà di recuperare tutto l'ambiente circostante attraverso un uso corretto ed attento delle risorse da parte del Parco. Fu così che, nel 1984, venne costituito un Parco Locale di Interesse Sovracomunale (PLIS) la cui gestione è stata affidata al Consorzio dei Comuni di Canzo, Eupilio e Longone al Segrino e la Comunità Montana del Triangolo Lariano. Grazie all'impegno costante dell'Ente Parco, che si è avvalso della collaborazione di un comitato scientifico di esperti di alto livello, in poco più di una decina di anni è stato ottenuto un sorprendente miglioramento della qualità delle acque e dell'ambiente circostante, portando il lago Segrino tra i bacini più puliti e meglio conservati d'Europa. Il Consorzio del Parco attua costantemente interventi diretti alla salvaguardia ambientale ed al recupero qualitativo delle acque del lago, oltre ad un'intensa attività di rinaturalizzazione dell'ecosistema locale. I preziosi interventi e i risultati ottenuti hanno fatto sì che il Segrino, da Parco Locale di Interesse Sovracomunale diventasse Sito di Interesse Comunitario (SIC). Il Parco sta puntando molto sull'idea che il territorio debba essere visto nelle sue componenti ambientali e naturalistiche, ma anche essere aperto alla popolazione come punto di aggregazione,come cura e medicina contro lo stress. All'inizio di questa esperienza 15 anni fa, era inimmaginabile una gestione del turismo compatibile; poi con l'evento del Parco, da poche centinaia di persone in pochi anni si è passati a 100 mila presenze all'anno di frequentatori. E' dunque importantissimo l'equilibrio tra uomo e ambiente:non si può dimenticare che, nonostante l'intensa frequentazione, l'ambiente del Parco è di pregevole qualità come dimostrato dalla presenza di numerose specie animali anche in via di estinzione. Il Parco opera anche i stretta collaborazione con Associazioni locali, Comunali ed Enti, a questi si aggiungano i rapporti di collaborazione associativa con il GOL (Gruppo Ornitologico Lombardo) i gruppi ambientalisti WWF, Greenpeace, le associazioni di categoria degli agricoltori, delle attività commerciali ed artigiane per lo sviluppo e l'incremento dell'agricoltura, della ricettività e di un turismo più consapevole.

Il presidente Roberto Vignarca ( dal Sito: http://www.parcolagosegrino.it/)

 
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