Vigonovo vive!

Blog dell'Associazione Pedaliamo per la Vita

Creato da adbvigonovo il 03/02/2006

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venerdì 27 marzo 2009: assemblea dei soci in sala polivalente

 

 

 

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Pedaliamo per la vita

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venite a trovarci tutti i venerdì sera dall 21.00 alle 23.00 presso le vecchie scuole elementari di Vigonovo

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visitate il nostro sito web: www.pedaliamoperlavita.it
 

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MIRANO DICE NO ALLA CAMIONABILE!!!!!

Post n°59 pubblicato il 16 Marzo 2007 da adbvigonovo

Mirano - Gazzettino di Venezia del 16/03/07

Il Comune di Mirano rifiuta categoricamente l'eventualità Romea Commerciale e Idrovia camionabile per Roncoduro. Come se Vetrego non fosse già abbastanza vessata dai colossi viari dei prossimi anni: Passante, alta velocità, Provinciale. I progetti attuali, infatti, parlano della creazione di una parallela all'attuale Ss Romea (la Romea Commerciale, appunto) e di una bretella di collegamento tra la zona industriale di Padova (dove verrà realizzato una sorta di raccordo anulare) ed il Passante che dovrebbero convergere sul casello di Roncoduro. Il Consiglio Comunale ha approvato l'altra sera un Ordine del Giorno, da inviare alla società Venezia-Padova, alla Regione ed ai Ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti, per esprimere il proprio rifiuto verso un progetto non concordato con gli enti locali.

 
 
 

Attenti ciclisti!!!! dal Gazzettino di venezia di venerdì 16 marzo 2007

Post n°58 pubblicato il 16 Marzo 2007 da adbvigonovo
 

Se vai a lavorare in pullman e fai un incidente, l'Inail ti paga per l'infortunio, ma se ci vai in bicicletta non ti paga un centesimo.
«Assurdo e antiecologico» sbotta Paola Bassetto, medico di base mestrina e consigliera dei Verdi in Municipalità Chirignago-Zelarino. È capitato ad un suo paziente scoprire l'assurdità: ogni mattina a Carpenedo esce di casa in bicicletta, accompagna i tre figli a scuola (pure loro in bici), e poi prosegue fino alla Gazzera dove c'è il suo posto di lavoro. Qualche tempo fa, a pochi minuti dalla meta, ha avuto un incidente; è andato dalla sua dottoressa con un ginocchio gonfio come una palla da bowling, e questa ha cominciato a curarlo.

L'uomo contemporaneamente ha avviato le pratiche per il riconoscimento dell'"incidente in itinere" - ossia subito durante il tragitto verso l'ufficio -, ma i funzionari dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro gli hanno detto che avrebbe potuto usufruire solo dell'assistenza dell'Inps, perché il loro istituto non riconosce gli incidenti in bicicletta.

«Non riconosce nemmeno quelli in motorino, a dire il vero, ma con la bicicletta mi pare proprio un'assurdità - aggiunge Paola Bassetto -. Ora mi voglio proprio informare se per caso non pagano nemmeno chi va al lavoro a piedi».

Un altro paziente dello stesso medico di base, qualche tempo fa, aveva subito un incidente in bicicletta (sarà che la Bassetto ha tutti pazienti ciclisti perché è una Verde), e già allora era venuto a galla il problema, solo che erano riusciti a risolvere la situazione perché il lavoratore in questione aveva dimostrato che il bus pubblico arrivava solo a 5 chilometri di distanza dall'ufficio; per coprire l'ultimo tratto usava la bicicletta, ma solo perché non esisteva una corriera.

In quest'ultimo caso, invece, si tratta di una "deplorevole" libera scelta del malcapitato che, orologio alla mano, ha verificato come in bicicletta, oltre a non inquinare, ci impiega mezz'ora in meno rispetto all'auto. Ora, oltre al ginocchio "da bowling", si ritrova pure le cure da pagare. In caso di infortunio sul lavoro, infatti, l'Inps garantisce minore copertura rispetto all'Inail.

«Ne parlerò anche in Municipalità, ma voglio coinvolgere pure il sindaco di Venezia perché secondo me il Comune deve intervenire. Non è possibile, infatti, che i nostri amministratori invitino i cittadini ad usare meno la macchina, realizzino le piste ciclabili, creino percorsi cittadini penalizzanti per le automobili e favorevoli per le biciclette, si impegnino per il nuovo tram e via di seguito, e poi i cittadini che usano le due ruote siano penalizzati in questo modo».

D'altro canto L'Inail - che tra l'altro è assicurazione obbligatoria per tutti i datori di lavoro che occupano lavoratori dipendenti e parasubordinati nelle attività che la legge individua come rischiose - ha tre obiettivi, com'è scritto nel suo statuto: ridurre il fenomeno infortunistico, assicurare i lavoratori che svolgono attività a rischio, garantire il reinserimento nella vita lavorativa degli infortunati sul lavoro. Non c'è scritto da nessuna parte che deve contribuire a ridurre l'inquinamento.

 
 
 

STORIA DI GUERRA  

Post n°57 pubblicato il 14 Marzo 2007 da Burghe

 

            Mario Parise, classe 1922, è un veneto di S. Angelo di Piove. Francesco Piperata, classe 1920, proviene da Petrizzi, un piccolo paese della Calabria.

            I due si conoscono durante l’ultima guerra, ambedue soldati in Albania e Yugoslavia. Diventano amici inseparabili.

            Durante un rastrellamento tra le montagne, Mario Parise, che da giorni ha una forte emorragia al naso, rimane a terra senza forze, incapace di riattraversare i ripidi pendii per tornare al campo base.

            Ognuno pensa alla propria vita e nessuno aiuta Mario Parise. Il giovane soldato viene abbandonato al suo destino lungo i margini di un sentiero, in attesa di sicura morte. Che i partigiani titini non facessero prigionieri era cosa risaputa.

            Francesco Piperata è l’ultimo della colonna, vede Mario Parise semisvenuto e incapace di camminare. Lo carica sulle spalle, ma il percorso tra le montagne è troppo duro anche per un uomo forte come lui.

            Pur con i partigiani alle calcagna riesce a trovare un mulo, ci carica sopra Mario Parise e lo riporta sano e salvo al campo.

            Nel trambusto le armi di Mario Parise non si trovano più. Il rischio ora è che per Parise ci sia una denuncia per lo smarrimento delle armi in dotazione, un fatto gravissimo in tempo di guerra e per il quale era previsto il carcere militare.

            Piperata torna indietro, cerca per tutta la notte e al mattino successivo fa ritorno al campo con le armi di Parise.

            L’otto settembre del 1943 arriva l’armistizio dell’Italia con gli anglo-americani. Chi non continua a combattere con la Germania viene fatto prigioniero dai tedeschi.

            Dopo un lungo e duro girovagare per Yugoslavia, Austria, Cecoslovacchia e Germania, il battaglione di Piperata e Parise viene trasferito in un campo di lavoro nei pressi di Berlino.

            Al loro arrivo Parise sta nuovamente male e ha bisogno di cure e di cibo. Il destino per i più deboli in un campo di prigionia tedesco è già segnato.

            Nella confusione i due vengono separati. Quando se ne accorge, Piperata, sfidando la morte per mano delle terribili SS tedesche, corrompendo capi baracche e guardiani con tabacco e cioccolata, cerca per tutta la notte Mario Parise tra le migliaia di prigionieri del campo.

            Verso il mattino lo trova e, chissà come, riesce a trasferirlo nella sua baracca. Gli trova del cibo, lo cura e per la seconda volta lo salva da morte sicura.

            Alla fine della guerra, miracolosamente vivi, i due si salutano con la promessa di rivedersi presto. Purtroppo ambedue perdono i rispettivi indirizzi.

            Parise fa inutilmente delle ricerche. Per anni il suo sogno è quello di riabbracciare l’uomo che per ben due volte gli ha salvato la vita.

            Anche Piperata cerca inutilmente Parise. A una delle due figlie dice che il suo più grande desiderio prima di morire sarebbe quello di ritrovare l’amico al quale ha salvato per due volte la vita.

            Francesco Piperata è deceduto due anni fa senza aver potuto esaudire il suo desiderio. Mario Parise invece è ancora vivo e gode di ottima salute.

            Grazie all’interessamento di un amico, il desiderio sarà in parte esaudito Domenica 18 marzo, quando Mario Parise incontrerà nella sua casa di Sant’Angelo di Piove di Sacco le due figlie di Francesco Piperata.

 

 

                                                                                              Vittorino Compagno

                                                                                                  

DOPO 62 ANNI PUÒ RINGRAZIARE LE FIGLIE DI CHI GLI HA

SALVATO DUE VOLTE LA VITA

 

 
 
 

Appello del sindaco ai cittadini

Post n°56 pubblicato il 07 Marzo 2007 da adbvigonovo
 

tratto dall'articolo pubblicato su "Il Gazzettino" il 4 marzo 2007 - intervista di Perla Marafin

«Vigonovo non è stato tenuto informato durante la fase elaborativa del progetto - afferma il sindaco Leonardo Galenda - e in nessun altro modo è stato coinvolto per concertare gli obiettivi e le eventuali decisioni; così si è creata una forte tensione e preoccupazione all'interno della comunità. Il tracciato dell'opera, infatti, riguarderebbe Vigonovo e nello specifico il capoluogo impattando sull'"Isola Verde" del Parco Sarmazza e, ancor più, sugli insediamenti abitativi nel centro urbano. Considerando poi che la società Terna (rete elettrica nazionale) ci ha comunicato che il nostro paese potrà essere interessato da una linea elettrica a 380 Kw in conseguenza della razionalizzazione e sviluppo della rete sulla direttrice tra Fusina e Camin, è evidente il potenziale emergere di un grave stress urbano, socio economico e ambientale». .....(omissis)...«Non nascondiamo la nostra preoccupazione per questa vicenda e pertanto, nell'ottica di una politica trasparente e aperta, intendiamo sollecitare un dibattito con la cittadinanza non solo per informare, ma anche per raccogliere i pareri e le richieste che giungono dal pubblico attraverso assemblee o addirittura un  referendum popolare sul tema idrovia. In questa delicata fase progettuale la voce di Vigonovo deve essere determinante poiché si sta ragionando sulla realizzazione di una sorta di superstrada che percorrerà il capoluogo di Vigonovo, il quale da solo conta quattromila abitanti. Auspichiamo pertanto che si crei una sede per un confronto istituzionale e tecnico i cui protagonisti siano i comuni rivieraschi, la Regione e la Provincia. Da parte nostra  nello svolgersi dell'intera vicenda vogliamo far sentire la nostra autorità come amministrazione comunale difendendo il territorio da qualunque intervento e sostenendo le iniziative spontanee che potranno nascere dalla cittadinanza, come ad esempio comitati di tutela».

 
 
 

Esce il tanto atteso programma di "Pedaliamo per la vita" per il 2007!

Post n°55 pubblicato il 07 Marzo 2007 da adbvigonovo
 

Anche per quest’anno l’associazione Pedaliamo per la vita di Vigonovo ha messo a punto un ricco cartellone di iniziative dedicate agli amanti delle due ruote.

Uno dei momenti forti dell’anno sarà la festa di festa di inaugurazione del nuovo “Parco Sarmazza” di Vigonovo prevista per il 5 e 6 maggio prossimi e promossa insieme alla'associazione Help, ad Avis-Aido, Protezione Civile, e con la partecipazione attiva di altre associazioni vigonovesi. Il 6 maggio la festa si concluderà con la tradizionale biciclettata nell'ambito della manifestazione nazionale Bimbimbici 2007.

Tra le gite in programma ci sono la pedalata a Borgo San Marco di Montagnana il 1 maggio; la visita al Museo delle farfalle di Montegrotto il 20 maggio; il ciclopellegrinaggio a Medjugorje dal 2 al 10 giugno; la ciclabile Dobbiaco-Lienz nel weekend 23-24 giugno; la gita a Ferrara in bicicletta il 8 luglio; a Loreto in bici dal 30 agosto al 2 settembre; la Ciclabile del Brenta il 9 settembre; Lido e Pellestrina il 7 ottobre.

Per permettere l'organizzazione del ciclopellegrinaggio a Medjugorje l’associazione è alla ricerca di aiuti che consistono in fornitura di derrate alimentari, bibite, integratori, materiale di abbigliamento tecnico per il viaggio. Eventuali avanzi di gestione del ciclopellegrinaggio saranno destinati in beneficenza alle comunità locali croate e bosniache e alla Fondazione “Città della Speranza” nel proseguimento del progetto di sensibilizzazione alla lotta contro la leucemia infantile e nel programma di gemellaggio tra il Comune di Vigonovo e la fondazione stessa.

Maggiori informazioni sul sito internet www.pedaliamoperlavita.it oppure scrivendo a adbvigonovo@libero.it oppure telefonando al 339 7263270

 
 
 

27 gennaio 2007: Giornata della memoria

Post n°54 pubblicato il 26 Gennaio 2007 da adbvigonovo

immagine Per non dimenticare....

(in foto: la lapide degli italiani presso il campo di concentramento di Mathausen)

 
 
 

Un augurio e un abbraccio sincero...

Post n°53 pubblicato il 06 Gennaio 2007 da adbvigonovo

Riceviamo e pubblichiamo....
Auguro a tutta l'Associazione  Pedaliamo per la vita e a tutti i miei amici che con me hanno condiviso questa abellissima avventura i miei più vivi e sinceri auguri di un anno ricco e intenso. L'anno che ci aspetta deve esser caratterizzato dalla vera gioia. Oggi viviamo troppo da stressati, troppe conflittualità rischiano di logorarci nelle nostre relazioni. Le iniziative e il nostro stare insieme diventino per noi tutti occasione per portare e gioia ed essere nella gioia.  
Buona Strada a tutti
don Lorenzo

 
 
 

Auguri di Buone feste!

Post n°52 pubblicato il 29 Dicembre 2006 da adbvigonovo
 
Foto di adbvigonovo

Il Natale è appena passato con le solite tradizioni (regali e leccornie natalizie) e contraddizioni (presepe si presepe no, la voglia di pace e la guerra in Somalia, la vita e la morte vedi Welby o Saddam, le gioie per alcuni e le delusioni per altri), ci aspetta un altro anno di passione che, come in tutte queste occasioni, ci porta ad avere paura, coraggio ma anche ad essere ottimisti, ad avere FEDE....

Il regalo sotto l'albero per i vigonovesi quest'anno ce lo ha fatto il Comune: sono infatti stati sistemati all'ingresso in città i tanto attesi cartelli segnaletici indicanti il gemellaggio di Vigonovo con la Città della Speranza! Noi di "Pedaliamo per la vita" ci sentiamo un po' orgogliosi per avere contribuito a questa unione di intenti ed auspichiamo dunque che tutti coloro che transiteranno per il nostro paese abbiamo modo di riflettere e di percepire che la "speranza" è quel valore aggiunto che ci permette nei momenti di difficoltà di essere ottimisti e continuare a vivere...

Un augurio sincero a tutti i lettori di questo blog!

 
 
 

Conclusa con successo la rassegna "Pedali e avventure..."

Post n°51 pubblicato il 28 Novembre 2006 da adbvigonovo

Si è conclusa con un altro tutto esaurito la rassegna "Pedali e avventure..." organizzata dalla nostra associazione e patrocinata dal Comune di Vigonovo. L''ultima serata ha avuto come protagonisti Aldo Arrighi e Carla Figini, due giovani comaschi che, attratti dal desiderio di scoprire il mondo in bicicletta, hanno deciso di abbandonare il lavoro e prendersi un anno di tempo per questa avventura. Il loro itinerario si è sviluppato sempre tenendo al proprio fianco il mare e dunque da Como hanno raggiunto la riviera adriatica e di lì hanno circumnavigato l'Europa attraversando l'Italia, Sardegna, Corsica, Francia, Spagna, Portogallo, nuovamente Francia, Belgio, Olanda, Danimarca, Svezia e Norvegia raggiungendo come meta finale Capo Nord. Una serata che ha visto Aldo raccontare attraverso splendide immagini scattate durante il loro viaggio particolari ed immagini di luoghi estremamente differenti tra loro. La sua compagna di avventura, impossibilitata a partecipare, è stata ricordata per il sonoro che accompagnava lo scorrere delle bellissime diapositive. Aldo e Carla hanno scritto un libro, "A Capo Nord" ed. Ediciclo che è stato possibile acquistare durante la serata con le dediche dell'autore. Va segnalata la presenza tra il folto pubblico presente in sala di alcuni soci degli Amici della Bicicletta di Padova, tra cui il presidente Luigino Vendramin, il biker estremo Claudio Coppola protagonista del tour Alpibike (che vedremo di presentare nella prossima edizione della rassegna) e la simpatica presenza del biker giocoliere Giuliano Calore, padovano, pluripremiato virtuoso della bicicletta, inserito per ben dieci volte nel guinness dei primati per le sue imprese ciclistiche e per aver scalato ripetutamente passi dolomitici e lo Stelvio con la sola forza delle gambe, senza manubrio e senza freni! 

La rassegna ha portato a Vigonovo numerose persone amanti della bicicletta e semplici curiosi che hanno dimostrato con la loro presenza che il tema dei viaggi, del cicloturismo, dell'avventura è un richiamo alla voglia di essere protagonisti quanto quella di essere portatori di un messaggio di pace e di solidarietà.

Un sicuro arrivederci alla prossima edizione.

 
 
 

Esempio da seguire qui a Vigonovo?!

Post n°50 pubblicato il 22 Novembre 2006 da adbvigonovo

Si è svolta sabato 11 novembre a Rimini, nel corso della decima edizione di Ecomondo e alla presenza del Sottosegretario al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Gianni Piatti e del Presidente di Rimini Fiera Lorenzo Cagnoni,  la premiazione delle città che hanno partecipato al Premio Città Amiche della Bicicletta, organizzato da Euromobility, Federazione Italiana Amici della Bicicletta (FIAB), Istituto Sviluppo Sostenibile Italia (ISSI) e Associazione Italiana Città Ciclabili (AICC), Federciclismo in collaborazione con  Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori (ANCMA), ANCI Consulta per la mobilità sostenibile, Legambiente e WWF.

Il Premio Città Amiche della Bicicletta, giunto alla sua terza edizione, ha visto la presenza di 32 progetti in gara, suddivisi in 4 categorie: città con meno di 30mila abitanti, comuni medio-grandi con oltre 30mila abitanti, enti locali e, per la prima volta, aziende.
Parma e Torino sono i comuni vincitori ex aequo per la categoria città medio-grandi, mentre una menzione speciale è andata al comune di Reggio Emilia.
Torino ha favorito notevolmente l’uso della bicicletta per gli spostamenti quotidiani, con un aumento delle piste ciclabili da 86 a 290 Km, con una particolare attenzione ai percorsi verso gli insediamenti industriali. E per chi non ce l’ha, il comune garantisce il prestito gratuito di biciclette.
A Parma chi decide di rottamare il proprio motorino in cambio di una bicicletta elettrica può ottenere contributi fino a 200 euro. Numerosi anche gli incentivi alle imprese per la realizzazione di parcheggi per biciclette e colonnine di ricarica elettriche. Il comune ha inoltre promosso un sistema di bikesharing creando dei parcheggi automatici accessibili con una tessera, da cui prelevare la propria bicicletta.
A Reggio Emilia sono stati realizzati i progetti “Miglia Verdi”, “Bicibus” e “Reggio Emilia in bicicletta”. Le prime due attività sono state svolte dai bambini per compiere in maniera sostenibile i percorsi casa-scuola, mentre il terzo ha previsto l’istituzione dell’Ufficio mobilità ciclabile e del bike sharing,
Tra le città sotto i 30mila abitanti è stato premiato il Comune di Savigliano (Cn); mentre la menzione speciale è stata assegnata al Comune di Poggibonsi (Si).
Nel Comune di Savigliano è stato realizzato un sistema di piste ciclabili di circa 10 km e promosso il bike sharing (Bicincittà). In 4 anni , dall’inizio della realizzazione delle prime piste ciclabili, l’uso della bicicletta è notevolmente aumentato grazie anche ad un efficace lavoro di comunicazione.
Nel Comune di Poggibonsi (SI) è stato realizzato un percorso ciclo-pedonale illuminato sull’argine del torrente Staggia per una lunghezza di 2 km. Tale intervento, nel creare un itinerario piacevole e alternativo, ha consentito di riqualificare l’argine del torrente e di realizzare un polmone verde allungato. 
Tra gli enti, prima classificata la Provincia Autonoma di Trento e Menzione speciale alla Provincia di Lodi.
La Provincia Autonoma di Trento con il progetto “Più giardino che strada” ha migliorato la qualità ambientale delle piste ciclopedonali (circa 350 km) provvedendo al posizionamento di addobbi floreali e di piante con l’intento di distinguere sempre più questi percorsi dalle strade. Sono stati impiegati circa 100 lavoratori espulsi dai cicli produttivi e sono stati investiti  circa 18 milioni di €. Mediante dispositivi di conteggio si è rilevato che nel periodo luglio 2005/agosto 2006 sono transitati 576.033 ciclisti sul tratto centrale della pista Valle dell’Adige e del Basso Sarca.
La Provincia di Lodi con il progetto “Lodigiano Bicinvoglia” ha realizzato una rete ciclabile provinciale dedicata alla mobilità dolce e al turismo sostenibile. La rete una volta ultimata si svilupperà per quasi 500 km. Ad oggi ne sono stati realizzati circa 315 .
Tra le istituzioni, vittoria al Cial, Consorzio Imballaggi Allumio, che ha presentato la “Ricicletta”, la city bike intelligente realizzata con alluminio riciclato. La Menzione speciale è andata ad Eurizon Capital SGR spa (Società del San Paolo IMI), che nell’ambito del PSCL del gruppo Sanpaolo Imi (Milano) ha favorito i dipendenti che usano la bici predisponendo parcheggi attrezzati  all’interno dell’azienda per un totale di 70 posti corrispondenti al 25% della popolazione che opera nel sito.

 
 
 

riceviamo e pubblichiamo... Oggetto: Medjugorje

Post n°49 pubblicato il 14 Novembre 2006 da adbvigonovo
Foto di adbvigonovo

Ciao, il mio nome è Roberto, ho letto del viaggio in bicicletta che volete organizzare a Medjugorje e trovo l'iniziativa molto bella e interessante, e vi assicuro indimenticabile.
Quando deciderete la data di partenza avrei il piacere di essere informato perché vorrei essere con voi; se posso vorrei darvi un consiglio, non abbiate timore di come organizzare il viaggio sicuramente le scelte che farete saranno ispirate da NOSTRA SIGNORA MARIA REGINA DELLA PACE. Vi guiderà fino a LEI perché a Medjugorje non ci si arriva per caso, ma si va a cogliere un dono che LA MADONNA vuole fare alla nostra anima.
Roberto

 
 
 

Himalaya 2006! Successo di pubblico per il biker Luca Carraro

Post n°48 pubblicato il 11 Novembre 2006 da adbvigonovo
Foto di adbvigonovo

Grande affluenza di pubblico alla serata di venerdì 10 novembre a Vigonovo presso la sala polivalente comunale. Un successo inaspettato grazie anche alla presenza di numerosi curiosi ed appassionati venuti a rivivere le immagini presentate in anteprima dal biker padovano Luca Carraro del suo ultimo viaggio in India nella regione del Ladack sulle pendici dell'Himalaya. Accompagnato dalla sua compagna di avventura e di vita Cora, è stato presentato il filmato registrato in presa diretta durante la scalata in bicicletta del massiccio himalayano lo scorso mese di agosto. Un viaggio avventura che ha trattenuto per due ore incollati sulla sedia un centinaio di appassionati, molti dei quali hanno dovuto assistere in piedi alle bellissime immagini e al resoconto dell'avventura. Al termine numerose sono state le domande rivolte a Luca Carraro sull'organizzazione e i preparativi dell'impresa, sui problemi incontrati lungo il percorso come le frane, i guadi, le difficoltà fisiche e respiratorie dovute all'altitudine, sugli incontri fortuiti ed inattesi come quella di una carovana militare che li ha scortati per un tratto o quella di altri bikers tedeschi, americani e svizzeri. Mancava alla serata Sandro il terzo compagno di avventura della "Pedalata verso il cielo" trattenuto a mIlano per impegni personali. Alla serata erano presenti, oltre agli organizzatori dell'associazione Pedaliamo per la vita di Vigonovo anche alcune associazioni come la Mtb Academy di Tombelle (Ve), la ABC di Caltrano (VI) paese gemellato come Vigonovo con la Fondazione Città della Speranza e la River Bike di Borgoricco (Pd). Un grazie rivolto anche all'amministrazione comunale di Vigonovo per aver patrocinato il ciclo di serate ed alle Grandi Fiorerie Ghirardo di Vigonovo per l'omaggio floreale.

Vi aspettiamo al prossimo ed ultimo appuntamento in programma per venerdì 24 novembre con la presentazione del viaggio "A Capo Nord, un anno in bicicletta lungo i mari d'Europa" con la partecipazione dei protagonisti Aldo Arrighi e Carla Figini di Como. A presto e continuate a seguirci!

 
 
 

Saluti....

Post n°47 pubblicato il 06 Novembre 2006 da adbvigonovo

Saluti da Davide e Ennio, tutto procede bene, anche se la strada è un po' difficile, sappiamo di avere tanti amici vicino e che insieme ce la faremo.

Grazie di ricordarci sempre nella preghiera, il vostro ricordo e il vostro affetto sono la nostra medicina migliore. Grazie e soprattutto un GROSSO saluto a Davide T.
A parte gli scherzi, un abbraccio a tutti.
Davide e Ennio

 
 
 

Prosegue a Vigonovo la rassegna "Pedali e avventure..."

Post n°46 pubblicato il 30 Ottobre 2006 da adbvigonovo
Foto di adbvigonovo

Successo per la seconda serata della rassegna "Pedali e avventure..." che si è tenuta venerdì scorso presso la sala polivalente del Comune di Vigonovo (Ve). Ospite della serata è stato lo scrittore e pubblicista Alberto Fiorin che ha raccontato attraverso parole ed immagini il viaggio in bicicletta effettuato nel 2004 dall'Associazione "Ponti di Pace" che ha visto impegnati 11 ciclisti, un fotografo ed un'autista donna nel raid Venezia - Gerusalemme, 4000 km. percorsi in sella ad una bici per portare un messaggio di pace in Medio Oriente. Un Fiorin inedito poeta, che ha raccontato le immagini in versi, con una trasposizione letteraria denominata "La Gerusalemme pedalata"! Fiorin ha presentato inoltre il libro "Salam-Shalom", tratto da questa fantastica esperienza.

Durante la serata sono state proposte le bellissime immagini dei luoghi attraversati ed un filmato tratto dal reportage dell'iniziativa. Alla serata è intervenuto anche Flavio Pasqualetto, autore nell'agosto del 2006, di un viaggio in solitaria da Padova a Gerusalemme. Particolarmente interessante anche il racconto delle sue (dis)avventure.

Il prossimo appuntamento con la rassegna è per venerdì 10 novembre 2006, sempre alle ore 21.00 presso la sala polivalente a Vigonovo, con la partecipazione di Luca Carraro che racconterà con parole ed immagini la sua ultima impresa ciclistica "2006 Himalaya: pedalando verso il cielo". Non mancate a quest'appuntamento!!!

 

 
 
 

LO SCOPO DI ANDARE IN BICI

Post n°45 pubblicato il 19 Ottobre 2006 da adbvigonovo

Cari amici,
Mi trovo a Torino. Sono qui per una visita di piacere, di riposo e per trovare una zia Suora, beh, insomma un sacco di motivi.
Per l'occasione ho voluto arricchirmi regalandomi una visita al Sermig: realtà fondata da Ernesto Oliviero ex banchiere e padre di tre figli. Penso che la cosa forse vi potrà interessare...
Il Sermig inizialmente nasce negli anni 60. Esso significa Servizio, Missionario, Giovani. Due ragazzi di nome Ernesto e Maria vivono i loro primi anni di matrimonio mettendosi a servizio dei poveri, dando così un prezioso contributo ai missionari. Negli anni 80 nasce la comunità giovanile che poi si trasformerà in comunità monastica. Ad Ernesto lo stato donerà il vecchio Arsenale di Torino, vecchia fabbrica dove vennerò prodotte la maggior parte delle armi della Prima e della Seconda Guerra Mondiale. Piano piano Ernesto assieme ai giovani lo restaura e lo fa diventare nel suo progetto l'Arsenale della Pace. A tutt'oggi molti giovani vengono al Sermig per vivere diverse esperienze; esperienze di lavoro per le missioni, laboratori di formazione con temi sociali, artistici, qui si prega e si vive una vita impegnata per cercare la pace e lottare contro ogni forma di emarginazione. Mentre un monaco mi accompagnava a vedere l'Arsenale di Pace mi è venuta l'ispirazione di parlare di voi e di promettergli l'omaggio del mio libro che parla del nostro piccolo e grande sogno.
Ho visto che quel monaco si è dimostrato interessato, anche se quando parlo di bicicletta e solidarietà mi sembra di essere squadrato come ridicolo. Questo in modo particolare da chi vive nel mondo ecclesiale e nell'ottica religiosa.
Questa mattina pregando ho fatto una mia riflesssione: che senso ha correre in sella ad una bici? Qui a Torino ci sono migliaia di poveri, in Veneto altrettanto? Perchè divertirci, mentre c'è chi soffre o non può partecipare alla nostra gioia?
Io vorrei oggi dare una risposta a questo: non posso salire su una bici se non rendo gli altri partecipi di questo. Ovvero se il divertimento sportivo diventa fine a se stesso non è per me vero sport, ma diventa egoismo allo stato puro, perchè ciò che conta è lo sviluppo della persona nella relazione.
Mi piacerebbe proporvi questo stile, che sono convinto ha un futuro e darà un futuro all'Associazione Pedaliamo per la Vita. In tal senso la proposta della nostra associazione diverrebbe: la gioia condivisa.
Come possiamo andare in bici se un disabile non lo può fare? Come possiamo raggiungere una meta senza scopo di solidarietà? Come possiamo creare aggregazione sociale se le famiglie non vengono coinvolte, educate, spinte ad aiutarsi ed aiutare?
Come sarebbe bello per ogni uscita in bici si potesse donare qualcosa a qualcuno. Non sempre è necessario dare denaro;  in alcuni frangenti può essere il portarsi via un amico che ha dei problemi, accettando la responsabilità di assisterlo, rinunciando ad andare ai 30 all'ora e magari accontentarsi dei 20, stando con lui e parlando con lui. Oppure autotassarsi con libertà per dare qualcosa a qualcuno. E questa autotassazione potrebbe essere libera. Per esempio nelle uscite domenicali io con chi vuole do qualcosa: un euro o due e alla fine dell'anno devolviamo quello che abbiamo raccolto per uno scopo. Ecco allora che il divertimento ciclistico diventa condivisione e solidarietà.
Altro tema: lo sport come terapia.
Mi sto accorgendo da quando sono parroco che lo sport può diventare una terapia. In modo particolare verso quelle persone che sono ammalate psichicamente: depressione e altro. Queste quasi sempre sono dimenticate. Organizzare piccoli viaggi con loro sarebbe positivo. In primo luogo una persona del genere avrebbe un obiettivo, in secondo luogo acquisirebbe fiducia in se stessa e gratificazione grazie alla fatica e allo stare in compagnia. Per tali motivi l'associazione ha il dovere di avere mezzi ciclistici idonei ad accompagnare persone diversamente abili o problematiche. So che è stato offerto un Tandem, in futuro sarebbe auspicabile avere una bici per tetraplegici. La promozione sociale la si può fare in diversi modi: per farla bene occorrono idee, ma prima ancora delle idee occorre la formazione, intendendo quella capacità di mettersi in ascolto delle esigenze altrui e delle esperienze altrui. Alla base della "formazione - ascolto" sta il confronto che non deve essere imposizione delle idee del più forte, ma nel primo stadio deve essere accoglienza di un diverso punto di vista. Vi ricordo che avevamo preso l'impegno di riflettere sul doping e propongo anche un altro tema: lo sport inteso da chi è diversamente abile. In futuro si potrebbe lavorare su questi temi. Invitate comunque qualche sera li da voi in sede persone preparate a determinati temi per creare dibattito e confronto.
Buona strada a tutti vostro
d.Lorenzo

 
 
 

Prima serata rassegna "Pedali e avventure..."

Post n°44 pubblicato il 15 Ottobre 2006 da adbvigonovo
Foto di adbvigonovo

Si è svolto sabato 14 ottobre a Vigonovo, presso la sala polivelente comunale, il primo appuntamento con la rassegna "Pedali e avventure..." organizzata dall'associazione "Pedaliamo per la vita" in collaborazione con gli assessorati alla cultura, sport e tempo libero del comune di Vigonovo. Un'affluenza di pubblico che ha riempito ogni posto a sedere e molti sono coloro rimasti in piedi ad assistere alla proiezione delle bellissime immagini tratte dal ciclo pellegrinaggio Vigonovo - Roma che si è svolto lo scorso mese di giugno. Presenti tra il pubblico tutti i protagonisti del pellegrinaggio di quest'anno svoltosi come tradizione a scopo di beneficenza. Quest'anno l'appuntamento era in favore dell'Aisac, associazione per lo studio e l'informazione sull'acondroplasia. Al termine della serata i partecipanti hanno ricevuto in dono una foto ricordo che li ritraeva all'arrivo in Piazza San Pietro. 

Il prossimo appuntamento con la rassegna "Pedali e avventure..." è per venerdì 27 ottobre alle ore 21.00 con la partecipazione di Alberto Fiorin che presenterà il suo libro Salam-Shalom e le immagini tratte dal viaggio in bicicletta Venezia-Gerusalemme. Vi aspettiamo numerosi! 

 
 
 

PEDALI E AVVENTURE... 

Post n°43 pubblicato il 12 Ottobre 2006 da adbvigonovo
Foto di adbvigonovo

 

 

Ciclo di incontri con tema "viaggiare in bicicletta" raccontati con la penna e con le immagini dai protagonisti con il patrocinio degli assessorati alla cultura, sport e tempo libero del Comune di Vigonovo


SALA POLIVALENTE DEL COMUNE - PIAZZA ZANON VIGONOVO

INIZIO ORE 21.00 - INGRESSO GRATUITO

 

Ecco in dettaglio il programma della rassegna:

 

  • SABATO 14 OTTOBRE 2006: CICLO PELLEGRINAGGIO VIGONOVO-ROMA a cura dei soci di Pedaliamo per la vita, proiezione di video e immagini scattate durante il percorso da Vigonovo alla Città del Vaticano.

  • VENERDI' 27 OTTOBRE 2006: "SALAM-SHALOM" da Venezia a Gerusalemme in bicicletta per l'AIL con Alberto Fiorin, proiezione del documentario girato per l'occasione dai soci dell'associazione Ponti di Pace e presentazione dell'omonimo libro. Ospite della serata Flavio Pasqualetto, autore quest'estate di un pellegrinaggio in bici in solitaria da Padova in Terra Santa.

  • VENERDI' 10 NOVEMBRE 2006: "HIMALAYA 2006: PEDALANDO VERSO IL CIELO" con Luca Carraro, reportage dell'ultima impresa compiuta dal biker padovano con proiezione di immagini e commenti a caldo con il protagonista di questa straordinaria avventura.

  • VENERDI' 24 NOVEMBRE 2006: "A Capo Nord: un anno in bicicletta lungo i mari d'Europa" con Aldo Arrighi e Carla Figini, proiezione di diapositive e testimonianza di un viaggio in bicicletta lungo 24.000 km. Presentazione dell’omonimo libro.

Per informazioni e contatti sulla rassegna:
Gruppo Amici della Bicicletta "Pedaliamo per la Vita" - Vigonovo (Ve) email: adbvigonovo@libero.it oppure tel. 335-365365



Associazione di promozione sociale "Pedaliamo per la vita"
Piazza Marconi 40, 30030 Vigonovo (Ve)
email: adbvigonovo@libero.it
www.pedaliamoperlavita.it
****************************BICICLETTA E SOLIDARIETA'***************************
PEDALIAMO PER LA VITA aderisce alla FIAB-Federazione Italiana Amici della Bicicletta

 
 
 

Rieccoci!

Post n°42 pubblicato il 23 Settembre 2006 da adbvigonovo
Foto di adbvigonovo

Ne sono passati di mesi dall'ultimo post.... già.... e quest'estate come l'avete passata? Noi ciclo amici di Pedaliamo per la vita non ci siamo mai fermati... a parte qulche scherzo del tempo che ci ha impedito di goderci in tranquillità gli ultimi scampoli di sole che quest'estate pazza ci ha regalato.

Dunque vediamo, quali sono le novità? Innanzitutto una nuova sede: tra pochi giorni avremo a disposizone una nuova sede grazie ad una convenzione stipulata con il comune. Sono in programma alcune iniziative anche in collaborazione con altrie enti ed associazioni locali.

Domenica 24 settembre, in occasione della "Giornata della salute", parteciperemo alla biciclettata con partenza e arrivo presso l'ospedale di Dolo.

Nel prossimo mese di ottobre si svolgerà una rassegna dedicata ai viaggi in bicicletta: saranno infatti presenti a raccontare le proprie storie alcuni autori di viaggi estremi o particolari effettuati in gruppo o in solitaria sempre in bicicletta. Attraverso immagini, fotografie, filmati e racconti rivivremo insieme agli autori alcune magiche avventure intorno al mondo.

Ma la solidarietà non finisce: con il ciclopellegrinaggio a Roma sono stati devoluti in beneficenza in favore dell'Aisac 1500 euro.

Stiamo preparando un programma di gite per il prossimo anno e il progetto del nuovo ciclopellegrinaggio.... inoltre sta per partire il progetto sociale Tandem...

Vi aspettiamo e venite a visitare il nostro website: www.pedaliamoperlavita.it

 
 
 

Alcune riflessioni di un curato di campagna...

Post n°41 pubblicato il 01 Luglio 2006 da adbvigonovo

Colgo solo ora l'occasione per scrivervi... Grazie per quello che mi avete donato Domenica 25 Giugno.. Lì da voi ho capito che l'associazione sta veramente crescendo in qualità cristiana e formativa. Io vi esorto alla formazione. Comunicare l'esperienza vissuta come avete fatto voi, cioè raccontare la propria fede è il metodo più azzeccato per fare formazione. Non dobbiamo però avere paura di crescere in questo anche con incontri  o conferenze di gente esperta che ci orienta a determinati temi che possano rafforzare il nostro essere pellegrini sulle strade della vita. Un'altra senzazione che poi ho ricevuto è stata che se questa associazione è nata è solo per merito di Dio. Se il clima è arrivato a questo punto, è perchè vive lo Spirito di Gesù dentro tutti noi. E questo è bello e nello stesso tempo commovente. Però dobbiamo impegnarci a considerare una cosa: ci saranno mille difficoltà, incomprensioni, ma dobbiamo guardare alle opere belle che abbiamo creato grazie a Dio. Solidarietà, fraternità fra di noi, carità alla Città della Speranza e all'A.i.s.ac., aggregazione di famiglie, capacità di incontrarci dopo aver litigato sulla strada, osmosi fra associazioni di volontariato e circuito di bene in progressione. Certamente il demonio farà di tutto per distruggerci... ne sono sicurissimo, ma dobbiamo puntare su Maria. Ecco perchè sprono ad un pellegrinaggio mariano...Francesco ha dato lo stile, Roma con Pietro ci ha consolidato alla roccia di Cristo, Medjugorje con Maria ci difenderà da chi vuole rompere la comunione in questa società. Parlatene pure con Luis, vedrai che vi aiuterà a scoprire questa figura bellissima che è Maria. Anzi affidatatevi già fin d'ora a Lei per tutte le vostre speranze. Don Lorenzo

 
 
 

Un successo la passerella ciclopedonale sull'idrovia!!!

Post n°40 pubblicato il 19 Giugno 2006 da adbvigonovo
Foto di adbvigonovo

E' proprio così! A tutte le ora la passerella ciclopedonale sull'idrovia è diventata un punto di riferimento oltre che di passaggio per molti vigonovesi. Infatti non solo è frequentatissima da coloro che abitano nel quartiere Sagredo che la utilizzano per bypassare il pericoloso ponte sulla statale per recarsi in centro, ma anche da moltissimi vigonovesi che finalmente possono muoversi in sicurezza per recarsi nei quartieri a sud, a Noventa, a Tombelle. A dire il vero ci sono molti ragazzi che la utilizzano come pontile per la pesca anche notturna, l'importante però che ne venga conservata la praticabilità e l'accesso e soprattutto preservata da qualsiasi gesto di inciviltà. Attraversare la passerella la mattina presto può permettere di assaporare la natura al suo risveglio con aironi cinerini, cigni e il cinguettio di moltissimi uccelli. La sera, dopo il tramonto, è l'ora di scorgere le lucciole che da tempo non si ammiravano più in città e ascoltare il gracidio di numerose rane e rospi che abbondano nell'ecosistema dell'idrovia. Sarebbe poi interessante costruire intorno agli argini dell'idrovia stessa un percorso ciclopedonale ad anello sedimentando maggiormente le rive che attualmente sono un po' lasciate all'abbandono. Auspichiamo in tal senso una certa attenzione dall'amministrazione comunale in tal senso. Ciò renderà sicuramente più interessante e vivibile tutto il percorso che sarà collegato all'area del parco Sarmazza che verrà inaugurato a breve. Un passo in avanti per il completamento della Ciclopista del Brenta anche nel nostro territorio che giungendo da Trento porta fino a Venezia attraverso un percorso ciclabile frequentato da turisti ed amanti delle due ruote.

 
 
 
 
 

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