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La pesca miracolosa

Post n°1678 pubblicato il 05 Dicembre 2012 da ad_metalla
 

Chi non vede su Rai 5 la trasmissione "Un'altra vita - Storie di persone che hanno davvero cambiato", non sa cosa si perde. L'altro giorno Simone Perotti ha intervistato il regista e scrittore Silvano Agosti. Un visionario, uno che anni addietro presentò domanda all'Unesco e alle Nazioni Unite chiedendo che l'Essere Umano venisse proclamato Patrimonio dell'umanità. Di sotto trovate un estratto della trasmissione, con l'intervista. Ieri, accogliendo il suggerimento di Agosti, mi sono messo a passeggiare per Cagliari. Uno dei "quadretti" più interessanti che ho registrato è quello di un ragazzo (penso tedesco) seduto su una coperta all'ingresso del Coin. Aveva accanto un simpaticissimo ed espressivo barboncino, con cui non smetteva mai di parlare. Dico mai. Ai suoi piedi due ciotole, assolutamente diverse tra loro. La prima riportava, scritta a penna, la parola "GRAZIE" e conteneva diverse monetine. La seconda, invece, era quella dell'acqua per il cagnolino. Sono rimasto a osservare il "quadretto" per 20minuti. Volevo registrare la reazione dei passanti e alla fine sono andato via con un sorriso ebete stampato in faccia. Faceva freddo e in 20 minuti il ragazzo ha raccolto le offerte di 7 persone, per un totale di circa 15 euro. Da qui il mio sorriso? No, il sorriso è per come li ha raccolti. O per meglio dire, da dove li ha pescati. Ci fosse stato uno-che-uno, tra i cittadini generosi, che nella fretta (perchè così di fretta? perchè chi fa un'offerta non si ferma mai a scambiare una parola? è una cosa che mi chiedo da troppo tempo...) avessero depositato l'offerta nel posto giusto! Tutti, nessuno escluso, hanno fatto cadere le monete (ma anche un biglietto da 5 euro) nella ciotola d'acqua del cane. Ed ogni volta il ragazzo, dopo avere pronunciato un sentito "grazie", subito ad infilare le mani in acqua per ripescare i quattrini, per asciugarli velocemente. Ma il passaggio più bello - per sette volte - l'ho registrato qualche secondo dopo. Lo sguardo d'intesa tra il cagnolino e il ragazzo. E il gesto canzonatorio del ragazzo, quel suo dito puntato ripetutamente alla tempia, come per dire al cagnolino: "Siamo messi male noi, ma loro, loro, sono tutti pazzi, vero?". Sono andato via con la certezza che il cagnolino avrebbe saputo distinguere la differenza tra una ciotola d'acqua e un piattino di monete.

Massimo Manca

 

 


 
 
 
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